Cgil, Cisl e Uil Umbria: “Partire dalla cultura del lavoro”

Esplosione Gubbio, Cgil, Cisl e Uil Umbria: emergono fatti gravissimi, sia fatta pienamente giustizia
Sgalla, Manzotti e Molinari: “Prevenire fatti come questo è possibile, ma occorre partire dalla cultura del lavoro”

Nella foto il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti, che venerdì 6 maggio 2022 parteciperà alla manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil Umbria “Mai più” a Gubbio

“I fatti che emergono dalle indagini sull’esplosione di un anno fa alla Green Genetics di Gubbio, in cui hanno perso la vita Samuel Cuffaro ed Elisabetta d’Innocenti e in cui altri lavoratori sono rimasti gravemente feriti, sono di una gravità assoluta. Il processo accerterà le responsabilità individuali e come sindacati saremo accanto alle vittime e alle loro famiglie per chiedere che sia fatta pienamente giustizia”. Così in una nota Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria che venerdì 6 maggio saranno a Gubbio, insieme alle proprie segreterie nazionali, per un’iniziativa sulla cultura della sicurezza e un confronto con le scuole della città. “È proprio dalla cultura del lavoro infatti che è necessario ripartire – affermano i tre segretari umbri, Vincenzo Sgalla, Angelo Manzotti e Maurizio Molinari – cultura che nella vicenda della Green Genetics evidentemente è totalmente mancata, visto che giovani lavoratrici e lavoratori sono stati messi nelle condizioni di operare in una situazione di estremo rischio senza esserne consapevoli”. Per i tre sindacati, che da tempo hanno elaborato una piattaforma rivendicativa sui temi di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ci sono azioni precise da mettere in campo affinché fatti come quello di Gubbio non accadano “Mai più”, come recita lo slogan dell’iniziativa di venerdì. “La prevenzione degli infortuni e delle morti sul lavoro è possibile – insistono i tre sindacati – mettendo in campo prima di tutto maggiori controlli e quindi potenziando gli organi ispettivi. Occorre poi lavorare, fin dalle scuole, per costruire una cultura del rispetto delle regole, della legalità, dei diritti e della sicurezza, non solo tra i più giovani, ma anche tra chi fa impresa. Accanto a questo, è necessario qualificare le imprese stesse, legando le politiche industriali e i relativi finanziamenti alla qualità del lavoro e al rispetto delle regole, a partire da quella sulla sicurezza. Insomma – concludono Cgil, Cisl e Uil – investire nella sicurezza sul lavoro, che significa poi investire nella vita delle persone e nella qualità delle produzioni, è una scelta politica che le associazioni delle imprese e le nostre istituzioni dovrebbero mettere in cima alla lista delle loro priorità”.

Perugia, 4 maggio 2022