Tpl, arriva la “clausola sociale”

by CISL LDS

Nella foto, una recente conferenza stampa della Fit Cisl e Uilt Uil Umbria sul Tpl

Tpl: la grande novità nella trattativa tra Regione e Fit Cisl e Uilt Uil Umbria si chiama “clausola sociale”.

Anche di questa, ma non solo, si tratterà nel corso della conferenza stampa, indetta da Fit Cisl e Uilt Uil Umbria per lunedì 5 settembre 2022 alle ore 10,00 presso la Sala conferenze stampa della Cisl Umbria a Perugia in via Campo di Marte.

Fit Cisl e Uilt Uil Umbria, infatti, hanno deciso di incontrare l’assessore regionale sul controverso tema del Tpl e rimangono fermi su un punto saliente del loro approccio alla questione: per loro siamo ancora in una fase interlocutoria e, proprio in virtù della necessità di tutelare i lavoratori, non è stato maturato alcuno strappo con la Regione. Per la Fit Cisl e la Uilt Uil Umbria infatti bisogna continuare a stare al tavolo della trattativa per tutelare gli oltre mille lavoratori. A questi, si aggiungono i bisogni di un’utenza che, a partire proprio da questo mese di settembre, vedrà comprendere anche i ragazzi delle scuole e i lavoratori che torneranno a utilizzare in maniera più continuativa i mezzi pubblici, dopo le ferie o pause estive.

Nel corso della conferenza stampa, che quindi servirà per fare il punto della situazione sul Tpl e della sua importanza per lavoratori ed utenti, saranno illustrati i nuovi passi avanti compiuti nella recentissima trattativa. Interverranno all’incontro con la stampa Gianluca Giorgi e Fabio Ciancabilla per la Fit Cisl Umbria, Stefano Cecchetti e Mirco Caini per la Uilt Uil Umbria e i delegati.

Tutti gli organi di informazione sono invitati a partecipare.

Fit Cisl Umbria e Uilt Uil Umbria
Perugia, 2 settembre 2022

Vestizione e progressioni orizzontali di carriera dei lavoratori: le perplessità della Cisl Fp Umbria

by CISL LDS

Nella foto Luca Talevi, il responsabile della Cisl Fp Umbria

Vestizione, la Cisl Fp Umbria ai lavoratori Usl Umbria 2: “Necessitano chiarimenti sulla applicazione dell’accordo sulla vestizione ed una corretta applicazione dell’accordo sindacale in materia di progressioni orizzontali di carriera dei lavoratori”

Per la Cisl Fp Umbria è arrivato il momento di entrare nel merito dei contenuti della trattativa riguardante il pagamento della vestizione e delle decisioni assunte in materia di applicazione dell’accordo sulle progressioni orizzontali di carriera da parte di tutti i lavoratori coinvolti cui la Fp Cisl si rivolge.

“Pur prendendo atto della decisione da parte della Direzione della Usl Umbria 2 di avviare il pagamento relativo ai tempi di vestizione dei dipendenti della Usl Umbria 2 – affermano Luca Talevi e Marcello Romeggini della Cisl Fp Umbria – come sindacato esprimiamo alcune perplessità sulla metodologia adottata. Prima di far sottoscrive ai lavoratori l’accettazione della cifra proposta, infatti, ci saremmo aspettati un’adeguata e preventiva comunicazione, funzionale ad informare in maniera puntuale i lavoratori interessati su percorsi, procedure e metodi utilizzati. Ci saremo aspettati, poi, che fossero riportate con chiarezza il totale dei minuti effettuati e il totale della cifra effettivamente spettante dal primo gennaio 2016 al 31 luglio 2021”.
La Cisl Fp Umbria lamenta poi l’insufficiente raccordo sui tempi di pagamento tra la Usl 1 e la Usl 2. “Questo sarebbe stato possibile – precisano Talevi e Romeggini – perché l’accordo in questione è stato contestualmente sottoscritto con la Direzione della Usl Umbria 1 e con quella della Usl Umbria 2”.

La Cisl Fp Umbria, oltre al metodo, lamenta alcuni limiti nel merito. “Ci sarebbero alcune scelte unilaterali, quali quella delle tempistiche, che andrebbero riviste. Ad esempio – spiegano i sindacalisti – per chi svolge attività h24 sono stati considerati i 5 minuti antecedenti l’ora di ingresso e i 10 minuti successivi l’ora di uscita. Perché non il contrario?”.

Il diniego della Cisl Fp Umbria però arriva sulle decisioni prese riguardo le Peo, progressioni economiche orizzontali. “Sembra che ci sia volontà a non adempiere a quanto concordato per le Peo, ovvero il pieno riconoscimento del passaggio di fascia al personale in graduatoria per chi non lo ha effettuato (il passaggio) nell’anno precedente. Una scelta non conforme dettami contrattuali ed all’accordo sottoscritto che ci trova contrari”.

La Cisl Fp Umbria, quindi, invita tutti i dipendenti della USL Umbria 2, interessati dall’accordo sulla vestizione, a non avere fretta ad apporre la propria firma. “Ai lavoratori – concludono – diciamo che è opportuno chiedere tutti i dati, con il dettaglio di tutte le procedure e i metodi che hanno portato alla cifra che viene proposta dall’Azienda. Una volta valutato il tutto nella sua interezza il lavoratore potrà scentemente accettare o meno la cifra”.

Cisl Fp Umbria
Terni, 2 settembre 2022

Rapinata una farmacista. Da Terni, la Cisl e la Fisascat Cisl: “Garantire ai lavoratori di operare in sicurezza”

by CISL LDS

Nella foto il segretario regionale Cisl Umbria Riccardo Marcelli, coordinatore per la Cisl dell’Area Sindacale Territoriale Terni – Orvieto

Come Cisl e Fisascat Cisl di Terni esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza alla farmacista aggredita e rapinata l’altra sera in viale Trento alla fine del turno pomeridiano. Ma la solidarietà e vicinanza va estesa alle lavoratrici ed ai lavoratori che da mesi vivono una situazione insostenibile che quotidianamente rischia di minare la sicurezza dei dipendenti comunali delle farmacie di Terni. Operatori che hanno svolto e stanno svolgendo un ruolo cruciale anche nella gestione della pandemia Covid 19.

“Come Cisl –affermano Riccardo Marcelli e Sergio Sabatini rispettivamente responsabili Cisl e Fisascat Terni – Abbiamo più volte evidenziato a questa amministrazione le tante problematiche che le farmacie comunali affrontano giornalmente nell’organizzazione del proprio lavoro. Quello della sicurezza all’interno e in prossimità delle farmacie, è un tema prioritario che non può essere più procrastinato. A volte, come per la farmacia di viale Trento, basterebbero piccoli quanto efficaci accorgimenti per tentare di evitare il verificarsi di certi incresciosi episodi che mettono a repentaglio la sicurezza della persona, intesa come dipendente e cliente”.

A un mese dalle elezioni la Cisl Umbria rilancia l’agenda sociale

by CISL LDS

IL SEGRETARIO GENERALE CISL UMBRIA ANGELO MANZOTTI: “SIAMO PRONTI A DIALOGARE CON TUTTE LE FORZE POLITICHE, BASTA CHE ARRIVINO RISPOSTE CONCRETE PER LAVORATORI E PENSIONATI”

La Cisl ricorda alla politica le priorità dell’Umbria e lo fa ad un mese esatto dalle elezioni. “Considerato il momento di grande difficoltà – afferma il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti, sottolineando la sua massima disponibilità a dialogare e a confrontarsi con tutte le forze politiche affinché finalmente arrivino risposte concrete per quanti rappresenta (lavoratori e pensionati) – è auspicabile che la campagna elettorale non sia un susseguirsi di spot, slogan oppure attacchi reciproci. E’ necessario trattare dei problemi veri nel rispetto di tutti quei cittadini che stanno pagando sulla propria pelle lo scotto di una crisi che non ha precedenti, se consideriamo il Dopoguerra”. Per la Cisl Umbria c’è bisogno di condividere alcuni obiettivi che devono entrare a far parte di una vera e propria agenda sociale.

Il lavoro prima di tutto. “Un lavoro – ricorda Manzotti alla politica – che deve essere dignitoso, ben contrattualizzato e sicuro. Ciò nella consapevolezza che la nostra regione registra un triste primato: quello dei giovani che lasciano il proprio contesto di origine in cerca di lavoro, di un’occupazione rispondente agli studi fatti o alla formazione professionale acquisita”. Per riuscire a mantenere questo capitale umano nel nostro territorio è necessario rinforzare le politiche attive del lavoro e rivedere esperienze disattese negli obiettivi, come il reddito di cittadinanza, che dovrebbe essere collegato meglio alle politiche attive del lavoro e alla certificazione di nuove competenze in modo da creare le condizioni per rinserire il lavoratore nel mercato del lavoro.

Manzotti prosegue con il tema del fisco: “La risposta non può essere la flat tax: la riforma fiscale deve avere la caratteristica della gradualità e colpire i tanti, troppi, evasori. Basti pensare che l’85 per cento delle entrate fiscali derivano da lavoratori dipendenti e pensionati”. Riguardo ai pensionati la Cisl Umbria fa un’importante passaggio sul sistema previdenziale e quindi sempre sui giovani, che però saranno i pensionati di domani: “La riforma non può essere concentrata esclusivamente sull’uscita dei lavoratori dal mercato del lavoro con 41 anni di contributi. La stessa, infatti – prosegue Manzotti-, deve tenere in considerazione un più ampio raggio: i giovani dovranno poter contare sulla pensione di garanzia, è necessario valorizzare la previdenza complementare e rendere duratura nel tempo l’Ape social e l’Opzione donna. La priorità per noi – aggiunge il segretario – rimane l’abbattimento del cuneo fiscale, senza però andare ad intaccare la parte contributiva per il lavoratore”.

“I nuovi parlamentari, inoltre – ricorda Manzotti – saranno chiamati a dare continuità al Pnrr e agli importanti progetti di rilancio del territorio che dovranno dare nuovo respiro al sistema Paese anche in termini occupazionali, oltre che produttivi. Riguardo proprio al Pnrr, voglio ribadire la priorità dei progetti riguardanti il sistema socio – sanitario, in quanto per noi la sanità deve restare pubblica, universale e radicata nei territori”.

La Cisl Umbria ribadisce poi che non è possibile ingessare l’Italia e l’Umbria con una serie di “no”. “Se da una parte c’è bisogno di conservare il nostro patrimonio ambientale – precisa il segretario della Cisl Umbria -, dall’altra dobbiamo trovare il giusto compromesso per il progresso, un progresso che necessità di un’autonomia energetica”. Nel dire questo la Cisl Umbria sostiene l’esigenza di inserire nell’agenda politica di chi ci rappresenterà i temi dell’ambiente, del cambiamento climatico e della sostenibilità ambientale e sociale.

L’Italia di Centro è il tema sul quale la Cisl Umbria vuole chiudere questa sintesi di priorità che si rivolge alla politica per riuscire ad arrivare, attraverso il confronto, ad un’agenda sociale condivisa. “Da troppo tempo la politica nazionale – conclude Manzotti – non si è occupata adeguatamente di questo tema, che per noi è e rimane strategico: l’Italia di Centro ha una prioria identità e rappresenta una cinghia di trasmissione tra il Sud e il Nord, a partire dalle infrastrutture materiali ed immateriali e la valorizzazione delle nostre filiere produttive”.

Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Umbria e Rsa chiedono un incontro urgente alle curatele di fallimento Alimentitaliani e Gruppo Novelli

by CISL LDS

Nella foto il segretario generale regionale Fai Cisl Umbria Simone Dezi

Con la presente le OO..SS.. FAI CISL UMBRIA, FLAI CGIL UMBRIA e UILA UIL UMBRIA e RSA sono a chiedervi risposte e date precise e i pagamenti sulle seconde metà delle mensilità di maggio e di luglio e la quattordicesima degli impiegati. Le persone sono sempre più in difficoltà, considerati anche ormai i noti ritardi in merito alla cassa integrazione le cui problematiche non si sono ancora completamente risolte per Fattorie Novelli.

Non comprendiamo inoltre come sia possibile che nello stabilimento di Spoleto ci sia una confusione organizzativa e produttiva tra le realtà industriale ed agricola. Ci si ritrova con un trattamento diversificato nel pagamento degli stipendi, con chi lo riceve giustamente e chi invece deve aspettare mesi per la saldo; il comparto uova è infatti collegato da accordi commerciali.

Chiediamo dunque un incontro urgente alle curatele di Fallimento Alimentitaliani e Gruppo Novelli sia per discutere i temi di cui sopra sia per tutte le questioni legate al bando imminente. In questa sede e dati i passaggi delicati che ci aspettano ribadiamo il necessario coinvolgimento delle istituzioni.

Perugia lì, 23/08/2022

FAI CISL UMBRIA

FLAI CGIL UMBRIA

UILA UIL UMBRIA

RSA

Umbertide, sindacati: vicenda pronto soccorso emblematica della mancanza di una seria programmazione regionale

by CISL LDS

Nella foto Antonello Paccavia (Cisl Alto Tevere)

“L’incresciosa situazione che si è determinata presso il pronto soccorso di Umbertide negli ultimi giorni a seguito di comunicazioni informali, smentite, rassicurazioni, è sintomatica della mancanza di una seria e articolata programmazione regionale condivisa con le parti sociali”. Lo affermano in una nota i sindacati Cgil, Cisl e Uil dell’Alta Umbria, insieme alle rispettive sigle dei pensionati, Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil. “Come più volte sottolineato dalla categorie di Cgil Cisl e Uil che organizzano le lavoratrici e i lavoratori della sanità, fondamentale è la questione del personale (basta 1 dipendente in ferie e salta un servizio e da tempo si stanno rinviando le ferie). A ciò – proseguono i sindacati – si aggiunge la problematica (non affatto risolta da quanto previsto e contenuto nel piano sanitario regionale adottato dalla giunta regionale) di come si intrecciano servizi, e strutture (es. distretti sanitario ridotti ulteriormente), rete ospedaliera e territorio, che determina interruzioni, blocchi, nella catena prevenzione-cura-riabilitazione”.
Per i sindacati, deve essere chiaro il ruolo degli ospedali non principali e lavori di ristrutturazione immobiliare non possono essere l’occasione per precostituire indebolimenti nei reparti attivi e operativi e nei pronto soccorso. “Come sindacato lavoreremo affinché a Umbertide non avvenga tutto ciò, anche per impedire che poi il “modello” possa essere esportato in strutture simili nella regione”, concludono Cgil, Cisl e Uil e sindacati dei pensionati dell’Alta Umbria.

Città di Castello, 22 agosto 2022

p. Spi-Cgil Fnp-Cisl Uilp-Uil (Venturini-Mencaccini-Allegria) 

p. Cgil Cisl Uil Alta Umbria (Fratini – Paccavia- Belletti)

Tpl, la Fit Cisl e la Uilt Uil Umbria: “Abbiamo ottenuto un canale di trattativa con la Regione”

by CISL LDS

TPL, LA FIT CISL E LA UILT UIL UMBRIA: “UNA GARA CON TROPPE INCOGNITE. ABBIAMO OTTENUTO UN CANALE DI TRATTATIVA CON LA REGIONE E INTENDIAMO PERCORRERLO A TUTELA DEI LAVORATORI COINVOLTI E DEGLI UTENTI”

La FIT CISL e la UILT UIL credono da sempre che la contrattazione sia l’unica via maestra per la tutela dei lavoratori. La contrattazione, secondo noi, deve essere alimentata anche quando si è di fronte alle situazioni più avverse.
E’ sulle basi di questa premessa che come organizzazioni sindacali, nonostante il permanere di tutte le perplessità e preoccupazioni del caso, abbiamo creduto necessario dover richiedere all’Assessore Melasecche l’avvio di un percorso di relazioni sindacali per districare, se possibile, tutti i nodi irrisolti che la futura gara del TPL ci porrà nel 2023. Abbiamo creduto inoltre, fare questa richiesta urgente prima della delibera di Giunta uscisse il 10 di agosto prossimo.
In data 8 agosto abbiamo avuto un primo incontro dove abbiamo nuovamente confermato tutte le nostre preoccupazioni per una gara strutturata in 4 bacini. Preoccupazioni legate prima di tutto alle ricadute sui dipendenti coinvolti e alla qualità dei servizi che verranno erogati una volta che la gara sarà assegnata.
Inutile ribadire la posizione da parte dell’Assessore che ha giustificato la scelta dei 4 bacini con l’applicazione della normativa vigente ( in particolare del DM 157 del 2018 e della relativa giurisprudenza ) che di fatto gli “imporrebbe” una gara su più bacini e dai risparmi che l’applicazione di tale normativa gli garantirebbe pari a circa 13 milioni di euro. L’Assessore inoltre, ha confermato un impegno di 58 milioni di euro circa, comprensivi di una parte dei 20 milioni dal bilancio regionale destinati ai trasporti pubblici in generale( calcolati sulla media di spesa dei prossimi 9 anni ) per la gara a cui andranno aggiunte le risorse dei comuni.
Nonostante le distanze tra le parti, come FIT CISL e UILT UIL abbiamo richiesto ed ottenuto dallo stesso assessore di avviare una serie di incontri per:
– ottenere precise garanzie a tutela dei lavoratori coinvolti tramite la sottoscrizione di un Protocollo di intenti in cui la Regione si impegna ad inserire nel bando di gara i requisiti minimi per le società partecipanti, la previsione della “CLAUSOLA SOCIALE” e la garanzia dell’applicazione del contratto nazionale di primo e secondo livello in tutti i bacini al fine di non perdere nessun posto di lavoro nel TPL e di salvaguardare i salari attuali di tutti i lavoratori coinvolti;
– inserire nella futura gara elementi di salvaguardia dei servizi che oggi si svolgono in sinergia, data la particolarità nostro territorio (tra urbano, extraurbano, lago trasimeno).
Pur consapevoli che gli argomenti trattati in questo primo incontro, oggetto delle nostre richieste, non siano esaustivi al fine di avere un quadro più chiaro circa la futura gara, riteniamo che essi siano i più urgenti da trattare.
Allo stesso tempo abbiamo manifestato forti perplessità sull’ulteriore taglio di circa 800.000 euro al TPL, previsto da settembre a dicembre prossimi. Perplessità legate all’intempestività e all’inutilità di tale provvedimento funzionale solo a far cassa, nonché dannoso al trasporto scolastico. Anche su tale questione, la nostra richiesta ha trovato terreno fertile. L’assessore ha confermato che sta lavorando con BUSITALIA per evitare questo taglio.
Rimaniamo fermamente convinti che dividere il TPL umbro in 4 bacini non sia la soluzione. Restiamo fortemente perplessi dalle scelte politiche su tale tema ma allo stesso tempo restiamo realisti e pragmatici. Il nostro interesse è evitare che il peso economico della nuova gara ricada sulle spalle dei lavoratori. Riteniamo che garantire la CLAUSOLA SOCIALE e l’APPLICAZIONE del CONTRATTO di PRIMO e SECONDO LIVELLO sia un passaggio necessario ma non ancora sufficiente. Per tale motivo percorreremo tutte le strade disponibili a tal fine compresa quella che noi riteniamo essere la via maestra e cioè la TRATTATIVA.

Perugia; lì 09/08/2022

Gianluca Giorgi – FIT CISL

Stefano Cecchetti – UILT UIL

Forestali, arriva la firma dell’ipotesi di accordo di rinnovo del contratto integrativo regionale

by CISL LDS

Nella foto Simone Dezi, alla guida della Fai Cisl Umbria

E’ stato  siglato  il 2 Agosto scorso presso l’Assessorato all’agricoltura della Regione Umbria da FAI-CISL,FLAI-CGIL,UILA-UIL e dalla Regione dell’Umbria stessa l’ipotesi  di accordo di rinnovo del Contratto integrativo Regionale degli operai ed Impiegati forestali 2020/2023  scaduto  il 31/12/2019.

Le Segreterie Regionali FAI,FLAI e UILA, insieme alle rispettive delegazioni trattanti esprimono soddisfazione per un accordo che al di là dell’incremento economico riveste un’importanza fondamentale per tutti i lavoratori forestali dell’Umbria,in virtù del fatto che negli ultimi 11 anni  questo è il secondo rinnovo del C.I.R.L. dopo quello del 2017 e che segue il rinnovo del contratto Nazionale dei forestali avvenuto nel  Dicembre 2021.

Le Rappresentanze Sindacali unitariamente ringraziano sia  l’Assessore all’agricoltura della Regione dell’Umbria Roberto Morroni per il grande contributo dato in prima persona per la firma del rinnovo contrattuale , sia l’Amministratore Unico dell’agenzia Forestale Regionale dell’Umbria Manuel Maraghelli,sia  i Dirigenti di Regione ed AFOR per aver siglato un accordo così importante in una fase storica così delicata in cui sia la pandemia e soprattutto la guerra stanno mettendo a rischio la tenuta economica ma anche psicologica di tutti i lavoratori.

Tra i punti salienti del rinnovo in primis c’è l’impegno a stabilire un nuovo contingente forestale ottimale per AFOR che dovrà essere approvato dalla Regione e di conseguenza l’avvio di una nuova fase di assunzione di personale a tempo indeterminato.

Proprio per questo da Settembre vi sarà l’apertura di un tavolo Regionale  per iniziare la discussione di questa che per noi è una tematica fondamentale,sapendo che il futuro dell’Agenzia dipenderà  da quale ruolo si vorrà dare all’Agenzia stessa.

Quanto sopra esposto diventa importante per far si che entro fine anno o al massimo i primi mesi del 2023 possa essere pronto il bando di concorso per le  nuove assunzioni del personale forestale, partendo con  la stabilizzazione di quei lavoratori a tempo determinato che ormai da più anni sono inseriti stabilmente nelle squadre AFOR.

Inoltre le OO.SS. esprimono la loro soddisfazione per gli aumenti salariali  che diventano importantissimi vista la crescita costante dei prezzi al consumo e  dell’inflazione.

Tali  aumenti,  sono legati all’alta professionalità dei lavoratori tutti, sia impiegati che operai, professionalità riconosciuta anche dall’Assessore Morroni,in una visione meritocratica che premia di più, chi più fa, con premialità legate ad obbiettivi,  realizzazione di progetti ed uso di mezzi ed attrezzature.

In questo contesto si inquadra una nuova fase soprattutto per coloro che saranno i nuovi assunti dell’Agenzia,con incentivazioni come riconoscimento per l’impegno a mettersi in gioco,una scommessa che punta sulla formazione per professionalizzare tutti quei lavoratori che desiderano approfondire nuove conoscenze e che vogliono accrescere la proprio professionalità.

Proprio per questo riteniamo che il futuro dell’Agenzia non dovrà più essere inteso sia dalla gente comune, sia dalle istituzioni,come in passato,come un Ente inutile ma anzi,dovrà essere visto come un Ente che oltre ad avere un ruolo fondamentale nell’equilibrio ambientale e nel recupero della ruralità demaniale Regionale,dovrà scommettere su se stessa per migliorare la qualità delle già buone professionalità già presenti sia tra gli operai sia tra gli impiegati forestali.

La formazione dovrà diventare elemento importante anche per i lavoratori del comparto ADISU che avranno la possibilità di aderire ai vari corsi di formazione attinenti le mansioni  che svolgono e  che l’Agenzia metterà a disposizione nei prossimi mesi che potranno permettere anche avanzamenti di livello.

Nelle prossime settimane inoltre  dovrà essere affrontata la questione del riconoscimento della C.I.S.O.A. e proprio per questo c’è un impegno unilaterale sia  da parte delle OO.SS sia da parte  di AFOR a convocare un tavolo con INPS  Regionale per definire meglio alcune problematiche inerenti la fruizione della cassa integrazione.

Dal prossimo 29 Agosto l’ipotesi di accordo verrà portata in  discussione tra i  lavoratori  AFOR nei vari compartimenti per portare a conoscenza degli stessi le   novità introdotte e per l’approvazione delle assemblee.

Gianluca Menichini (Flai Cgil)

Simone Dezi (Fai Cisl)

Mirko Ghiandoni (Uila Uil)

Perugia, 5 agosto 2022

Sanità, sindacati: “Dove è il confronto sul piano regionale promesso dalla presidente Tesei?”

by CISL LDS

Sgalla, Manzotti e Molinari: “Non accettiamo lo smantellamento del sistema, pronti alla mobilitazione”

A prendere posizione sulla sanità in Umbria è, assieme a Cgil e Uil Umbria, il segretario generale regionale Cisl Umbria Angelo Manzotti

Sono passati più di due mesi dall’incontro dello scorso 31 maggio nel quale la presidente Tesei, accompagnata dall’assessore alla Sanità Coletto, aveva annunciato l’apertura di un confronto con Cgil, Cisl e Uil sul piano sanitario regionale ed in particolare sull’emergenza personale, anche sulla scorta delle oltre 8mila firme raccolte dai sindacati a sostegno della loro piattaforma. “Da allora purtroppo è calato ancora una volta il silenzio, mentre la situazione del nostro sistema sanitario peggiora di giorno in giorno e in questa estate assistiamo all’interruzione di servizi e prestazioni fondamentali in molti territori, mentre l’emergenza covid che non molla la presa ha riprodotto una situazione simile a quella di due anni fa – affermano in una nota i segretari dei tre sindacati umbri, Vincenzo Sgalla, Angelo Manzotti e Maurizio Molinari – In questo quadro la discussione sul nuovo piano sanitario, ovvero la programmazione della sanità del futuro in Umbria, diventa cruciale e non può assolutamente essere affrontata come fatto finora dalla giunta, ovvero ignorando le tantissime voci di dissenso, a partire da quelle della quasi totalità dei sindaci umbri, sia di sinistra che di destra, oltre al malessere diffuso tra tutto il personale”.
Per Cgil, Cisl e Uil il tempo dell’attesa è finito: “Di sicuro non intendiamo assistere allo smantellamento della sanità pubblica senza reagire – concludono Sgalla, Manzotti e Molinari – La presidente a l’assessore Coletto mettano in conto lo scontro con il sindacato su questo tema, come sul trasporto pubblico locale e su tutti quei provvedimenti che penalizzano pesantemente le lavoratrici e i lavoratori, così come i tanti pensionati che hanno lottato in passato per garantire lo stato sociale in Umbria”.

Tpl, la Fit Cisl e la Uilt Uil Umbria convocano un’incontro con la stampa e si rivolgono alla Regione: “C’è bisogno di una visione globale della realtà umbra”.

by CISL LDS

Nella foto il segretario Gianluca Giorgi, alla guida della Fit Cisl Umbria

La gara del TPL in Umbria strutturata in 4 lotti, per UILT UIL e FIT CISL è incomprensibile poiché oltre a non poter garantire il diritto alla mobilità a tutti i cittadini umbri, sta mettendo in discussione alcune interessanti novità realizzate negli ultimi anni come ad esempio il PUMS del comune di Perugia. Il progetto del PUMS, non dimentichiamo già approvato a livello nazionale e che attendeva, per la sua realizzazione, di essere inserito nella gara regionale, prevede sinergie fra il trasporto urbano e il trasporto extraurbano. Con questo spacchettamento in 4 lotti, di cui 2 prevedono proprio la gara dell’urbano e dell’ extraurbano nel territorio Perugino, rimette in discussione tutto il progetto. Questa situazione mette in difficoltà il Comune di Perugia, capoluogo di Provincia e soprattutto della regione Umbria, perché alle incertezze degli afflussi economici si somma le rigidità di sistema.
Alcuni comuni sotto i 12 mila abitanti, inoltre, non avranno più contributi economici derivanti da una Legge regionale di qualche anno fa ma che risulta non ancora applicata.
Non condividiamo l’impostazione che questa amministrazione regionale e molti sindaci stanno dando al trasporto pubblico locale. È sbagliato totalmente l’approccio.
Si pensa che il trasporto pubblico possa essere gestito come un’azienda di produzione dimenticando dell’importanza sociale che riveste. Inoltre, si registra uno scarso e timido approccio per il disincentivo dei mezzi privati in favore all’utilizzo dei mezzi pubblici.

Facciamo appello alla Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei in quanto è necessario che prenda in mano la situazione che ad oggi ogni singolo assessore gestisce in base all’assessorato che rappresenta. C’è bisogno di una visione globale della realtà umbra e quindi anche del trasporto pubblico locale, siamo ancora in tempo diamo la giusta importanza alla mobilità dei cittadini e dei turisti in Umbria.

Tutti gli organi di informazione sono invitati alla conferenza stampa di Fit Cisl e Uilt Uil Umbria per trattare delle criticità del Trasporto Pubblico Locale per il territorio, lavoratori ed utenti.

L’incontro con la stampa si terrà a Perugia presso la sala conferenze stampa della Cisl Umbria in via Campo di Marte il giorno 9 agosto 2022 alle ore 10,30.

Fit Cisl e Uilt Uil Umbria
Perugia, 3 agosto 2022