Cinquanta cesti di Natale per chi è in difficoltà. Castagnoli (Anteas Gubbio – Gualdo Tadino): “Un dono per aiutare chi è in difficoltà e per valorizzare il territorio”

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Covid-19, anziani e solitudine: l’impegno dell’Anteas di Gubbio – Gualdo Tadino prosegue e, dopo aver supportato in questo periodo i cittadini in difficoltà mettendo a disposizione con il progetto “Chiesa Prossima” attraverso l’ascolto e socializzazione telefonica, oggi si finalizza a un aiuto materiale. Un cesto per cinquanta famiglie, per augurare, e contribuire, a un sereno Natale a chi si trova in difficoltà. “Non è una novità – afferma Giancarlo Castagnoli, presidente Anteas Gubbio – Gualdo Tadino -, anche se quest’anno la consegna dei cesti, nel rispetto delle normative anti-Covid-19, della privacy su segnalazione e in collaborazione con le assistenti sociali, la Caritas e alcune parrocchie, ha puntato anche su un valore aggiunto: quello della valorizzazione del territorio a chilometro zero”. Ecco quindi che, a tradizionali panettoni e torroni, agenda e mascherina con logo Anteas, dentro i pacchi natalizi si trovano ceci, farro, fagioli, lenticchie, noccioline, cicerchie, miele, farina di grano e granturco, salsicce secche e crescia di Gubbio. “Quest’anno siamo riusciti a realizzare questo dono – conclude Castagnoli- perché le risorse ottenute anche dal 5 per mille, a causa delle limitazioni del lockdown, non sono state assorbite nella stessa misura degli anni passati nel servizio di accompagnamento gratuito agli anziani. Così abbiamo voluto supportare concretamente il territorio e chi sta vivendo nella difficoltà questo periodo”.

La Cisl Umbria a Terni, a fianco dei lavoratori della Treofan e Sangemini

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La Cisl Umbria, con il suo segretario generare Angelo Manzotti e il coordinatore per la Cisl dell’Area Sindacale Territoriale Terni – Orvieto Riccardo Marcelli, questa mattina a Terni a fianco della Fai Cisl e Femca Cisl Umbria per manifestare solidarietà ai lavoratori della Treofan e Sangemini, ma non solo.
 
In primo piano il territorio e le sue criticità.

Terni, la categoria dei metalmeccanici esprimono solidarietà ai lavoratori della Treofan e Sangemini

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Nella foto di repertorio, uno dei presidi per sostenere i lavoratori della Treofan

“FIM-FIOM-UILM esprimono solidarietà ai lavoratori della TREOFAN e della SANGEMINI, insieme per impedire l’ulteriore indebolimento del tessuto sociale ed economico
del territorio.” Le Segreterie Territoriali di FIM-FIOM-UILM di Terni esprimono preoccupazione per il continuo depauperamento dell’industria nel territorio. In questo quadro ci sentiamo di esprimere la solidarietà ai lavoratori della TREOFAN e della SANGEMINI che nell’immediato stanno rischiando occupazione e salario che non ci possiamo più permettere. La sidero-meccanica, la chimica e l’agroalimentare rappresentano la stragrande maggioranza del manifatturiero nella provincia ternana che ancora determina il tessuto sociale ed economico.

Nella foto di repertorio, Simone Liti (Fim Cisl Umbria)

FIM-FIOM-UILM di Terni impegnano tutte le proprie strutture, i propri delegati nelle RSU e i lavoratori metalmeccanici, a scendere in piazza per la manifestazione di Sabato 12 Dicembre 2020 alle ore 08.30, per dare concretezza alla solidarietà. Saremo insieme ai lavoratori della TREOFAN e della SANGEMINI per impedire l’ulteriore indebolimento del tessuto sociale ed economico del territorio.

Riccardo Marcelli (Cisl Terni-Orvieto): “Ripartire dai valori per costruire il futuro”

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In occasione dei 70 anni di Cisl a Terni, in un incontro virtuale – che nel pomeriggio del 9 dicembre 2020 ha ospitato tra gli altri gli interventi del segretario generale regionale Cisl Umbria Angelo Manzotti e del segretario nazionale Fnp Cisl Piero Ragazzini – si è ripercorso le tappe dell’organizzazione nella città dell’acciaio e i suoi pilastri fondanti.

Il Coordinatore per la Cisl dell’Area Sindacale Territoriale Terni-Orvieto, Riccardo Marcelli, riconoscendo il ruolo strategico della storia nella definizione del futuro, afferma: “L’avvenire è la porta, il passato è la chiave”.

Un ulteriore gesto di solidarietà fra i lavoratori di Treofan con quelli della Sangemini e Amerino

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Nella foto il recente presidio dei lavoratori della Treofan. Oggi con quelli della Sangemini e Amerino per ricambiare la solidarietà dei giorni scorsi.

Oggi, 4 dicembre, è avvenuto un ulteriore gesto di solidarietà fra i lavoratori di Treofan e Sangemini e Amerino. I lavoratori di Treofan hanno consegnato pandori e panettoni a quelli di Sangemini, per ricambiare il gesto simbolico compiuto lo scorso 24 novembre.
Il presidio si è svolto alla presenza dei lavoratori, delle RSU e delle OO.SS. territoriali, delle istituzioni, segnatamente del sindaco di Sangemini Clementella, di una delegazione del consiglio comunale di San Gemini (maggioranza e opposizione), di una delegazione del comune di Acquasparta, della senatrice del M5S Emma Pavanelli.
Infine ha partecipato il parroco di San Gemini, a cui sono stati affidati i generi alimentari da donare alle famiglie in difficoltà.
Dal confronto tra le istituzioni territoriali e i lavoratori è emersa la necessità di salvaguardia di filiere centrali per il territorio e per l’occupazione, che non può essere raggiunta senza intese tra tutti gli attori coinvolti: istituzioni, a tutti i livelli, parti sociali, datoriali e aziende.

Ancora una volta si chiede l’attenzione della Regione e l’impegno del Mise, non possono passare sotto silenzio vertenze così importanti non solo per l’occupazione, ma anche per il know-how professionale acquisito con il tempo dalle industrie storiche di cui si parla.
Si ritiene necessario sottolineare l’unica nota negativa di questo evento: l’atteggiamento della direzione aziendale, che non ha consentito lo svolgimento dello scambio, nel rispetto rigoroso di tutte le normative covid, all’interno del perimetro aziendale .Il presidio si è infatti svolto di fronte ai cancelli del Parco della Fonte. La solidarietà è giunta da parte di tutto il territorio, mentre l’azienda si è dimostrata ancora una volta chiusa e incapace di ascoltare e comprendere la voce dei lavoratori, anche di fronte ad un gesto di umanità e dignità alla presenza di esponenti di istituzioni laiche e non. L’azienda ha dimostrato nuovamente un atteggiamento di ostilità ingiustificata nei confronti dei lavoratori, nascondendosi dietro alle normative che ci teniamo a sottolineare sono sempre state rispettate.
Nei prossimi giorni si annunceranno nuove iniziative con i colleghi chimici.

FAI CISL FLAI CGIL UILA UIL

RSU DI STABILIMENTO

Costa d’Oro del Gruppo Avril, Dario Bruschi (Fai Cisl Umbria) e Rsu aziendale: “Con l’applicazione del CCNL, per niente scontato, si vanno a consolidare le costruttive relazioni sindacali con la dirigenza”

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La COSTA D’ORO del Gruppo Avril, gruppo mondiale dell’olio di oliva di marca con importante sede produttiva a Spoleto, applicherà il CCNL siglato nel mese di luglio. Questa notizia arriva dalla Fai Cisl Umbria e dalla Rsu e non può che incassare il consenso del sindacato cislino. Un consenso che va ad aggiungersi a quello che ha visto riconoscere ai circa 90 lavoratori dello stabilimento di Spoleto un premio per come è stato affrontato il periodo del lockdown.

“L’applicazione del contratto collettivo nazionale – afferma Dario Bruschi, segretario generale regionale Fai Cisl Umbria – è certamente in controtendenza con il momento storico che stiamo attraversando e non è per nulla scontato, in quanto Assitol non era tra i firmatari del contratto nazionale, e si va ad aggiungere anche alla sottoscrizione del recente accordo legato alla produttività”. Per la Fai Cisl Umbria questi importanti risultati vanno a rinforzare le soddisfacenti relazioni sindacali che si sono istaurate con la dirigenza. “La Fai Cisl Umbria – spiega Bruschi- ringrazia la dirigenza anche per il premio riconosciuto ai lavoratori dello stabilimento che nel periodo di lockdown hanno dimostrato attaccamento e professionalità alla realtà produttiva e al territorio nel quale si trova. In quei mesi, infatti, se da una parte i lavoratori hanno continuato a lavorare, dall’altra l’azienda ha utilizzato tutti gli accorgimenti possibili per prevenire il contagio da Covid-19. Tutto ciò per sottolineare che in questa azienda viene tenuta in grandissima considerazione la propria forza lavoro: è un importante segnale – conclude il segretario – anche per far ripartire l’economia del nostro Paese”.

Menghini (Fnp Cisl Umbria): “Alla Regione chiediamo maggiore attenzione e vicinanza vera per le fasce più deboli”

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Il segretario generale Fnp Cisl Umbria Giorgio Menghini raccoglie le preoccupazioni delle persone anziane

Solitudine, timore e tanta incertezza per il presente e futuro: è quello che viene registrato dalla Fnp Cisl Umbria che ormai da mesi sta monitorando la situazione degli anziani in Umbria, quelli che vivono in strutture protette e quelli che stanno in famiglia. “C’è paura – afferma il segretario generale Fnp Cisl Umbria Giorgio Menghini – per i contagi, ma anche e soprattutto per i deceduti che in questa seconda ondata ha una percentuale rispetto agli abitanti superiore se confrontata ad altre realtà nazionali”. La tristezza del segretario dei pensionati della Cisl Umbria si proietta anche all’ormai prossimo Natale. “Purtroppo saranno tante, troppe, le famiglie – spiega Menghini – che nei giorni di festa avranno sedie vuote a tavola: mancanze luttuose che sicuramente le feste natalizie acuiranno nel dolore”.

Per la Fnp Cisl Umbria ci sono state carenze nella programmazione della seconda ondata e scelte che andrebbero riviste. “La Rsa A. Serpilli di Perugia non doveva essere dedicata ai malati Covid-19 – afferma Menghini -, questo perché questa struttura si trova in prossimità di persone più fragili, come i bambini e le persone anziane. Questa decisione deve essere rivista e noi siamo pronti a confrontarci per trovare soluzioni alternative”.

La Fnp Cisl Umbria si rivolge alle istituzioni non solo per questo. “Chiediamo alla Regione maggiore attenzione e soprattutto vicinanza vera – conclude il segretario Menghini-, sia per le persone che sono ospitate in strutture protette che per quelle che sono a casa. In un momento particolare come quello che stiamo vivendo ci vuole maggiore celerità nell’effettuare tamponi e soprattutto nell’avere i risultati, ma anche una più attenta presenza per tutti quei soggetti che in difficoltà chiedono assistenza o supporto”.