Salviamo la sanità pubblica, Moschini (Cisl Medici Umbria): “Questo camice merita dignità e rispetto, non lasciateci soli”

Nella sala del consiglio provinciale a Perugia si è svolta l’assemblea dell’Intersindacale medica in difesa del servizio sanitario nazionale e regionale nell’ambito della mobilitazione nazionale ‘Salviamo la sanità pubblica’. Di seguito l’intervento di Tullo Ostilio Moschini, segretario reggente della Cisl Medici Umbria.

Nella foto Tullo Ostilio Moschini, il segretario generale Cisl Medici Umbria

“Che sistema è quel sistema dove la maggior parte dei manager nell’elenco nazionale sono incapaci ed i medici, invece, gli unici ad essere riconosciuti? Che sistema è quel sistema che mortifica chi lavora nel pubblico anziché valorizzarlo? Quale azienda adotta una politica del personale tenendo primari fino alla pensione senza turnover? Italia, Messico e Polonia sono gli unici paesi dove ancora esiste il procedimento penale a carico dei medici. I governi della Seconda Repubblica hanno svenduto il servizio sanitario nazionale. Il sistema universalistico è ottimo, ma così non si va avanti. Serve una riforma organizzativa. Rispetto alla legge 833/1978 che ha istituito il Servizio Sanitario Nazionale, occorre salvaguardare il suo contenuto dei valori e principi. Ma è necessario cambiare la struttura organizzativa aziendale e il tipo di rapporto di lavoro del professionista, perché oggi il sistema non è efficiente e solidale rispetto ai principi della legge che ha istituito lo stesso SSN. I cittadini provano un senso di rivalsa contro i medici e lo Stato si accanisce contro di loro. Questo camice è simbolo di onore e dignità, ma oggi viene trattato come fosse uno straccio. Eppure ogni mattina ce lo rimettiamo perchè al centro deve esserci sempre e solo la cura del paziente. Oggi rivolgiamo un appello: non lasciateci soli”.

 
Perugia, 15 giugno 2023
Fonte: foto e comunicato stampa della Cisl Medici Umbria