Insieme per il futuro: i sindacati dei pensionati lanciano la piattaforma per l’Umbria

by CISL LDS
Insieme per il futuro: i sindacati dei pensionati lanciano la piattaforma per l’Umbria
Casa, trasporti, invecchiamento attivo, sanità: vogliamo essere protagonisti del cambiamento
 

Nella foto, da destra il segretario generale Fnp Cisl Umbria Luigi Fabiani, il segretario generale Uilp Uil Umbria Francesco Ciurnella, la segretaria generale Spi Cgil Umbria Maria Rita Paggio con il segretario nazionale Spi Cgil Lorenzo Mazzoli

“Il nostro obiettivo non è quello di scrivere o presentare piattaforme, ma di farle vivere, arrivando alla concretizzazione delle nostre proposte. Quindi il percorso comincia oggi: vogliamo che la Regione Umbria, attraverso la contrattazione, metta le persone anziane, che rappresentano oltre un quarto dell’intera popolazione, al centro delle sue politiche si sviluppo”.  È questo lo spirito con cui Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil dell’Umbria, i sindacati delle pensionate e dei pensionati dell’Umbria, che rappresentano oltre 100mila persone nella nostra regione, hanno lanciato oggi la loro piattaforma rivendicativa “Insieme per il futuro”. Un documento di 18 pagine che racchiude le proposte del sindacato per migliorare la condizione di vita delle persone over 65, ma così facendo, a cascata, dell’intera società umbra. 

Al 31 dicembre 2021 – si legge nella piattaforma – la popolazione residente in Umbria ammontava a 882.000 abitanti, di cui 225.700 over 60, 121.700 over 75 e 76.700 over 80. “È intercettando e comprendendo i bisogni di questa fetta così importante della nostra popolazione, peraltro in continuo aumento, che l’Umbria può e deve modellare le sue politiche sociali – hanno spiegato i tre segretari generali di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil dell’Umbria, Maria Rita Paggio, Luigi Fabiani e Francesco Ciurnella – per questo proponiamo come primo intervento la realizzazione di un osservatorio permanente sulla condizione degli anziani, per avere una lettura puntuale e dare risposte ai bisogni reali della popolazione anziana”. 
Bisogni tra i quali i sindacati indicano quello della casa (condizione abitativa), quello della mobilità (trasporti pubblici), la sicurezza, l’invecchiamento attivo, le politiche di genere, la difesa del potere d’acquisto delle pensioni, e ancora, la digitalizzazione e, soprattutto, la salute. “La pandemia ha avuto un drammatico impatto in particolare sulla popolazione anziana, alle prese con liste d’attesa infinite e sempre più spesso costretta a rinunciare alle cure – si legge ancora nel documento dei sindacati pensionati –  ed ha rappresentato un acceleratore delle criticità pregresse del servizio sanitario regionale. Per questo, oggi, il nuovo Piano sanitario rappresenta un’occasione fondamentale per costruire una sanità più aderente ai bisogni della popolazione. Tuttavia, la proposta presentata dalla giunta regionale non risponde a queste esigenza e va pertanto cambiata”.
L’assemblea unitaria di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, alla quale hanno preso parte oltre 200 pensionate e pensionati da tutta la regione, alla presenza dei segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Vincenzo Sgalla, Gianluca Giorgi e Maurizio Molinari – e alla quale erano stati invitati a partecipare la presidente della Regione, Donatella Tesei, e l’assessore alla Sanità, Luca Coletto, che non hanno accolto l’invito – è stata conclusa da Lorenzo Mazzoli, segretario nazionale dello Spi Cgil. “Con questa piattaforma – ha detto il rappresentate nazionale – il sindacato umbro delle pensionate e dei pensionati si candida a dare un’interpretazione della società regionale e lo fa dal punto di vista della parte più fragile della popolazione, quella anziana, che è in forte crescita. Ora è fondamentale che le parti istituzionali capiscano l’importanza di avere un confronto e un rapporto continuo con chi rappresenta decine di migliaia di persone anziane in questo territorio, persone che vogliono contribuire attivamente al futuro dell’Umbria”. 
 
Todi, 10 giugno 2022

Cgil, Cisl e Uil e le rispettive categorie dei pensionati del territorio sul bilancio del comune di Città di Castello: “Risposte parziali alla piattaforma sindacale, nessuna intesa”

by CISL LDS

Nella foto, Antonello Paccavia (Cisl Alto Tevere) al Congresso della Cisl Umbria

“Al termine del confronto sugli indirizzi di bilancio e sulle politiche tariffarie e fiscali, dopo 2 incontri specifici e l’invio delle proposte e controproposte tra le parti, abbiamo considerato non esauriente la parte relativa all’incremento della quota di esenzione addizionale comunale (oggetto anche di precedenti intese e successive integrazioni nonché di impegni unanimi della precedente assise comunale) e sulla progressività dell’imposta dei 4 scaglioni reddituali non si è raccolta la nostra impostazione complessiva”. Così in una nota Cgil, Cisl e Uil territoriali, insieme alle rispettive sigle dei sindacati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil.

Due questioni “non marginali per la vita dei cittadini”, sottolineano i sindacati, soprattutto in questa fase pandemica e bellica, con tutte le drammatiche implicazioni e conseguenze.

“Per questo – spiegano ancora Cgil, Cisl e Uil – seppure in presenza di altri provvedimenti apprezzabili sul versante tariffario e sulle politiche sociali e sanitarie, abbiamo valutato che non ci siano le condizioni per addivenire ad un’intesa complessiva sul bilancio preventivo”.

Ciò nonostante, i sindacati riconfermano la “disponibilità a tutti i confronti”, apprezzando “il sistema di relazioni sindacali sulla contrattazione sociale, consolidato nel tempo con il Comune, che ha prodotto diversi accordi, alcuni recentemente molto innovativi”.

Ma in questa occasione, secondo Cgil, Cisl e Uil e i sindacati dei pensionati, utilizzando anche parte dei residui attivi di bilancio certificati e disponibili, “si poteva e si doveva fare di più per i soggetti più deboli e svantaggiati, i più colpiti dalla crisi economica, e per cercare di attenuare al massimo possibile le diseguaglianze sociali”.

Città di Castello, 22 aprile 2022

Cgil, Cisl, Uil Territoriali (F.Fratini – A.Paccavia – S.Belletti)

Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uilp-Uil Alto Tevere (P.Venturini – B.Mencaccini – B.Allegria)

Angelo Manzotti (Cisl Umbria): “Un patto sociale per un’attuazione concertata legata ai progetti del Pnrr”

Nella foto di repertorio, il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti

Il Pnrr deve essere lo strumento per una visione strategica dell’Umbria che si basi sul lavoro. Per questo si rende necessario in primo luogo un patto sociale per rinnovare la condivisione degli obiettivi comuni, che guardino alle riforme strutturali che mancano da anni. La concertazione deve essere rafforzata e finalizzata alla solidarietà, giustizia sociale e valorizzazione del lavoro e, in virtù di ciò, invochiamo la necessità di una cabina di regia nella quale siano protagoniste le parti sociali, associazioni, istituzioni e mondo della formazione, in primis l’Università. Ciò per dare concretezza ai progetti del Pnrr Umbria e per fare quel salto di qualità tanto necessario per il rilancio del tessuto economico, occupazione e produttività. Fattore, quest’ultimo, che negli ultimi anni in Umbria è cresciuto maggiormente di quello retributivo, facendo registrare un 9 per cento contro un 3 per cento. Da questo la misura dell’insufficiente contrattazione di secondo livello che, invece, deve essere rilanciata proprio per valorizzare il lavoro e la sua retribuzione.

In primo luogo dobbiamo difendere quello esistente: con lo sblocco dei licenziamenti, previsto ad oggi per la fine del mese, i lavoratori potrebbero dover affrontare nuove difficoltà. Un’incertezza aggiuntiva, che si va ad aggiungere a un momento storico veramente complesso (dove in Umbria le conseguenze della pandemia si sono aggiunte a problemi economici preesistenti). Ciò deve essere scongiurato anche attraverso una riforma degli ammortizzatori sociali che tuteli tutta la forza lavoro, in modo solidale e inclusivo. Oltre alle riforme, la Cisl Umbria si appella alla responsabilità sociale delle imprese. Ci sono infatti tante vertenze aperte nella nostra regione. Per questo chiediamo alle aziende di orientare le scelte nella salvaguardia dell’occupazione, non limitandosi ad una visione difensiva ma anzi puntare sugli investimenti.

In questo contesto non possiamo dimenticare le difficoltà che stanno attraversando molti pensionati: dobbiamo impegnarci tutti insieme, in modo concertativo, per riuscire a ridurre il cuneo fiscale anche delle pensioni. In questo modo, con una minore pressione fiscale, si potrà beneficiare un’entrata netta superiore, che potrà essere utilizzata per un miglior benessere individuale ma anche collettivo, incentivando i consumi e quindi l’economia.

Certamente questo mese di ottobre è servito anche per ritornare sui temi della sicurezza: 17 persone che non sono riuscite a tornare a casa dal lavoro sono tante. Troppe. Giovedì 7 ottobre 2021 come Cgil, Cisl e Uil Umbria siamo stati impegnati, a 5 mesi dall’accaduto, nel ricordare le vittime dell’incidente alla Greenvest e sostenere le loro famiglie. Se da una parte il Governo si sta impegnando su questo fronte anche attraverso nuove assunzioni nel settore sicurezza, dall’altro la Cisl invoca sanzioni più stringenti per riuscire a far rispettare in maniera più puntale le norme. In tal senso per noi uno degli strumenti salienti è la patente a punti. Anche per questo saremo a Roma, assieme alla categoria dei lavoratori del settore delle costruzioni, il prossimo 13 novembre alla manifestazione nazionale. Per un cambio culturale, per un cambio di passo.

Angelo Manzotti
Il segretario generale Cisl Umbria