Il messaggio della Rerum Novarum di Papa Leone XIII sempre attuale, Cisl Umbria: “Intelligenza artificiale e globalizzazione le nuove sfide”
PERUGIA, 7 NOVEMBRE 2025 – L’iniziativa “Leone XIII e l’impegno sociale dei cattolici: sindacati, Stato, società”, fortemente voluta dalla Cisl Umbria ed organizzato assieme alla Fondazione Pastore, l’arcidiocesi di Perugia – Città della Pieve e dal suo ufficio per la pastorale del lavoro, ha permesso il 6 novembre 2025 nella città capoluogo di dare proseguo alla Fiaccolata per la Pace che si è tenuta il 30 ottobre 2025 a Santa Maria degli Angeli di Assisi. Infatti questa iniziativa si colloca in un percorso condiviso da tutte le regioni che porterà il prossimo 15 novembre a Roma, all’assemblea “Maratona per la Pace” della Cisl nazionale. Immagini, persone e delegazioni da questi eventi per un’iniziativa che sarà condivisa da tutta Italia per dire no alla guerra e sì alla Pace. Dall’Umbria due iniziative simbolo: una fiaccolata in un luogo riconosciuto a livello mondiale come luogo di Pace e un’iniziativa che ha permesso di trattare dell’enciclica “Rerum Novarum” che fu promulgata da Papa Leone XIII il 15 maggio 1891 con la quale la Chiesa cattolica prese posizione su questioni sociali e fondò la moderna dottrina sociale della Chiesa. Per la Cisl Umbria, e per bocca del suo segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti, non si è trattato di un momento commemorativo oppure accademico nel quale far emergere la figura di un Papa che trascorse da arcivescovo 32 anni a Perugia. L’iniziativa, infatti, assume la propria importanza proprio dalla grande attualità di quel messaggio, dai collegamenti con il presente. “La Cisl – afferma Manzotti – con questa iniziativa vuole riportare al centro della questione il ruolo della persona per riscrivere un modello economico. Siamo attraversati da una serie di transizioni. Tra queste quella digitale, economica e sociale. Solo attraverso la partecipazione sarà possibile traguardare una nuova coesione sociale e benessere lavorativo”.
L’incontro sulla Rerum Novarum ha permesso di affrontare i contenuti del testo in chiave storica ed antropologica, sino a far comprendere che i contenuti di questa enciclica di Papa Leone XIII continuano a tracciare la strada di un sindacato aconfessionale, a matrice cattolica, come la Cisl.
Dopo i saluti istituzionali, del consigliere comunale con delega al lavoro Lorenzo Falistocco, dell’arcivescovo di Perugia – Città della Pieve Ivan Maffeis e del segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti, l’incontro moderato da Paola Frezzini (Ufficio Pastorale della Diocesi di Perugia-Città della Pieve), si è sviluppato grazie a quattro relazioni che hanno permesso di approfondire il tema da più angolazioni. Il prof. Aldo Carera, presidente della Fondazione Pastore, è intervenuto su “La Cisl e il movimento cattolico alla luce della “Rerum Novarum”, il prof. Mario Tosti (Università degli studi di Perugia) su “I cattolici e la questione sociale alla fine dell’800”, il prof. José Angel Lombo (Pontificia università della Santa Croce) su “Antropologia cristiana e questione sociale in Leone XIII” e il prof. Giovanni Stelli (Accademia Vivarium Novum Frascati) su “La natura dello Stato in rapporto alla famiglia, alla società e alla Chiesa”.
Gestione del conflitto e partecipazione: nel corso dell’incontro si è tornati su questi due concetti e sulla loro storia. “Collaborare – è stato sottolineato – significa rispetto reciproco”. Nel corso dei lavori è stato richiamato, in tal senso, l’impegno della Cisl per la legge sulla Partecipazione. Una partecipazione che fa parte del dna dell’organizzazione cislina, memori di quella Cil (Confederazione italiana dei lavoratori) che già nel ’18, come si evince proprio dalla denominazione, metteva al centro la persona, il lavoratore appunto. Anche se poi si dovrà aspettare il 1950 e la Cisl di Giulio Pastore per avere “un effettivo rientro collettivo organizzato dei cattolici alla vita della società”. Nel corso dell’evento non sono mancati i riferimenti a Papa Leone XIV, alla scelta del suo nome che richiama quello dell’arcivescovo di Perugia, Gioacchino Pecci (poi Papa Leone XIII). “La questione sociale di allora – è stato sottolineato – aveva le sue caratteristiche ma oggi, come allora, rimane centrale e potrebbe essere declinata su concetti diversi ma altrettanto incisivi per la società. Questi si chiamano intelligenza artificiale e globalizzazione”.