Calo di produttività in Umbria, Manzotti (Cisl Umbria): “Processo che va avanti da quasi 10 anni. Serve un patto tra associazioni datoriali, sindacati e istituzioni”

by CISL LDS

Il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti

In Umbria c’è un calo di produttività. Ma la notizia emersa sui giornali in questi giorni si aggiunge a quello che è sotto gli occhi di tutti: il calo di produttività che si protrae ormai dal 2016. Da quando l’Umbria registra una forte criticità nella produttività. La causa prevalente è che in Umbria si presta poca attenzione alla ricerca e sviluppo e in nuove tecnologie, soprattutto in questo particolare momento dove la digitalizzazione è un’opportunità per governare insieme alcuni cambiamenti a partire dalla valorizzazione delle persone che lavorano. C’è poi in Umbria poca formazione e nelle piccole e medie imprese non si promuovono abbastanza gli effetti della bilateralità.
Bilateralità che si deve sviluppare in una doppia direzione: su quella delle politiche della sicurezza nei luoghi di lavoro e contrattazione per aumentare salari e competitività imprese.
Tornando alla produttività: se per quasi dieci anni le azioni messe in campo non hanno prodotto i risultati sperati, servono nuovi strumenti e soprattutto nuove premialità affinché si possa avviare politiche rivolte ai giovani (questo per evitare l’esodo dalla nostra regione), contrattazione di secondo livello per aumentare la retribuzione e per redistribuire ricchezza sul territorio.
La partecipazione è lo strumento per coniugare maggiore competitività e aumentare la retribuzione. Quindi un forte coinvolgimento dei lavoratori attraverso la formazione, certificazione e nuove competenze attraverso la contrattazione. Tutto questo è possibile cercando di costruire un patto fra tutti i soggetti, coinvolgendo tutti i soggetti (associazioni datoriali, organizzazioni sindacali e le istituzioni) con un obiettivo ben preciso: quello di affermare in Umbria un lavoro dignitoso, sicuro e ben contrattualizzato. Questa è la sfida che dobbiamo fare tutti insieme, lasciando indietro logiche ormai superate e retaggi culturali.
Angelo Manzotti
Segretario generale Cisl Umbria
Perugia, 7 febbraio 2025

La Fim Cisl Umbria con la Fim Cisl nazionale a Bruxelles per sostenere l’occupazione dell’industria europea

by CISL LDS

Oggi a Bruxelles prima in piazza con gli altri sindacati europei poi al parlamento europeo per sostenere l’occupazione dell’industria europea.

La delegazione della Fim Umbria si è recata a Bruxelles con la Fim Nazionale prima in piazza con altri sindacati italiani e europei.

Seconda parte della giornata in azione al parlamento europeo in delegazione con la Fim Nazionale anche il Segretario Generale Fim Umbria Simone Liti per un incontro con i gruppi politici aderenti a : The Left, S&D e Greens

Il settore metalmeccanico sta pagando un prezzo altissimo rispetto alla transizione green e digitale dichiara Ferdinado Uliano Segretari Generale della Fim Cisl Nazionale, servono politiche industriali e investimenti, vediamo invece un’Europa che sta tornando alle politiche di austerity

Dobbiamo avere una politica industriale comune per salvaguardare settori chiave come automotive e siderurgia.

Servono subito investimenti in  formazione, infrastrutture sostenibili, rafforzamento della contrattazione e fondo speciale per i lavoratori.

Altro tema determinate sarà il tema dell’energia che sta caratterizzando le sorti industriali del nostro paese.

“I temi di oggi sono i temi e le sofferenze che sta avendo anche il nostro settore manifatturiero Umbro e le sofferenze che i lavoratori ci rappresentano tutti i giorni -dichiara Simone Liti -, dalle aziende dove il loro core business è la componentistica auto e il tema dell’energia, dove la sofferenza é in capo alle aziende energivore  da Arvedi-Ast alle ex Fonderie Tacconi e altre”.

In delegazione per la Fim Cisl Umbria:

  • Liti Simone
  • Calzoni Andrea
  • Antimo Zucchetti
  • Rocco Ricciarelli
  • Petralla Emiliano
  • Abbati Federica
  • Giardinieri Marco
  • Romualdi Massimiliano

Fim Cisl Umbria

Terni, verso il Congresso dei pensionati della Cisl

by CISL LDS

“LA SANITA’ RESTA AL CENTRO DELLE PREOCCUPAZIONI INSIEME AL CAMBIAMENTO DEL MODELLO FAMILIARE”

Le Assemblee Precongressuale dei pensionati della Cisl di Terni sono arrivate a metà percorso. Il 4 febbraio sarà la volta di Terni. L’attività si inserisce in un più ampio contesto precongressuale della Cisl che da qui a luglio sta vedendo coinvolti i livelli territoriali, regionali e nazionali della Federazione dei Pensionati e della Cisl: “Con estremo piacere -afferma Paolo Conti segretario generale della Fnp di Terni- stiamo partecipando ad assemblee partecipate degli iscritti. Sono momenti importanti per confrontarsi sulla manovra finanziaria, anche se la materia della sanità, in modo particolare quella della Regione, continua ad essere molto attenzionata. I nostri pensionati e le nostre pensionate ci stanno chiedendo di promuovere le soluzioni per limitare l’erosione del potere di acquisto delle pensioni. La prospettiva di vita tende ad allungarsi, ma la sussistenza diventa sempre più complicata con la copertura sociale che si restringe in rapporto alle risorse finanziarie che sono disponibili. Senza dimenticare la trasformazione della famiglia e della comunità di appartenenza. Dobbiamo essere interpreti del cambiamento in atto e per riuscirci dobbiamo farlo ascoltando i nostri anziani”.

Per questo l’appuntamento del 4 febbraio alle 15,30 presso la sede della Cisl di Terni di via del Cassero diventa un momento importante.

La Segreteria della Fnp di Terni, poi, sta ponendo molta attenzione al rapporto costruttivo con i servizi e le altre federazioni cercando con loro di collaborare sempre più in futuro sia per la continuità associativa che per iniziative per consolidare l’identità della Cisl e dei suoi valori fondanti.

Terni, 3 febbraio 2024

Elezioni Rsu/Rls in Fastweb e Fibercop, la Fistel Cisl si conferma primo sindacato

by CISL LDS

PERUGIA, 30 gennaio 2025 – Nei giorni scorsi si sono svolte le elezioni per il rinnovo delle Rsu/Rls in Fastweb e in Fibercop.
La Fistel Cisl Umbria esprime grande soddisfazione per aver confermato il precedente risultato, attestandosi così, ancora una volta, primo sindacato. “Il risultato premia la coerenza e la serietà della nostra organizzazione, l’impegno dei nostri delegati e quadri – ha affermato il segretario generale Fistel Cisl Umbria Simona Garofano -. Ringraziamo chi ha lavorato per questo grande successo e auguriamo buon lavoro a quanti sono stati eletti. Il grande risultato ottenuto per l’azione sindacale della Cisl è basato sulla valorizzazione della persona attraverso la proposta di legge di iniziativa popolare sulla partecipazione. Questo sta a significare valorizzare ed emancipare le lavoratrici e i lavoratori in ambito lavorativo per migliorare sia l’ambiente di lavoro che aumentare le retribuzioni. Quest’ultimo assume particolare rilievo nella nostra regione, considerato che siamo il fanalino di coda a livello nazionale per retribuzioni basse”.
“Questo risultato – concludono Cisl e Fistel – ci carica di maggiori responsabilità nel dare tutto il nostro sostegno alle Rsu elette e ai lavoratori che ci hanno sostenuto in un momento molto difficile, considerato le grandi trasformazioni nel mondo del lavoro ”.
Cisl Umbria e Fistel Cisl Umbria

La tragedia all’Europoligrafico di Perugia, Cgil, Cisl, Slc, Fistel Umbria: “Alla Regione sollecitiamo urgentemente un tavolo istituzionale dedicato alla sicurezza nei luoghi di lavoro”

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PERUGIA – 22 gennaio 2025 – “Ieri si è consumata l’ennesima morte sul lavoro, una tragedia che ha lasciato sgomenti tutti”. CGIL e la CISL, con le categorie del settore Slc e Fistel regionali le quali hanno rappresentanze in azienda, esprimono cordoglio alla famiglia, colleghi e amici di Gabriele che, a soli 32 anni, nella giornata di ieri ha perso la vita lavorando. “Abbiamo chiuso il 2024 con questo triste primato: l’Umbria – fanno sapere i sindacati – con i suoi 17 morti sul lavoro, si attesta al quarto posto a livello nazionale. Sono anni che cerchiamo di arginare l’emergenza sicurezza. E per questo abbiamo chiesto alle istituzioni di aprire un tavolo dedicato, che permetta di monitorare il fenomeno e trovare soluzioni. E di arginarlo attraverso la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti. E’ un invito, una proposta, che rinnoviamo alla nuova Giunta regionale – affermano -, nell’auspicio che la risposta sia nel più breve tempo possibile”. C’è poi tutta la partita della formazione e i sindacati sono categorici: “La formazione – sottolineano – deve essere fatta dai lavoratori ma anche dagli imprenditori. Solo attraverso un cambio culturale sarà possibile un cambio di passo”. E poi il ruolo degli Rls e Rlst. “La figura di questi rappresentanti dei lavoratori della sicurezza – spiegano – deve essere valorizzata e questo sarà possibile incrementando il confronto fra lavoratori e imprese. Una battaglia per migliorare l’organizzazione del lavoro e la sua sicurezza”.
Il lavoro va rimesso al centro del progetto politico e sociale del paese e deve tornare ad essere il perno su cui la società si muove e si indirizza per costruire un paese più forte e giusto.
CGIL e CISL, SLC e FISTEL Umbria

A Terni si è concluso “Per-corso di formazione. I nostri valori la nostra strada”

by CISL LDS

Il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti ha concluso a Terni “Per-corso di formazione. I nostri valori la nostra strada”

“Per-corso di formazione. I nostri valori la nostra strada”, nella foto il gruppo dei formatori

Terni, 22 gennaio 2025 – Con la partecipazione di Antonio Ingallinesi, formatore della Femca Nazionale, si è conclusa alla Biblioteca del Clt la prima edizione del “Per-corso di formazione. I nostri valori la nostra strada” organizzato dalla segreteria regionale della Cisl Umbria. Il “Per-corso”, cominciato lo scorso mese di luglio, ha visto la partecipazione di una quarantina di corsisti, uomini e donne, che hanno approfondito i valori della Cisl: dall’autonomia alla competenza, dalla rappresentanza all’associazionismo, passando per la partecipazione e la contrattazione.
“La formazione nella nostra organizzazione rappresenta un elemento costante e mutevole allo stesso tempo -afferma Riccardo Marcelli segretario regionale Cisl Umbria che ha diretto il corso -la costante rilevanza della formazione per la Cisl ha consentito di trasformarla nel tempo in uno dei pilastri che identifica la nostra organizzazione”.
Il “Per-corso di formazione” si è svolto in sessioni mensili, vedendo la presenza di formatori e formatrici della Cisl, professionisti di livello nazionale e dirigenti sindacali, in una serie di incontri organizzati su tutto il territorio regionale i cui lavori sono stati sempre pianificati dallo staff composto da Federica Argenti, Floriano Pizzichini, Rocco Ricciarelli, Alessandro Rosati, Rachele Rotoni.
“Il corso -rivela il segretario generale della Cisl Umbria Angelo Manzotti che ha chiuso l’ultimo modulo- ha rappresentato una grande soddisfazione e una straordinaria occasione di crescita per tutta la Cisl Umbra. Una sfida in cui tutto il gruppo dirigente ha creduto fermamente e che riteniamo possa diventare un elemento strutturale della nostra attività e del nostro impegno. Senza formazione, infatti, non c’è crescita, non c’è qualità nella rappresentanza dei lavoratori e non c’è la capacità di affrontare le complessità che oggi incidono sulla società e il mondo del lavoro. Un ringraziamento particolare va ai corsisti che hanno partecipato al percorso con impegno ed interesse e al gruppo dei formatori che si sono prodigati nella riuscita dello stesso”.

Morti sul lavoro, Umbria sul podio: un allarme che non può essere ignorato

by CISL LDS

Il segretario generale Filca Cisl Umbria Giuliano Bicchieraro

L’Umbria resta tristemente in zona rossa per il tasso di mortalità sul lavoro, posizionandosi al terzo posto tra le regioni italiane per incidenza di infortuni mortali. Secondo i dati elaborati da Vega Engineering, nei primi 11 mesi del 2024 si sono registrate 17 vittime sul lavoro a fronte di una popolazione occupata di 361.596 persone, per un indice di mortalità di 47 decessi ogni 100.000 lavoratori. Questo dato supera di gran lunga la media nazionale, che si attesta a 31, ed è inferiore soltanto a quello di Basilicata (77,2) e Valle d’Aosta (70,4). A livello provinciale, la situazione è altrettanto drammatica: Terni è l’ottava provincia italiana più pericolosa per lavorare, con 5 morti su 83.000 occupati. Perugia, pur posizionandosi al 30° posto, registra 12 vittime su 278.000 lavoratori, con un indice di mortalità di 43,1.

“Questi numeri – commenta il segretario regionale Filca Cisl Umbria Giuliano Bicchieraro – evidenziano una realtà in cui la sicurezza sul lavoro rimane una questione aperta e urgente, soprattutto in settori ad alto rischio come l’edilizia. Il ruolo dell’edilizia e il provvedimento della patente a crediti Il settore dell’edilizia, uno dei comparti maggiormente coinvolti negli incidenti mortali, richiede un’attenzione specifica. I rischi, spesso legati a cadute dall’alto, crolli strutturali e utilizzo improprio di macchinari, sono aggravati da una gestione non sempre adeguata della sicurezza”

Patente a punti, partecipazione e formazione: le sfide da accettare

 Una recente misura introdotta per affrontare questa problematica è la patente a crediti per le imprese edili, un sistema che premia le aziende virtuose in termini di sicurezza. Le imprese possono accumulare crediti adottando buone pratiche, investendo in formazione e utilizzando tecnologie per la prevenzione. Al contrario, comportamenti negligenti comportano la perdita di crediti e possibili sanzioni.

“Questo meccanismo – prosegue Bicchieraro – non solo incentiva una cultura della sicurezza, ma responsabilizza le aziende nel tutelare i lavoratori. Partecipazione, formazione e informazione per rendere la sicurezza strutturale nell’ambito dell’organizzazione del lavoro, queste a nostro parere le chiavi per invertire la rotta. Affrontare il dramma delle morti sul lavoro richiede un approccio integrato che metta al centro partecipazione, formazione e informazione. I lavoratori devono essere coinvolti nella gestione della sicurezza attraverso strumenti oltre alla designazione di Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), devono poter “partecipare” alle scelte organizzative con riunioni periodiche e consultazioni, possono migliorare la consapevolezza e permettere di identificare e segnalare i rischi. La formazione, che nel settore è già obbligatoria, deve essere continua ed estesa ai datori di lavoro e aggiornata periodicamente. Per i lavoratori stranieri o con difficoltà linguistiche, è fondamentale adottare strumenti didattici comprensibili. Devono essere utilizzate tecnologie avanzate che possano anche sostituirsi al lavoratore quando, affaticato perde la concentrazione. Campagne di sensibilizzazione possono contribuire a creare una cultura della sicurezza. L’informazione deve essere chiara, accessibile e multilingue, per raggiungere tutti i lavoratori, soprattutto i più vulnerabili. L’innovazione tecnologica come accennato sopra, può giocare un ruolo cruciale nella prevenzione degli incidenti: Sistemi di monitoraggio smart: sensori per rilevare condizioni pericolose, droni per ispezionare aree di lavoro e dispositivi di protezione individuale intelligenti. Digitalizzazione delle procedure: l’uso di piattaforme digitali per la gestione della sicurezza facilita l’accesso alle informazioni e garantisce trasparenza. Inoltre, è necessario intensificare i controlli sul rispetto delle normative. Un maggior numero di ispettori del lavoro, unito all’applicazione rigorosa delle sanzioni, può rappresentare un deterrente efficace contro le violazioni. I dati sulle morti sul lavoro in Umbria rappresentano un richiamo forte all’azione”

Fare rete per un lavoro sicuro

“È indispensabile – conclude il segretario – che imprese, istituzioni e lavoratori uniscano le forze per costruire un sistema lavorativo sicuro e sostenibile. La partecipazione attiva, la formazione continua e l’informazione capillare devono diventare i pilastri di una strategia che ponga al centro la vita e la dignità delle persone. La sicurezza sul lavoro non è solo un obbligo legale, ma un dovere morale verso chi contribuisce ogni giorno, con il proprio impegno, alla crescita della società”.

Il taglio del nastro alla fase tecnologica, Fnp Cisl di Foligno da via Fazi: “Assistenza, accoglienza, attività per i nostri pensionati”

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PERUGIA – 14 gennaio 2025 – Non si tratterà di una semplice inaugurazione di una sede quella che si terrà giovedì 16 gennaio p.v. in via Francesco Fazi, 47 a Foligno. La sede Fnp Cisl di Foligno aprirà le sue porte (alle ore 10,00) e con il taglio del nastro il sindacato dei pensionati di Foligno darà luce a quel cambiamento in essere, che ormai da tempo si sta facendo largo, e che trova concretezza proprio nella sede di Foligno centro. “Il nostro intento – fa sapere il segretario generale Fnp Cisl di Foligno Sante Fraccalvieri – è quello di passare da un modo classico di fare sindacato ad uno più tecnologico. Ecco quindi il rinnovamento non solo dei locali di via Fazi, che comunque sono funzionali all’accoglienza, ma anche e soprattutto l’ingresso di nuove tecnologie. Tecnologie che devono essere finalizzate al supporto dei nostri iscritti ma anche alla socialità. A promuovere quello stare insieme che soprattutto per i pensionati diventa elemento prezioso. Anche per questo abbiamo deciso di potenziare questa sede, che si trova in prossimità del centro storico, per attirare persone sia che necessitano di consulenza e/o servizi ma anche della nostra rete di associazioni funzionali allo stare insieme”.
Il processo di tecnologizzazione della Fnp Cisl di Foligno sta andando avanti ormai da tempo e ha caratterizzato tutto il mandato di Fraccalvieri e si è basato sulla formazione. “Tutti noi abbiamo bisogno di crescere – spiega – a tutte le età, in tutti i contesti e nei nostri diversi ruoli. Così abbiamo portato avanti percorsi conoscitivi che per molti pensionati (alcuni già inseriri nel mondo sindacale) si è aperto un mondo: quello dell’informatica, della tecnologia, dei social. Tutti strumenti che se ben utilizzato diventano importanti per allontanare quel senso di solitudine ed isolamento che può accompagnare le persone anziane, ma non solo. Vero è che il supporto più grande lo stiamo facendo in presenza dalle nostre sedi. Assistenza, accoglienza, attività: le nostre 3 A per i nostri pensionati. Da qui il ruolo, tra gli altri, del coordinamento di genere, dell’Anteas, del turismo sociale, del coro e dell’Adiconsum: tutti animati dal nostro stare dalla parte dei pensionati. Dal nostro stare insieme. Adesso anche in via Fazi”.
Da programma all’inaugurazione interverranno, dopo il segretario generale Fnp Cisl di Foligno Sante Fraccalvieri, il segretario generale Fnp Cisl Umbria Luigi Fabiani, il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti e il coordinatore per la Cisl dell’Area Sindacale Territoriale Foligno – Spoleto Bruno Mancinelli e il sindaco Stefano Zuccarini.

TUTTI GLI ORGANI DI INFORMAZIONE SONO INVITATI A PARTECIPARE