Just Transition, la Cisl: “Il consulente per la giusta transizione per gestire il cambiamento”

JUST TRANSITION, OGGI IN UMBRIA LA CONFERENZA CONCLUSIVA DEL PROGETTO EUROPEO

Il segretario Cisl nazionale Giorgio Graziani in Umbria per la conferenza conclusiva di Just Transition

Verso una giusta transizione a livello aziendale e settoriale attraverso il dialogo sociale: ecco di cosa si è trattato, in estrema sintesi, questa mattina (8 giugno 2023) alla Domus Pacis di Assisi nella conferenza conclusiva del Just Transition – Sostenere il sindacato nel promuovere un futuro sostenibile a livello aziendale e settoriale attraverso il dialogo sociale (progetto europeo VS/2021/005), nel quale la CISL Nazionale è impegnata come capofila, in particolare attraverso l’Ufficio Progettazione Europea, il Dipartimento confederale Energia-Ambiente-Territorio e il supporto della Fondazione Ezio Tarantelli.  Il progetto coinvolge organizzazioni sindacali di Belgio, Bulgaria e Francia, la Confederazione Europea dei Sindacati e, come organizzazioni affiliate/associate, le federazioni di categoria FIRST CISL, FIM CISL e FLAEI CISL.

Dopo il saluto di benvenuto dell’assessore comunale Massimo Paggi, a prendere la parola è stata il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti: “Ripartiamo dal Cantico delle Creature, dalle parole di san Francesco – afferma il segretario -, per una nuova politica ambientale, sociale ed economica. La persona deve tornare ad essere centrale”.

Alla conferenza di Assisi hanno partecipato anche Francesco Lauria e Ilaria Carlino della Fondazione Tarantelli

Sull’impegno per il rafforzamento delle competenze verdi dei sindacalisti in azienda, di una giusta transizione alla quale è necessario lavorare dal basso, hanno puntato l’attenzione Francesco Lauria e Ilaria Carlino, rispettivamente Coordinatore progettazione europea Cisl – Fondazione Tarantelli e Coordinatrice attività progetto Just Transition. Sono stati loro a far riferimento agli obiettivi traguardi dal progetto.

Uno dei principali è il toolkit, una sorta di “cassetta degli attrezzi”, che deve essere messa a disposizione del consulente per la giusta transizione. Di questi temi hanno trattato, presentando le proprie ricerche che si sono sviluppate negli anni, Marcello Poli della Fondazione Tarantelli e David Weinberger dell’ABVV Vlaams e poi Phanny Moray dell’Acv – Csc e Riccardo Marcelli della Cisl Umbria. “La giusta transizione – ha affermato Marcelli – passa da scelte condivise e da una figura nuova, quella del consulente alla sostenibilità. Il cambiamento parte oggi dall’Umbria”.

Il segretario regionale Cisl Umbria Riccardo Marcelli ha esposto i risultati di uno studio portato avanti nel tempo. Anni nei quali si è confrontato con esperienze anche di altri Paesi europei.

Da qui è stato il susseguirsi degli interventi. L’incontro, coordinato da Cosmo Colonna del Dipartimento Energia – Ambiente della Cisl Nazionale, è infatti proseguito con Luigi Di Marco, della segreteria generale ASviS, Con lui è stato approfondito il tema delle “Politiche europee per la Giusta Transizione: le prospettive nel quadro geopolitica contemporaneo”. Poi, sui “Sindacati europei per la Giusta Transizione: riflessioni a partire dalle attività progettuali” hanno preso la parola Cfdt, Acv – Csc, Podkrepa, Vorming & Actie. Ludovic Voet, segretario confederale della confederazione europea dei sindacati, ha colto le priorità di azione dei sindacati europei. A dare il proprio contributo sono stati anche Amedeo Testa, segretario generale Flaei Cisl nazionale, Antonello Gisotti della Fim Cisl nazionale (sicurezza e ambiente) e Paola Vinciguerra della First Cisl nazionale (progettazione europea).

Il segretario Cisl nazionale Giorgio Graziani ha concluso i lavori, tirando le fila di un complesso dibattito (che ha necessitato anche della traduzione simultanea di alcuni interventi) e, chiarendo quale sia a questo punto l’obiettivo da traguardare, ha ribadito quale debba essere l’approccio da avere nel cambiamento in essere. Ossia quello sociale. “L’iniziativa di oggi – ha affermato -, che conclude un progetto europeo, si finalizza nella costruzione di percorsi di formazione che permettano a sindacalisti di diventare dei consulenti dei lavoratori e delle imprese rispetto alla Giusta Transizione. Stiamo vivendo più transizioni (quella digitale, ecologica, economica, industriale), ma prima di tutti dobbiamo governare quella sociale. Appunto, la Just Transition. Ai sindacalisti dobbiamo fornire la giusta cassetta degli attrezzi per affrontare la transizione sociale. Così potremo partecipare e governare questo complesso processo”.