Settore energetico in Umbria, il segretario generale Flaei Cisl Umbria Ciro Di Noia: “Anche per la centrale di Bastardo, subito un tavolo concertativo”

“In Umbria evidenziamo la vertenza aperta in e-distribuzione e la volontà di chiusura del PT (centro di telecontrollo) a Terni. La nostra azione è in pieno contrasto con un’ottica di ottimizzazione, che respingiamo fortemente in quanto la transizione energetica in essere e le risorse derivanti dal Pnrr impongono grandi investimenti impiantistici e sul personale”. E’ Ciro Di Noia, segretario generale Flaei Cisl Umbria, a fare il punto sulla situazione energetica umbra. “Riguardo alla centrale di Bastardo, la Flaei Cisl Umbria esprime forti perplessità sul succedersi delle diverse proposte non concretizzate di progetti finalizzati alla riqualificazione del sito che come obbiettivo avrebbero dovuto garantire sia il rispetto del territorio, anche a livello paesaggistico, che un elevato livello di occupazione”. Il riferimento della categoria è ai progetti delle serre idroponiche, della produzione di idrogento come combustibile da utilizzare sperimentalmente su macchine agricole e mezzi pubblici, del fotovoltaico e delle batterie di accumulo (storage). “Proposte che si sono succedute nel tempo e che purtroppo si sono limitate ad essere semplici annunciazioni in un territorio che si è caratterizzato dagli ’60 per la produzione elettrica da parte di Enel”. Il segretario così ribadisce come questa realtà si sia impoverita fortemente nel tempo. “Dagli anni ’90 – aggiunge – questo territorio ha registrato un elevatissimo reddito procapite, attualmente sprofondato agli ultimi posti”.
A riguardo, Di Noia sottolinea come l’Enel, differentemente da quanto auspicato dalla Flaei Cisl Umbria, non stia investendo adeguatamente per uno sviluppo futuro di questo sito e dell’intero territorio. “La nostra percezione – spiega – è che l’azienda sia interessata soprattutto a cedere questo sito, anziché farne motivo di vanto e sviluppo per il territorio e per l’intera regione. Questa situazione ci viene confermata anche dal fatto che dal 2020 il parco fotovoltaico (ad oggi produttivo di 1 megawatt, ossia quanto potrebbe fare un imprenditore privato) non ha trovato alcun potenziamento”.
La Flaei Cisl Umbria evidenzia la necessità e la volontà di concertare una seria posizione comune con la Regione per condividere percorsi, strategie energetiche che possano dare delle risposte soddisfacenti a questo territorio riguardo ad investimenti ed occupazione. “La Flaei Cisl Umbria – conclude – dà la propria disponibilità a sedere ad un tavolo concertativo nel quale dovranno trovare posto, oltre alle istituzioni a tutti i livelli, anche le organizzazioni sindacali”.
Flaei Cisl Umbria
Perugia, 3 luglio 2025