
Nella foto il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti che ha incontrato la Direzione dell’Inps di Perugia assieme alla coordinatrice regionale degli Uffici Sindacali Olivia Stazi
Fondo di garanzia dell’Inps: da tempo la Cisl Umbria poneva l’attenzione sulla questione dei tempi di erogazione ai lavoratori che si vedono espulsi dal ciclo produttivo a causa del fallimento dell’azienda nella quale lavorano. Ieri, 29 agosto 2023, l’incontro con la direzione Inps di Perugia. “Un incontro programmato da tempo e che ha portato a degli impegni importanti”. Riconoscono Angelo Manzotti, segretario generale Cisl Umbria, ed Olivia Stazi, coordinatrice regionale degli Uffici sindacali che proseguono: “L’incontro è stato produttivo perché c’è stato un impegno da ambo le parti per riuscire a ridurre i tempi di attesa di lavoratori e delle loro famiglie in difficoltà”.
“La collaborazione reciproca – spiegano Manzotti e Stazi – dovrebbe far contrarre l’attesa per l’erogazione delle risorse economiche a 3 – 4 mesi. Ad oggi la situazione, che qualche mese fa comprendeva circa 800 pratiche di lavoratori provenienti da grandi realtà come l’Indelfab, l’Isotta Fraschini e Ims ma anche da quelle più piccole, coinvolge circa 400 lavoratori. A tal proposito gli ex dipendenti di Isotta Fraschini e Ims hanno già visto soddisfatte le proprie domande e Indelfab, invece, è in fase di elaborazione e i lavoratori saranno liquidati entro metà settembre. Tali passi in avanti, rispetto ad una situazione in sofferenza dal 2018 ed aggravata dal periodo del Covid-19, sono stati resi possibili – concludono dalla Cisl – grazie all’impegno della struttura Inps di Perugia, alla sua riorganizzazione e alle nuove assunzioni che sono state fatte. Adesso non rimane che proseguire sulla via tracciata e concordata”.
Cisl Umbria
Perugia, 30 agosto 2023

“L’Umbria rispetto alle altre regioni d’Italia è al terzo posto per quanto riguarda le difficoltà delle aziende nel reperire personale. Questo fenomeno è spalmato in tutti i settori, ma soprattutto riguarda i tecnici specializzati nelle costruzioni”. E’ il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti (nella foto) a puntare l’attenzione su questo dato che investe l’Umbra su più piani: dal mondo della formazione a quello dell’applicazione dei contratti nazionali sottoscritti dalle sigle sindacali più rappresentative anziché di quelli “pirata”. Per la Cisl sono il rovescio di una stessa medaglia che vanno ad incidere sulla valorizzazione dei lavoratori, sia in termini di opportunità che di retribuzione. “Una delle cause per le quali siamo al terzo posto sono proprio i “contratti pirata” che vengono applicati negli appalti, prevalentemente nella pubblica amministrazione, spesso da aziende che vengono da fuori regione e che acquisiscono commesse. Con questi contratti si mortifica il profilo professionale dei lavoratori, abbassano le loro retribuzioni e si escludono le realtà produttive locali e chi applica i contratti sottoscritti dalle organizzazioni sindacali confederali”.
Il segretario generale Fai Cisl Onofrio Rota è in Umbria e incontra i lavoratori dell’azienda agricola Pucciarella. Questa mattina, 9 agosto 2023, il segretario assieme ai vertici della Fai Cisl Umbria e di Terra Viva Umbra, ha visitato la struttura e si è confrontato con i lavoratori. Tra vecchie e nuove questioni, gli argomenti sono stati vari: dalla bilateralità alla sanità per.arrivare a toccare gli argomenti salienti della piattaforma per i rinnovi contrattuali. Con lui, i vertici della Fai Cisl Umbria (l’attuale e passato segretario generale Simone Dezi e Dario Bruschi), di Terra Viva Umbra (con il presidente Lando Morcellini) e anche il segretario generale Cisl Angelo Manzotti che per anni, quando era nella categoria degli agroalimentaristi, ha seguito questa azienda. Attività che oggi svolge l’operatrice Serena Bergamaschi, intervenuta anche lei all’incontro di questa mattina.
Davanti ai cancelli di San Sisto di Perugia. Dalle ore 12 alle ore 14 di oggi, 4 agosto 2023, così le Rsu, la Fai Cisl e la Flai Cgil Umbria hanno dato visibilità allo sciopero odierno di due ore dei lavoratori della Barry Callebaut. Con loro anche rappresentanti confederali. La richiesta è chiara e si rivolge all’azienda e alle istituzioni: i sindacati chiedono chiarezza sul percorso per un sito, quello di San Sisto appunto, “che deve essere centrale per la multinazionale. Per questo è necessario un piano industriale che valorizzi i novanta lavoratori di questa realtà produttiva”.
