Agricoltura: le segreterie regionali Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil chiedono un Tavolo Verde per l’Umbria

In questo periodo di pandemia mai vissuto in Italia dal dopo guerra ad oggi, il settore agroalimentare ha continuato a lavorare oltre ogni possibilità, sostenuto da tutti i lavoratori del comparto e, per far si che nelle case di tutta la popolazione nazionale, non venisse a mancare uno dei beni di prima necessità, il cibo. Fra i tanti settori dell’agroalimentare vi è quello agricolo, il quale è stato in questo periodo di isolamento sociale da Covid-19, uno dei settori più richiamati. In primis, dal punto di vista dell’importanza strategica della qualità italiana, poi per la forte pressione delle parti datoriali sulla carenza di manodopera e, dove le scorribande del politico di turno, poco addetto ai lavori ma molto attento agli slogan, ha imperversato indicando la soluzione al problema delle colture che rischiano di marcire nei campi e non raccolte, l’utilizzo dei voucher. I Segretari Generali dell’ Umbria, Dario Bruschi Fai-Cisl, Michele Greco Flai-Cgil e Marcaccioli Daniele Uila-Uil sottolineano che i voucher in agricoltura non servono. Gli strumenti messi a disposizione alle aziende, dal contratto nazionale e quello provinciale, insieme, consentono già importanti livelli di flessibilità e gestione dei lavoratori agricoli con la massima sicurezza del lavoro contrattuale regolare. Fai, Flai e Uila, rilanciano con forza, sull’aspetto della complementarietà fra incrocio di domanda ed offerta di lavoro e della rete del lavoro agricolo di qualità. La legge 199/2016 deve essere il GPS degli addetti ai lavori. Occorre che le parti datoriali, sindacali, istituzionali, oltre all’Ispettorato del Lavoro ed Inail, si uniscano per creare un tavolo tecnico che metta insieme le competenze di ognuno per costituire una Cabina di Regia per il settore agricolo di qualità nel rispetto della massima trasparenza e legalità, una vera e propria Task-Force, termine molto diffuso in questo ultimo periodo, in un settore che sarà sempre più strategico per il nostro paese. Già incrociare domanda ed offerta di lavoro attraverso una piattaforma informatica, che mette insieme le aziende del settore con le loro richieste e la necessità e la disponibilità di chi il lavoro lo cerca, sarebbe un passo avanti. Tutto questo attraverso il coinvolgimento degli Enti Bilaterali di settore per contribuire a percorsi trasparenti e di estrema tutela. Chiediamo alle controparti datoriali in Umbria, di puntare verso un’unica direzione. La mancanza di manodopera nel settore agricolo è un falso problema. Quello vero, invece, è quello di far arrivare agli inoccupati le offerte di lavoro delle aziende agricole. Siamo convinti che le parti sociali attraverso gli enti bilaterali possano dare il loro contributo, soprattutto come soggetti attuatori della legge 199/2016 e del lavoro agricolo di qualità. In Umbria lavorano circa 8 mila lavoratori agricoli di cui circa 6 mila stagionali nei periodi di massima appena dopo agosto di ogni anno. Per evitare di perdere la stragrande maggioranza della manodopera già formata e storica di questo settore, che sta già voltando lo sguardo oltre il nostro paese, non si deve cercare di aumentare la precarietà e l’incertezza. La bontà di un Contratto Nazionale in aggiunta ai Contratti Provinciali, hanno saputo coniugare negli anni le reciproche esigenze, datoriali e dei lavoratori. Andiamo a ricercare in Umbria come in Italia quei lavoratori che hanno il permesso di soggiorno scaduto e che non possono rinnovarlo perché ora non hanno lavoro, ma da anni nel nostro paese ed occupati nel comparto agricolo. Oggi sono nel limbo dell’incertezza causa covid-19. Facciamo pervenire le offerte di lavoro anche in via sperimentale agli Enti Bilaterali, perché pur rispettando il lavoro dei centri per l’impiego, gli stessi sono stati troppo spesso indeboliti da scelte di politiche che ne hanno limitato l’azione. Inoltre intercettiamo i percettori di sussidi per offrire loro un contratto regolare. Ci si accorgerebbe che la manodopera c’è e reclama lavoro dignitoso e regolare. In ultimo ma non per importanza, chiediamo la convocazione e la partecipazione al Tavolo Verde, specifico per il settore e su questo sensibilizziamo l’Assessore di competenza Morroni. Vorremmo ricercare insieme percorsi condivisibili su tali temi, soluzioni che permettano di far fronte alle esigenze delle imprese agricole e dare garanzie occupazionali, contrattuali e di sicurezza sanitaria ai lavoratori stagionali, indispensabili per un settore strategico e primario com’è quello agricolo. Chiederemo anche un incontro in via telematica se non fosse ancora possibile di persona, sempre all’Assessore Morroni. Sarebbe cosa buona intervenire anche per garantire la Cassa in Deroga a tutti i lavoratori stagionali agricoli, esclusi ad oggi, fra i beneficiari dell’accordo quadro sottoscritto dalla regione Umbria con le parti sociali il 23 marzo 2020, per quanto riguarda la coperture delle giornate di non lavoro.

Le Segreterie Regionali

FAI-CISL FLAI-CGIL UILA-UIL

(Bruschi Dario) (Greco Michele) (Marcaccioli Daniele)

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Le Segreterie Regionali

FAI-CISL (Dario Bruschi)

FLAI-CGIL (Michele Greco)

UILA-UIL (Daniele Marcaccioli)