Norcia, “a 3 anni dal sisma”
Terremoto: da Cgil, Cisl e Uil di Perugia giudizio positivo sul decreto sisma
“Ora però serve un progetto per questi territori”.
Lunedì 28 ottobre iniziativa a Norcia per rilanciare le proposte del sindacato
È positivo il giudizio di Cgil, Cisl e Uil della provincia di Perugia e del territorio Foligno-Spoleto-Valnerina sul decreto terremoto approvato dal Governo. “La norma porta infatti alcune novità importanti – spiegano Filippo Ciavaglia (Cgil), Bruno Mancinelli (Cisl) e Andrea Russo (Uil) – come la proroga dello stato di emergenza al 31 dicembre 2020 e il taglio del 60% della busta pesante, provvedimenti fortemente voluti dalle organizzazioni sindacali, così come l’altra proroga, contenuta nel decreto Clima, che posticipa al 31 dicembre 2019 l’avvio della restituzione, in 120 rate, dei contributi non versati”.
“Inoltre – continuano i sindacalisti – il decreto estende alle aree del cratere la misura a favore dei giovani imprenditori del Mezzogiorno (“Resto al Sud”) e introduce una procedura accelerata per l’avvio dei lavori della ricostruzione privata, basata sulla certificazione redatta dai professionisti”.
Naturalmente, nonostante questi importanti passi avanti, Cgil, Cisl e Uil continuano a mantenere altissima l’attenzione sui territori del cratere e, per quanto riguarda l’Umbria, sulla Valnerina. Proprio per questo, lunedì 28 ottobre a Norcia, alle ore 16.00 presso il centro di Valorizzazione, Cgil, Cisl e Uil, con le proprie strutture territoriali e nazionali, terranno un’iniziativa dal titolo “Norcia a tre anni dal sisma, una comunità che vuole rinascere”, un’occasione per le tre confederazioni di ribadire gli ulteriori passi da compiere, a partire da quello in direzione di una maggiore sinergia tra i vari livelli istituzionali. “Ma quello che ci preme di più – concludono Ciavaglia, Mancinelli e Russo – è di riprendere e concretizzare il ragionamento sul progetto per questi territori dopo il sisma, per contrastare lo spopolamento ed offrire una prospettiva futura soprattutto alle giovani generazioni”.