Lando Morcellini nuovo Presidente di Terra Viva Umbria. Succede a Dario Bruschi eletto nel Collegio nazionale Probiviri Fai Cisl e Terra Viva

Nella foto (da sinistra): il neo eletto presidente Terra Viva Umbria Lando Morcellini, con il segretario generale Fai Cisl Umbria Simone Dezi e il presidente Terra Viva Claudio Risso

Il Consiglio Generale di Terra Viva Umbria, svolto oggi (19 maggio 2022) a Perugia, ha eletto Lando Morcellini nuovo Presidente regionale dell’Associazione di secondo livello affiliata alla Fai Cisl, che in regione rappresenta oltre 500 aziende agricole.
Confermati vicepresidenti Giuliano Casavecchia, Giuliano Granieri e Claudio Nardoni.
Morcellini succede a Dario Bruschi, dimesso per incompatibilità con il recente incarico nel Collegio nazionale dei Probiviri Fai Cisl e Terra Viva.

Presenti ai lavori il Presidente nazionale di Terra Viva Claudio Risso, il Segretario Generale della Fai Cisl Umbria Simone Dezi e il Segretario Generale Cisl Umbria Angelo Manzotti.

“Ringrazio per la fiducia e confermo il mio impegno a proseguire nel percorso virtuoso intrapreso in questi mesi per saper rappresentare al meglio le istanze dei produttori che rappresentiamo” sono le prime parole del Presidente Morcellini.

In Umbria si registrano circa 16mila imprese agricole, che impiegano oltre 13 mila addetti. In regione si lavorano 330mila ettari di SAU (superficie agricola utilizzata), si contano 390mila ettari di aree boschive, 30mila di oliveti, 14mila di vigneti, oltre a qualche migliaio coltivati a ortive e frutta. Significativa anche la presenza di allevamenti ovini e bovini, spesso associati a organizzazioni consortili.

“Anche se per pochi mesi, quella in Terra Viva è stata un’esperienza molto stimolante – ha sottolineato Dario Bruschi nel suo intervento di saluto – Rappresentare i produttori agricoli, supportarli in questo particolare momento storico è una sfida che la Fai e la Cisl non possono mancare. Il nuovo in carico nel Collegio nazionale dei Probiviri della Fai e Terra Viva non mi consente di proseguire il mio incarico nell’Associazione, ma rimarrò al fianco della nuova presidenza, per continuare il buon lavoro svolto in questo periodo”.

“In questa fase, con l’impennata dei costi dell’energia e delle materie prime, sarà necessario sfruttare tutte le risorse che arrivano dal PNRR, per potenziare il comparto e rendere equa e redditizia per tutti la filiera agricola – afferma il Presidente nazionale di Terra Viva Claudio Risso – L’Umbria è una terra di eccellenze enogastronomiche, di turismo, di grande vocazione agricola. Insieme possiamo fare un grande lavoro per sviluppare il comparto e ridare all’agricoltura il primato che merita”. 

Foligno, i sindacati in concertazione sul tema della sanità

by CISL LDS

Nella foto il coordinatore per la Cisl dell’Area Sindacale Territoriale Foligno – Spoleto, Bruno Mancinelli

Lo scorso venerdì 13 maggio si è svolto presso la sede del Consiglio Comunale di Foligno un incontro tra i rappresentanti territoriali di CGIL-CISL-UIL congiuntamente ai rappresentanti dei pensionati, delle categorie pubbliche del Comparto e della Dirigenza  Medica e Sanitaria, con il Vice-Sindaco per il Comune e con la direzione generale  della AUSL Umbria 2 rappresentata dal Direttore Generale e Amministrativo avente come tema la sanità e il suo futuro sul territorio.

L’incontro è stato da noi richiesto per approfondire le ricadute sul territorio comunale e nei comuni di ambito, del Piano Sanitario Regionale pre-adottato, della Delibera di Giunta Regionale n. 152 del 28 febbraio 2022 e delle delibere aziendali che prevedono importanti investimenti con fondi del PNRR. Contestualmente si sono affrontate anche le difficoltà sanitarie che ancora permangono nella erogazione dei servizi sanitari.

L’incontro si è svolto in un clima di franchezza e collaborazione sulle questioni da noi sottoposte unitariamente e precisamente:

  • Permangono difficoltà organizzative all’interno dell’ Ospedale di Foligno ( manca il direttore di presidio, carenza di molti primari da tempo, chiusura del DAY SURGERY, con riduzione di posti letto di chirurgia multidisciplinare, sostituiti da posti di area medica);
  • Ancora molti arretrati da recuperare sulle liste di attesa delle prestazioni specialistiche (su cui abbiamo chiesto maggiore trasparente di dati, in quanto ad oggi ne tramite CUP in presenza, ne tramite CUP ONLINE si riescono a capire i tempi di attesa per le singole specialità, ma si ottiene SOLO una generica “PRESA IN CARICO“ di cui spesso gli esiti sono incerti o perlomeno non rispettano le tempistiche fissate dal MMG che prescrive la necessità della prestazione);
  • Capire meglio se saranno previste ulteriori CASE di COMUNITA’ e OSPEDALI di COMUNITA’ oltre quelli già programmati e come sopperire a tale eventuale carenza; in considerazione a quanto previsto dai criteri di riferimento della AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali), per altro riportati nella stessa Delibera di Giunta regionale 152/22, avendo il Comune di Foligno una popolazione al 31 dicembre 2021 di 55831 abitanti e un tasso di indice di invecchiamento (rapporto tra over 65 e popolazione tra 0 e 15 anni) del 202%, se poi si prende in considerazione la popolazione complessiva con i Comuni di ambito si raggiungono 100 mila abitanti, con una morfologia del territorio vasto e in parte rilevante montano. Questi dati di invecchiamento del nostro territorio, che nei prossimi anni si accentueranno ulteriormente, dimostrano l’esigenza di un ulteriore Ospedale di Comunità, rispetto a quello già previsto nel Comune mdi Montefalco, proprio perché la condizione anziana di per sé comporta l’accentuarsi di servizi sanitari pubblici.
  • Sul futuro POLO UNICO OSPEDALIERO FOLIGNO-SPOLETO, abbiamo chiesto di sapere il punto della analisi e progettazione del protocollo di integrazione e avere un confronto appena saranno conclusi i lavori della commissione nominata.
  • Sulla cosiddetta MEDICINA DI TERRITORIO abbiamo chiesto come sarà organizzata in vista dei nuovi assetti della sanità futura e se sono previste le adeguate risorse umane che si renderanno necessarie per il suo corretto funzionamento.
  • La nuova programmazione Ospedaliera e Territoriale non può prescindere da un idoneo fabbisogno di personale.

A tali quesiti il Direttore Generale apprezzando la richiesta di confronto, su temi così importanti, ci ha riconfermato alcune delle risposte già anticipate nell’ultimo incontro presso l’Ospedale di Foligno in relazione ai fondi del PNRR, ovvero che la struttura di Montefalco era l’unica su cui era possibile investire in quanto proprietà della ASL, per trasformarla in ospedale di comunità ed inoltre confermato l’ingente investimento per adeguamento sismico dell’ Ospedale di Foligno, al fine di adeguarlo alle recenti normative.

Ha comunque riconfermato la volontà di costituire una ulteriore casa di comunità a Foligno, oggi non prevista, all’interno di una nuova sede che verrà costruita con fondi INAIL e che conterrà gli spazi necessari anche per tale finalità. Inoltre su tale argomento ha fortemente riaffermato la volontà di potenziare le cure domiciliari, che se attivate in modo adeguato renderebbero di fatto marginali queste strutture intermedie prima del ricovero ospedaliero.

Sul tema del POLO OSPEDALIERO unico FOLIGNO/SPOLETO ci ha garantito prima dell’estate un confronto sul nuovo progetto di integrazione elaborato da un gruppo di lavoro di esperti per valutarne insieme le importanti ricadute in merito ai servizi e all’organizzazione del personale.

In merito alla delicata questione delle LISTE DI ATTESA nelle prestazioni specialistiche ci ha dato una disponibilità ad approfondire i dati, e conseguentemente affrontare tutte le criticità che ci sono e non sono ancora risolte.

Come sindacato tutto monitoreremo con la massima attenzione questa importante fase storica di riassetto della nostra sanità, sempre più convinti che debba essere potenziata con tutte le professionalità necessarie, ancora carenti, e debba rimanere PUBBLICA e UNIVERSALE.

 

I RESPONSABILI TERRITORIALI

CGIL (Angelo Scatena)

CISL (Bruno Mancinelli)

UIL (Nicola Brauzzi)

Donne, lavoro ed esempi virtuosi nel territorio: il Coodinamento Donne Cisl Umbria per la tutela e l’occupazione femminile

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Il Coordinamento Donne Cisl Umbria è sbigottito davanti al totale silenzio istituzionale, dopo le parole di un’importante imprenditrice che arrivano a toccare il rapporto, spesso complicato, tra donne e mondo del lavoro e rilancia con proposte ed esempi virtuosi anche del nostro territorio, come quello dell’Acqua Rocchetta.

“Per noi non è accettabile che le donne da assumere – ha sottolineato la coordinatrice donne Cisl Umbria Sara Claudiani (nella foto) – dovrebbero avere, dopo il primo “giro di boa”, più di 40 anni. Donne che magari – aggiunge la coordinatrice – hanno già affrontato la maternità, o meglio donne single, che possono stare al lavoro 24 ore su 24, lavorare anche la domenica e accettare l’imposizione degli straordinari”. Claudiani, pertanto, ricorda che la Cisl si batte da sempre per una sana conciliazione tra vita lavorativa e familiare, utilizzando in primis l’istituto del part time reversibile. Questo perché “altrimenti vedremo sempre più donne in uscita dal mondo del lavoro e quindi crescere quella quota di madri che oggi non lavora (42 per cento)”. Per favorire l’occupazione femminile, comprese le donne che scelgono di essere madri in un Paese con un tasso di natalità ai minimi storici, la Cisl Umbria rilancia con esempi positivi: alcune aziende, infatti, destinano parte dei ricavi delle aziende per realizzare asili nido all’interno delle imprese. “Importanti iniziative che rispondono concretamente anche alla scarsità di offerta di quelli gratuiti, per i quali noi della Cisl ci stiamo battendo”. La Cisl guarda con favore anche ai fondi a tutela della maternità e invita “a prendere spunto da una realtà proprio del nostro territorio: quella dell’Acqua Rocchetta, che si sta impegnando in una campagna informativa sulla violenza di genere ed accompagnando le donne fuori dal tunnel della violenza. Questi – conclude Claudiani – sono i giri di boa a cui applaudiamo”.
Coordinamento Donne Cisl Umbria
Perugia, 17 maggio 2022

Donne ucraine: con Iryna Vereshchuk prosegue la campagna social del coordinamento donne Cisl Umbria

by CISL LDS

Nella foto di repertorio la coordinatrice delle donne Cisl Umbria Sara Claudiani

Nella seconda parte della campagna social a tutela delle donne Ucraine, il Coordinamento donne Cisl Umbria, pone l’attenzione sulla vicepremier Iryna Vereshchuk (nella foto a destra): 43 anni, scuola militare prima e poi laurea in legge più tardi, il volto più noto in Ucraina, dopo quello del Presidente Zelensky, e suo braccio destro.

E’ divenuta, con l’inizio della guerra, la ministra dei territori occupati e punto di riferimento dei corridoi umanitari e dello scambio di prigionieri. Per tutto questo, dal bunker, in cui ormai vive, organizza i corridoi umanitari con i russi e la Croce Rossa che, richiede, prima della partenza, nomi, numeri telefonici, documenti, targhe delle auto e dei bus che faranno il viaggio e poi deve concordare il tragitto, ogni chilometro deve essere approvato, ma alla fine di ogni giornata riesce a fare evacuare dai trenta(30) ai sessanta (60) mila ucraini. Una volta in salvo, ciò che conta è informare i soldati al fronte che, le famiglie, sono fuori dall’inferno, mentre loro combattono per liberare il Paese dagli invasori russi. La vicepremier si rammarica del fatto che non riuscirà a salvare tutti gli ucraini, ma non è disposta a cedere davanti al genocidio di Putin.

Iryna Vereshchuk considera il suo Presidente un leader ed il motore della resistenza ed era accanto a lui quando hanno rifiutato, insieme agli altri Ministri, di abbandonare il Paese, pur sapendo di vivere con il mirino di Putin addosso. E’ scattato l’ordine di ucciderli insieme ai loro familiari. Tutti loro, così come la popolazione, sono disposti, se i russi dovessero entrare a Kiev, a combattere casa per casa.

La vicepremier Iryna Vereshchuk ha “sospeso” il classico ruolo di mamma, vivendo in un bunker, lontano dall’affetto del compagno che, essendo ufficiale sta combattendo, così come quello di suo figlio di diciassette anni che, può sentire unicamente al telefono, ma è orgogliosa di se stessa, così come ogni donna del Coordinamento, perché è divenuta la mamma di tutti i bambini che, ancora sono nei rifugi e negli scantinati e che vuole mettere in salvo.

Sia forte e resista Vicepremier.

Mai più: Cgil, Cisl e Uil incontrano a Gubbio gli studenti per approfondire il tema della sicurezza

by CISL LDS

Nella foto l’intervento del segretario nazionale Cisl Giorgio Graziani, nel primo giro di domande degli studenti

Puntare sull’informazione, formazione e controllo: Cgil, Cisl e Uil incontrano gli studenti nell’Istituto Cassata Gattapone per confrontarsi e per dare risposte sul tema della salute e sicurezza nel lavoro. Un tema di grandissima attualità e particolarmente sentito a Gubbio in questi giorni, che riportano alla mente la tragica esplosione dell’anno scorso e le sue due vittime: Samuel Cuffaro, di soli 19 anni, ed Elisabetta D’Innocenti, 52 anni, madre di due figli.

“Mai più” è il titolo dell’iniziativa che si è tenuta questa mattina (6 maggio 2022) e che ha visto protagonisti i giovani, nell’esposizione sia di opinioni che di domande. Quesiti che, anche grazie alla moderatrice dell’evento Cinzia Tini, sono stati esposti ai segretari nazionali Francesca Re David (Cgil), Giorgio Graziani (Cisl) ed Emanuele Ronzoni (Uil). Dopo le parole del sindaco di Gubbio Filippo Maria Stirati, sono intervenuti per un breve intervento anche i segretari generali regionali Vincenzo Sgalla (Cgil Umbria), Angelo Manzotti (Cisl Umbria) e Maurizio Molinari (Uil Umbria). Le tre confederazioni si sono trovate unite nel ribadire che “solo attraverso un cambio culturale e maggiore consapevolezza sarà possibile dare centralità alla persona nel sistema produttivo. Per questo ci vuole formazione per i lavoratori, ma anche incontri con gli studenti (come questo di Gubbio), oltre a maggiori controlli e una valorizzazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. I diritti – è stato concluso – non devono essere mai dati per scontato e bisogna impegnarsi per difenderli”.
Cgil, Cisl e Uil Umbria
Gubbio, 6 maggio 2022

Spoleto, la Filca Cisl Umbria e la Cisl Umbria chiedono un tavolo istituzionale di confronto: “Dal futuro della cava passa lo sviluppo del territorio”

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La Filca Cisl Umbria e la Cisl Umbria chiedono alle istituzioni di aprire un tavolo di confronto per trattare del futuro della cava di Spoleto. La richiesta è arrivata questa mattina (5 maggio 2022) nel corso della conferenza stampa, che si è tenuta alla sede della Cisl di Spoleto, alla quale hanno partecipato il segretario generale aggiunto Filca Cisl Umbria Emanuele Petrini e il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti (nella foto). Con loro il coordinatore dell’area sindacale territoriale Cisl Foligno – Spoleto Bruno Mancinelli.

“Abbiamo un progetto da discutere e sappiamo di una manifestazione di interesse per la cava di Spoleto”. Hanno affermato Petrini e Manzotti, che hanno spiegato che “ad oggi i lavoratori interessati sono costretti a recarsi quotidianamente a Gubbio”. Per la Filca Cisl Umbria e la Cisl Umbria è necessario che “la Regione ci convochi per un confronto entro il prossimo 13 maggio: questo per rispettare la tempistica dell’assegnazione della concessione. Siamo consapevoli – hanno concluso – che potrebbe aprirsi una nuova stagione di sviluppo per l’intero territorio e, per questo, serve un serio confronto”.
Filca Cisl Umbria e Cisl Umbria
Spoleto, 5 maggio 2022

Cgil, Cisl e Uil Umbria: “Partire dalla cultura del lavoro”

by CISL LDS

Esplosione Gubbio, Cgil, Cisl e Uil Umbria: emergono fatti gravissimi, sia fatta pienamente giustizia
Sgalla, Manzotti e Molinari: “Prevenire fatti come questo è possibile, ma occorre partire dalla cultura del lavoro”

Nella foto il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti, che venerdì 6 maggio 2022 parteciperà alla manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil Umbria “Mai più” a Gubbio

“I fatti che emergono dalle indagini sull’esplosione di un anno fa alla Green Genetics di Gubbio, in cui hanno perso la vita Samuel Cuffaro ed Elisabetta d’Innocenti e in cui altri lavoratori sono rimasti gravemente feriti, sono di una gravità assoluta. Il processo accerterà le responsabilità individuali e come sindacati saremo accanto alle vittime e alle loro famiglie per chiedere che sia fatta pienamente giustizia”. Così in una nota Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria che venerdì 6 maggio saranno a Gubbio, insieme alle proprie segreterie nazionali, per un’iniziativa sulla cultura della sicurezza e un confronto con le scuole della città. “È proprio dalla cultura del lavoro infatti che è necessario ripartire – affermano i tre segretari umbri, Vincenzo Sgalla, Angelo Manzotti e Maurizio Molinari – cultura che nella vicenda della Green Genetics evidentemente è totalmente mancata, visto che giovani lavoratrici e lavoratori sono stati messi nelle condizioni di operare in una situazione di estremo rischio senza esserne consapevoli”. Per i tre sindacati, che da tempo hanno elaborato una piattaforma rivendicativa sui temi di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ci sono azioni precise da mettere in campo affinché fatti come quello di Gubbio non accadano “Mai più”, come recita lo slogan dell’iniziativa di venerdì. “La prevenzione degli infortuni e delle morti sul lavoro è possibile – insistono i tre sindacati – mettendo in campo prima di tutto maggiori controlli e quindi potenziando gli organi ispettivi. Occorre poi lavorare, fin dalle scuole, per costruire una cultura del rispetto delle regole, della legalità, dei diritti e della sicurezza, non solo tra i più giovani, ma anche tra chi fa impresa. Accanto a questo, è necessario qualificare le imprese stesse, legando le politiche industriali e i relativi finanziamenti alla qualità del lavoro e al rispetto delle regole, a partire da quella sulla sicurezza. Insomma – concludono Cgil, Cisl e Uil – investire nella sicurezza sul lavoro, che significa poi investire nella vita delle persone e nella qualità delle produzioni, è una scelta politica che le associazioni delle imprese e le nostre istituzioni dovrebbero mettere in cima alla lista delle loro priorità”.

Perugia, 4 maggio 2022

Mai più: a un anno dalla tragedia a Gubbio per salute e sicurezza sul lavoro

by CISL LDS
Venerdì 6 maggio ore 9.00 iniziativa nell’aula magna dell’Istituto Cassata Gattapone: dialogo tra le segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil e gli studenti eugubini
 
A un anno dalla tragedia della Greenvest di Gubbio, in cui hanno perso la vita Samuel Cuffaro, di soli 19 anni, ed Elisabetta D’Innocenti, 52 anni, madre di due figli, e in cui altri lavoratori sono rimasti gravemente feriti, Cgil, Cisl e Uil tornano nella città dei ceri per un’iniziativa nazionale sulla cultura della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
 
“Mai più” è il titolo scelto dai tre sindacati che hanno voluto costruire un momento di confronto diretto tra le loro segreterie nazionali e gli studenti delle scuole superiori della città umbra. Al dialogo parteciperanno – dopo i saluti istituzionali del sindaco Filippo Mario Stirati e del prefetto di Perugia, Armando Gradone, e gli interventi dei tre segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Vincenzo Sgalla, Angelo Manzotti e Maurizio Molinari – i segretari nazionali dei tre sindacati, Francesca Re David (Cgil), Angelo Colombini (Cisl) ed Emanuele Ronzoni (Uil).
 
Appuntamento venerdì 6 maggio, dalle ore 9.00, presso l’aula magna dell’Istituto Cassata Gattapone a Gubbio.
 
A coordinare l’iniziativa sarà la giornalista Cinzia Tini.
 
Tutti gli organi di informazione sono invitati a partecipare.