Facciamo la cosa giusta: liberiamo l’Umbria dall’amianto

La prima “rimozione” da promuovere è l’idea sbagliata che l’amianto in Umbria non ci sia. Dobbiamo affrontare il problema, negarlo sarebbe un errore grave.

Terni, per esempio, è al 65esimo posto nella classifica dei comuni italiani per mesoteliomi. Le quantità umbre sono notevoli e non censite, come dimostra anche la relazione dei Vigili del Fuoco nello smaltimento dei rifiuti prodotti dal terremoto: occorre mettere insieme un progetto generale di mappatura e bonifica in tempi certi.

Infine dobbiamo aumentare la tutela sanitaria per gli esposti, potenziando i Cor regionali, ma anche prevedere per quanto riguarda i benefici previdenziali la riapertura dei termini almeno fino al 2003 necessaria per i lavoratori che sono rimasti esclusi per meccanismi controversi e contraddittori che si sono accumulati nel tempo.

Il 18 ottobre ci sarà la conferenza delle Regioni: alla presidente Catiuscia Marini chiediamo di sostenere la piattaforma di Cgil Cisl Uil.

Riccardo Marcelli
Segretario Regionale Cisl Umbria
Bastia Umbra, 12 ottobre 2018