Primo Congresso Terra Viva Umbria: Dario Bruschi Presidente Regionale

by CISL MF
Primo Congresso Terra Viva Umbria: Dario Bruschi Presidente Regionale
Si è svolto a Todi, in provincia di Perugia, il primo congresso di Terra Viva Umbria, associazione di secondo livello affiliata alla Fai Cisl, che in regione rappresenta oltre 500 aziende agricole. L’assemblea ha eletto Dario Bruschi Presidente regionale e al suo fianco come vicepresidenti regionali Giuliano Casavecchia, Giuliano Granieri e Claudio Nardoni. Presenti ai lavori congressuali il Presidente nazionale di Terra Viva Claudio Risso, il Segretario Generale della Fai Cisl nazionale Onofrio Rota, il Segretario Generale della Fai Cisl Umbria Simone Dezi e il Segretario Generale Cisl Umbria Angelo Manzotti.
 
In Umbria si registrano circa 16mila imprese agricole, che impiegano oltre 13 mila addetti. In regione si lavorano 330mila ettari di SAU (superficie agricola utilizzata), si contano 390mila ettari di aree boschive, 30mila di oliveti, 14mila di vigneti, oltre a qualche migliaio coltivati a ortive e frutta. Significativa anche la presenza di allevamenti ovini e bovini, spesso associati a organizzazioni consortili.
“Abbiamo grandi sfide di fronte a noi, soprattutto con le risorse che arriveranno del PNRR, oltre 7 miliardi per il comparto, e dalla nuova PAC 2023/2027 con 34 miliardi complessivi destinati all’Italia, quasi 50 se si considerano i cofinanziamenti nazionali – ha sottolineato Dario Bruschi – Non possiamo sprecare questa possibilità, soprattutto per potenziare i distretti del cibo (dal biologico alle dop e igp), attuare una vera prevenzione per contrastare il dissesto idrogeologico che impatta anche sulle produzioni agricole e investire nella meccanizzazione, nel digitale e nello sviluppo del turismo integrato, vera potenzialità per il nostro territorio”.  
“Nel 2020, grazie al lavoro dei nostri tecnici del CAA degli agricoltori, i produttori dell’Umbria che rappresentiamo hanno beneficato di contributi del primo pilastro PAC pari a circa 600 mila euro – afferma il Presidente nazionale Claudio Risso – In questa fase, con l’impennata dei costi dell’energia e delle materie prime, sarà necessario sfruttare tutte le risorse che arrivano dal PNRR, per potenziare il comparto e rendere equa e redditizia per tutti la filiera agricola. Centrale sarà anche il supporto ai nostri iscritti per la commercializzazione dei prodotti e delle eccellenze, che si concretizza con il nostro progetto “Coltiva il Gusto”, che saprà valorizzare le tipicità dei territori, creando nuove dinamiche anche con la grande distribuzione”.
Ai lavori congressuali è intervenuto anche il Segretario Generale della Fai Cisl Onofrio Rota: “Con 538 miliardi di euro il comparto agroalimentare rappresenta un terzo del nostro Pil nazionale. TerraViva è una vera sfida per noi, e rispecchia perfettamente il pensiero del nostro fondatore Giulio Pastore che prevedeva fin dall’inizio la rappresentanza dei piccoli e liberi produttori agricoli. Insieme, Fai, Cisl e Terra Viva, possiamo davvero creare un circuito virtuoso nella tutela e rappresentanza di lavoratori e imprenditori agricoli”.

“Facciamo uscire l’Umbria dall’isolamento”: Gianluca Giorgi confermato Segretario della Fit

by CISL MF
“Facciamo uscire l’Umbria dall’isolamento”: Gianluca Giorgi confermato Segretario della Fit

Gianluca Giorgi, segretario regionale uscente della Fit Cisl, è stato confermato segretario dal consiglio regionale della categoria, che si è riunito a valle dei lavori del XII congresso generale della Fit, celebrato presso l’Hotel Casa Leonori di Santa Maria degli Angeli. Eletto segretario generale aggiunto Gianni Martifagni. In segreteria pure Fabio Ciancabilla, Sara Claudiani e Pasquale Qualatrucci

Recovery Fund, piano regionale dei trasporti e piano dei rifiuti, inquadrati in ottica di logistica integrata, mobilità sostenibile e impegno ecologico. Sono queste le parole d’ordine della relazione del segretario Giorgi. “Gli investimenti già fatti, non molti in Umbria – dice Giorgi – non possono rimanere incompiuti, così come le opportunità offerte dal “Recovery Fund” e la sua declinazione italiana (PNRR), con gli oltre 61 miliardi a livello nazionale, destinati alla modernizzazione, sostenibilità e digitalizzazione del sistema infrastrutturale e della mobilità”. Sul piano dei trasporti e sulla gara Tpl che si svolgerà nel 2022 massima attenzione. “Abbiamo qualche progetto molto interessante, tra l’altro già finanziato come il PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) e sviluppato dal Comune di Perugia, che potrebbe essere trasportato, adeguandolo, a tutto il territorio regionale”. Sul piano infrastrutturale: “serve ammodernamento delle infrastrutture ormai obsolete, nonché approfondire e rilanciare la necessità di liberare l’Umbria dall’isolamento geografico a cui è stata per troppo tempo relegata, consolidando l’alta velocità, senza andare a gravare sul trasporto regionale e cercando, anzi, di migliorare gli standard attuali per i lavoratori pendolari.  Comunque, è prioritario completare la linea S. Sepolcro-Terni, potenziare la Foligno-Terontola, nonché realizzare la linea Orte-Falconara. Duole sottolineare il ritardo nella realizzazione del raddoppio ferroviario, di cui l’Umbria necessita da anni. Non va, peraltro, dimenticato quanto sia essenziale monitorare il rilancio dell’aeroporto San Francesco di Assisi”.

Obiettivo della Fit Cisl è “scongiurare, comunque, è che il centro Italia possa rimanere fanalino di coda per gli investimenti”. Sul Piano rifiuti: “È necessario capire come chiudere il ciclo dei rifiuti e porre rimedio alla crisi impiantistica che ha coinvolto la Regione. Condividiamo alcune scelte, come l’utilizzo dei cementifici per bruciare il CSS 2 (combustibile solido secondario da rifiuti), proposta questa che la CISL aveva fatto diversi anni fa; giusto l’ampliamento di alcune discariche. Decisioni che, comunque, non hanno dato risposte a tutta la Regione, lasciando in difficolta tutto il territorio del Folignate-Spoletino. Provvedimenti questi, che speriamo siano comunque momentanei e mirati a gestire la fase transitoria, ma che dovrebbero orientare la Regione ad un progetto preciso, che ad oggi non si sta vedendo”.

Le sfide nazionali sono creare una produttività che “crea anche posti di lavoro, e con processi di robotizzazione, digitalizzazione e green economy, che se non gestiti da scelte politiche ben ponderate, rischiano di intaccare almeno il 30% dei posti lavoro”. Le regole dei salari, purtroppo, sono infatti saltate: “tra il 1995 e il 2019, malgrado la produttività non sia incrementata molto (+8 per cento), i salari hanno avuto una crescita minore (+3). È fondamentale accompagnare la modernizzazione del paese in modo da non lasciare indietro nessuno e, per questo serve investire molto in formazione, anche continua, che ci permetta di accompagnare i lavoratori nella transizione da lavori obsoleti a nuovi lavori”. I giovani “vanno accompagnati nel percorso di lavoro e non verso il posto di lavoro”. Da rivedere anche il ruolo di Anas e del gruppo Fs.

Al congresso sono intervenuti il segretario regionale Cisl, Angelo Manzotti, e il segretario nazionale Fit Cisl Salvatore Pellecchia. “L’Umbria è una regione isolata – ha detto Manzotti – e oggi avvertiamo di più l’arretratezza delle infrastrutture. Con il Pnrr dobbiamo lavorare per uscire dall’isolamento, anche grazie all’aeroporto in cui credere. L’Umbria deve anche togliere il collo di bottiglia di Collestrada, senza progetti faraonici. Sui rifiuti dovremo iniziare una discussione e un confronto, per portare a compimento il ciclo dei rifiuti nel senso dell’economia circolare”. “Siamo una categoria – ha detto il segretario nazionale Pellecchia – che ha fatto tanti sacrifici per la collettività, nel periodo della pandemia. Allo stato attuale, io non sono tanto preoccupato per il virus. In questo periodo crea problemi l’inflazione che entro la primavera. Altro problema è il caro bollette. Infrastrutture, regole e contratti sono le direttrici che abbiamo individuato, per uscire da questa situazione. Su questo tema abbiamo individuato interventi, per agirne sulle cause e non sugli effetti. Nelle infrastrutture, per esempio, vanno rimosse le strozzature”.  

 

Congresso regionale Cisl Fp: Luca Talevi confermato alla guida

by CISL MF
Congresso regionale Cisl Fp: Luca Talevi confermato alla guida

Luca Talevi, già commissario della Cisl Fp Umbria, è stato confermato alla guida della categoria della Funzione pubblica, dal consiglio generale, che si è riunito a valle del VI congresso regionale della Cisl FP. Scelti anche i componenti del comitato esecutivo, del collegio dei sindaci revisori e del Comitato esecutivo. Le scelte dei nomi, al termine di una giornata che ha messo a fuoco tutte le novità dei settori della Fp. Comparti strategici, che con la pandemia, negli ultimi due anni, sono stati messi sotto osservazione. Dalla sanità, al pubblico impiego, al Park Hotel è stato celebrato il congresso, alla presenza del segretario nazionale Maurizio Petriccioli, del segretario regionale della Cisl Umbria, Angelo Manzotti e del commissario reggente della Fp, Luca Talevi. “Se c’era chi ci chiamava fannulloni, con il Covid e con la pandemia i lavoratori del pubblico impiego si sono confermati senza alcun dubbio eroi”, ha detto Talevi nella sua relazione che ha toccato molti aspetti della categoria, con una particolare attenzione al rinnovo delle Rsu, previsto ad aprile 2022.

“Nelle pubbliche amministrazioni –ha detto Talevi nella relazione – abbiamo assistito al dolore ed al sacrificio di tutti gli operatori che hanno agito in condizioni estreme, operando all’interno di una “trincea operativa” che ha saputo combattere contro l’aggressività di una pandemia dai tratti ancora indefinibili. Se è vero che coloro che prima del marzo 2020 erano talvolta denominati “fannulloni” sono poi divenuti, a ragion veduta, “eroi”, grazie soprattutto all’immane impegno di infermieri, oos, e personale sanitario tutto, ora dobbiamo disegnare la pubblica amministrazione del post covid, mettendo sempre al primo posto i lavoratori pubblici che sono i veri protagonisti del cambiamento che, come Cisl Fp, abbiamo portato avanti negli ultimi anni, a partire dal livello nazionale”. Per la sanità “i professionisti della sanità umbra sono tornati ad operare in condizioni di stress psicofisico elevatissimo – ha spiegato – Ferie bloccate, turnazioni saltate, carichi di lavoro aumentati, sono solo alcuni degli aspetti che coloro operanti nei reparti stanno ancora vivendo, a causa spesso anche delle mancate sostituzioni di coloro sospesi perché non vaccinati, a cui va aggiunto, il grande lavoro di chi effettua e lavora i tamponi il cui numero è in graduale costante aumento da settimane. Il tutto in un contesto di diffuso “splafonamento” dei fondi di produttività per poter pagare almeno le indennità previste dal CCNL ed incentivi Covid ridotti all’osso”. Sottolineati anche gli accordi con Usl1 e 2: il primo sui tempi di vestizione e svestizione e passaggio di consegne, oggetto di molteplici contenziosi, ed il secondo per il passaggio di fascia attraverso una progressione economica orizzontale. “Per il rilancio del settore serve il massimo confronto: necessitano risorse per riconoscere l’impegno dei lavoratori profuso in questo complicato 2021 ove purtroppo l’emergenza Covid è continuata e investire per costruire la sanità umbra del futuro, per eliminare le infinite liste di attesa, abbattere la mobilità passiva, far si che i nostri professionisti non “emigrino” in regioni vicine economicamente più attrattive. Il Pnrr dovrà servire per la valorizzazione degli ospedali e, contestualmente, del territorio”.

Sul piano sanitario: “Ottanta pagine di cornice su cui lavorare per spostare il fulcro dell’assistenza sul territorio ed individuare la mission degli ospedali per competenza ed adeguatezza, in particolare per l’emergenza -urgenza e le gravi patologie. Chiediamo, in sinergia con la confederazione, la massima unità di intenti per realizzare scelte condivise di indirizzo e programmazione per un nuovo piano socio sanitario regionale veramente partecipato. Necessita un tavolo permanente di confronto con un calendario stringente di convocazioni, contestualmente a tavoli di zona con il coinvolgimento dei Sindaci. In tal senso è stato inviato alla Regione un documento unitario con le proposte unitarie tese anche al mantenimento degli attuali dodici distretti”.

Fondamentale anche il ruolo delle funzioni locali e centrali: “Il reparto locale è soggetto a profonde trasformazioni. Basti pensare alla riforma delle Province il cui giudizio sindacale è critico e che sono e rimangono importante elemento intermedio tra Regione e Comuni previsto all’interno della nostra Costituzione, o ai Centri per l’Impiego confluiti, all’interno dell’Arpal e bisognosi di politiche di sviluppo serie e strutturali in grado di farli divenire importante strumento di raccordo tra domanda ed offerta di lavoro. La nuova Camera di Commercio Umbra, nata dalla fusione delle precedenti ex Camere Perugia e Terni necessita di un lungo lavoro per uniformare i Fondi, rilanciare la politica assunzionale e valorizzare i lavoratori. Positivo il non facile lavoro svolto all’interno dell’Afor in una ottica anche di integrazione con i lavoratori delle ex comunità montane ed uniformità dei Fondi e di valorizzazione delle professionalità presenti”.

Per le funzioni centrali: “Hanno permesso che lo Stato, nelle sue articolazioni, fornisse assistenza a cittadini e lavoratori in difficoltà, per l’emergenza Covid ed il lockdown (basti pensare al pagamento rapido della cassa integrazione, da parte dell’Inps, ai lavoratori in Cassa Integrazione). È stato questo il comparto ove maggiormente si è evinta la valenza dello smart working, grazie all’impegno, dedizione e professionalità dei lavoratori. Il nuovo CCNL 2019/2021 ha definito un incremento complessivo contrattuale del 4.85% grazie anche alle risorse inserite al fondo per il salario accessorio ed a quelle per la riforma dell’ ordinamento professionale, basato su quattro aree, sviluppando per la prima volta all’interno di un contratto nazionale il tema dello smart working e del lavoro a distanza, prevedendo accanto al lavoro agile senza vincolo di tempo, la forma del rapporto di lavoro da remoto, con vincolo di orario e l’applicazione di tutte le tutele legali e contrattuali previste per il lavoro in presenza. Importante l’azione di Cisl per garantire un piano assunzioni adeguato al Polo Mantenimento armi leggere di Terni stante il fatto che, se non interverranno adeguati interventi, alla fine del 2023 i dipendenti saranno una settantina rispetto agli attuali 384, con il forte rischio di drastico ridimensionamento o addirittura chiusura. Analogo impegno per garantire un adeguato piano assunzionale all’interno dei ministeri maggiormente in difficoltà quali i Beni Culturali, una risorsa fondamentale per una regione come l’Umbria”.

Dopo il dibattito, anche l’intervento del segretario regionale Cisl Angelo Manzotti: “Anche nel pubblico bisogna valorizzare le professionalità, che spesso vengono offuscate. Oggi abbiamo tanti risultati da rivendicare come Cisl. La nostra linea – ha detto Manzotti – resta quella di un sindacato non conflittuale”. Entrando nello specifico dell’Umbria, sul piano sanitario: “è un documento che enuncia una serie di azioni che la giunta regionale vuole portare avanti. Ad oggi chiediamo incontro e partecipazione per portare avanti le esigenze dei nostri cittadini. Di certo, servono assunzioni, serve la firma della Convenzione con l’Università degli studi di Perugia, che rafforzerebbe la sanità pubblica. Servono figure da inserire e serve un raccordo per far tornare attrattiva la nostra sanità. L’Umbria, inoltre, deve fermare lo spopolamento e bloccare l’emergenza lavoro. Negli ultimi anni sono stati persi 15 mila posti e un umbro su tre è stato interessato da ammortizzatori sociali. Il lavoro deve essere l’elemento per far ripartire il tessuto della nostra regione. Strategica sarà anche la formazione”. Conclusioni affidate al segretario nazionale Cisl FpMaurizio Petriccioli: “’L’impegno nei luoghi di lavoro è un segnale nei confronti di un mondo che utilizza sempre meno la partecipazione – ha detto – perché chi partecipa non decide e chi decide non partecipa. Ma o nel sindacato si partecipa o non c’è sindacato. Altrimenti siamo nell’ambito dei servizi. Con oggi riparte un cambiamento, che può avere gambe e forza nella confederalità. Approfittiamo per cambiare il lavoro pubblico”. 

Congresso Flaei Cisl Umbria: Ciro Di Noia confermato segretario generale

by CISL MF
Congresso Flaei Cisl Umbria: Ciro Di Noia confermato segretario generale

Prepariamo il futuro con energia chiedendoci cosa può rappresentare per noi guardare al futuro con energia”. Ciro Di Noia è stato riconfermato Segretario Generale della Flaei Cisl Umbria dal Consiglio Generale che si è riunito a valle dei lavori del XV Congresso Regionale di categoria presieduto dall’ex Segretario Regionale Maurizio Ottaviani celebrato a Spello lo scorso 22 gennaio 2022. Sono stati confermati quali componenti di Segreteria Lorenzo Rufinelli e Amleto Del Sorbo.

La relazione illustrata da Ciro Di Noia. oltre ad effettuare una fotografia puntuale e dettagliata della situazione attuale, predispone le basi per le strategie da attuare nel prossimo mandato soprattutto riguardante i seguenti temi: coinvolgimento dei giovani, proselitismo, formazione, partecipazione alle scelte aziendali e l’utilizzo ottimale dei fondi destinati al PNRR. Le risorse alle quali si può attingere coinvolgeranno in gran parte l’area infrastrutture e reti, risorse utili per le attività di rinnovamento, potenziamento, efficientamento e digitalizzazione delle reti di trasporto. Basti pensare ai progetti e-grid.

E’ importante che le segreterie regionali di Cisl e Flaei Cisl –prosegue Ciro Di Noia- continuino con una azione sempre più incisiva nei confronti delle istituzioni regionali, affinché si possa accedere alle risorse economiche del PNRR che potranno essere utilizzate nelle aree produttive sia del Ternano che del Perugino per sviluppare centri di ricerca per le energie rinnovabili e la difesa ma soprattutto il potenziamento e l’innovazione delle reti di trasporto di energia e di telecomunicazione”.

Il tema dell’energia, poi, risulta essere sempre più fondamentale ed impattante sulle politiche economiche e ambientali a livello mondiale. L’impegno a produrre energia “green” e nel contempo la forte decarbonizzazione non devono andare a gravare sui bilanci economici di famiglie ed aziende: “Il sistema elettrico italiano sta pericolosamente andando in carenza di energia –afferma Ciro Di Noia- Occorre pertanto destinare investimenti corposi alla produzione di energia elettrica”. Con conseguente rincaro sulle bollette, pure degli umbri: “Stiamo toccando con mano la cattiva politica energetica con prezzi dell’energia alle stelle, rischio di blackout, con i ricatti di chi fornisce le materie prime”.

Il congresso Cisl è stato celebrato con la presenza del segretario generale nazionale Flaei Cisl Amedeo Testa, del Segretario nazionale Graziano Froli, del Segretario generale regionale Cisl Reti Umbria Simona Garofano, del Segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti, del Segretario Cisl Umbria Gianluca Giorgi, del coordinatore per la Cisl dell’Area Sindacale Territoriale Foligno – Spoleto Bruno Mancinelli e del coordinatore per la Cisl dell’Area Sindacale Territoriale Terni Riccardo Marcelli: i loro interventi hanno arricchito i lavori, soffermandosi, tra l’altro, sui progetti per Pietrafitta e Bastardo, il futuro di Enel che ha ripreso il bacino idroelettrico, l’aumento di capitale sociale di Asm.

A concludere i lavori è stato il segretario generale Flaei Cisl nazionale Amedeo Testa: “Ringrazio Ciro Di Noia e la sua squadra. Già dai primi mesi di lavoro, si nota una bella sintonia e un grande impegno per il raggiungimento dei risultati. Ovviamente, come sempre, non mancherà il necessario supporto da parte della segreteria nazionale”.

Umbria, emergenza Sanità: Cgil Cisl Uil chiedono intervento dei Prefetti di Perugia e Terni

Umbria, emergenza Sanità: Cgil Cisl Uil chiedono intervento dei Prefetti di Perugia e Terni

Cgil Cisl e Uil dell’Umbria hanno chiesto una convocazione urgente al prefetto di Perugia, Armando Gradone, in coordinamento con quello di Terni, Emilio Dario Sensi, visto l’esplodere della nuova emergenza sanitaria in Umbria, con pesanti ripercussioni sia sul sistema sanitario regionale che su quello produttivo (molte realtà industriali rischiano lo stop a causa del dilagare dei contagi). “Siamo di fronte ad una nuova ondata, sicuramente prevedibile, ma che ha colto del tutto impreparata la nostra regione – affermano i segretari di Cgil, Cisl e Uil, Vincenzo Sgalla, Angelo Manzotti e Maurizio Molinari – La disorganizzazione è totale e sotto gli occhi di tutti, il tracciamento che è subito saltato, le code interminabili per fare i tamponi o il ‘fai da te’ dei test privati, con costi insostenibili per le famiglie. E poi il personale sanitario chiamato ancora una volta a uno sforzo straordinario per colmare le lacune delle mancate assunzioni”. Tutto questo ha determinato un aumento incontrollato dei contagi che posizionano l’Umbria ai primi posti tra le regioni italiane (dopo Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna) per popolazione attualmente positiva e al primo posto in assoluto per incremento dei casi nell’ultima settimana (+11,1%). “Di fronte a questa situazione oggettivamente esplosiva e fuori controllo – osservano ancora Sgalla, Manzotti e Molinari – siamo rimasti sconcertati per la convocazione che abbiamo ricevuto ieri, 28 dicembre, insieme ai sindacati dei pensionati, da parte del direttore regionale Salute e Welfare, Massimo Braganti, per un incontro tecnico sul piano sanitario regionale da tenersi il 31 dicembre, dalle ore 10.00 alle 11.30, rispetto al quale l’assessore regionale alla Sanità è inserito solo ‘per conoscenza’. Un incontro di un’ora e mezza – sottolineano i sindacati – che dovrebbe risolvere secondo la Regione il problema della partecipazione delle parti sociali alle scelte, cruciali, sul futuro della sanità in Umbria. Da mesi chiediamo di essere coinvolti e di far partecipare i cittadini e i lavoratori del settore sanitario alle scelte decisive sul futuro della sanità pubblica in Umbria. Questa convocazione la consideriamo una provocazione e non intendiamo prendere parte a questa presa in giro. Per questo ci siamo rivolti al prefetto per convocare urgentemente il tavolo per la salute e la sicurezza, auspicando anche un coinvolgimento dei sindaci del territorio”.

Perugia, 29 dicembre 2021

A Terni Cgil, Cisl e Uil Umbria riempiono la piazza sotto la pioggia: la manovra finanziaria va cambiata

by CISL LDS

A concludere la manifestazione unitaria del 27 novembre 2021 è stato il segretario Cisl nazionale Andrea Cuccello

Piazza gremita nonostante la pioggia a Terni per la manifestazione di Cgil, Cisl e Uil contro la “manovra sbagliata” del Governo Draghi. Lavoro, fisco e pensioni sono i tre grandi temi messi al centro dai sindacati, che hanno prima incontrato il prefetto di Terni, Emilio Dario Sensi, al quale è stata consegnata la piattaforma con le richieste delle tre organizzazioni al governo, e poi riempito piazza dell’Orologio in concomitanza con le altre manifestazioni che si sono svolte in molte città italiane.
Ma la manifestazione di Terni, alla quale hanno partecipato lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, da tutta la regione, ha messo al centro anche l’Umbria e la necessità di un cambio di passo per il rilancio della regione, a partire proprio dalla manifattura ternana, elemento strategico per l’intera economia umbra.

Sul palco, insieme ai tre segretari di Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, Vincenzo Sgalla, Angelo Manzotti e il neo eletto Maurizio Molinari, hanno preso la parola un’infermiera (Carolina Galeazzi), un operaio di Ast (Emiliano Petralla), una pensionata (Vania Cittadini) e un lavoratore dell’Eskigel (Gennaro Giordano).
Welfare, sicurezza, donne, giovani e non autosufficienza sono i temi trattati da Andrea Cuccello, segretario Cisl nazionale, che ha concluso la manifestazione. Cuccello ha sottolineato disponibilità verso il Governo per proseguire un percorso concertativo di rilancio per il Paese, che parta però dal lavoro. “Un lavoro stabile e di qualità – ha precisato – C’e bisogno di una riforma fiscale che premi i lavoratori e i pensionati, di sicurezza sull’accessibilità alle pensioni per chi sta per maturare il requisito e di una pensione di garanzia per i giovani. Sulla non autosufficienza il governo – ha aggiunto – deve investire più risorse e dare vigore a quanto previsto dalla legge di stabilità, riconoscendo l’importanza di quel primo embrione presente nella stessa legge sulla non autosufficienza”.

Andrea Ricciardi alla guida della categoria dei lavoratori della sicurezza

by CISL LDS

ANDREA RICCIARDI (FNS CISL UMBRIA): “IL NOSTRO IMPEGNO IN CONTINUITA’ CON LA SEGRETERIA PASSATA PER TUTELARE I VIGILI DEL FUOCO E LA POLIZIA PENITENZIARIA”

Andrea Ricciardi è stato eletto alla guida della Fns Cisl Umbria (federazione nazionale sicurezza che rappresenta i vigili del fuoco e polizia penitenziaria), nella segreteria regionale Simone Galeazzi e Riccardo Laureti. Il suo grazie è andato a Luca Covarelli, che ha aperto i lavori del Congresso regionale che si è tenuto nei giorni scorsi a Perugia. Covarelli, nella sua relazione introduttiva, ha descritto le tante battaglie sostenute, durante una militanza di oltre 25 anni all’interno dell’organizzazione. Al Congresso hanno partecipato il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti, il componente di segreteria confederale Gianluca Giorgi e il segretario generale nazionale Fns Cisl Massimo Vespia.

Andrea Ricciardi è intervenuto, a chiusura dei lavori, per ringraziare i presenti e il consiglio regionale della federazione per la fiducia accordata. L’occasione è stata utile per sottolineare le questioni ancora aperte dei Vigili del Fuoco e della Polizia Penitenziaria dell’Umbria “certamente non agevolate da questo momento pandemico che stiamo attraversando” e indicare gli obiettivi che si prefigge per questo mandato. Il neo segretario ha affermato che, in continuità con chi lo ha preceduto, “si impegnerà a pieno e vigilerà per tutelare i diritti dei Vigili del Fuoco e della Polizia Penitenziaria, sfruttando tutti gli strumenti che il sindacato ha a propria disposizione”. Nel suo intervento ha ribadito come intenderà portare il proprio contributo al dibattito confederale regionale “per essere così, anche noi, protagonisti assieme alla Cisl nella proposta con le istituzioni e nell’azione sindacale”. I lavori del congresso sono terminati con il saluto del segretario generale nazionale Fns Cisl Massimo Vespia, che ha fatto gli auguri di buon lavoro alla nuova segreteria regionale ed ha relazionato circa lo stato dei lavori per il rinnovo dei contratti dei lavoratori della Fns Cisl.

Il Coordinamento Donne Cisl Umbria: “La violenza sulle donne non ha confini… e spesso ha le chiavi di casa”

by CISL LDS
Oggi, 25 novembre 2021, la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Il Coordinamento donne Cisl Umbria ha deciso di far parlare un’immagine. Una locandina. “In questo 25 novembre – afferma la Coordinatrice Donne Cisl Umbria Sara Claudiani – ci sono dati allarmanti su cui riflettere: nei primi undici mesi del 2021 si contano 103 donne uccise, una ogni tre giorni. Il più delle volte chi spezza una vita ha le chiavi di casa, perché 87 sono le donne uccise in ambito familiare e di queste 60 le donne uccise dal partner o dall’ex partner. Assassini incapaci di accettare la fine di una relazione, motivazione che a volte viene utilizzata come scusante in un aula di tribunale. Per noi è inaccettabile”. Il Coordinamento Donne della Cisl Umbria sottolinea quindi che “dallo scorso anno ad oggi i femminicidi sono aumentati del 6 per cento: sono 7 milioni le donne che nella loro vita hanno subito violenza fisica, 9 milioni le donne che hanno subito violenza psicologica e il 12 per cento delle donne viene uccisa dopo avere denunciato”. In virtù di questo, il Coordinamento Donne Cisl Umbria si rivolge alle istituzioni: “La violenza sulle donne può essere sconfitta se viene combattuta in modo permanente, continuando a sensibilizzare la società e soprattutto creando una barriera di protezione nei confronti della donna e dei suoi figli, pronta al passo della denuncia. Barriera che diventa necessaria anche per fare emergere le violenze sommerse e nascoste”. Il Coordinamento prosegue chiedendo che vengano inasprite le pene: “Bisogna velocizzare le procedure penali e formare in questo specifico campo le forze dell’ordine che, al primo campanello di allarme, devono agire, ed i magistrati. Vanno potenziati in ogni regione i centri antiviolenza, le case rifugio e strutture per orfani di femminicidio, sollevati dal pagamento di affitti e bollette. In tal senso vanno utilizzati i fondi del Pnnr, un’occasione che non possiamo perdere”.
Il Coordinamento Donne Cisl Umbria conclude sottolineando: “Ogni volta che viene uccisa una donna perdiamo tutti, soprattutto chi sapeva e si è girato altrove”.

Flavio Confaloni alla guida della Fnp Cisl del territorio di Terni. Nella sua squadra Lucia Diamanti e Celestino Tasso

by CISL LDS

Nella foto da sinistra la segreteria della Fnp Cisl del territorio di Terni (Celestino Tasso, Lucia Diamanti e Flavio Confaloni) con il segretario generale regionale Fnp Cisl Umbria Luigi Fabiani

Flavio Confaloni è segretario Fnp Cisl del territorio di Terni, nella sua segreteria sono stati eletti -dal neo eletto Consiglio Generale dei pensionati di Terni, che è scaturito dalla due giorni di Congresso (23 e 24 novembre 2021) – Lucia Diamanti e Celestino Tasso. Presente ai lavori del primo giorno il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti.

“La grande novità di questa assise – afferma il segretario generale regionale Fnp Cisl Umbria Luigi Fabiani – è il ritorno ai territori. Il processo è iniziato con Terni, questi giorni a Congresso, e proseguirà con quello di Foligno, lunedì e martedì della prossima settimana e Perugia giovedì e venerdì prossimi”. Fabiani fa gli auguri di buon lavoro a Confaloni e alla sua squadra. “Certamente – sottolinea – l’impegno che ci attende sarà grande: dalla relazione dall’importante profilo di Confaloni e dagli interessanti interventi dei partecipanti è emerso il bisogno di una risposta da parte degli iscritti e dei pensionati in generale alla solitudine sempre più dilagante. Una solitudine che molto spesso va di pari passo con una situazione di povertà e che, non dobbiamo dimenticare, può sfociare anche in termini di salute e di cura. Alla Regione chiediamo ancora una volta, come già nell’ultimo incontro del 22 novembre, di risolvere i non più accettabili ritardi dovuti alle liste di attesa e di rinforzare la sanità territoriale”. 

Proprio sulla situazione di difficoltà diffusa, che può essere affrontata solo attraverso la riforma del sistema pensionistico e la rivalutazione delle pensioni (che deve andare di pari passo con il mantenimento dei servizi a livello locale attraverso lo strumento della contrattazione sociale sui bilanci con i comuni), e sulle pensioni integrative per i giovani, sul diritto a curarsi in una sanità pubblica, universale e rispondente alle esigenze del territorio ha puntato l’attenzione il segretario generale Fnp Cisl di Terni, Flavio Confaloni. “Rimane una nostra priorità – ha aggiunto Confaloni -, sulla quale dobbiamo insistere, quella di riuscire a far approvare una legge nazionale per la non autosufficienza che garantisca una continuità assistenziale per le persone interessate (circa 3 milioni a livello nazionale) e le loro famiglie. Strutturare una soluzione per queste persone significherebbe anche una nuova possibile occupazione per i giovani”. Priorità di Confaloni, infatti, rimane anche quello del dialogo sinergico tra generazioni. “Un territorio in difficoltà come il nostro, a causa del permanere della crisi aggravata dalla pandemia, deve avere risposte in termini di occupazione: solo attraverso il lavoro – che deve essere dignitoso, stabile e rispondente alla formazione – sarà possibile “esplorare il futuro”, e soprattutto ripensare a un territorio che abbia nuove opportunità di sviluppo che si deve basare sui diritti per i quali negli anni abbiamo combattuto. In tal senso chiediamo sostegno alle istituzioni”.

Sul volontariato Confaloni intende proseguire a collaborare con l’Anteas. “Se la pandemia ce lo permetterà – ha concluso – dobbiamo tornare a fare attività sociale tra la gente, anche attraverso incontri pubblici che possano permettere di approfondire i temi ritenuti particolarmente interessanti sia dal punto di vista sanitario e sociale ma anche culturale”. Il segretario generale territoriale Fnp Cisl di Terni ha quindi ricordato l’importanza di partecipare alla manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil che si terrà a Terni il prossimo 27 novembre e sarà conclusa dal segretario Cisl nazionale Andrea Cuccello. “Saremo presenti – ha concluso – con le nostre bandiere”.

Terni ha bisogno di un accordo di programma, un accordo che parta dalla concretezza, mettendo al centro il tema dell’energia, da una fotografia della città di Terni e del suo territorio. Questo è il messaggio di Riccardo Marcelli (Cisl Terni-Orvieto) al Congresso Fnp Cisl di Terni. Nel suo secondo giorno, giorno di votazione, nel quale la categoria dei pensionati della Cisl di Terni si è riunita per eleggere la propria segreteria, Marcelli ribadisce che il titolo scelto dai pensionati, “Esploratori del futuro”, è azzeccato. “Le risorse a disposizione – chiarisce Marcelli  -, in primis il Next Generation Eu, devono servire per dare futuro a un territorio che, mantenendo la propria vocazione manifatturiera, ha la fabbrica più importante dell’Umbria (oggi Arvedi), intorno alla quale ruota tutta la città. Una città che purtroppo, come sottolineato dalla Caritas, si sta impoverendo. Nuovi poveri non solo tra disoccupati, ma anche tra giovani, neet e occupati precari. A soffrire questa situazione soprattutto le donne. Molte pensionate”. 

Marcelli ha quindi sottolineato il ruolo della Cisl anche di contrasto alla solitudine: “Ricordo che a Terni una persona su cinque vive da sola. Questo ad emblema anche dei cambiamenti demografici e sociali della società. Solo attraverso un’attenta analisi del territorio – conclude il coordinatore – è possibile adempiere in maniera costruttiva al nostro ruolo e quindi essere esploratori e protagonisti del futuro per i giovani, i lavoratori e pensionati”.

Da dicembre alla Cisl di Bastia Umbra uno sportello per i lavoratori in somministrazione

by CISL LDS

Nella foto di repertorio il segretario generale regionale Felsa Cisl Umbria Rocco Ricciarelli a Perugia, impegnato in una manifestazione.

ROCCO RICCIARELLI (FELSA CISL UMBRIA): “IL NOSTRO IMPEGNO SUL TERRITORIO E’ DOVUTO AL FATTO CHE SEMPRE PIU’ LAVORATORI TROVANO OCCUPAZIONE ATTRAVERSO LE AGENZIE INTERINALI”

A partire dal mese di dicembre la Felsa Cisl sarà anche a Bastia Umbra con un proprio sportello. “Questa novità è importante – anticipa il segretario generale Felsa Cisl Umbria Rocco Ricciarelli – perché la nostra federazione (che rappresenta i lavoratori con contratto di collaborazione e in somministrazione oltre agli autonomi) avranno uno sportello tutto dedicato a loro, il primo e il terzo giovedì del mese (dalle ore 14,30 alle 18,30). Questo è stato deciso dalla federazione regionale, in accordo con la Cisl del territorio di Foligno-Spoleto e il suo coordinatore Bruno Mancinelli, perché in quest’ultimo periodo, complice anche il momento di difficoltà che stiamo attraversando, abbiamo assistito ad un incremento dei contratti in somministrazione”. 

Nella pratica lo sportello -che si troverà concretamente negli uffici della Cisl di Bastia Umbra in via Cesare Battisti, 3 – si occuperà di domande e rimborsi da destinare agli enti bilaterali Ebitemp e Forma.Temp, domande Naspi – disoccupazione, domande Anf – assegni al nucleo familiare e sportello lavoro.