Covid-19, Fase 2 e settore delle costruzioni. Filca Cisl Umbria: “Subito comitati per la sicurezza e un tavolo regionale”

Dal 4 maggio, con la Fase 2, è ripartita anche l’attività delle costruzioni. “Questo settore, che nel tempo è stato volano di sviluppo per l’intera economia umbra – ricorda Emanuele Petrini della Filca Cisl Umbria (categoria che rappresenta i lavoratori delle costruzioni)-, a livello nazionale contribuisce al Pil in una percentuale che si attesta dal 10 al 12 per cento. Bene quindi che anche nelle nostra regione si sia visto ripartire una delle leve strategiche dell’intera economia. Questo settore purtroppo negli anni – prosegue il sindacalista- soprattutto dopo il 2007/2008, è caduto progressivamente in crisi, arrivando a consolidare una perdita di oltre il 50 per cento dei volumi produttivi e occupazionali. A peggiorare questa situazione si è aggiunto il Covid-19”.

Prima di tutto la salute e la sicurezza dei lavoratori”. Ne è convinta la Filca Cisl Umbria che se da una parte guarda con favore la ripartenza di questa Fase 2, dall’altra propone la costituzione di comitati per la sicurezza territoriali ed aziendali, con il coinvolgimento dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls e Rlst) per vigilare e sorvegliare sul rispetto delle norme anticontagio.

“Oltre alla partita della sicurezza – prosegue Petrini- c’è tutta la questione dello sviluppo del settore, che deve essere riformato e sviluppato. Prima di tutto è necessario dare una risposta concreta e rapida all’area colpita dal sisma del 2016, adattando il modello di ricostruzione post-sisma del 1997 alle esigenze attuali”. 

Rivolgendosi alle istituzioni e alla parte datoriale, la Filca Cisl Umbria propone di ricostituire un tavolo regionale delle costruzioni. “Già dai prossimi giorni ci muoveremo affinché si creino le premesse per un confronto reale e costruttivo. In questo – spiega il sindacato- devono poter confluire tutte le idee e i contributi dei soggetti che rappresentano il settore. In Umbria – chiarisce Petrini – c’è l’esigenza di riconvertire il settore delle costruzioni e spostare l’attenzione sulla riqualificazione, la rigenerazione, il riuso degli immobili e la messa in sicurezza di edifici importanti come le scuole e gli ospedali, oltre a pensare di sviluppare una nuova edilizia Green più attenta all’ambiente e al risparmi energetico. Su questi fronti – suggerisce il sindacalista – dovremo cercare di investire anche le risorse messe a disposizione dall’Europa”.

Tra le altre priorità indicate dalla Filca Cisl ci sono quelle di riformare gli enti appaltanti e coinvolgere attivamente gli enti bilaterali. “In tutto questo processo di cambiamento – conclude Petrini – diventa strategica la formazione attraverso i nostri enti paritetici (Cesf e Tesef) e la creazione di figure professionali che siano preparate ad affrontare in modo costruttivo le nuove esigenze del mercato”.