Crisi energetica, sindacati a confronto con Confindustria Umbria: si rischia un autunno bollente

Nella foto il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti, che il 28 luglio 2022 ha partecipato all’incontro tra Cgil, Cisl e Uil regionali e Confindustria Umbria sulla crisi energetica

Difendere l’occupazione dagli effetti nefasti della crisi energetica che sta impattando pesantemente sul tessuto produttivo umbro e che nei mesi autunnali rischia di diventare dirompente È questo l’obiettivo “che deve essere prioritario” per i sindacati umbri, Cgil, Cisl e Uil, che il 28 luglio 2022 hanno incontrato i vertici di Confindustria per un confronto sull’andamento produttivo e sulle strategie di breve periodo delle imprese umbre per affrontare i rincari (esorbitanti) dell’energia, in particolare del gas.

“È stato un primo incontro utile a cercare soluzioni comuni per i lavoratori e per le imprese in grado di tamponare un ulteriore aggravamento della situazione che, da quanto ci riportano le nostre categorie e le stesse imprese, è purtroppo alle porte con la nuova impennata dei costi energetici. Da questo punto di vista il confronto tra Cgil, Cisl e Uil nazionali ed il Governo ha prodotto un primo risultato, ma occorre rafforzare gli interventi contro il caro-energia anche attraverso un’ulteriore tassazione degli extraprofitti delle imprese energetiche, delle multinazionali della logistica e dell’economia digitale. Accanto a questo – aggiungono i sindacati – anche la Regione Umbria dovrebbe fare la sua parte, per questo chiediamo la convocazione di un tavolo con le parti sociali dove porteremo le istanze di lavoratrici e lavoratori dell’Umbria”.

Perugia, 28 luglio 2022