Cisl Umbria

«La sanità nelle aree interne dell’Umbria», il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti: “Il piano socio – sanitario regionale deve tener conto anche dei cittadini che vivono nelle zone svantaggiate”

by CISL LDS

Il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti

PERUGIA, 9 DICEMBRE 2025 – Si è svolto nei giorni scorsi a Costacciaro un convegno-seminario sul tema della sanità nelle aree interne dell’Umbria, organizzato dalla CISL Umbria, dal centro di bioetica Fileremo e dalla Università degli uomini originari di Costacciaro con l’obiettivo di riflettere sulla sanità, partendo dalla esperienza delle aree interne. Dopo i saluti istituzionali dei sindaci di Costacciaro, Andrea Capponi, di Scheggia, Fabio Vergari, di Sigillo, Giampiero Fugnanesi e di Fossato di Vico, Lorenzo Polidori, del presidente del Fileremo Antonio Margiotta, è intervenuto Angelo Manzotti, segretario generale regionale della CISL Umbria che ha sottolineato l’importanza delle aree montane della regione, nelle quali vivono circa 200 mila umbri. “Il seminario – ha sottolineato Manzotti – è stato concepito dalla CISL Umbria per avere un necessario confronto in una fase di elaborazione del piano regionale socio – sanitario in modo da essere consapevoli delle esigenze delle popolazioni residenti nelle aree interne. I problemi di desertificazione, per altro – prosegue il segretario -, non riguardano solo la sanità, ma anche la scuola, i trasporti, le banche e il commercio. Per la Cisl Umbria il modello da attuare è quello della sanità territoriale, tenendo conto anche dell’indice di invecchiamento, particolarmente elevato in Umbria. Case di comunità, assistenza domiciliare e telemedicina, sono alcune delle risposte tecniche che si possono dare”.

Nell’avviare gli interventi dei relatori presenti, il dott. Tullio Ostilio Moschini, coordinatore delle politiche socio – sanitarie della Cisl Umbria ha proposto di avviare un tavolo di lavoro sui temi evidenziati dai sindaci e dai relatori.
Tutti gli intervenuti hanno segnalato l’importanza della sanità legata al territorio e della fondamentale relazione personale fra medico e malato. In particolare Euro Puletti, della Università degli uomini originari di Costacciaro, ha ricordato di come la realtà che rappresenta si facesse carico, fin dal Medioevo, della cura di abitanti del Castello e dei pellegrini attraverso un ospedale e un medico che veniva sostenuto dalla comunità. Questa esperienza è un esempio storico di sanità territoriale che potrebbe ispirare anche il futuro. E’ emersa poi la capacità delle comunità locali a intervenire sulle problematiche sanitarie, mettendo in rete le risorse collettive di cui dispongono.
“L’incontro quindi – ha ribadito Manzotti a margine dell’evento – è stato l’inizio di una collaborazione volta a migliorare, in sede di contrattazione, il Piano socio – sanitario regionale in corso di redazione”.
Sono intervenuti come relatori il prof. Giovanni Stelli del Centro di Bioetica Fileremo, il già ricordato prof. Euro Puletti e la dottoressa Paola Tomassoli, direttrice del Distretto Alto Chiascio.
Hanno partecipato alla tavola rotonda, secondo momento del seminario e moderata dal dott. Stefano Mosca e dalla dott.sa Loredana Minelli, il dott. Stefano Ambrogi, medico generale, il dott. Fabio Ermili, bioeticista e chirurgo, il dott. Bruno Lepri, fisiatra, il dott. Stefano Lucentini, pediatra e la dott.ssa Cinzia Venturi, responsabile del servizio infermieristico del distretto.

La sanità nelle aree interne dell’Umbria

by CISL LDS

Convegno: «La sanità nelle aree interne dell’Umbria»: Costacciaro, 6 dicembre 2025, ore 9.00 – Sala San Marco- Corso Mazzini

PERUGIA, 3 DICEMBRE 2025 – La necessità di azioni per il popolamento e la tutela dei piccoli borghi, scaturisce dalla consapevolezza del valore civile, educativo, simbolico, spirituale, evocativo delle memorie, in essi contenuto e giunto fino a noi e anche dalla fiducia nel loro potenziale economico e sociale perché elemento identitario della realtà italiana. La qualità della vita nei piccoli centri è migliore rispetto ai grandi conglomerati urbani, ma spesso non può essere mantenuta per la crescente desertificazione dei servizi e per la perdita di popolazione. L’attivazione di politiche per la tutela, il restauro e lo sviluppo dei borghi richiedono una collaborazione fra enti pubblici, terzo settore e privati al fine di generare interventi caratterizzati da una visione complessiva. Per essere efficaci essi devono essere diversi nei territori, pur all’interno di un quadro generale. La presenza di servizi, in particolari sanitari, è sicuramente un elemento fondamentale. La nuova legge del 12 settembre 2025 n. 131 intitolata «Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane » offre incentivi significativi in molti ambiti fra cui la natalità, l’avvio d’imprese giovanili, la sanità e le scuole. La rapida promulgazione dei regolamenti applicativi sarebbe utile per avere nuovi strumenti a disposizione.
Lo spopolamento delle aree interne della nostra Regione è ormai un dato assodato.
Il convegno, promosso dalla Segreteria regionale CISL Umbria, dal Centro di Bioetica Fileremo e dall’Università degli Uomini Originari di Costacciaro, vuole, in primo luogo, riflettere sugli aspetti della sanità vista come rapporto fra utenti, pazienti, personale sanitario e comunità, confrontando presente e passato.
La partecipazione annunciata di amministratori comunali, personale sanitario e delle farmacie potrebbe inoltre favorire un confronto volto a definire obiettivi territoriali concreti per l’organizzazione della sanità anche in vista del Piano Sanitario che la Regione sta elaborando. E’ questa una delle finalità principali del convegno.

TUTTI GLI ORGANI DI INFORMAZIONE SONO INVITATI

Partecipazione nella memoria e nella contrattazione sociale

by CISL LDS

La Cisl di Terni celebra la Giornata mondiale per le persone disabili con una iniziativa dedicata ai 75 anni della Cisl con un approfondimento sulle politiche della diversità e dell’inclusione con un occhio all’invecchiamento attivo e alla staffetta generazionale

L’intervento del segretario regionale Cisl Umbria Riccardo Marcelli

La Cisl di Terni ha celebrato in un colpo solo i 75 anni dalla fondazione della Cisl, i 30 dalla scomparsa del segretario provinciale Claudio Ratini, i 25 dal trasferimento nell’attuale sede di via del Cassero. Lo ha fatto all’insegna della partecipazione. Partecipazione della memoria e partecipazione nella contrattazione sociale con un focus sulla giornata internazionale delle persone con disabilità che si celebrerà mercoledì 3 dicembre 2025. Ma è stata pure l’occasione per programmare la manifestazione del 13 dicembre a Roma per migliorare i contenuti della Legge di Bilancio.

A fare gli onori di casa il responsabile della Cisl di Terni Riccardo Marcelli: “Una giornata importante della Cisl di Terni durante la quale abbiamo celebrato i settantacinque anni di storia della Cisl attraverso il racconto di Faliero Chiappini che ha ricordato uno dopo l’altro i segretari che si sono succeduti e l’epoca storica in cui hanno operato”. Così l’album dei ricordi è stato sfogliato cominciando da Gaetano Buffato dal 1950 al 1956, Filippo Tealdi, 1956-1962, Gastone Rapallini, 1962-1977, Angelo Longaroni, 1977-1985, Giovanni Censini, 1985, 1993, Claudio Ratini, 1993-1995, Umberto Natale, 1996-1999, Faliero Chiappini, 1999-2013, Celestino Tasso, 2012-2017, Angelo Manzotti, 2017-2019, Riccardo Marcelli dal 2020.

Attimi di commozione durante l’intervento di Flavio Confaloni che ha ricordato Claudio Ratini. Presenti la nuora e la nipote del segretario Ratini colto da un malore improvviso il 2 novembre del 1995 all’interno dell’ufficio all’epoca di via Annio Floriano. “Quella odierna non è solamente una giornata di commemorazione –afferma Paolo Conti,, segretario generale dei Pensionati Cisl di Terni- ma anche un’occasione per riflettere sul passato, sul presente e sul futuro della nostra organizzazione. Vuol dire anche memoria e ricordi che devono essere trasformati in un nostro impegno concreto”.

Nella seconda parte si è approfondita la questione della Partecipazione nella contrattazione sociale, con un focus disabilità. Il sindaco di Arrone Fabio Di Gioia illustrando l’importanza strategica della contrattazione sociale anche per un piccolo comune, ha sottolineato come promuovere un dialogo diretto e integrato tra cittadini, sindacati e uffici comunali serva ad individuare e rispondere a bisogni specifici del territorio. “Questo approccio rafforza la democrazia permettendo di trovare risposte innovative e partecipate ai problemi, migliorando i servizi sociali e le condizioni di vita di tutti”. 

Il segretario generale della Fnp Umbria Dario Bruschi, pur sottolineando la bontà del dialogo intrapreso con la Regione Umbria in merito alla messa in opera sia dell’Osservatorio sui tempi delle liste di attesa che quello sulla Disabilità, ha evidenziato come la stessa Regione debba organizzare incontri dove la partecipazione possa essere reale: “Con l’Anci –rivela Dario Bruschi- stiamo lavorando affinché si possa rinnovare un protocollo per la Contrattazione sociale, uno strumento utile per consentire a tutti i comuni della nostra regione di poter dialogare con le forze sociali”.

Silvia Stefanovichj del Dipartimento diversità, equità, inclusione della Cisl nazionale, si è soffermata nella cornice tracciata dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità e dalla Strategia europea sulla disabilità che invita gli Stati membri ad inserire nella contrattazione nazionale clausole specifiche sia a tutela dei lavoratori con disabilità, sia a tutela dei lavoratori che sono contestualmente cargivers di una persona con disabilità grave o non autosufficiente. In questa connotazione dinamica di disabilità, basata sulla relazione, ben si colloca il sistema di relazioni industriali e il mestiere di fa contrattazione collettiva, come facilitatori di inclusione”.

L’incontro è stato utile anche per approfondire la storia della Cisl a Terni. L’intervento di Faliero Chiappini, passato segretario nel territorio.

Il Responsabile Cisl di Terni Riccardo Marcelli ricordando la manifestazione del 13 dicembre in cui la Cisl chiederà dunque un progetto di sviluppo condiviso, che trovi risposte già nella Legge di Bilancio 2026 e che guardi con coraggio alle grandi trasformazioni che stanno attraversando la società, dal lavoro alle politiche industriali, fino alla sostenibilità sociale e ambientale ha ricordato come in una provincia come quella di Terni dove secondo il rendiconto dell’Inps  la provincia di Terni registra un saldo demografico negativo e una popolazione sempre più anziana dove l’importo medio mensile delle pensioni erogate in provincia è di 894 euro, un valore nettamente inferiore rispetto alla media umbra di 1.241 euro e ancor più distante da quella nazionale, pari a 1.415 euro, dove la manifattura fa registrare una situazione di stallo, è necessario lavorare per accrescere la produttività facendo leva sulla staffetta generazionale legata all’invecchiamento attivo: “Dobbiamo evitare che i lavoratori raggiungano il traguardo della pensione con malattia professionali o invalidanti. Servono quindi politiche a sostegno che consentano l’incentivazione di politiche volte a programmare la staffetta generazionale nei luoghi di lavoro”.

Terni 2 dicembre 2025

Miglioramento dell’accesso alla città di Perugia: le nuove proposte non risolvono il problema. Serve una riflessione più ampia e responsabile

by CISL MF
Miglioramento dell’accesso alla città di Perugia: le nuove proposte non risolvono il problema. Serve una riflessione più ampia e responsabile

La CISL Umbria esprime forte preoccupazione riguardo al progetto Anas che l’attuale governo comunale di Perugia pare si appresterà ad approvare al prossimo consiglio. Prendiamo atto che il progetto originario viene di fatto accantonato per lasciare spazio a soluzioni che, pur presentate come innovative, si limitano principalmente al raddoppio delle rampe d’accesso alla E45 in direzione Perugia.

Riteniamo che questi interventi non siano adeguati ad affrontare la reale portata del problema. Le decine di migliaia di veicoli che ogni giorno transitano nell’area continueranno infatti a convergere sullo svincolo di Ponte San Giovanni, e le nuove rampe rischiano soltanto di spostare più avanti, in prossimità del tratto sopraelevato e della galleria Volumni, che tra l’altro lo stesso tratto interessato non garantisce corsie di emergenza adeguate quindi ogni problema tecnico o incidente avrà impatto amplificato, tutto lascia presagire che l’ingorgo  rimarrà sostanzialmente invariato se non addirittura peggiorato. La confluenza di cinque corsie delle nuove rampe nelle due corsie del raccordo Perugia Bettolle, appare, inoltre, un evidente imbuto che non potrà garantire la fluidità del traffico.

Sul piano ambientale e sanitario non emergono elementi rassicuranti. La concentrazione di mezzi nell’area non verrà ridotta e questo comporterà il mantenimento – se non un peggioramento – dei livelli di inquinamento atmosferico, con ricadute sulla salute dei cittadini di Collestrada, Ponte San Giovanni e Balanzano. Si aggiunga a questo la complessità della cantierizzazione prevista: undici fasi distribuite su 730 giorni, con riduzioni significative delle corsie che causeranno inevitabili blocchi sia sulla E45 sia sulle strade urbane delle frazioni coinvolte. Un disagio prolungato, che rischia di paralizzare interi quartieri senza offrire garanzie sull’efficacia dell’opera una volta terminata.

Rivolgendoci ad Anas, all’amministrazione comunale e regionale, alla luce di questi elementi, temiamo che si stiano destinando risorse ingenti a interventi che non solo non risolveranno i problemi per cui sono stati ipotizzati, ma potrebbero addirittura complicare ulteriormente la situazione della mobilità e la qualità dell’aria. Se le opere non riducono né il traffico né l’inquinamento, ma rischiano di peggiorarli, diventa doveroso aprire una riflessione più ampia, seria e partecipata sull’intera strategia di intervento.

Per questo la CISL Umbria chiede a tutti gli enti competenti di avviare un percorso di valutazione complessiva che tenga conto non solo degli aspetti ingegneristici, ma anche del benessere dei cittadini, della sostenibilità ambientale potenziando il trasporto pubblico e interventi di mobilità sostenibile e dell’effettiva utilità dell’investimento pubblico. Ormai è chiaro, che si rende necessario fare un intervento radicale a livello infrastrutturale, partendo dall’assunto che le due arterie, E45 e raccordo Perugia Bettolle non sono più sufficienti per rendere il traffico fluido senza creare ingorghi, l’unica soluzione ad oggi ci pare essere quella che risiede nella separazione del traffico intercomunale da quello interregionale. Serve, quindi trasparenza, serve coinvolgimento delle comunità locali e delle parti sociali, e serve soprattutto verificare se esistano alternative più efficaci per migliorare la mobilità dell’area perugina, il progetto “nodo” poteva essere una di queste.

La salute dei cittadini, la sicurezza stradale e l’uso responsabile delle risorse pubbliche devono rimanere le priorità assolute. La CISL Umbria conferma la propria disponibilità a un confronto costruttivo con l’Amministrazione per contribuire alla definizione di soluzioni realmente utili, sostenibili e condivise per il futuro della città e del territorio.

Giuliano Bicchieraro

Assemblea Cisl Umbria a Terni per trattare di partecipazione e festeggiare 75 anni di storia in via del Cassero

by CISL LDS

L’iniziativa sarà nel segno del ricordo del passato segretario Claudio Ratini, a trent’anni dalla sua scomparsa

TERNI – 26 NOVEMBRE 2025 – Assemblea a Terni per trattare di partecipazione: tema centrale che ha visto in prima linea anche la Cisl dell’Umbria nella raccolta firme per una proposta divenuta poi legge. Il 2 dicembre 2025 a partire dalle ore 9,15 alla Cisl di Terni, in via del Cassero,20, si svolgerà un incontro che si articolerà su più fronti: da quello dell’approfondimento, con il tema della partecipazione nella storia sindacale con un focus sociale sulla disabilità (ad anticipare il 3 dicembre, giornata internazionale delle persone con disabilità) a quello della memoria e del ricordo del passato segretario Claudio Ratini (a trent’anni dalla sua scomparsa) fino ad arrivare a toccare momenti di festa nel ripercorrere 75 anni di storia della Cisl in via del Cassero. “Il nostro intento – anticipa il segretario regionale Cisl Umbria Riccardo Marcelli – è quello di analizzare il presente in termini propositivi, facendo tesoro di quello che è stato il nostro passato, per riuscire a continuare ad essere protagonisti del cambiamento”.

TUTTI GLI ORGANI DI INFORMAZIONE SONO INVITATI A PARTECIPARE.

Una panchina rossa contro la violenza sulle donne: dal 25 novembre 2025 davanti alla sede Cisl di Foligno

by CISL LDS

Tutti gli organi di informazione sono invitati il 25 novembre 2025, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, all’installazione della panchina rossa del Coordinamento donne Cisl Umbria e della Cisl Umbria che si terrà a Foligno in via La Louviere, 1 alle ore 15,30 (davanti alla sede Cisl). All’evento parteciperanno rappresentanti del Coordinamento donne Cisl Umbria, della Cisl Umbria e dell’Area Sindacale Territoriale Foligno – Spoleto. 

Partono da Castiglione del Lago gli incontri di Adiconsum Umbria con Fnp Cisl Umbria e First Cisl Umbria sulla digitalizzazione

by CISL LDS

L’intervento del segretario Generale First Cisl Umbria Roberto Contessa. A sinistra il Presidente Adiconsum Umbria Giancarlo Monsignori.

CASTIGLIONE DEL LAGO, 21/11/2025 – Partono da Castiglione del Lago gli incontri di Adiconsum, in collaborazione con Fnp Cisl Umbria e First CISL Umbria su digitalizzazione, utilizzo degli Home banking e i rischi connessi. Ai lavori, coordinati dal Presidente di Adiconsum Umbria Giancarlo Monsignori sono seguiti i saluti del Segretario Generale della First Cisl Umbria Roberto Contessa, che ha ringraziato la collega di Segreteria Laura Calistroni, delegata alla formazione, per l’organizzazione del percorso.

Contessa ha anche espresso grande soddisfazione per l’ iniziativa e ha garantito il massimo impegno della categoria a servizio di un progetto di grande attualità e valore sociale.
Davanti ad una folta e attenta platea di partecipanti, Marco Berardinelli e Marco Belia, rispettivamente membri della segreteria regionale e del Consiglio Generale della First Cisl Umbria, hanno svolto la loro lezione.

Il prossimo appuntamento è previsto per il 28 Novembre a Foligno.

Fonte: First Cisl Umbria

Filca Cisl Umbria, “Esserci per Cambiare”: “Partecipazione simbolo di democrazia economica”

by CISL LDS

FILCA CISL UMBRIA, “ESSERCI PER CAMBIARE”: “Il lavoratore protagonista nella gestione e nei risultati. Bilateralità è l’esempio”

NOCERA UMBRIA, 14 NOVEMBRE 2025 – ”Esserci per partecipare-La partecipazione per il futuro delle persone nell’epoca delle partecipazioni”. Questo il tema dell’incontro dibattito organizzato da Filca Cisl Umbria e Cisl Umbria presso la sala dei sindaci di Nocera Umbra venerdi 14 Novembre.
Una mattinata intensa, ricca di approfondimenti che è servita soprattutto per fare il punto e disegnare le nuove prospettive del comparto edile alla luce dell’entrata in vigore della Legge sulla Partecipazione dei lavoratori all’organizzazione del lavoro nelle aziende, un provvedimento fortemente voluto dalla Cisl e dalla Filca, partito con una raccolta firme e oggi divenuto per decisione del Governo una delle chiavi del futuro del comparto edile e non solo in un particolare momento storico segnato da profonde trasformazioni nel mondo del lavoro.
Istituzioni, mondo del lavoro, esponenti del sindacato e del mondo della cultura si sono confrontati sul tema del lavoro che cambia, nella necessità sempre più stringente di mettere l’uomo al centro. Questo, nella consapevolezza, in un presente e futuro che si articola su più livelli di transizione.
Per la Filca Nazionale è intervenuto Enzo Pelle: “Noi in Filca – ha sottolineato – abbiamo un grande esempio di partecipazione, ed è il sistema bilaterale, che è la modalità caratterizzante l’azione sindacale della nostra Federazione. La bilateralità è un modello che concepisce relazioni sindacali partecipate che non mirano alla sconfitta delle controparti, ma all’individuazione di interessi comuni e alle modalità per gestirli insieme, applicando il Contratto e valorizzando la rappresentanza. La bilateralità è lo strumento per costruire una rappresentanza qualitativa dei lavoratori in settori a prevalenza di piccole imprese. Non sostituisce le relazioni industriali, ma le rafforza e le stabilizza: è una forma di partecipazione che i lavoratori possono governare e che serve al sistema produttivo per garantire corretta applicazione del Contratto. La partecipazione dà concretezza alla democrazia economica: il lavoratore deve essere protagonista nella gestione e nei suoi risultati. Il sindacato deve promuovere un ampio dibattito su questo tema, valorizzando il lavoro e modernizzando le relazioni sindacali e la bilateralità. La partecipazione è una grande sfida al capitale attraverso il lavoro, perché porta formazione, ricerca e innovazione all’azienda, e inoltre implica una visione di medio-lungo periodo e non si limita alle emergenze del momento. Le imprese devono comprendere che la partecipazione è un investimento sul futuro, definisce un nuovo equilibrio tra capitale e lavoro e contribuisce a una crescita qualitativa costante, coinvolgendo società e territorio”.
Emanuele Petrini, segretario generale della Filca Cisl Umbria ha posto l’accento sulla necessità di mettere il lavoratore al centro perché solo così l’azienda può crescere e migliorare davvero: “La partecipazione – ha sottolineato – è un modello che non guarda solo al bene comune, ma a quello collettivo. Partecipazione vuol dire cogliere le sfide insieme, cercare di trovare un punto in comune sempre nel rispetto dei ruoli. Chi meglio dei lavoratori può supportare l’azienda per il miglioramento delle prestazioni nelle varie fasi, chi meglio di coloro che tutti i giorni contribuiscono alla crescita delle aziende? Una partecipazione attiva inoltre serve anche a fidelizzare i lavoratori. In questa ottica anche il nostro comparto delle costruzioni, si è impegnato nella raccolta firme della Cisl per quella proposta che poi ha dato vita alla legge sulla Partecipazione. Una legge che sicuramente dovrà trovare la sua giusta declinazione anche in Umbria, nelle sue aziende. Piccole e grandi che siano”.
All’incontro, moderato da Vanni Petrelli, Ufficio stampa Filca Cisl Nazionale, hanno preso parte oltre alla presidente della Regione Umbria Stefania Proietti (in collegamento), anche Roberto Segatori (sociologo Unipg), Emmanuele Massagli (presidente Fondazione Tarantelli), Virginio Caparvi (onorevole e sindaco di Nocera Umbra), Leone Bosi (direttore Millerknoll Spa Foligno), il direttore Omya Italia Valerio Veralli, Simone Cascioli (direttore Confindustria Umbria), Laura Moro (associazione Communitas) ed Enzo Pelle (Filca Cisl nazionale): “La partecipazione nasce dall’applicazione di un principio costituzionale di 77 anni fa – dice Massagli – e oggi nell’epoca della quinta rivoluzione industriale è fondamentale perché i lavoratori, se non sono protagonisti della transizione finiscono per subirla. La Filca fa partecipazione da ben prima della legge, tramite la contrattazione: ora con questa legge, diventa comprensibile a tutti, anche a quei settori a minore pezzatura di impresa o maggiore turnover come l’edilizia”.
Laura Moro, dell’associazione Communitas che si occupa di welfare per la Filca Nazionale ha sottolineato: “Il Welfare deve essere partecipato dai lavoratori, perché è al loro servizio. Purtroppo oggi sono ancora tantissimi i lavoratori che sono al di fuori del welfare aziendale. Oggi la sfida più importante per noi è l’opera di ritessitura con i territori ed i vari soggetti, senza pregiudizi. Perché mettere insieme tutti questi partner genera e moltiplica ricchezza”.
Il rapporto fra persona e lavoro – attraverso la dottrina sociale della Chiesa ed il codice di Camaldoli – è stato anche al centro dell’intervento di saluto di Monsignor Luigi Filippucci, direttore diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Foligno.
A concludere l’incontro, Giuliano Bicchieraro, segretario regionale della Cisl Umbria: “La partecipazione, come delineata dalla CISL nella proposta di legge popolare divenuta la Legge 76/2025 – ha spiegato- rappresenta una svolta nel modo di intendere le relazioni industriali e sociali. Non è solo uno strumento di democrazia economica, ma anche la chiave per intercettare e coinvolgere quei lavoratori che ancora non sono sindacalizzati, estendendo diritti e tutele attraverso la forma più evoluta e diffusa che abbiamo in Italia di partecipazione, la bilateralità. La partecipazione consente di redistribuire meglio il reddito, andando oltre la sola contrattazione, grazie a un maggiore potere contrattuale collettivo e a un coinvolgimento diretto dei lavoratori nella gestione d’impresa. Ciò permette di restituire ai lavoratori una parte della ricchezza che contribuiscono a generare, accrescendo insieme produttività, salari, sicurezza e benessere. È un nuovo modello di relazione tra capitale e lavoro, fondato su un patto sociale moderno, capace di unire crescita economica, giustizia sociale e corresponsabilità”
Uffici stampa Filca Cisl Umbria, Filca Cisl nazionale e Cisl Umbria

“Esserci per cambiare”, la Filca Cisl Umbria in vista del convegno: “Ci vuole partecipazione per guidare le transizioni in essere”

by CISL LDS

Tutti gli organi di informazione sono invitati all’iniziativa della Filca Cisl Umbria “Esserci per partecipare” che si terrà il giorno 14 novembre 2025 a Nocera Umbra presso la sala dei Sindaci presso il palazzo del Comune. L’evento, che sarà coordinato da Vanni Petrelli (ufficio stampa Filca Cisl nazionale) sarà introdotto dal segretario generale Filca Cisl Umbria Emanuele Petrini (nella foto in basso a destra). Dopo i saluti del direttore diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro di Foligno, Monsignor Luigi Filippucci e della Presidente della Regione Umbria Stefania Proietti interverranno da programma Roberto Segatori (sociologo Unipg), Emmanuele Massagli (presidente Fondazione Tarantelli), Virginio Caparvi (onorevole e sindaco di Nocera Umbra), Leone Bosi (direttore Millerknoll Spa Foligno), il direttore Omya Italia, Simone Cascioli (direttore Confindustria Umbria), Laura Moro (associazione Communitas) ed Enzo Pelle (Filca Cisl nazionale). I lavori saranno chiusi dalla Cisl Umbria e saranno funzionali a trattare di lavoro, ponendo al centro la persona. Questo, nella consapevolezza, in un presente e futuro che si articola su più livelli di transizione.

“Per la Filca Cisl Umbria – anticipa Petrini – la partecipazione diventa l’elemento cardine sul quale investire affinchè la persona sia centrale nello sviluppo e fine ultimo del processo di cambiamento in essere. In questa ottica anche la nostra categoria, che si occupa dei lavoratori e delle lavoratrici del settore delle costruzioni, si è impegnata nella raccolta firme della Cisl per quella proposta che poi ha dato vita alla legge sulla Partecipazione. Una legge che sicuramente dovrà trovare la sua giusta declinazione anche in Umbria, nelle sue aziende. Piccole e grandi che siano”.

Desertificazione bancaria, la First Cisl Umbria consegna la bozza di Protocollo di intesa alla Regione e all’Anci

by CISL LDS

La First CISL Umbria ha consegnato in questi giorni alla Regione Umbria e ad ANCI Umbria la bozza di Protocollo di intesa per contrastare il fenomeno della desertificazione bancaria. L’iniziativa fa seguito all’importante convegno del 23 Settembre, organizzato dalla First CISL Umbria, che alla Sala dei Notari di Perugia, davanti ad una platea di oltre duecento persone, ha visto tutte le istituzioni regionali e la Cisl Umbria, unite nella lotta alla desertificazione dei servizi degli istituti di credito.

Il Segretario Generale Regionale Roberto Contessa (nella foto) ha voluto personalmente depositare il documento presso l’ Ufficio di Presidenza della Governatrice Stefania Proietti, all’ Assessorato alla Sviluppo Economico e alla Segreteria Generale di Anci Umbria. Un segnale di grande attenzione per un tema di cui la First CISL umbra e nazionale si occupa da anni e a cui è necessario dare urgentemente risposte.
Il protocollo di intesa, al quale le istituzioni potranno offrire il proprio contributo, individua un metodo di lavoro per mettere in sinergia Regioni, Comuni e parti sociali, creando una cabina di regia che possa elaborare idee e soluzioni per arginare il fenomeno. La First CISL Umbria confida nell’ impegno delle istituzioni regionali e si augura che il tavolo di lavoro possa partire al più presto nell’ interesse dei cittadini e delle famiglie umbre.