Un nuovo accordo sul canone concordato nel Comune di Perugia. Le organizzazioni firmatarie dell’accordo organizzano un incontro con la stampa

by CISL LDS

Giovedì 14 marzo, alle ore 11.00, presso la sala della Vaccara di palazzo dei Priori a Perugia si terrà la conferenza stampa di presentazione del nuovo accordo sul canone concordato nel Comune di Perugia. Interverranno le organizzazioni sindacali degli inquilini firmatarie dell’accordo, Sunia Cgil, Sicet Cisl, Uniat Uil, Unione Inquilini, FederCasa, Conia, e le associazioni della proprietà edilizia, Ape Confedilizia, Appc, Confappi, Confabitare. Sono stati invitati anche il sindacato degli studenti Udu Perugia e l’Università degli Studi di Perugia.

Tutti gli organi di informazione sono invitati a partecipare.

GRAZIE

Ccnl somministrazione, l’allarme dei sindacati: “Non esistono lavoratori di serie B”

by CISL LDS
Perugia, 11 marzo 2024 – Sono circa 7.200 le lavoratrici e i lavoratori in somministrazione in Umbria (in provincia di Perugia 5.986 di cui 3927 uomini e 2059 donne; 1179 nella Provincia di Terni di cui 739 uomini e 440 donne con una età variabile tra i 18 e 65 anni ma con una incidenza maggiore tra i 40/49 anni). Questi i numeri dei lavoratori interessati al rinnovo del Ccnl per la somministrazione, scaduto da due anni escludendo i lavoratori da qualsiasi adeguamento innovativo. Di questo si è parlato nella conferenza stampa di questa mattina, svoltasi nella sede della Uil dell’Umbria, durante la quale sono intervenuti Vanda Scarpelli, segretaria generale Nidil Cgil Perugia, Luca Minestrini segretario regionale Felsa Cisl Umbria e Roberta Giovannini, segretaria generale Uiltemp Umbria (nella foto) annunciando la mobilitazione del settore indetta lo scorso 14 febbraio, dopo la rottura del tavolo da parte delle associazioni datoriali. Più di 20 le assemblee già svolte e altre in programma per informare i lavoratori in merito alla piattaforma presentata.
I lavoratori in somministrazione sono presenti in tutti i settori lavorativi, sia pubblici che privati, utilizzati nelle aziende ospedaliere in momenti di difficoltà, come durante la pandemia, poi licenziati senza la possibilità di accedere ai concorsi per le stabilizzazioni non essendo stati assunti direttamente dalle aziende. Lavoratori con un contratto flessibile e precario, di cui fanno le spese prevalentemente le donne, costrette spesso a scegliere tra famiglia e lavoro. “Il rinnovo del contratto nazionale è al momento in discussione – dicono i rappresentanti dei lavoratori – e vogliamo attenzionarlo, con le nostre proposte, per garantire visibilità a questi lavoratori precari”.

Luca Minestrini, segretario regionale Felsa Cisl Umbria. Oggi, 11 marzo 2024, ha partecipato alla conferenza stampa di Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp Umbria sul lavoro in somministrazione

“I lavoratori interinali – hanno aggiunto – non sono figli di un Dio minore ma hanno gli stessi diritti dei lavoratori diretti. E’ necessaria l’applicazione della parità di trattamento, come per esempio nel riconoscimento del premio produzione”. Questione non meno importante è quella della formazione “che deve cambiare passo all’insegna della qualità. Serve inoltre aumentare il valore economico delle singole prestazioni erogate dall’ente bilaterale, allargare la platea e ridurre i requisiti previsti per le richieste”.

I sindacati hanno evidenziato poi le difficoltà che ci sono in Umbria nel rappresentare i lavoratori in somministrazione, soprattutto nelle piccole realtà ma anche nelle multinazionali.
Uffici stampa Cgil, Cisl e Uil Umbria
 
Rivedi il servizio del Tgr Rai Umbria di lunedì 11 marzo 2024 – Edizione ore 19,30:
https://www.rainews.it/tgr/umbria/video/2024/03/tgr-umbria-ginetto-sindacati-lavoro-somministrazione-d6d8978e-af3b-4e74-b642-2be910518330.html

Enel, altissima adesione allo sciopero: “Tuteliamo il futuro dell’azienda, dei lavoratori e del servizio”

by CISL LDS

Perugia, 8 marzo 2024 – Enel smobilita, il sindacato mobilita. Questo lo slogan con cui sono scesi in piazza i lavoratori di Enel, che hanno aderito allo sciopero indetto da Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil, con iniziative in tutta Italia.

A Perugia l’appuntamento è stato in piazza Italia, con un presidio a partire dalle ore 10, durante il quale i lavoratori hanno ribadito il loro secco no al piano industriale e alla riorganizzazione presentata dall’azienda. Una delegazione di lavoratori, dopo il presidio e gli interventi in piazza, è stata ricevuta dal vicario del Prefetto, che ha accolto le istanze dei lavoratori. “Diciamo no allo spacchettamento e lamentiamo a mancanza di investimenti seri da parte dell’azienda – hanno detto i rappresentanti dei lavoratori – gli interessi in gioco non sono solo quelli dei lavoratori ma anche quelli di cittadini, utenti e servizi come ospedali e scuole”.

Negli interventi sottolineato il “gesto di responsabilità dei lavoratori” che hanno aderito allo sciopero con una partecipazione straordinaria (intorno al 95 per cento in Umbria). In Umbria sono circa 500 le lavoratrici e i lavoratori di Enel coinvolti dalla mobilitazione.

“Enel – proseguono i sindacati – deve essere la protagonista nel nostro Paese per la transizione energetica e digitale, l’elettrificazione dei consumi ed i progetti previsti, finanziati anche con il Pnrr, che avranno un enorme impatto sui suoi ricavi, se il Gruppo sarà capace di cogliere le sfide future tramite gli investimenti sugli asset e sulle persone. Purtroppo, però, quello che ci viene proposto è solo una mera razionalizzazione degli investimenti, una contrazione dei costi che avrà ripercussioni sugli standard di qualità e sicurezza e soprattutto sull’occupazione”.

Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil ricordano che Enel è fortemente indebitata. “Si è irresponsabilmente esposta all’estero per inseguire business impossibili e ora scarica sul servizio nazionale le contraddizioni delle sue scelte – spiegano le tre sigle – Enel ha infatti deciso di abbandonare le attività elettriche, tutte. Gli investimenti per le fonti rinnovabili passano dai 5,5 miliardi a 2,9 miliardi di euro in tre anni (1 Gw di maggior potenza rispetto ai 70 che il nostro Paese dovrà raggiungere al 2030). Non c’è traccia di investimenti nel settore idroelettrico né sulla geotermia”. La verità, secondo i sindacati, è che Enel “non ha il coraggio di compiere le scelte necessarie per lo sviluppo del paese”. “Nessun piano industriale di sviluppo e creazione di valore, nessuna idea su come affrontare il superamento del fossile e la messa a terra delle nuove tecnologie green. Solo operazioni per quadrare bilanci e produrre utili”, accusano ancora Filctem, Flaei e Uiltec.

“Con la mobilitazione abbiamo voluto richiamare le responsabilità della vigilanza, della politica, del Governo e del Parlamento che hanno deciso questo assetto e questo sistema – concludono i sindacati – Siamo soddisfatti dell’adesione e della partecipazione al presidio”.

Ai nostri microfoni il segretario generale Flaei Cisl Umbria Ciro Di Noia spiega le ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori in un minuto:

Anteas in Umbria: tra numeri e progettualità

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COMUNICATO STAMPA FNP CISL UMBRIA

Il presidente nazionale Anteas Giuseppe De Biase ha concluso i lavori dell’incontro umbro del 7 marzo 2024

ANTEAS IN UMBRIA: TRA NUMERI E PROGETTUALITA’

AI LAVORI UMBRI HA PARTECIPATO IL PRESIDENTE NAZIONALE ANTEAS GIUSEPPE DE BIASE

Una mattinata dedicata al volontariato, al ruolo dell’associazionismo per i pensionati ma anche per i giovani. Ciò perché è necessario incrementare la progettualità organizzativa, facendo rete, e crescere per essere sempre più presenti nei territori. Per questo il presidente nazionale Anteas Giuseppe De Biase ha raggiunto il capoluogo umbro per ascoltare la Fnp Cisl Umbria e i rappresentanti dell’Anteas regionale e dei territori e confrontarsi con essi. La parola chiave dell’incontro odierno, 7 marzo 2024, è stata intergenerazionalità, da finalizzare a un dialogo  con i giovani per tenere vivi i valori, le tradizioni e la storia dei territori. Non quella scritta sui libri ma quella tangibile, quella diffusa nella comunità che si trasmette come una sorta di staffetta tra nonni, genitori e figli. Nel nutrito dibattito, arricchito dagli interventi dei segretari generali di Fnp Cisl di Perugia (Francesco Ferroni), di Fnp Cisl di Terni (Paolo Conti) e Fnp Cisl di Foligno (Sante Fraccalvieri), ad emergere l’operato dei volontari, impegnati nell’accompagnare chi ha bisogno di raggiungere le strutture ospedaliere. Tra i vari impegni sono emersi anche quelli legati ad eventi culturali, finalizzati implicitamente all’invecchiamento attivo ma anche a proposte territoriali. A Giuseppe De Biase sono andati i complimenti del segretario generale Fnp Cisl Umbria Luigi Fabiani e del presidente regionale Anteas Umbria Maurizio Fossatelli per l’incarico assunto di portavoce di “Plurale Ets”.

“Grazie al presidente nazione Anteas Giuseppe De Biase di nuovo in breve tempo in Umbria. Noi, Fnp Cisl, abbiamo bisogno dell’Anteas e questa associazione ha bisogno di noi. Questa giornata deve rappresentare un cambio di passo”. Così il segretario generale Fnp Cisl Umbria Luigi Fabiani ha aperto i lavori perugini. “Noi arriviamo in regola – sottolinea Fabiani -, il regionale e i territori della Fnp Cisl stanno sostenendo l’Anteas ma abbiamo bisogno di adesioni e di continuità associativa. L’Anteas è uno strumento eccezionale per andare incontro agli anziani ma anche per i giovani. Ci vuole entusiasmo. Possibile solo attraverso la socializzazione. Oggi si riuniscono due organizzazioni che sono complementari: l’Anteas con i progetti, noi quando siamo in contrattazione con i comuni per sottolineare sempre di più l’importanza del sociale. Abbiamo chiesto anche un incontro all’Anci, stiamo attendendo la risposta”.

“Oggi l’Anteas è molto radicata nel territorio umbro con le 11 associazioni locali”. E’ lo stesso Maurizio Fossatelli, presiedete dell’Anteas Umbria, a descrivere l’associazione in Umbria. “Ha 14 automezzi per il trasporto sociale di cui due adibiti per il trasporto disabili. Siamo passati da 650 iscritti nel 2019 a 1500 del 2023 con ben 140 soci volontari oltre al trasporto solidale facciamo accoglienza negli ospedali di Perugia e Città di Castello. Numerose volontari nelle Rsa e nel turismo sociale. L’Anteas – ha concluso – in Umbria è diventata una bella realtà“.

“È sempre più complicato fare sindacato, servizi ed accoglienza perché siamo nella società del click. C’è bisogno di formazione per rispondere a tutte le esigenze generali e dei singoli territori. Non c’è un’unica ricetta. Dobbiamo rilanciare la produttività del Paese Italia e dell’Umbria così da avere risorse sufficienti per il welfare e per riuscire a trattenere le eccellenze nei nostri territori. Questo anche nella sanità. Le eccellenze vanno create per una sanità territoriale. Aumentare risorse per investirle nel sociale”. Sono le parole di Gianluca Giorgi, segretario regionale Cisl Umbria, che ai presenti ha portato i saluti della segreteria della Cisl Umbria.

Ricordando l’importanza della data di domani, 8 marzo 2024, il presidente nazionale Anteas Giuseppe De Biase intervenuto a Perugia, alla riunione, ha sottolineato come “iniziative come questa siano buone pratiche che, assieme, alla rete di competenze devono rappresentare il nostro modo di operare a vantaggio della sussidiarietà sociale. Ciò in contrasto con la solitudine che è il male di oggi. Un male che attanaglia gli anziani ma anche i giovani”. De Biase ha ribadito questo, nell’affermare l’importanza dell’intergenerazionalità, del dialogo tra generazioni, ricordando che il volontariato arricchisce coloro ai quali viene rivolto ma anche a chi lo fa. Rivolgendosi ai presenti: “Grazie a tutti voi per essere qua oggi e per il vostro impegno nelle sedi”.

Livia Di Schino

Perugia, 7 marzo 2024

Rinnovo Ccnl coop sociali, i lavoratori approvano: via libera al nuovo contratto

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Via libera all’accordo per il rinnovo del contratto nazionale delle coop sociali. Il ciclo di assemblee tra i lavoratori ha sancito il via libera definitivo all’intesa siglata a Roma lo scorso 26 gennaio da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uiltucs.
L’intesa prevede un aumento pari al 12,6 per cento a incremento della parte retributiva tabellare, con l’istituzione di una parte di quattordicesima. Gli aumenti mensili lordi graduali, a regime, porteranno ad un importo di 120 euro. Un’altra novità importante è la quattordicesima mensilità, che verrà corrisposta a giugno di ogni anno. L’importo, pari al 50 per cento della retribuzione mensile, scatterà a partire da gennaio 2025. Viene poi superato l’articolo sull’obbligo di residenza in struttura e si introduce la reperibilità con vincolo di permanenza in struttura. Aumenta anche la quota relativa all’assistenza sanitaria.
“Il rinnovo del Ccnl è un passo fondamentale – spiegano Fp Cgil, Fp e Fisascat Cisl, Uil Fpl e Uiltucs – ma il passo successivo per garantire un lavoro sostenibile è l’adeguamento delle tariffe dei servizi sociosanitari accreditati da parte della Regione Umbria e dei contratti in essere tra amministrazioni pubbliche e cooperative. Considerando che in Umbria il 90 per cento dei ricavi delle coop deriva dalla domanda pubblica, senza le risorse della Regione, delle USL e dei Comuni il comparto della cooperazione sociale potrebbe andare in crisi, mettendo a rischio gli attuali livelli dei servizi e i livelli occupazionali. Per questo la nostra mobilitazione resterà alta, con l’obiettivo di garantire un lavoro con la giusta retribuzione e un settore, quello delle coop sociali, in salute”.

Venerdì lo sciopero di lavoratrici e lavoratori Enel: “Ci fermiamo nell’interesse del Paese”

by CISL LDS

Otto ore di stop proclamate da Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil, presidio alle ore 10.00 davanti alla prefettura di Perugia

La Flaei Cisl Umbria è rappresentata in Umbria dal segretario generale regionale Ciro Di Noia (nella foto)

“No alla svendita del futuro energetico del Paese”: è con questo slogan che venerdì 8 marzo le lavoratrici e i lavoratori di Enel sciopereranno e manifesteranno in tutta Italia e anche in Umbria, dove è previsto un presidio regionale sotto la prefettura di Perugia (ore 10.00) organizzato dai tre sindacati del settore, che hanno lanciato la mobilitazione, Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil.
“Lo sciopero è un atto di estrema responsabilità di coloro che sono preposti al buon funzionamento del servizio elettrico e ne vedono il depauperamento, giorno dopo giorno – spiegano i sindacati in una nota – È lo sciopero causato dal cinismo interessato di un management che trascura le conseguenze di scelte gestionali con le quali, anno dopo anno, si stanno distruggendo la dimensione industriale e le competenze elettriche dell’impresa, volgendo l’attenzione esclusivamente agli aspetti finanziari”.
In Umbria sono circa 500 le lavoratrici e i lavoratori di Enel che saranno chiamati ad incrociare le braccia. “Confidiamo in una grande partecipazione – affermano Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil – perché lavoratrici e lavoratori elettrici sono preoccupati per la direzione che sta prendendo l’azienda. Enel – proseguono i sindacati – deve essere la protagonista nel nostro Paese per la transizione energetica e digitale, l’elettrificazione dei consumi ed i progetti previsti, finanziati anche con il Pnrr, che avranno un enorme impatto sui suoi ricavi, se il Gruppo sarà capace di cogliere le sfide future tramite gli investimenti sugli asset e sulle persone. Purtroppo, però, quello che ci viene proposto è solo una mera razionalizzazione degli investimenti, una contrazione dei costi che avrà ripercussioni sugli standard di qualità e sicurezza e soprattutto sull’occupazione”.
Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil ricordano che Enel è fortemente indebitata. “Si è irresponsabilmente esposta all’estero per inseguire business impossibili e ora scarica sul servizio nazionale le contraddizioni delle sue scelte – spiegano le tre sigle – Enel ha infatti deciso di abbandonare le attività elettriche, tutte. Gli investimenti per le fonti rinnovabili passano dai 5,5 miliardi a 2,9 miliardi di euro in tre anni (1 Gw di maggior potenza rispetto ai 70 che il nostro Paese dovrà raggiungere al 2030). Non c’è traccia di investimenti nel settore idroelettrico né sulla geotermia”. La verità, secondo i sindacati, è che Enel “non ha il coraggio di compiere le scelte necessarie per lo sviluppo del paese”. “Nessun piano industriale di sviluppo e creazione di valore, nessuna idea su come affrontare il superamento del fossile e la messa a terra delle nuove tecnologie green. Solo operazioni per quadrare bilanci e produrre utili”, accusano ancora Filctem, Flaei e Uiltec.
“Con lo sciopero di venerdì vogliamo richiamare le responsabilità della vigilanza, della politica, del Governo e del Parlamento che hanno deciso questo assetto e questo sistema – concludono i sindacati – Lavoratrici e lavoratori elettrici dell’Enel pagheranno di tasca loro questo appello, dimostrando il loro attaccamento al ruolo e alla sicurezza energetica del Paese”.

Perugia, 5 marzo 2024

Ennesima aggressione al carcere di Terni, Riccardo Laureti (Fns Cisl Umbria): “Chi compie questi atti deve essere prontamente spostato in altra sede”

by CISL LDS

Ennesima aggressione al Carcere di Terni. La Fns Cisl Umbria scrive nuovamente al provveditore per denunciare l’ennesimo episodio di violenza avvenuto nella giornata del 2 marzo scorso ai danni del personale di Polizia Penitenziaria del carcere di Terni. “Sono due gli agenti feriti, di cui uno ha riportato un trauma cranico. Entrambi sono stati ricoverati in ospedale”. A loro è andata la solidarietà e gli auguri di una pronta guarigione della categoria della sicurezza della Cisl Umbria, che ritorna a denunciare “la drammaticità della situazione, che da noi viene percepita come un’escalation di violenza e sopraffazione da parte dei detenuti che riscontriamo soprattutto nel reparto di media sicurezza. Questo anche perchè una decina di giorni fa è successa una cosa analoga. Chi compie questi atti – afferma Laureti – devo essere prontamente trasferito in altre sedi. Su questo tema è impegnata anche la segretaria nazionale della nostra categoria”.

Fns Cisl Umbria

Terni, 4 marzo 2024

Vitality: la Femca Cisl Umbria e la Cisl Umbria per lo sviluppo sostenibile del polo chimico ternano

by CISL LDS

VITALITY: LA FEMCA CISL UMBRIA E LA CISL UMBRIA PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DEL POLO CHIMICO TERNANO SI RIVOLGE AI GIOVANI: “RILANCIARE IL CENTRO DI RICERCA ATTRAVERSO IL PROGETTO BIOMAT PER CREARE COMPETENZE SPECIFICHE PER RIUSCIRE A TROVARE IL LAVORO”

Un’iniziativa partecipata e dedicata al territorio e agli studenti: Vitality per il polo chimico ternano, organizzato dalla Femca Cisl Umbria e dalla Cisl Umbria, ha lanciato questa mattina da Terni, dall’Istituto Tecnico Tecnologico, un messaggio preciso. Quello della necessità e di un lavoro comune e condiviso per lo sviluppo sostenibile del territorio.

“L’idea di questa iniziativa è partita dalla memoria di quell’11 marzo del 1954, quando Giulio Natta annotava nella sua agenda “fatto il polipropilene”. Esattamente 70 anni fa”. Lo hanno fatto sapere gli organizzatori, la Femca Cisl Umbria e la Cisl Umbria, che partendo proprio da questa ricorrenza ha organizzato “Vitality per il polo chimico ternano”. Un incontro con gli studenti che è stato accolto positivamente dalla dirigente Cinzia Fabrizi che ha aperto i lavori. “Iniziative così sono importanti anche per decidere cosa fare nella vita. Ringrazio gli organizzatori”. Luca Gammaitoni, coordinatore scientifico Vitalità Unipg, sempre sull’importanza dell’iniziativa ha aggiunto, nei suoi saluti, il concetto dell’economia della conoscenza. “Nella storia – ha aggiunto – ci sono state varie economie. Oggi bisogna estrarre conoscenza. I giacimenti sono università ed enti di ricerca. Si trasforma la conoscenza in ricchezza attraverso il lavoro”. Un lavoro che c’è stato e che ci potrà essere, in chiave sostenibile. A ripercorrere la storia del settore nel ternano è stato Paolo Olivieri, già dirigente della Polymer, che ha sottolineato lo spirito che animava il ricercatore Giulio Natta. “Per tentare di fornire un futuro al polo chimico del comprensorio ternano – ha affermato Riccardo Marcelli, nelle vesti di segretario regionale Cisl Umbria e di attento moderatore dell’evento – occorre tornare allo spirito che animava Guido Natta, premio Nobel della chimica per il propilene, che vedeva disporre Terni di un importante Centro di ricerca, dove operavano all’epoca quattrocento persone, di cui duecento tra laureati e diplomati. La formazione e la ricerca restano le basi per evitare che i giovani umbri continuino a lasciare la regione per recarsi all’estero, rilanciando la chimica come manifattura, introducendo la figura del Consulente alla sostenibilità ambientale economica e sociale. Ecco perché bisogna sostenere il progetto Vitality, partendo dal rispetto dei tempi di ristrutturazione delle infrastrutture interne al sito per fari risorgere il Centro di ricerca, unendo le forze in una sorta di comunità degli innovatori”.

Sulla validità del progetto è tornato anche il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti: “La chimica non parte dall’anno zero – ha quindi affermato-, a Terni conta 125 anni di storia. Possibile seguire il criterio di sostenibilità sociale, economica e ambientale. Pnrr e i fondi europei sono gli strumenti. Questo per trattenere i nostri giovani nella nostra regione”. E sempre ai giovani, invitandoli ad intraprendere una formazione specifica, si è rivolto il direttore di Confindustria Umbria Simone Cascioli che ha trattato del progetto Turn urban re-generation Terni e Narni: “Il Network ha conseguito l’ambizioso traguardo di essere il primo Distretto industriale italiano e probabilmente al mondo certificato in base allo schema ISO 37101 “Gestione sostenibile delle Comunità”. La certificazione, ha la finalità di promuovere misure a favore sia dell’ambiente, sia del benessere, dell’identità culturale e sociale delle comunità territoriali e, pertanto, rappresenta una sorta di “abito su misura” rispetto alle finalità e alle caratteristiche del progetto Turn”.

Formazione e ricerca sono stati i temi toccati pure dal Segretario generale della Femca Simone Sassone: “Biomat la ricerca sui materiali e dispositivi a base biologica e biocompatibili è un primo segnale per risvegliare dal torpore il polo chimico ternano. Siamo convinti che questo tipo di manifattura abbia ancora un futuro a condizione che tutti gli attori svolgano il proprio ruolo investendo appunto nella ricerca e nella formazione. Agli studenti presenti, poi, abbiamo provato a lanciare un messaggio. Chi studia a Terni, all’Itt, ha le competenze di base per entrare nel mondo del lavoro e avere più velocità nello sviluppare competenze specifiche necessarie per affrontare il mercato del lavoro dove digitalizzazione, innovazione, sostenibilità e transizione sono ormai le parole chiave del modello economico”. Un modello che, come descritto dal professor Luigi Vaccaro, vede ormai dialogare (e lavorare in sinergia) il mondo del lavoro con l’Università. Nel progetto Vitality, da lui ampiamente descritto, sono già stati assunti 25 ricercatori. “L’economia dell’Umbria è legata al rilancio di questo polo – ha affermato l’assessore regionale Michele Fioroni, intervenuto alla seconda parte dell’incontro -, perché le integrazioni delle filiere della chimica e della sostenibilità e anche in parte con quelle dell’agricoltura rappresenta una strategia importante per questa regione. Riteniamo che il polo chimico, che ha una storia, può avere ancora un grande potenziale, sviluppare attrattività. La progettualità che abbiamo sviluppato insieme all’Università sullo Spoke dei Biomateriali secondo noi sarà strategica perché crea una condizione ecosistemica per attrae altre imprese”.

A concludere i lavori Nora Garofalo, segretaria generale nazionale della Femca Cisl, sulla partecipazione ma anche sulla costruzione delle competenze per gestire le transizioni. Ad emergere l’impotenza di programmare le competenze dei giovani per approcciarsi al mercato del lavoro.

Femca Cisl Umbria e Cisl Umbria

Perugia, 1 marzo 2024

Attilio Renzini entra nella segreteria della Fnp Cisl di Foligno

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OGGI L’ELEZIONE DA PARTE DEL CONSIGLIO GENERALE A SPOLETO

Attilio Renzini entra a far parte della segreteria della Fnp Cisl di Foligno e ringrazia il Consiglio Generale della Fnp Cisl di Foligno che oggi, 29 febbraio 2024, lo ha eletto. Renzini entra così nella nuova segreteria della categoria dei pensionati della Cisl di Foligno, composta da Rita Benincampi e guidata da Sante Fraccalvieri. L’impegno di Modesto Cesaretti, membro di segreteria uscente per sopraggiunti limiti di età, proseguirà come recapitista a Nocera Umbra. Il ringraziamento del segretario uscente è andato alla sua segreteria, a chi ha conosciuto in questa esperienza e in particolare modo al segretario generale Fnp Cisl Umbria Luigi Fabiani. Quest’ultimo, presente ai lavori, assieme al segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti e al coordinatore per la Cisl dell’Area Sindacale Territoriale Foligno – Spoleto Bruno Mancinelli. Unanime il ringraziamento a Cesaretti per il suo impegno e competenza, proprio come i complimenti a Renzini.

La segreteria della Fnp Cisl di Foligno: da sinistra Attilio Renzini, Rita Benincampi e Sante Fraccalvieri. Quest’ultimo segretario generale Fnp Cisl di Foligno.

Il segretario generale Fnp Cisl di Foligno Sante Fraccalvieri ha colto l’occasione del Consiglio Generale, che si è svolto a Spoleto, per ribadire la priorità della sanità nel territorio. “Una priorità che si presenta tra luci ed ombre. Bene – spiega – l’inaugurazione dell’elisoccorso, che rappresenta una tutela in più per le aree interne. Da affrontare in maniera definitiva, invece, la questione del terzo polo, riguardo alla quale a questo punto vanno definite le eccellenze per i due ospedali (Foligno e Spoleto) e delle liste d’attesa”. Fraccalvieri ha ribadito l’importanza per il sindacato di essere nei territori. “Siamo e continuiamo ad essere punto di riferimento per i nostri iscritti e per i pensionati – ha detto -. Proprio con questa consapevolezza abbiamo deciso di inaugurare una nuova sede a Cascia. Probabilmente in primavera”.

Il segretario generale Fnp Cisl Umbria Luigi Fabiani è tornato sulla questione della rivalutazione delle pensioni e, per questo, ha sottolineato il ruolo del sindacato e in particolar modo della Fnp Cisl Umbria “che ha portato avanti la politica del recupero inflazionistico per tutti. Grazie a Cesaretti per il lavoro svolto – ha affermato Fabiani – e, adesso, lo invito a supportare l’organizzazione anche in questa fase delicata di transizione. A Renzini auguro buon lavoro”.

Al termine del proprio intervento, Fabiani si è definito a disposizione per eventuali esigenze dell’organizzazione che deve continuare a portare avanti l’idea cardine del congresso “Esploriamo il futuro”.

Spoleto, 29 febbraio 2024

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Per informazioni:

Livia Di Schino 075.5067460