Che futuro per l’Agenzia Forestale dell’Umbria? Sindacati e lavoratori pronti alla mobilitazione

Flai, Fai e Uila: da sei mesi aspettiamo una convocazione in Regione

Nel paese delle catastrofi naturali periodiche è assolutamente inaccettabile che gli strumenti pubblici per la prevenzione e la cura del territorio, che esistono e funzionano, non vengano tenuti nella giusta considerazione. Lo dicono all’unisono i sindacati Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil dell’Umbria, insieme ai lavoratori dell’Agenzia Forestale (circa 500 in tutto), che oggi hanno tenuto una conferenza stampa proprio per chiedere la ripresa del confronto con la Regione sul futuro di Afor, confronto interrotto ormai da 6 mesi. “Dobbiamo chiarire in primis che qui non parliamo di un ‘carrozzone’, ma di un’agenzia pubblica, con professionalità importanti, che ha sicuramente giocato e può giocare un ruolo strategico nella cura del territorio e nella prevenzione – hanno affermato i segretari di Flai, Fai e Uila, Michele Greco, Dario Bruschi e Daniele Marcaccioli – Ma per fare questo servono alcuni interventi urgenti”. In particolare, i sindacati individuano tre priorità: concludere il percorso di riforma endoregionale arrivando alla liquidazione definitiva delle Comunità Montane con il passaggio di importanti funzioni all’Agenzia Forestale; procedere ad un consistente turnover generazionale, visto che l’età media in Afor è molto alta (quasi 60 anni) e questo non si concilia per nulla con la tipologia di lavori fisici e pesanti che gli operai forestali devono svolgere; infine, c’è la questione, centrale e che racchiude le altre, della prospettiva che si vuole dare all’Agenzia. “I lavoratori hanno il diritto di sapere quali funzioni, quali obiettivi e quali progetti si vogliono assegnare a questo importante Ente – hanno detto ancora Greco, Bruschi e Marcaccioli – perché esistono molte attività che potrebbero e dovrebbero essere svolte dall’Afor, da un soggetto pubblico, in legalità e sicurezza. Ma la Regione appare sorda a queste legittime richieste”.

E allora, se non dovesse arrivare una risposta in tempi brevi, con la convocazione da parte degli assessori competenti (Cecchini e Bartolini), “i lavoratori dell’Agenzia, insieme ai loro sindacati, sono pronti a mettere in campo le azioni di mobilitazione necessarie e sbloccare questa situazione inaccettabile”.

Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Umbria

Perugia, 22 ottobre 2018