Sciopero dei trasporti. Giorgi (Fit Cisl Umbria): “Per il Tpl deve prevalere il senso di responsabilità delle istituzioni a tutti i livelli”

by CISL LDS

manifestazione trasporti 24 luglio 2019Sciopero dei trasporti, a Perugia nel corso della manifestazione regionale di Fit Cisl, Filt Cgil, Uiltrasporti e Faisa Cisal del 24 luglio, il segretario generale regionale Fit Cisl Umbria Gianluca Giorgi: “Dai primi riscontri lo sciopero generale dei trasporti sta raccogliendo, anche in Umbria, ampie adesioni da parte dei lavoratori. Chiediamo al Governo -sottolinea- di aprire una serie di tavoli per risolvere le numerose problematiche del settore. Per quanto riguarda il TPL in Umbria -aggiunge il sindacalista- è necessario che prevalga il senso di responsabilità delle istituzioni a tutti i livelli, per trovare le necessarie risorse economiche in modo da garantire almeno il servizio attuale alla cittadinanza”.

manifestazione trrasporti - cislIl coordinatore dell’Area Sindacale Territoriale Foligno-Spoleto Bruno Mancinelli ha aggiunto: “Grazie a tutti i lavoratori dei trasporti che hanno aderito allo sciopero ed in particolare alle lavoratrici della Fit-Cisl di Busitalia, presenti in forza alla manifestazione davanti alla Regione, e un grazie pure agli studenti e ai semplici cittadini presenti a sostegno della protesta, che appunto è anche a loro tutela e non solo dei lavoratori dei trasporti!!!”

Chiusura Punto Nascita dell’Ospedale di Pantalla. Valerio Natili (Cisl Perugia): “Il dibattito surreale sulle conseguenze del problema”

by CISL LDS

valerio natiliArriva puntuale, sempre in estate, la notizia sul taglio dell’ennesimo servizio, dopo quello delle linee degli autobus è ora il momento del punto nascita dell’Ospedale di Pantalla.

Ciò che meraviglia non è tanto la chiusura del punto nascita, ma il dibattito politico che tale decisione sta determinando.

Osservando attentamente l’andamento demografico del territorio, era inevitabile, ma l’attuale classe politica non si interroga sui motivi, bensì si rimpalla responsabilità reciproche in un contesto di ansia da prestazione nel perseguire il consenso popolare.


Nella nazione ultima in Europa per numero di nascite (7,3 X 1000 ) e nella Regione Umbria dove il saldo tra i morti 10.811 e i nati 6.542 (stando ai dati del 2016) è da bollino rosso, il dibattito non si focalizza sulla crisi demografica e come risolverla, bensì su di chi sia la responsabilità politica della chiusura del punto nascita.


Basterebbe il dato sopra riportato per comprendere dove dovrebbe focalizzarsi l’azione politica, ma purtroppo la politica odierna non persegue l’obiettivo della risoluzione del problema, preferisce sfidarsi sul piano della propaganda. In un panorama del genere è sempre più complicato, anche per il sindacato, tentare un’approccio ai problemi finalizzato alla loro risoluzione, ed oggi il problema numero uno dell’Umbria è la crisi demografica e il progressivo spopolamento di giovani determinato dai tanti umbri che lasciano la propria terra in cerca di opportunità.


Negli ultimi dieci anni il Pil dell’Umbria è crollato di 17 punti percentuali, la prospettiva che abbiamo di fronte è quella di una regione sempre più anziana dove i giovani, in mancanza di prospettive preferiscono andarsene. Dobbiamo rassegnarci ad un futuro del genere o possiamo pretendere un’inversione di tendenza? Certo è che se la politica locale continua a comportarsi in questo modo, giocando a fare l’opposizione anche quando si sta al Governo, da qui a poco dopo il punto
nascita dovremo iniziare a preoccuparci anche del futuro di altri servizi che di questo passo non riusciranno a restare in piedi.

Valerio Natili
Coordinatore AST Cisl Perugia

 

Lavoratori Eskigel, oggi a Terni la manifestazione di Nidil, Felsa e Uiltemp. Nel pomeriggio l’incontro con il Prefetto

by CISL LDS

manifestazione 22 luglio 2019I lavoratori e le lavoratrici somministrati in Eskigel, azienda agroalimentale leader nella produzione di gelati, assieme a Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp Umbria hanno manifestato questa mattina sotto la Prefettura di Terni per dare continuità occupazionale ai lavoratori impegnati con contratto in somministrazione (attraverso l’agenzia interinale Randstad), che devono avere diritti equiparabili ai colleghi contrattualizzati con contratto collettivo nazionale agroalimentare. Al presidio, al quale sono intervenuti i rappresentanti nazionali delle categorie (Giuseppe Cillis, Mattia Pirulli e Pasquale Lucia), hanno partecipato in segno di solidarietà anche sindacalisti delle categorie degli agroalimentaristi (Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil) e delle confederazioni regionali e territoriali di Cgil, Cisl e Uil.

 

felsa nidil uiltemp nazionali“La manifestazione unitaria di questa mattina ci vede sostanzialmente impegnati per unico obiettivo per rappresentare il disagio di lavoratori stagionali -hanno fatto sapere Luca Solano (Nidil Cgil), Rocco Ricciarelli (Felsa Cisl), Roberta Giovannini (Uiltemp)-. Chiediamo per questo la revisione dell’aumento contributivo dello 0,5 per cento, introdotto dal Decreto Dignità, ad ogni rinnovo contrattuale. Questo rischia di penalizzare ulteriormente i lavoratori più deboli e paradossalmente quelli con più anzianità lavorativa. Ciò potrebbe comportare per l’azienda una perdita di professionalità maturate nel tempo e ingenerare un pericoloso meccanismo di turn over. Il nostro auspicio -hanno aggiunto- è quello di trovare soluzioni condivise attraverso strumenti concertativi con Agenzia e Eskigel per salvaguardare la continuità occupazionale”.

 

delegazione 22 luglio 2019

Il Prefetto ha dato disponibilità a incontrare una delegazione di sindacalisti e lavoratori questo pomeriggio alle ore 16,00.

Dopo la manifestazione odierna dei lavoratori in somministrazione presso Eskigel, nel pomeriggio l’incontro con il Prefetto di Terni

All’incontro con il Prefetto abbiamo posto l’attenzione sulla rigidità del Decreto Dignità in merito alla stagionalita’ dei lavoratori in somministrazione. Il Prefetto ha dimostrato disponibilità e sensibilità in merito alle richieste sindacali, impegnandosi per l’apertura di un tavolo tra le parti sociali, Randstad ed Eskigel.

Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp Umbria

Terni, 22 luglio 2019

Trasporti, presidio di protesta a Perugia il prossimo 24 luglio

by CISL LDS

A sostegno della piattaforma sui trasporti, licenziata dalle Organizzazioni Sindacali di Categoria Nazionale, il giorno 24 luglio l’intero comparto andrà allo sciopero anche in Umbria. Ferrovieri, Autoferrotranvieri, Autotrasportatori, Anas e addetti della Logistica, si fermeranno per 4 ore per chiedere politiche chiare a livello Nazionale in un settore strategico per il paese ma troppo spesso abbandonato a sé. Infrastrutture, sicurezza sul lavoro e degli utenti, mobilità sostenibile, regole chiare negli appalti sono solo alcuni dei temi riportati nella piattaforma Nazionale.

In Umbria, nello sciopero Nazionale è confluito lo sciopero Locale previsto nel Trasporto Pubblico Locale, settore pesantemente provato dai tagli effettuati dalla Regione Umbria. 
Una condizione assolutamente grave che sta provocando disagi agli utenti e preoccupazione tra gli operatori, con intere zone periferiche della nostra Regione abbandonate dal servizio pubblico, condizione che potrebbe addirittura aggravarsi a settembre con l’apertura delle scuole. Alla luce di quanto sopra rappresentato, come Categorie dei Trasporti, invitiamo gli utenti, i pendolari, gli studenti, la cittadinanza e tutti coloro che hanno a cuore il trasporto pubblico della nostra Regione, a partecipare al nostro presidio di protesta il giorno 24 luglio, sotto il palazzo della Regione Umbria in Piazza Italia, a partire dalle ore 17.30.

Perugia, 19/07/2019

Filt-Cgil Fit-Cisl Uiltrasporti Faisa-Cisal

Angelo Manzotti (Cisl Terni – Orvieto): “Le periferie esistenziali? Sono i luoghi a rischio spopolamento, dove non ci sono lavoro e servizi”

angelo manzotti“Il salario minimo non può essere la risposta, il Decreto Dignità ha generato false illusioni per i lavoratori, era più funzionale lo strumento del Rei”. A ritornare sulle vecchie e nuove povertà del territorio ternano è Angelo Manzotti, coordinatore dell’Area Sindacale Territoriale Cisl Terni-Orvieto, e lo fa in in un momento organizzativo particolare, quello all’indomani della Conferenza Organizzativa della Cisl (che si è svolta a Roma da martedì 9 a giovedì 11 luglio) e ha posto come tema centrale, proprio quello delle periferie esistenziali. “A Terni – chiarisce Manzotti, che cala i contenuti nazionali sul proprio territorio- non dobbiamo fare i conti con le periferie delle città metropolitane, ma molti temi legati alla povertà sono anche nel nostro territorio e trovano forma in quartieri, aree a rischio spopolamento dove non ci sono adeguati servizi alla persona e dove, una volta fuoriusciti dal mercato del lavoro, non si riesce a trovare una nuova occupazione”.
La questione per il sindacato rappresentato da Manzotti si può sintetizzare in un dato. “Solo a Terni – sottolineai il sindacalista- sono state presentate, anche su nostro suggerimento, alla sede Inps di Terni circa 2000 domande di Rei, delle quali solo un terzo respinte in quanto prive di requisiti”.

Ma come se ne esce? La Cisl ritorna sulla questione della contrattazione, welfare aziendale, formazione e del sempre più necessario collegamento tra scuola e lavoro. “E’ impensabile che i nostri ragazzi sappiano cosa è un sindacato, un contatto collettivo e come si fa un curriculum. Per la Cisl – precisa- diviene necessario avvicinare questo mondo, far capire ai giovani che ci siamo e quale ruolo abbiamo avuto e ancora svolgiamo in una società dove il lavoro è sempre meno e sempre più precario. Anche quest’anno – ammette- auspico di poter contribuire in qualche incontro con i giovani, come già fatto all’occorrenza a Orvieto”.

Per quello che riguarda la crisi economica e le sue ricadute in termini occupazionali, Manzotti teme che l’acuirsi della stessa possa peggiorare anche la questione della sicurezza nei luoghi di lavoro. “Dobbiamo continuare a vigilare, dare sempre più concretezza agli strumenti esistenti e trovarne di nuovi affinché ci sia la certezza da parte di ogni lavoratore di svolgere la propria mansione senza rischiare di farsi male o addirittura di perdere la vita. Su questo fronte siamo impegnati, anche con gli enti bilaterali”.

La Cisl sul territorio di Terni, inoltre, ha condiviso una piattaforma unitaria propositiva con Cgil e Uil Terni per il rilancio del tessuto produttivo del comprensorio, con particolare attenzione alle dinamiche occupazionali che devono tener conto dei limiti infrastrutturali. “E’ arrivato il momento – aggiunge Manzotti- di portare a termine progetti incompiuti, come la Piastra Logistica, che oltre a essere un’opportunità per le imprese del territorio e per l’occupazione è anche una risposta concreta in termini di sostenibilità ambientale.

Terni, 19 luglio 2019

Adiconsum e Fnp Cisl Umbria: “Trasporti, ancora decisioni senza confronto”

by CISL LDS

francesco ferroni         Ancora una volta, su un argomento molto importante e sentito dai cittadini come il trasporto pubblico dobbiamo registrare, da parte della Regione, la totale mancanza di confronto  con i Comuni (almeno a detta loro) che con le associazioni dei consumatori/cittadini.

         Già a giugno dello scorso anno, come Adiconsum, associazione consumatori,  e come FNP, federazione regionale pensionati Cisl, denunciammo questo atteggiamento per lo stesso problema, con il risultato che anche questo anno si è deciso senza sentire nessuno e, ci sembra, che il disagio sia ancora maggiore.

         Le OOSS si sono subito mosse, giustamente, a tutela dei dipendenti del settore anche per capire le ricadute dei tagli sull’occupazione e la durata degli stessi (affinché non diventino definitivi).    

         I sindaci, più o meno in ordine sparso, stanno protestando, anche loro denunciando assoluta disinformazione (da verificare) e comunque DOPO che la decisione è stata presa.

         E i cittadini? Gli utenti? Chi li ha minimamente coinvolti? Nessuno!

         Ci sono paesi totalmente isolati, altri quasi. Ancora una volta sembrerebbero aver deciso a caso con tagli verticali (sempre criticati quando gli enti li subiscono) e a chi tocca…si arrangi.

          giorgio menghiniSia chiaro, nessuno pensa che nel periodo feriale, scuole chiuse, meno persone al lavoro, tutto debba rimanere inalterato ed, infatti, lo scorso anno avanzammo proposte su cui potersi confrontare che proviamo a ripetere.

         Dovrebbe esistere un’analisi dei flussi dell’utenza, nei vari anni e dai vari luoghi, anche al netto delle presenze scolastiche; in base a tali verifiche organizzare servizi, in numero minore e anche con mezzi più “piccoli” rispetto ai normali autobus,  per le località più “necessarie”, Ospedali-ambulatori Usl, Centro città/ uffici pubblici stazioni ferroviarie principali ecc.

         Confrontarsi, in tempo utile, su queste proposte, o anche su altre,  con le associazioni che sono certamente più vicini alla gente, ai fruitori dei vari servizi per evitare che ogni anno si ripeta questo “balletto” per cui “non vorremmo ma dobbiamo” alle spalle dei cittadini peraltro di coloro che ne hanno più bisogno, anziani-bisognosi di cure-disoccupati, ecc. Come FNP e come Adiconsum siamo disponibili a questo percorso.

         Condividiamo anche che si possa richiedere parte dell’ abbonamento per coloro che lo hanno sottoscritto a suo tempo, pensiamo, però, che la restituzione di qualche euro non risolve il problema anzi potrebbe diventare un alibi!

         Si potrebbe allora verificare se, in mancanza di una corretta informazione sui cambiamenti al momento della sottoscrizione degli abbonamenti,  non si tratti di  pratiche commerciali scorrette o qualcosa di più grave, con tutti i risvolti del caso.

         Come FNP e Adiconsum  attendiamo  novità visto che, fino ad ora, i cittadini si stanno “dividendo i disagi” e i risparmi, invece, sono a  beneficio solo degli amministratori.

 FNP Regionale Umbria                         ADICONSUM Regionale Umbria

Perugia, 18 luglio 2019

Terni, il 22 luglio presidio dei lavoratori somministrati di Eskigel

by CISL LDS

LavoriSomministrazioneTerni-Presidio22LuglioNidil, Felsa e Uiltemp di Terni: “Il decreto dignità non è stato risolutivo”

Il prossimo 22 luglio alle ore 10.00 i sindacati dei lavoratori somministrati della provincia di Terni, Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp, hanno organizzato un presidio di protesta all’interno della vertenza dei lavoratori precari di Eskigel, una delle principali aziende del settore alimentare in Umbria.
“Il percorso che ci ha portati a questa mobilitazione è stato molto complesso e chiaramente l’appuntamento di lunedì va considerato un punto di partenza e non di arrivo”, spiegano in una nota i segretari dei tre sindacati, Luca Solano (Nidil), Rocco Ricciarelli (Felsa) e Roberta Giovannini (Uiltemp).
“In questi anni nell’azienda, una delle poche rimaste nel territorio con prevalente occupazione femminile – continuano i tre sindacalisti – si è assistito ad una applicazione della somministrazione che non ha salvaguardato in pieno la continuità occupazionale dei lavoratori e, fino allo scorso anno, all’uso massiccio di missioni brevi e reiterate che ha reso precario ciò che fino a poco tempo prima consentiva alle persone di sopravvivere”.
In questo quadro, secondo Nidil, Felsa e Uiltemp, il decreto dignità non è stato affatto risolutivo: “Fa piacere l’interessamento dell’onorevole Tiziana Ciprini, considerando che tale decreto lo ha fortemente voluto il M5S. L’inserimento del contributo addizionale dello 0,5 ad ogni rinnovo, utile a disincentivare i rapporti a tempo determinato, andrebbe rivisto con urgenza nelle attività stagionali, per evitare, come sta avvenendo in questa realtà, che lo strumento diventi un boomerang”.
Secondo i sindacati, infatti, l’uso dell’addizionale nelle attività stagionali andrà a penalizzare i lavoratori con maggiore anzianità lavorativa, mettendoli a rischio di un mancato rinnovo di contratto. “Il nostro obiettivo – concludono Solano, Ricciarelli e Giovannini – è di costruire un tavolo di confronto con l’utilizzatore e l’agenzia di somministrazione, per definire ogni possibile strumento contrattuale in grado di mettere in sicurezza tante lavoratrici e lavoratori che vivono una condizione di precarietà sia nel lavoro che psicologica”.

 
Terni, 17 luglio 2019

Infrastutture, Cgil, Cisl e Uil: “L’Umbria deve uscire dall’isolamento, serve l’impegno da parte di tutti gli enti preposti”

by CISL LDS

paolo acciai“Basta promesse, bisogna passare ai fatti”. Cgil, Cisl e Uil Umbria con l’iniziativa odierna “SS E 45 Fondamentale infrastruttura d’Italia”, conclusa da Paolo Acciai (Cisl Nazionale) a Città di Castello chiedono la riapertura di questa strategica via di comunicazione, un investimento in risorse per i territori e puntano l’attenzione sul binomio produttività-infrastrutture. “Ci vuole un’ assunzione di responsabilità da parte di tutti gli enti preposti, di istituire un tavolo di coordinamento territoriale per coordinare e monitorare gli interventi strutturali, di manutenzione, progettazione e finanziamento – affermano con forza Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente rappresentati nei lavori da Maurizio Maurizi, Francesca Rossi e Claudio Bendini-. Ciò è funzionale anche ad aprire un confronto con il Governo Centrale, rispetto alle priorità infrastrutturali dell’Umbria come interesse nazionale”.

“L’Alto Tevere e l’Umbria tutta devono uscire dall’isolamento – hanno detto- e questo passa oltre che dalla riapertura della E45 dal completamento della E78. Questa –hanno chiarito- rappresenta la risposta per un asse strategico trasversale verso il Tirreno affinché possa diventare un territorio interconnesso, attraverso lo sviluppo delle nuove infrastrutture telematiche e digitali”.

e 45I sindacati puntano poi il dito sulla questione burocrazia. “E’ necessario sbloccare i finanziamenti dei lotti appaltati della SS219 (Gubbio-Umbertide) e far partire i cantieri della Perugia/Ancona. Questi-lamentano dal sindacato confederale- sono ancora fermi, anche se possono contare di impegni presi ai massimi livelli istituzionali”.

Dalla gomma al ferro. Per quanto riguarda i servizi ferroviari l’attenzione di Cgil, Cisl e Uil rimane sulle direttrici per Roma, Firenze e Ancona, ma anche e soprattutto sul trasporto locale e, in particolare, sui servizi svolti dalla ex Fcu, linea ferroviaria Sansepolcro-Terni che attraversa l’Umbria, toccando le città più importanti e rappresentando per questo una risposta a migliaia di lavoratori, studenti, cittadini e turisti.
paccavia - sbarra“Con il passaggio alla Rete Ferroviaria Italiana –hanno precisato i sindacati- speriamo che si fermi questo lento declino della ferrovia che ha portato anche ad una chiusura temporanea della linea per l’esecuzione di lavori di manutenzione ed a una solo parziale riapertura. Il nostro auspicio – proseguono- è che in tempi brevi si possa ammodernare questa fondamentale infrastruttura per renderla il vero asse portante del trasporto locale, magari ripristinando anche la tratta Sansepolcro/Arezzo che toglierebbe dall’isolamento i nostri territori (come già sperimentato in passato)”.

bandiere

Cgil, Cisl e Uil chiedono di ripensare, riprogettare un servizio merci moderno ed efficiente che se da una parte deve aiutare le imprese ad essere più competitive sui mercati, dall’altra deve portare grandi benefici sotto l’aspetto del rispetto ambientale.

Nel corso dell’incontro si è trattato di manutenzione ordinaria e straordinaria ma anche di riqualificazione della strade (viabilità minore), dell’infrastrutturazione delle aree industriali con collegamenti alla banda larga/fibra e accesso alle fonti energetiche alternative e delle piattaforme digitali per la promozione e commercializzazione delle produzioni regionali e territoriali.

Cgil, Cisl e Uil Umbria
Città di Castello, 16 luglio 2019