Protocollo quadro per le emergenze climatiche, il segretario regionale Cisl Umbria Giuliano Bicchieraro: “Avanti con gli accordi attuativi”

Il segretario regionale Cisl Umbria Giuliano Bicchieraro

PERUGIA, 4 luglio 2025 – È stato firmato presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, alla presenza della Ministra Marina Calderone, il Protocollo quadro per l’adozione di misure di contenimento dei rischi lavorativi legati alle emergenze climatiche.

Il protocollo, sottoscritto dalle principali associazioni datoriali e dalle organizzazioni sindacali nazionali, tra cui la CISL, rappresenta un passo avanti fondamentale per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, in particolare in presenza di eventi climatici estremi, sempre più frequenti e prolungati a causa dei cambiamenti climatici.

Nei prossimi giorni il provvedimento sarà recepito attraverso un decreto ministeriale e troverà concreta attuazione mediante la sottoscrizione di accordi territoriali tra le parti sociali, che definiranno nel dettaglio le misure da adottare nei diversi contesti produttivi e locali.

Tra le principali misure previste dal protocollo:

Corretta informazione e formazione dei lavoratori sui rischi legati alle temperature elevate;

Sorveglianza sanitaria rafforzata, che dovrà essere impostata secondo il modello prevenzionale, con un costante monitoraggio delle condizioni di salute dei lavoratori esposti;

Utilizzo di abbigliamento e dispositivi di protezione idonei alle condizioni climatiche;

Riorganizzazione di turni e orari di lavoro, anche anticipando o posticipando le attività più esposte;

Accesso agevolato agli ammortizzatori sociali, con la possibilità di scomputare i periodi di sospensione o riduzione dell’orario dovuti a eventi climatici estremi dal limite massimo di durata della cassa integrazione ordinaria, misura valida anche per i lavoratori stagionali.

La firma di questo protocollo rappresenta un importante passo in avanti: finalmente anche il caldo eccessivo viene riconosciuto, al di là delle diverse ordinanze regionali, come un evento meteorologico avverso che può compromettere gravemente la salute dei lavoratori. Con il cambiamento climatico e l’aumento delle temperature per periodi sempre più prolungati, i rischi per chi lavora all’aperto diventano insostenibili. Ci sentiamo di sottolineare inoltre un altro aspetto fondamentale, non sono solo i lavoratori outdoor a soffrire condizioni difficili: anche chi lavora in spazi chiusi e coperti soggetti a temperature elevate deve poter contare su tutele adeguate per garantire la propria sicurezza.”

Mettiamo in evidenzia che il protocollo prevede misure di tutela anche per le aziende, che in questa fase di stravolgimento dei turni lavorativi e di eventuale sospensione del lavoro devono far fronte a importanti difficoltà organizzative.

Non solo: viene riconosciuta la possibilità per le imprese di ottenere proroghe nei tempi di consegna dei lavori senza incorrere in penali, quando i ritardi siano causati dagli eventi climatici estremi previsti dal protocollo.

Un riconoscimento importante che tutela la serietà delle aziende e ne salvaguarda la continuità produttiva, proteggendole da responsabilità non imputabili.

Il protocollo stabilisce un quadro di buone pratiche che potranno essere recepite a livello territoriale e aziendale attraverso specifici accordi, favorendo una gestione condivisa delle emergenze climatiche nel rispetto dei diritti dei lavoratori e della sostenibilità delle imprese. Auspichiamo che il metodo adottato per arrivare alla stesura di questo importante documento, basato sul confronto e sulla partecipazione responsabile delle parti sociali, che conoscono a fondo il mondo del lavoro e le sue diverse criticità e il riconoscimento istituzionale ai più alti livelli che ne ha sancito il valore, possano rappresentare un modello da ripetere anche in altri contesti e per affrontare future sfide. 

Ora si dovrà aprire una fase importante di lavoro a livello territoriale, dove sarà necessario costruire, con il contributo di tutti, gli accordi attuativi che renderanno concrete le tutele e le misure previste, adattandole alle specificità dei diversi settori e territori, la Cisl ci sarà con la consapevolezza che il confronto partecipativo sia la strada maestra per raggiungere obiettivi di tutela e rispetto dei diritti di chi rappresentiamo.

Giuliano Bicchieraro

Segretario Regionale Cisl Umbria