Bruno Mancinelli (Cisl): “La precarietà non accellera la ricostruzione”

Il cosiddetto “Decreto Sisma” DL n.123 del 24-10-2019, ieri è stato convertito in legge e purtroppo, con profonda delusione, dobbiamo rilevare che non sono stati recepiti tutti gli emendamenti che non solo noi ma le stesse regioni avevano proposto ed approvato nella Conferenza Stato Regioni, e soprattutto non contiene misure che prevedono un percorso di stabilizzazione dei lavoratori che lavorano presso gli USR  ( Uffici Speciali Ricostruzione ), i quali rischiano di vivere la loro condizione di precarietà senza nessuna prospettiva futura di stabilizzare il loro rapporto di lavoro.

In particolare ricordiamo che l’USR Umbria ha oggi all’attivo un organico di 68 persone e di queste solo circa 35 si occupano dalle ricostruzione privata e di questi solo 20 sono i tecnici che istruiscono i progetti.

Ci si dimentica poi che per le stesse mansioni stiamo riservando ad alcuni il trattamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri (il meglio della PA) fino ad arrivare a quelli che hanno contratti a progetto senza quasi diritti e tutele, passando per contratti a tempo determinato con agenzie interinali o società incaricate dal commissario straordinario per la ricostruzione.

Questo status contrattuale spinge quest’ultimi alla ricerca di soluzioni alternative per cui qualsiasi altro impiego e maggiormente concorrenziale e di facile accesso dopo in periodo di intensa formazione presso l’USR e con le disponibilità che si aprono con le uscite della Quota 100 nella PA, sono oggi maggiormente disponibili.

Il turn over molto dannoso e dispendioso di energie ad oggi ha interessato l’USR con circa 20 collaboratori con il risultato che anche le pratiche hanno subito numerosi passaggi di mano.

Le iniziative da intraprendere sono ormai improrogabili: garantire la continuità operativa con la stabilizzazione dei rapporti di lavoro dell’organico attuale e con un incremento considerevole del personale pari ad almeno il doppio dell’attuale.

Basti pensare ai numeri raggiunti dall’Umbria in occasione del Sisma del 97 per comprendere come l’attuale organico dell’USR sia del tutto inadeguato ad affrontare il problema.

Di questo insieme alle confederazioni di Cgil e Uil, con le relative categorie, chiederemo conto sia alla neo-eletta Giunta Regionale, sia ai nostri parlamentari, per un impegno straordinario che produca risultati in tempi brevi, al fine di poter affrontare la ricostruzione con le risorse umane necessarie ad abbreviare gli inevitabili iter burocratici delle domande di contributo.

Bruno Mancinelli

Coordinatore per la Cisl dell’Area Sindacale Territoriale Foligno-Spoleto

Foligno, 13 dicembre 2019