Felsa Cisl Umbria: “Tutele economiche anche per i Co.Co.Co”

LA FELSA CISL UMBRIA A DIFESA DEI 13 LAVORATORI CON IL CONTRATTO DI COLLABORAZIONE IMPIEGATI PRESSO IL COODINAMENTO CENTRI SOCIO CULTURALI DEL COMUNE DI PERUGIA

La Felsa Cisl Umbria esprime preoccupazione per la situazione di 13 lavoratori con il contratto di collaborazione impiegati presso il Coordinamento Centri Socio Culturali del comune di Perugia per svolgere attività motoria e acquaticità rivolto alla fascia della terza età, per un corretto esercizio delle attività sportive fisico motorie. “Il lavoro viene svolto in 24 palestre o CVA sul territorio comune di Perugia, in piena autonomia e con propri mezzi, dai lavoratori che sono inquadrati con un contratto di collaborazione – spiega il segretario generale Felsa Cisl Umbria Rocco Ricciarelli (nella foto)-. Permanendo la pandemia, le attività rivolte alla terza età del centro sono state sospese e ciò ha comportato l’immediata sospensione anche dei contratti di lavoro. La particolare tipologia del loro inquadramento contrattuale, tuttavia, li esclude tanto dal Decreto Ristori che dal bando regionale dell’Arpal rivolto agli autonomi, infatti sebbene siano a tutti gli effetti professionalità del mondo sportivo, il loro status di collaboratori di un’associazione di promozione sociale non associata al Coni, li rende invisibili ad ogni ammortizzatore sociale”. Per la Felsa Cisl Umbria “serve maggiore tempestività nei provvedimenti e adeguate risorse finanziarie per poter sostenere anche questa platea di lavoratori dimenticata da tutti gli interventi legislativi”.