Cisl Umbria

Filca Cisl Umbria, “Esserci per Cambiare”: “Partecipazione simbolo di democrazia economica”

by CISL LDS

FILCA CISL UMBRIA, “ESSERCI PER CAMBIARE”: “Il lavoratore protagonista nella gestione e nei risultati. Bilateralità è l’esempio”

NOCERA UMBRIA, 14 NOVEMBRE 2025 – ”Esserci per partecipare-La partecipazione per il futuro delle persone nell’epoca delle partecipazioni”. Questo il tema dell’incontro dibattito organizzato da Filca Cisl Umbria e Cisl Umbria presso la sala dei sindaci di Nocera Umbra venerdi 14 Novembre.
Una mattinata intensa, ricca di approfondimenti che è servita soprattutto per fare il punto e disegnare le nuove prospettive del comparto edile alla luce dell’entrata in vigore della Legge sulla Partecipazione dei lavoratori all’organizzazione del lavoro nelle aziende, un provvedimento fortemente voluto dalla Cisl e dalla Filca, partito con una raccolta firme e oggi divenuto per decisione del Governo una delle chiavi del futuro del comparto edile e non solo in un particolare momento storico segnato da profonde trasformazioni nel mondo del lavoro.
Istituzioni, mondo del lavoro, esponenti del sindacato e del mondo della cultura si sono confrontati sul tema del lavoro che cambia, nella necessità sempre più stringente di mettere l’uomo al centro. Questo, nella consapevolezza, in un presente e futuro che si articola su più livelli di transizione.
Per la Filca Nazionale è intervenuto Enzo Pelle: “Noi in Filca – ha sottolineato – abbiamo un grande esempio di partecipazione, ed è il sistema bilaterale, che è la modalità caratterizzante l’azione sindacale della nostra Federazione. La bilateralità è un modello che concepisce relazioni sindacali partecipate che non mirano alla sconfitta delle controparti, ma all’individuazione di interessi comuni e alle modalità per gestirli insieme, applicando il Contratto e valorizzando la rappresentanza. La bilateralità è lo strumento per costruire una rappresentanza qualitativa dei lavoratori in settori a prevalenza di piccole imprese. Non sostituisce le relazioni industriali, ma le rafforza e le stabilizza: è una forma di partecipazione che i lavoratori possono governare e che serve al sistema produttivo per garantire corretta applicazione del Contratto. La partecipazione dà concretezza alla democrazia economica: il lavoratore deve essere protagonista nella gestione e nei suoi risultati. Il sindacato deve promuovere un ampio dibattito su questo tema, valorizzando il lavoro e modernizzando le relazioni sindacali e la bilateralità. La partecipazione è una grande sfida al capitale attraverso il lavoro, perché porta formazione, ricerca e innovazione all’azienda, e inoltre implica una visione di medio-lungo periodo e non si limita alle emergenze del momento. Le imprese devono comprendere che la partecipazione è un investimento sul futuro, definisce un nuovo equilibrio tra capitale e lavoro e contribuisce a una crescita qualitativa costante, coinvolgendo società e territorio”.
Emanuele Petrini, segretario generale della Filca Cisl Umbria ha posto l’accento sulla necessità di mettere il lavoratore al centro perché solo così l’azienda può crescere e migliorare davvero: “La partecipazione – ha sottolineato – è un modello che non guarda solo al bene comune, ma a quello collettivo. Partecipazione vuol dire cogliere le sfide insieme, cercare di trovare un punto in comune sempre nel rispetto dei ruoli. Chi meglio dei lavoratori può supportare l’azienda per il miglioramento delle prestazioni nelle varie fasi, chi meglio di coloro che tutti i giorni contribuiscono alla crescita delle aziende? Una partecipazione attiva inoltre serve anche a fidelizzare i lavoratori. In questa ottica anche il nostro comparto delle costruzioni, si è impegnato nella raccolta firme della Cisl per quella proposta che poi ha dato vita alla legge sulla Partecipazione. Una legge che sicuramente dovrà trovare la sua giusta declinazione anche in Umbria, nelle sue aziende. Piccole e grandi che siano”.
All’incontro, moderato da Vanni Petrelli, Ufficio stampa Filca Cisl Nazionale, hanno preso parte oltre alla presidente della Regione Umbria Stefania Proietti (in collegamento), anche Roberto Segatori (sociologo Unipg), Emmanuele Massagli (presidente Fondazione Tarantelli), Virginio Caparvi (onorevole e sindaco di Nocera Umbra), Leone Bosi (direttore Millerknoll Spa Foligno), il direttore Omya Italia Valerio Veralli, Simone Cascioli (direttore Confindustria Umbria), Laura Moro (associazione Communitas) ed Enzo Pelle (Filca Cisl nazionale): “La partecipazione nasce dall’applicazione di un principio costituzionale di 77 anni fa – dice Massagli – e oggi nell’epoca della quinta rivoluzione industriale è fondamentale perché i lavoratori, se non sono protagonisti della transizione finiscono per subirla. La Filca fa partecipazione da ben prima della legge, tramite la contrattazione: ora con questa legge, diventa comprensibile a tutti, anche a quei settori a minore pezzatura di impresa o maggiore turnover come l’edilizia”.
Laura Moro, dell’associazione Communitas che si occupa di welfare per la Filca Nazionale ha sottolineato: “Il Welfare deve essere partecipato dai lavoratori, perché è al loro servizio. Purtroppo oggi sono ancora tantissimi i lavoratori che sono al di fuori del welfare aziendale. Oggi la sfida più importante per noi è l’opera di ritessitura con i territori ed i vari soggetti, senza pregiudizi. Perché mettere insieme tutti questi partner genera e moltiplica ricchezza”.
Il rapporto fra persona e lavoro – attraverso la dottrina sociale della Chiesa ed il codice di Camaldoli – è stato anche al centro dell’intervento di saluto di Monsignor Luigi Filippucci, direttore diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Foligno.
A concludere l’incontro, Giuliano Bicchieraro, segretario regionale della Cisl Umbria: “La partecipazione, come delineata dalla CISL nella proposta di legge popolare divenuta la Legge 76/2025 – ha spiegato- rappresenta una svolta nel modo di intendere le relazioni industriali e sociali. Non è solo uno strumento di democrazia economica, ma anche la chiave per intercettare e coinvolgere quei lavoratori che ancora non sono sindacalizzati, estendendo diritti e tutele attraverso la forma più evoluta e diffusa che abbiamo in Italia di partecipazione, la bilateralità. La partecipazione consente di redistribuire meglio il reddito, andando oltre la sola contrattazione, grazie a un maggiore potere contrattuale collettivo e a un coinvolgimento diretto dei lavoratori nella gestione d’impresa. Ciò permette di restituire ai lavoratori una parte della ricchezza che contribuiscono a generare, accrescendo insieme produttività, salari, sicurezza e benessere. È un nuovo modello di relazione tra capitale e lavoro, fondato su un patto sociale moderno, capace di unire crescita economica, giustizia sociale e corresponsabilità”
Uffici stampa Filca Cisl Umbria, Filca Cisl nazionale e Cisl Umbria

“Esserci per cambiare”, la Filca Cisl Umbria in vista del convegno: “Ci vuole partecipazione per guidare le transizioni in essere”

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Tutti gli organi di informazione sono invitati all’iniziativa della Filca Cisl Umbria “Esserci per partecipare” che si terrà il giorno 14 novembre 2025 a Nocera Umbra presso la sala dei Sindaci presso il palazzo del Comune. L’evento, che sarà coordinato da Vanni Petrelli (ufficio stampa Filca Cisl nazionale) sarà introdotto dal segretario generale Filca Cisl Umbria Emanuele Petrini (nella foto in basso a destra). Dopo i saluti del direttore diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro di Foligno, Monsignor Luigi Filippucci e della Presidente della Regione Umbria Stefania Proietti interverranno da programma Roberto Segatori (sociologo Unipg), Emmanuele Massagli (presidente Fondazione Tarantelli), Virginio Caparvi (onorevole e sindaco di Nocera Umbra), Leone Bosi (direttore Millerknoll Spa Foligno), il direttore Omya Italia, Simone Cascioli (direttore Confindustria Umbria), Laura Moro (associazione Communitas) ed Enzo Pelle (Filca Cisl nazionale). I lavori saranno chiusi dalla Cisl Umbria e saranno funzionali a trattare di lavoro, ponendo al centro la persona. Questo, nella consapevolezza, in un presente e futuro che si articola su più livelli di transizione.

“Per la Filca Cisl Umbria – anticipa Petrini – la partecipazione diventa l’elemento cardine sul quale investire affinchè la persona sia centrale nello sviluppo e fine ultimo del processo di cambiamento in essere. In questa ottica anche la nostra categoria, che si occupa dei lavoratori e delle lavoratrici del settore delle costruzioni, si è impegnata nella raccolta firme della Cisl per quella proposta che poi ha dato vita alla legge sulla Partecipazione. Una legge che sicuramente dovrà trovare la sua giusta declinazione anche in Umbria, nelle sue aziende. Piccole e grandi che siano”.

Desertificazione bancaria, la First Cisl Umbria consegna la bozza di Protocollo di intesa alla Regione e all’Anci

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La First CISL Umbria ha consegnato in questi giorni alla Regione Umbria e ad ANCI Umbria la bozza di Protocollo di intesa per contrastare il fenomeno della desertificazione bancaria. L’iniziativa fa seguito all’importante convegno del 23 Settembre, organizzato dalla First CISL Umbria, che alla Sala dei Notari di Perugia, davanti ad una platea di oltre duecento persone, ha visto tutte le istituzioni regionali e la Cisl Umbria, unite nella lotta alla desertificazione dei servizi degli istituti di credito.

Il Segretario Generale Regionale Roberto Contessa (nella foto) ha voluto personalmente depositare il documento presso l’ Ufficio di Presidenza della Governatrice Stefania Proietti, all’ Assessorato alla Sviluppo Economico e alla Segreteria Generale di Anci Umbria. Un segnale di grande attenzione per un tema di cui la First CISL umbra e nazionale si occupa da anni e a cui è necessario dare urgentemente risposte.
Il protocollo di intesa, al quale le istituzioni potranno offrire il proprio contributo, individua un metodo di lavoro per mettere in sinergia Regioni, Comuni e parti sociali, creando una cabina di regia che possa elaborare idee e soluzioni per arginare il fenomeno. La First CISL Umbria confida nell’ impegno delle istituzioni regionali e si augura che il tavolo di lavoro possa partire al più presto nell’ interesse dei cittadini e delle famiglie umbre.

Il messaggio della Rerum Novarum di Papa Leone XIII sempre attuale, Cisl Umbria: “Intelligenza artificiale e globalizzazione le nuove sfide”

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PERUGIA, 7 NOVEMBRE 2025 – L’iniziativa “Leone XIII e l’impegno sociale dei cattolici: sindacati, Stato, società”, fortemente voluta dalla Cisl Umbria ed organizzato assieme alla Fondazione Pastore, l’arcidiocesi di Perugia – Città della Pieve e dal suo ufficio per la pastorale del lavoro, ha permesso il 6 novembre 2025 nella città capoluogo di dare proseguo alla Fiaccolata per la Pace che si è tenuta il 30 ottobre 2025 a Santa Maria degli Angeli di Assisi. Infatti questa iniziativa si colloca in un percorso condiviso da tutte le regioni che porterà il prossimo 15 novembre a Roma, all’assemblea “Maratona per la Pace” della Cisl nazionale. Immagini, persone e delegazioni da questi eventi per un’iniziativa che sarà condivisa da tutta Italia per dire no alla guerra e sì alla Pace. Dall’Umbria due iniziative simbolo: una fiaccolata in un luogo riconosciuto a livello mondiale come luogo di Pace e un’iniziativa che ha permesso di trattare dell’enciclica “Rerum Novarum” che fu promulgata da Papa Leone XIII il 15 maggio 1891 con la quale la Chiesa cattolica prese posizione su questioni sociali e fondò la moderna dottrina sociale della Chiesa. Per la Cisl Umbria, e per bocca del suo segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti, non si è trattato di un momento commemorativo oppure accademico nel quale far emergere la figura di un Papa che trascorse da arcivescovo 32 anni a Perugia. L’iniziativa, infatti, assume la propria importanza proprio dalla grande attualità di quel messaggio, dai collegamenti con il presente. “La Cisl – afferma Manzotti – con questa iniziativa vuole riportare al centro della questione il ruolo della persona per riscrivere un modello economico. Siamo attraversati da una serie di transizioni. Tra queste quella digitale, economica e sociale. Solo attraverso la partecipazione sarà possibile traguardare una nuova coesione sociale e benessere lavorativo”.

L’incontro sulla Rerum Novarum ha permesso di affrontare i contenuti del testo in chiave storica ed antropologica, sino a far comprendere che i contenuti di questa enciclica di Papa Leone XIII continuano a tracciare la strada di un sindacato aconfessionale, a matrice cattolica, come la Cisl.
Dopo i saluti istituzionali, del consigliere comunale con delega al lavoro Lorenzo Falistocco, dell’arcivescovo di Perugia – Città della Pieve Ivan Maffeis e del segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti, l’incontro moderato da Paola Frezzini (Ufficio Pastorale della Diocesi di Perugia-Città della Pieve), si è sviluppato grazie a quattro relazioni che hanno permesso di approfondire il tema da più angolazioni. Il prof. Aldo Carera, presidente della Fondazione Pastore, è intervenuto su “La Cisl e il movimento cattolico alla luce della “Rerum Novarum”, il prof. Mario Tosti (Università degli studi di Perugia) su “I cattolici e la questione sociale alla fine dell’800”, il prof. José Angel Lombo (Pontificia università della Santa Croce) su “Antropologia cristiana e questione sociale in Leone XIII” e il prof. Giovanni Stelli (Accademia Vivarium Novum Frascati) su “La natura dello Stato in rapporto alla famiglia, alla società e alla Chiesa”.

Gestione del conflitto e partecipazione: nel corso dell’incontro si è tornati su questi due concetti e sulla loro storia. “Collaborare – è stato sottolineato – significa rispetto reciproco”. Nel corso dei lavori è stato richiamato, in tal senso, l’impegno della Cisl per la legge sulla Partecipazione. Una partecipazione che fa parte del dna dell’organizzazione cislina, memori di quella Cil (Confederazione italiana dei lavoratori) che già nel ’18, come si evince proprio dalla denominazione, metteva al centro la persona, il lavoratore appunto. Anche se poi si dovrà aspettare il 1950 e la Cisl di Giulio Pastore per avere “un effettivo rientro collettivo organizzato dei cattolici alla vita della società”. Nel corso dell’evento non sono mancati i riferimenti a Papa Leone XIV, alla scelta del suo nome che richiama quello dell’arcivescovo di Perugia, Gioacchino Pecci (poi Papa Leone XIII). “La questione sociale di allora – è stato sottolineato – aveva le sue caratteristiche ma oggi, come allora, rimane centrale e potrebbe essere declinata su concetti diversi ma altrettanto incisivi per la società. Questi si chiamano intelligenza artificiale e globalizzazione”.

Terni da oggi il posto di Teleconduzione passa in Abruzzo

by CISL LDS

Nella foto il segretario regionale Cisl Umbria Riccardo Marcelli, tra i suoi incarichi anche quello di coordinatore per la Cisl dell’Area Sindacale Territoriale Terni – Orvieto

Il segretario generale Flaei Cisl Umbria Ciro Di Noia, tra i suoi ultimi presidi regionali proprio quello a Terni di fronte al posto di Teleconduzione

IL SEGRETARIO REGIONALE CISL UMBRIA RICCARDO MARCELLI E IL SEGRETARIO GENERALE FLAEI CISL UMBRIA CIRO DI NOIA: “L’UMBRIA PERDE UN ALTRO ASSET STRATEGICO PER IL TERRITORIO”

6 novembre 2025. Il Nucleo Idroelettrico di Terni da un secolo è un tassello essenziale nel Sistema Elettrico Nazionale, perfettamente integrato con il territorio circostante. 527 MW di capacità massima complessiva, ripartita in un sistema di asset produttivi con un sistema di 16 centrali idroelettriche, 7 dighe, 3 bacini, capace di gestire tre fiumi, Tevere, Nera e Velino, coinvolgendo quattro province: Terni, Perugia, Rieti e Macerata.
Tuttavia dopo l’adesione bipartisan alle iniziative di mobilitazione, salvo qualche eccezioni, il Posto di Teleconduzione di Enel Green Power di Terni è confluito a Montorio al Vomano completando il piano di razionalizzazione. Qui, in provincia di Teramo, Enel Green Power ha creato, si legge testualmente sui canali social “uno degli esempi di infrastruttura tecnologica avanzata in Italia, che monitora continuamente e gestisce a distanza le centrali idroelettriche. Con cento impianti sotto controllo, tra cui 32 grandi dighe, il sistema assicura e ottimizza la produzione di energia elettrica”. A questo vanno aggiunte le 7 linee di riaccensione della rete nazionale 24 ore su 24. Penso che in Abruzzo politica e istituzioni possano essere soddisfatte. Almeno su questo versante.
Mentre i recenti dati dell’Istituto Tagliacarne-Unioncamere elaborati con il supporto della Camera di Commercio dell’Umbria confermano il crollo dell’industria manifatturiera con la provincia di Terni addirittura ultima tra le province ternane, il comprensorio vede restringersi ulteriormente il recinto politico e strategico con la confluenza del Posto di Teleconduzione dalla Valnerina a Montorio. Terni, e di conseguenza l’Umbria, nel sistema del bacino idroelettrico conta di meno, con l’annunciata messa in opera del Disaster Recovery Nazionale ancora da approfondire.
Grazie al lavoro effettuato tra la Direzione aziendale e le organizzazioni sindacali, il personale altamente qualificato utilizzato nel Posto di Teleconduzione sarà riallocato dopo la conclusione del processo di integrazione.  Da un punto di vista matematico non si è perso un posto di lavoro. C’è poco da esultare, però, perché sempre da un punto di vista matematico altre dieci assunzioni potenziali di giovani non sono state effettuate. E per un territorio che lamenta anche il fatto che i giovani vadano a lavorare altrove, si tratta di un’ulteriore perdita certa. 
Cisl Umbria e Flaei Cisl Umbria confermano la contrarietà all’allineamento del Posto di Teleconduzione al modello Enel, che prevede appunto un ridimensionamento occupazionale, una perdita di professionalità mettendo a rischio la sicurezza idraulica del territorio, come denunciato all’unisono da tutte le organizzazioni sindacali.  A Terni ma più in generale in Umbria, occorre rilanciare il diritto a ricevere la buona politica, la sua idoneità specifica a servire il bene pubblico. Al contrario in questi ultimi mesi si sta assistendo ad un’opera costante di demolizione delle istituzioni. Tutto ciò, alla lunga, sta conducendo a delegittimare le stesse istituzioni e chi le rappresenta, con il rischio che vengano svuotate del loro effettivo valore. A partire dalla vicenda del Posto di Teleconduzione appare urgente ristabilire e recuperare valori e regole condivise, spirito di servizio e rispetto delle persone e dei ruoli ricoperti. A cominciare da quelle persone che ricoprono ruoli apicali per la Comunità. Altrimenti il rischio è quello di assistere ad un lento depauperamento dei Centri strategici con relativa ulteriore perdita di peso politico.

Riccardo Marcelli – Segretario Regionale Cisl Umbria                                                                                      

Ciro Di Noia – Segretario Generale Flaei Cisl Umbria

Sicurezza, Giuliano Bicchieraro: “La sicurezza non è un costo, ma un valore fondamentale e una responsabilità collettiva”

by CISL LDS

Il segretario regionale Cisl Umbria Giuliano Bicchieraro interviene sul tema della sicurezza

PERUGIA, 5 NOVEMBRE 2025 – Ancora una tragedia sul lavoro. Quanto accaduto nei giorni scorsi durante i lavori di ristrutturazione e consolidamento della Torre dei Conti a Roma ci richiama, con forza, alla drammatica attualità del tema della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.

Ci risiamo: la sicurezza deve rappresentare la priorità nelle scelte aziendali e nell’organizzazione del lavoro in ogni ambito e settore, soprattutto in quei luoghi dove i rischi sono più presenti.

In un appalto pubblico, finanziato con fondi PNRR, episodi del genere non devono accadere. È inaccettabile che nel 2025 si continui a morire di lavoro, nei cantieri, e in ogni luogo di lavoro.

Abbiamo bisogno di diffondere una vera cultura della prevenzione, con attenzione a tutti gli indicatori di rischio, evitando quei comportamenti errati che ancora troppo spesso accompagnano la quotidianità del lavoro.

Tutti i soggetti coinvolti nella salute e sicurezza – istituzioni, imprese, lavoratori, enti bilaterali, organismi paritetici e organi di vigilanza – devono fare sistema, concentrando e coordinando le proprie forze per debellare questa piaga sociale.

La formazione è un elemento strategico, ma da sola non basta: deve essere accompagnata da una consapevolezza diffusa e da azioni concrete sul campo. Solo così potremo ottenere i risultati che il Paese attende da troppo tempo.

Servono più formazione, più prevenzione, più controlli e una piena applicazione degli strumenti di legge già a disposizione, come la “patente a crediti” per la sicurezza, che rappresenta un passo avanti importante per tutto il sistema degli appalti, pubblici e privati.

La vera differenza va fatta attraverso protocolli di legalità, sicurezza e qualità del lavoro, che assicurino trasparenza, responsabilità e rispetto delle regole in ogni fase dell’appalto.

La CISL Umbria esprime le più sentite condoglianze alla famiglia dell’operaio edile che ha perso la vita in questo tragico incidente.

E vogliamo ancora una volta ribadire che serve un sistema previdenziale equo e realistico, che tenga conto della natura del lavoro svolto nel corso della vita.

Non si può morire a 66 anni sotto le macerie di un cantiere: a quell’età un operaio edile come tanti altri che svolgono mansioni gravose e usuranti, dovrebbero essere in pensione o impegnato in altri incarichi meno pesanti.

Per noi, la sicurezza non è un costo, ma un valore fondamentale e una responsabilità collettiva. Anche per questo da un po’ di tempo la Cisl ribadisce un concetto che è ben presente nel novero dei suoi principi fondanti e che è diventata addirittura una legge entrata in vigore a giugno di questo anno (legge 76/2025) che riguarda la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle aziende, anche e soprattutto sul versante organizzativo in maniera tale che argomenti fondamentali che riguardano la  sicurezza, la salute, la vita, nei luoghi di lavoro, possano essere gestiti anche e soprattutto dagli stessi lavoratori.

Giuliano Bicchieraro

Segretario regionale Cisl Umbria

 

Grande partecipazione alla conferenza “Logopedia e invecchiamento cognitivo” a Foligno

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Il segretario generale Fnp Cisl Foligno Sante Fraccalvieri: “Continueremo a fare incontri informativi – formativi per una consapevole longevità attiva”

L’incontro promosso dalla FNP Cisl di Foligno ha offerto spunti concreti su prevenzione, strategie e qualità della vita nelle età più mature. Relatrice la dottoressa Lisanne Giovannelli

FOLIGNO, 31 ottobre 2025 – Si è svolta il 30 ottobre 2025 presso la sala riunioni della sede Cisl di Foligno la conferenza dal titolo “Logopedia e invecchiamento cognitivo: prevenzione, strategie e qualità di vita”, tenuta dalla dottoressa Lisanne Giovannelli, logopedista con laurea magistrale in Scienze riabilitative delle professioni sanitarie.
“Attraverso il suo lavoro e la sua attività divulgativa – sottolinea il segretario generale Fnp Cisl Foligno Sante Fraccalvieri al termine dell’iniziativa -, è stato possibile promuove una visione moderna della logopedia, intesa non solo come percorso terapeutico, ma come strumento di prevenzione e mantenimento delle funzioni cognitive durante tutto l’arco della vita”. La sua soddisfazione è motivata anche dal fatto che l’incontro, promosso dalla federazione che rappresenta (i pensionati della Cisl del territorio di Foligno) ha registrato una straordinaria partecipazione. “Un chiaro segno – precisa – del crescente interesse verso i temi cruciali legati al benessere cognitivo e alla prevenzione dell’invecchiamento. Questo evento si inserisce in un più ampio impegno della Fnp Cisl, che da sempre pone al centro della propria attività il contrasto alle fragilità legate all’età avanzata”.
La Fnp Cisl, infatti, attraverso iniziative come questa, si propone non solo di sensibilizzare la comunità sul tema della salute cognitiva, ma anche di diffondere una cultura della prevenzione che vada oltre il semplice aspetto sanitario, mirando a una vera e propria protezione delle fragilità. “Questo approccio globale – spiega il segretario – prevede un’attenzione particolare alle diverse dimensioni del benessere, fisico, psicologico e sociale, affinché ogni pensionato possa affrontare la fase della vita con la maggiore serenità possibile, riducendo i rischi connessi al decadimento fisico e mentale. L’incontro ha rappresentato dunque un’opportunità per avviare una riflessione condivisa su come migliorare la qualità della vita degli anziani e promuovere politiche che sostengano l’autonomia e la dignità in ogni fase della vita”.
Nel corso della conferenza, la dottoressa Giovannelli ha illustrato l’importanza della logopedia non solo come strumento di cura, ma anche di prevenzione, spiegando come mantenere attiva la mente attraverso esercizi mirati, stimolazione linguistica e relazionale, e buone abitudini quotidiane. “La parola è una funzione complessa e profondamente legata alla nostra identità – ha sottolineato la dottoressa – e mantenerla viva significa preservare anche la nostra autonomia e la qualità della vita”.
All’evento hanno partecipato il coordinamento delle politiche genere e l’Anteas di Foligno, insieme alla presidente del coordinamento di genere Umbria, Bruna Raspa, alla segretaria Fnp Cisl Umbria, Paola Cianchetti e alla presidente del coordinamento politiche di genere di Foligno, Orietta Natalini, oltre a tutti i collaboratori della Fnp di Foligno.
I partecipanti hanno seguito con grande attenzione gli interventi, ponendo molte domande su come riconoscere i primi segnali di decadimento cognitivo e su quali strategie adottare per rallentarne la progressione. L’incontro si è concluso con un dibattito partecipato e vivace, che ha confermato quanto il tema della salute cognitiva sia attuale e sentito.
Il Segretario Generale della Fnp Cisl di Foligno, Sante Fraccalvieri, insieme alla sua segreteria composta da Attilio Renzini e Patrizia Sisti, ha espresso grande soddisfazione per il successo dell’iniziativa, alla quale ha preso parte anche il coordinatore per la Cisl dell’Area Sindacale Territoriale Foligno-Spoleto, Bruno Mancinelli. Fraccalvieri ha sottolineato la volontà di dare seguito all’iniziativa attraverso nuovi appuntamenti di confronto e sensibilizzazione su salute e prevenzione, per contribuire alla diffusione di una vera e propria cultura della longevità attiva e responsabile.

Maratona per la Pace, Cisl Umbria: “La catena della solidarietà porterà anche l’Umbria a Roma il prossimo 15 novembre”

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LA CISL UMBRIA SI MOBILITA PER DARE VITA ALLA FIACCOLATA DELLA PACE A SANTA MARIA DEGLI ANGELI DI ASSISI: “LA CATENA DELLA SOLIDARIETA’ PORTERA’ ANCHE L’UMBRIA A ROMA IL PROSSIMO 15 NOVEMBRE”

Tutti gli organi di informazione sono invitati alla Maratona per la Pace organizzata dalla Cisl Umbria che si terrà a Santa Maria degli Angeli di Assisi (PG) il 30 ottobre 2025 dalle ore 18,00 alle ore 20,00 per ribadire che la pace non è mai un dono scontato. “E’ una responsabilità – fa sapere la segreteria della Cisl Umbria – che chiama ciascuno di noi a fare la propria parte. Oggi di fronte a guerre, violenze e nuove divisioni, la Cisl sceglie di mobilitarsi per dire no ad ogni conflitto, no ad ogni violazione dei diritti umani attraverso una Maratona per la Pace. La Pace – proseguono – esiste solo dove c’è libertà, giustizia, riconoscimento reciproco, solidarietà e fraternità. Difenderla significa avere coraggio, coerenza e responsabilità, scegliendo sempre il dialogo e azioni concrete per proteggere le vittime e fermare chi semina distruzione”.
La Maratona per la Pace è una catena di iniziative costruita insieme alle strutture Cisl in tutto il Paese. Un percorso che unisce e al quale, in Umbria, vedrà anche la partecipazione della Diocesi, dell’Anpi, della Croce Rossa e della Caritas. Questo impegno confluirà in una grande assemblea nazionale il prossimo 15 novembre a Roma. “Questo – sottolinea la segretaria Cisl Umbria – sarà un traguardo simbolo di cammino collettivo che vuole superare ogni divisione e costruire fraternità”.
Tutti gli organi di informazione sono invitati a partecipare. Il punto di partenza, alle ore 18,00, è previsto alla rotatoria davanti alla Basilica. I partecipanti si sposteranno poi in piazza Garibaldi.

 

Aggiornamento – L’intervento del segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti in diretta sulla pagina Facebook Cisl Umbria. Riguardalo: https://www.facebook.com/watch/?v=1877688669789767

Aeroporto internazionale San Francesco d’Assisi, la Fit Cisl Umbria e la Ugl trasporti Umbria chiedono alla Regione di essere convocati

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AEROPORTO INTERNAZIONALE SAN FRANCESCO D’ASSISI, LA FIT CISL UMBRIA E LA UGL TRASPORTI UMBRIA CHIEDONO ALLA REGIONE DI ESSERE CONVOCATI: “LO SVILUPPO DELLO SCALO UMBRO E’ NECESSARIO PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO ED OPPORTUNITA’ DI STABILIZZAZIONE E NUOVE ASSUNZIONI”
PERUGIA, 29 OTTOBRE 2025 – Una conferenza stampa per tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica ed essere convocati dalla Regione per essere protagonisti dello sviluppo di una delle più importanti infrastrutture umbre: l’Aeroporto internazionale San Francesco d’Assisi. Per questo oggi, 29 ottobre 2025, Fit Cisl Umbria e Ugl trasporti Umbria hanno voluto incontrare gli organi di informazione. Nel corso dell’appuntamento con la stampa, il segretario generale Fit Cisl Umbria Fabio Ciancabilla e il segretario regionale Ugl trasporti Umbria Mirko Rossi (nella foto) hanno ribadito “l’importanza di valutare concretamente la proposta di un grande vettore. Una proposta – spiegano – che potrebbe avere ricadute sia in termini di sviluppo per lo scalo umbro, e quindi per l’intero territorio regionale, ma anche in termini occupazioni (sia per quanto riguarda le stabilizzazioni che nuove assunzioni). Per questo chiediamo alla Regione, socio di maggioranza della Sase (la società che gestisce l’aeroporto umbro), di superare i problemi in essere. La questione, infatti – spiegano -, è legata alla Legge Madia, ma probabilmente guardando al bilancio 2026 potrebbe essere possibile progettare l’auspicato sviluppo in termini costruttivi anche alla luce della prevista rivisitazione del Piano nazionale degli aeroporti. Ma per agire – concludono – è necessario aprire un tavolo di confronto soci, aeroporto e sindacati. Attendiamo una risposta dalla Regione e auspichiamo che sia positiva e in tempi brevi”.