Sit-in davanti a Spoleto, davanti cancelli della Colacem S.p.a.

Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil Umbria: “Il prossimo incontro in Regione sarà giovedì 22 luglio”

 “Nei giorni scorsi si è svolto l’incontro tra Filca Cisl, Fillea Cgil e Fenel Uil Umbria e la società Colacem S.p.a., nel corso del quale ci è stato comunicato che il sito di Spoleto non rientra più nei piani industriali della società e che quindi andrà verso la chiusura. Ciò non può che destare una forte preoccupazione per i 25 lavoratori rimasti in forza e per gli altri 70/80 dell’indotto. Una notizia che non può che preoccuparci, che non valorizza le professionalità messe a disposizione negli anni e che potrebbe avere ricadute anche per lo stesso territorio”.

 

Sono le parole di Emanuele Petrini (Filca Cisl Umbria), Claudio Aureli (Fillea Cgil Umbria) e Nicola Brauzzi (Feneal Uil Umbria) al sit-in di questo pomeriggio, 19 luglio 2021, alle ore 17,00 davanti ai cancelli della Colacem S.p.a. di Spoleto, che è servito per ribadire di fronte agli organi di informazione la necessità di dare una risposta concreta e costruttiva a questi lavoratori.

 

“Appresa la notizia – hanno continuato -, abbiamo richiesto con urgenza un tavolo congiunto di crisi regionale che, nel primo incontro svolto alla presenza dei dirigenti e dell’assessore regionale Michele Fioroni, è stato finalizzato per ragionare su piani industriali alternativi alla chiusura. Come per esempio un’eventuale riconversione del sito: la nostra proposta affonda le radici nella consapevolezza della strategicità di questa realtà e tiene conto delle risorse per il rilancio del settore, a partire dalle infrastrutture (con risorse del PNRR). A questo si aggiunge il fatto che Spoleto fa parte dei comuni del cratere e quindi interessato dal processo di ricostruzione post sisma 2016”.  

Petrini, Aureli e Brauzzi hanno ribadito, nel corso del sit-in spoletino: “Abbiamo il dovere di mettere in campo qualsiasi iniziativa o strategia, chiedendo uno sforzo a tutte le parti coinvolte, con l’obiettivo di salvaguardare l’occupazione diretta ed indiretta, ricordando che in questo territorio si sta subendo un continuo impoverimento in termini di industrializzazione che ha appesantito una crisi in essere. Un’ulteriore perdita di occupazione rappresenterebbe un problema aggiuntivo”.

Queste saranno le ragioni che i sindacati (Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil Umbria) porteranno all’attenzione della Regione nell’incontro convocato per giovedì prossimo, 22 luglio 2021. “Incontro – concludono i sindacalisti – nel quale sarà richiesta l’attivazione di un tavolo di crisi nazionale dove coinvolgere tutti gli altri siti del gruppo, nei quali sarebbe possibile, come anticipato dall’azienda, collocare eventuali esuberi”.

Emanuele Petrini (Filca Cisl Umbria),

Claudio Aureli (Fillea Cgil Umbria),

Nicola Brauzzi (Feneal Uil Umbria)