L’obiettivo è stato raggiunto: uscire dalle fabbriche per far sentire la voce dei tanti lavoratori metalmeccanici della nostra regione, la buona riuscita arriva anche perché troppe minacce sono all’orizzonte. Uno sciopero per e non contro qualcuno, ma anche i metalmeccanici Umbri vogliono una garanzia per il proprio futuro. La transizione ecologica e digitale, la crisi energetica e le crisi aperte sono troppo pericolose per continuare a non essere affrontate.

Nella foto Simone Liti, alla guida della categoria dei metalmeccanici della Cisl in Umbria
In Umbria i lavoratori e le lavoratrici metalmeccanici hanno partecipato alla giornata di sciopero nazionale di 4 ore che ieri ha interessato le regioni Lazio, Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna, dopo quella del 7 luglio che ha visto coinvolto il Nord Italia. Lo sciopero, proclamato da Fim Fiom Uilm, ha posto al centro il rilancio industriale, l’occupazione, gli investimenti, la transizione sostenibile e la risoluzione delle crisi aperte, anche l’Umbria necessita interventi urgenti nel settore delle politiche industriali.
“Il governo ora deve darci delle risposte non è più sufficiente incontrarci bisogna chiarire quali politiche industriali e quanti investimenti pubblici il governo intenda mettere in campo per tutelare l’occupazione, i diritti e il salario delle lavoratrici e dei lavoratori – affermano in una nota Fim, Fiom e Uilm di Perugia e Terni – È ora di passare dalle parole ai fatti per aprire un confronto negoziale per l’incremento degli investimenti pubblici e privati nei settori strategici e la reindustrializzazione delle aree di crisi per garantire l’occupazione; l’utilizzo delle risorse del PNRR per lo sviluppo del settore metalmeccanico; la riforma degli ammortizzatori sociali, con strumenti adeguati a gestire la transizione ecologica e digitale; l’incentivazione di contratti di solidarietà, per ridurre l’orario di lavoro e favorire l’occupazione giovanile; un piano di formazione sulle nuove competenze, il superamento del massimo ribasso negli appalti e la stabilizzazione del lavoro precario”.
Il lavoro dell’Industria metalmeccanica è centrale per il nostro paese è lo è ancora di più in Umbria, e deve diventare l’elemento propulsore dell’economia.
Perugia, 11 luglio 2023







Quello di venerdì 7 luglio 2023 è il primo evento pubblico umbro che si rivolge ai cittadini per la raccolta firme per la legge di iniziativa popolare che vuole promuovere la partecipazione dei lavoratori nell’impresa. Ad essere stato scelto Spoleto. Prima data di una serie che si succederanno nelle varie realtà territoriali. Questo dopo che il 5 giugno 2023, la segreteria Cisl Umbria, con in testa il segretario Angelo Manzotti, e i responsabili delle Aree Sindacali Territoriali di Perugia, Terni, Alto Tevere e Foligno – Spoleto si erano dati appuntamento a Perugia, in piazza Matteotti, per dar vita ad una conferenza stampa e presentare gli obiettivi dell’organizzazione sindacale.
Inas open day: il prossimo sabato 1° luglio dalle ore 9,00 alle ore 12,30 gli uffici del Patronato Inas Cisl Umbria rimarranno aperti per occuparsi di Naspi. Si tratterà di un open day – che nasce dalla collaborazione tra il Patronato Inas e la Cisl Scuola – tutto dedicato alla scuola e ai lavoratori impegnati in questo settore. L’intento è quello di non far perdere alcun giorno di disoccupazione a chi lavora nella scuola a tempo determinato. Per questo la domanda dovrà essere presenta entro l’8 luglio 2023. Gli organizzatori consigliano di prenotare il proprio servizio, del quale sarà possibile usufruire un po’ in tutta l’Umbria: nello specifico apriranno le proprie porte gli uffici di Perugia, Terni, Foligno, Città di Castello, Gubbio, Todi, Spoleto, Bastia Umbra, Marsciano ed Orvieto Scalo.
Con l’attivo odierno Fisascat e Felsa Umbria hanno analizzato le principali criticità che condividono nei luoghi di lavoro in particolare nell’ambito del settore turistico. Nei vari interventi che si sono succeduti sono stati illustrati i rinnovi contrattuali nel settore della Vigilanza Privata, la crescita delle due categorie nell’area del Trasimeno e l’importante azione svolta nel Ternano dove il ruolo della Fisascat è sempre più centrale.
Nella sala del consiglio provinciale a Perugia si è svolta l’assemblea dell’Intersindacale medica in difesa del servizio sanitario nazionale e regionale nell’ambito della mobilitazione nazionale ‘Salviamo la sanità pubblica’. Di seguito l’intervento di Tullo Ostilio Moschini, segretario reggente della Cisl Medici Umbria.
La Fp Cisl Umbria nei giorni scorsi ha riunito gli iscritti e simpatizzanti al Comune di Perugia per trattare i tanti problemi presenti e che attendono risposta. Un’assemblea partecipata e costruttiva che ha visto i lavoratori illustrare la situazione presente all’interno dell’Ente e proposte per il miglior agire sindacale.