Alto Chiascio: l’incontro tra i sindacati e il distretto. Tra le priorità quelli della non autosufficienza e dell’invecchiamento

Nella foto Antonello Paccavia (Cisl Alto Tevere)

Il giorno 4 luglio si è svolto un incontro tra la struttura dirigenziale del Distretto Alto Chiascio, CGIL CISL UIL, l’Assessora alle politiche sociali del Comune di Gubbio e le organizzazioni dei pensionati FNP CISL UILP UIL e SPI CGIL sulle problematiche della non autosufficienza, nel territorio dell’alto Chiascio.

L’incontro si è svolto in concomitanza con gli incontri effettuati da CGIL CISL UIL, con i Sindaci dei Comuni del territorio Alto Chiascio nei quali si sono esaminate le problematiche sociali dei singoli Comuni e le risposte complessive da dare al disagio dilagante, derivante dalla pandemia e preesistenti dovute alla non autosufficienza ed all’invecchiamento.

Sono state illustrate le linee di azione del Distretto per quanto riguarda gli interventi svolti e programmati per le diverse tipologie di prestazioni: residenziale, semiresidenziale, domiciliare, assistenza diretta, indiretta ed altro…. rivolte alle persone non autosufficienti, oltre 1.000 persone/ utenti.

Nell’incontro da parte della struttura delle Distretto sono state illustrate le modalità e le procedure per garantire alle persone in difficoltà i servizi e i sostegni economici, in un contesto sempre più complicato e difficile.

Nell’incontro sono emerse le fragilità  delle famiglie e delle persone con disabilità: giovani, adulti ed anziani, aggravata in maniera esponenziale dalla emergenza Covid, in modo  particolare per le persone anziane sole e per le fasce dei giovani adolescenti.

Sono state espresse forti preoccupazione circa il fatto che ancora, non sono state assegnate le risorse 2022 2024 per la non autosufficienza, e gli stessi segnali di ridimensionamento del fondi PRINA, determinando una mancanza di liquidità ed una difficoltà programmatoria, che rischia di mettere a rischio la prosecuzione dei servizi, per le persone già in carico, ma anche il blocco per nuovi inserimenti, allungando le liste di attesa, determinando situazioni di criticità molto pesanti.

Lo stesso adeguamento delle rette per le residenze protette con delibera regionale sta creando un profondo disagio alle famiglie e non prevedendo risorse  per i Distretti la difficoltà di garantire le integrazioni.

CGIL CISL UIL e le organizzazioni dei pensionati SPI CGIL FNP CISL UILP UIL hanno espresso forti preoccupazioni per la situazione che si sta determinando, che porta, se non ci sono interventi da parte della Regione Umbria, ad uno stop delle prestazioni, in modo particolare l’assistenza domiciliare e ed un blocco delle erogazioni economiche per le gravi e gravissime disabilità.