Consiglio generale Cisl Umbria, la segretaria confederale organizzativa Cisl Daniela Fumarona: “Solo attraverso la concertazione si portano a casa i risultati”

C’è tutta la preoccupazione per il rincaro energetico che si aggiunge alle conseguenze della pandemia nelle parole del segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti, che oggi 27 ottobre 2022 ha riunito il Consiglio generale Cisl Umbria alla presenza della segretaria confederale organizzativa Cisl Daniela Fumarola.

“I dati dell’Aur – ha affermato il segretario Manzotti – hanno sottolineato che l’Umbria ha perso negli ultimi 20 anni 4 milioni di Pil e le imprese che hanno chiuso, a causa dell’aumento del costo energetico, sono state 780”.
Dopo aver manifestato soddisfazione per i consensi che la Cisl Umbria ha ottenuto nelle varie elezioni Rsu, Manzotti ha aggiunto che in Umbria rimane aperta la questione della produttività e dei bassi salari. “Questi ultimi – ha quindi spiegato- sempre più spesso sono tra le cause dell’impoverimento delle famiglie, che subiscono l’inflazione dei prezzi energetici ma anche dei beni di prima necessità, e motivo di decisione per i nostri giovani che decidono di cercare lavoro fuori dall’Umbria”.

Riguardo alle principali vertenze, il segretario della Cisl Umbria si è riferito alle vicende della Novelli, della Trafomec, del comparto chimico nel ternano, dell’area della ex Merloni e della Cava di Spoleto. “Ad aggravare il contesto – ha quindi detto – c’è l’ormai assodata perdita dei centri direzionali del credito e lo smantellamento degli sportelli bancari nei piccoli centri. Un impoverimento per il territorio e per i servizi offerti alle comunità territoriali, con conseguenze ancora più gravi se ciò ricade nelle aree interne, individuate come tali perché a rischio spopolamento”. Non solo questioni negative. “Un’azienda – ha proseguito – che invece segnaliamo in controtendenza è certamente la Nestlé – Perugina, proprio come l’Ast di Terni. Anche se per le acciaierie ancora stiamo attendendo il piano industriale”.

In questo contesto, la Cisl Umbria evidenzia una situazione di unione sindacale a livello nazionale, che ha visto sabato scorso la partecipazione di una consistente delegazione della Cisl Umbria alla manifestazione di Cgil, Cisl e Uil a Roma per la salute e sicurezza nei luoghi di lavori. Una situazione che in Umbria però non trova continuità. La Cisl Umbria ha quindi focalizzato l’attenzione sui trasporti, sulla sanità e sul piano regionale dei rifiuti. “Per noi – ha chiarito Manzotti – sino a quando ci sono i tavoli aperti con le istituzioni, e quindi è aperto un percorso concertativo, non si scende in piazza. Alcuni risultati sul nostro metodo sono già arrivati e sono a vantaggio sia dei lavoratori che dei cittadini: mi riferisco all’impegno da parte della Regione di stabilizzare i lavoratori precari del settore della sanità nel corso del 2023 e dell’impegno che vuole la presa in carico dei pazienti, soprattutto di quelli cronici, da parte dei medici”.

Dialogo sociale, contrattazione, competenze, professionalità, impegno e pazienza sono le parole chiave che ha messo in evidenza la segretaria confederale organizzativa Cisl Daniela Fumarola nel suo appassionato intervento, a conclusione dei lavori di questa mattina, nei quali hanno preso la parola segretari e rappresentanti dei lavoratori delle varie categorie della Cisl Umbria. Nei suoi trenta minuti di intervento sono stati tanti i temi trattati, tra essi ha espresso il proprio consenso per le posizioni coraggiose assunte dalla Cisl Umbria su temi importanti come la sanità. “Solo attraverso la concertazione – ha ribadito Fumarola – si portano a casa i risultati”.

Cisl Umbria
Perugia, 27 ottobre 2022