Cisl Università, la Corte d’appello dice sì al ricorso sulla mancata progressione di alcuni lavoratori: “Quei dipendenti ne avevano diritto”

Una grande vittoria e il riconoscimento giusto e necessario di un diritto”. Così la segreteria regionale della Cisl Università, in merito alla sentenza della Corte d’Appello, sezione Lavoro, che dà ragione ad un ricorso del sindacato in merito al riconoscimento di un diritto per una quindicina di lavoratori.

Il contenzioso era nato perché nel 2003 alcuni lavoratori dell’Ateneo, assunti a tempo indeterminato nel 2001, erano stato esclusi da una selezione interna per una progressione, mancano il requisito dei tre anni di permanenza nella propria posizione economica. “Attraverso lo strumento della ‘ricostruzione di carriera’ previsto dalla legge 808 del ’77 – prosegue la Cisl Università – tale situazione poteva essere evitata e i lavoratori potevano vedersi riconosciuto il proprio diritto. Ora il tribunale attesta la bontà delle nostre tesi, per le quali ci siamo spesi in questi anni e che continueremo a far valere”.