La Cisl Umbria sollecita alla Regione e alle aziende sanitarie un impegno forte per continuare il processo di stabilizzazione del personale precario

La Cisl dell’Umbria ha formalmente richiesto un impegno alla Regione e alle Aziende Sanitarie a proseguire il processo di stabilizzazione del personale precario della dirigenza e del comparto. Questo, anche alla luce delle difficoltà che il personale sta vivendo nella quotidianità per affrontare le condizioni legate all’emergenza pandemica.

“Questa nostra richiesta – spiega il coordinatore delle politiche socio – sanitarie della Cisl Umbria, dottor Giuseppe Giordano – si basa sulle disposizione in materia di stabilizzazione del precariato, alla luce delle recenti modifiche apportate all’art. 20 del D. Lgs. 75/2017 da parte del D.L. n. 183 del 31.12.2020 convertito con L. n. 21 del 26.02.2021 e con riferimento agli accordi regionali del 18 marzo e del 10 novembre 2020 nei quali, giustamente, anche in considerazione dell’emergenza pandemica, si ritiene di dover dare “assoluta priorità alle procedure di stabilizzazione del personale sanitario”. A questo punto – conclude – non rimane che attendere una risposta, che auspichiamo arrivi in tempi brevi, ricordando alle istituzioni che è necessario un processo di rafforzamento della sanità che deve essere sempre più rispondente ai bisogni dei cittadini e quindi del territorio”.