
Da sinistra: il presidente di TerraViva Umbria Lando Morcellini e il presidente di TerraViva naizonale Claudio Risso
Assisi, 5 marzo 2025 – Si è svolto oggi ad Assisi, in provincia di Perugia, il secondo Congresso di Terra Viva Umbria, al termine del quale il Consiglio generale ha confermato Lando Morcellini Presidente regionale dell’associazione e vicepresidenti Sonia Dominici, Serena Bergamaschi e Marco Scarponi.
Ringraziando per la fiducia e confermando l’impegno a proseguire nel percorso virtuoso intrapreso negli ultimi anni al fianco dei produttori agricoli associati, Morcellini ha sottolineato il momento di grande sofferenza che stanno vivendo l’agricoltura italiana ed europea: “Politiche comunitarie e andamento dei mercati stanno favorendo l’uscita di piccole aziende del settore e la concentrazione delle attività agricole e zootecniche in unità di maggiori dimensioni, è urgente che l’agricoltura torni centrale nella politica economica italiana anche avvalendosi delle tecnologie 4.0 e dei nuovi metodi di coltivazione”. Tra i temi affrontati da Morcellini, il contributo dei lavoratori immigrati in agricoltura e la presenza femminile “determinante specialmente nel turismo rurale, nel settore vitivinicolo e nell’olivicoltura”.
In Umbria, è emerso durante i lavori, nel 2020 secondo l’Istat operavano 26.956 aziende agricole, ma nel 2010 erano 36.244. “Servono strumenti di supporto alla crescita anche per le tante piccole aziende, spesso a conduzione familiare – ha detto Morcellini – anche perché siamo certi che la nuova Pac inciderà ulteriormente sulla riduzione delle aziende e della Sau, superficie agricola utilizzata”.
Ai lavori, insieme alle imprese associate, hanno preso parte anche il Segretario Generale della Fai Cisl Umbria Simone Dezi, Dario Bruschi, già Segretario regionale della Fai e Presidente di Terra Viva Umbria, Gianluca Giorgi, della Segreteria regionale della Cisl e il Presidente nazionale di Terra Viva Claudio Risso, che invitando le istituzioni ad ascoltare le proteste dei coltivatori ha affermato: “L’Italia è un insieme di piccole e medie imprese e sono queste che fanno la grandezza del Paese. Lo scorso anno abbiamo istituito delle campagne di ascolto per gli agricoltori italiani, che hanno problemi seri soprattutto in termini di burocrazia, basti pensare che per arrivare ad un bicchiere di vino dalla vigna in Italia servono 27 passaggi contro i 3 della Francia: di fatto c’è un urgente bisogno di semplificazione”. Per il leader dei Liberi Produttori Agricoli della Cisl, “sarà fondamentale puntare sulla qualità: esistono tecnologie e macchinari all’avanguardia, dobbiamo sostenerne l’utilizzo per contribuire a modernizzare la nostra agricoltura”. Tra le altre priorità sottolineate da Risso, anche l’inverno demografico che danneggia gravemente anche il mercato del lavoro: “Oggi senza migranti – ha detto – la nostra agricoltura sarebbe insostenibile”.










Le Assemblee Precongressuale dei pensionati della Cisl di Terni sono arrivate a metà percorso. Il 4 febbraio sarà la volta di Terni. L’attività si inserisce in un più ampio contesto precongressuale della Cisl che da qui a luglio sta vedendo coinvolti i livelli territoriali, regionali e nazionali della Federazione dei Pensionati e della Cisl: “Con estremo piacere -afferma Paolo Conti segretario generale della Fnp di Terni- stiamo partecipando ad assemblee partecipate degli iscritti. Sono momenti importanti per confrontarsi sulla manovra finanziaria, anche se la materia della sanità, in modo particolare quella della Regione, continua ad essere molto attenzionata. I nostri pensionati e le nostre pensionate ci stanno chiedendo di promuovere le soluzioni per limitare l’erosione del potere di acquisto delle pensioni. La prospettiva di vita tende ad allungarsi, ma la sussistenza diventa sempre più complicata con la copertura sociale che si restringe in rapporto alle risorse finanziarie che sono disponibili. Senza dimenticare la trasformazione della famiglia e della comunità di appartenenza. Dobbiamo essere interpreti del cambiamento in atto e per riuscirci dobbiamo farlo ascoltando i nostri anziani”.