Pensionati, Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp: “La Regione ha dimenticato gli anziani”

I tre sindacati rilanciano la piattaforma unitaria e chiedono un incontro urgente alla Regione

Perugia, 6 novembre 2023 – “Pensionati e pensionate sono ancora nell’agenda politica della Regione?”. Questa la domanda che i sindacati dei pensionati e pensionate dell’Umbria, Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil Pensionati hanno posto nel corso di una conferenza stampa tenuta stamattina dai tre segretari generali Andrea Farinelli (Spi Cgil), Luigi Fabiani (Fnp Cisl) e Elisa Leonardi (Uil Pensionati) per rilanciare i contenuti della piattaforma “Insieme per il futuro” lanciata oltre un anno fa ma rimasta inascoltata da parte della politica regionale.

“Gli anziani della nostre regione rappresentano la fascia più ampia della popolazione e quella con maggiori bisogni da un punto di vista sociale e sanitario – hanno detto i tre segretari – ma nelle politiche regionali manca completamente un’attenzione nei loro confronti. Come organizzazioni sindacali che rappresentano centinaia di migliaia di pensionate e pensionati è nostro dovere non solo denunciare i problemi, ma cercare di trovare soluzioni concrete”. E’ per questo che, sulla base della piattaforma elaborata dalle tre sigle, i sindacati avevano chiesto e ottenuto l’avvio di un confronto con la presidente della Regione e l’assessore regionale alla Sanità, nel corso del quale erano anche stati presi impegni rispetto alla costituzione di un Osservatorio permanente sulla condizione degli anziani in Umbria. “Quegli impegni però sono stati totalmente disattesi – hanno rimarcato Farinelli, Fabiani e Leonardi – e oggi ci troviamo costretti ad alzare la voce per chiedere interventi urgenti in materia di sanità (del Piano sanitario 2021 – 2025 si sono perse le tracce, così come della Convenzione con l’Università), di trasporti pubblici, invecchiamento attivo, non autosufficienza e condizione abitativa”.

I sindacati richiedono quindi una convocazione immediata da parte della Regione per riprendere il percorso interrotto e garantire risposte concrete ad una popolazione anziana alle prese con un’inflazione record che erode il potere d’acquisto delle pensioni, con liste d’attesa infinite per le prestazioni sanitarie e in generale con una esponenziale crescita delle disuguaglianze. “E’ evidente che in mancanza di risposte ci vedremo costretti a mettere in campo quelli che sono gli strumenti dell’azione sindacale, ovvero la mobilitazione delle persone che rappresentiamo e che esigono risposte”.

Tra le richieste specifiche della piattaforma sindacale c’è il raddoppio del fondo per la non autosufficienza da 4 a 8 milioni annui; un intervento immediato per l’abbattimento delle liste d’attesa attraverso l’assunzione di personale; la ripresa del confronto sul Piano sanitario con particolare attenzione alla medicina del territorio e alla realizzazione delle Case e degli Ospedali di comunità. E ancora, l’istituzione di un albo regionale delle assistenti familiari, investimenti per i Centri antiviolenza, la revisione dell’accreditamento delle residenze protette, maggiori risorse per l’invecchiamento attivo, una politica tariffaria e fiscale che tenga conto delle condizioni economiche degli anziani.