Sisma 2016, la Cisl delle Marche e dell’Umbria insieme sulla “Busta paga pesante”

by CISL LDS

Sisma 2016 “Busta paga pesante” CISL all’Agenzia delle Entrate: “Inspiegabile ostinazione giudiziaria nonostante le sentenze favorevoli”

Forte disappunto da parte della CISL Marche e della CISL Umbria per l’atteggiamento dell’Agenzia delle Entrate, che continua a resistere in giudizio nonostante ripetute sentenze sfavorevoli e una chiara pronuncia della Corte di Cassazione.

Ripercorrendo la vicenda di questi anni, le due strutture regionali della CISL hanno promosso una vasta iniziativa giudiziaria a tutela di oltre 3.000 cittadini colpiti dal sisma del 2016, volta a far riconoscere  il diritto al rimborso del 60% dell’IRPEF 2017. Un’azione che si è rivelata finora vincente, con tutte le sentenze già emesse dalle Corti di giustizia tributaria delle Marche e dell’Umbria favorevoli ai ricorrenti.

«A confermare la fondatezza dell’iniziativa – ribadiscono dalla CISL Marche e dalla CISL Umbria – è intervenuta, a settembre 2024, la Corte di Cassazione, che ha sancito definitivamente la legittimità delle ragioni avanzate. Nonostante ciò, l’Agenzia delle Entrate continua a impugnare ogni sentenza a sé sfavorevole e, nei giorni scorsi, è arrivata a proporre un nuovo ricorso in Cassazione, chiedendo una revisione dell’orientamento già espresso dallo stesso massimo organo giudiziario. Un atteggiamento che la CISL non può accettare in silenzio sia per le migliaia di persone già duramente provate dal terremoto, ma anche per il danno economico per l’intera collettività. Solo per i ricorsi patrocinati dalla CISL già decisi – circa la metà del totale – l’Agenzia delle Entrate è stata condannata al pagamento di oltre 100.000 euro di spese processuali. Auspichiamo che questa vicenda si concluda presto – concludono  – affinché tutti coloro che sono stati colpiti possano finalmente vedersi riconosciuto ciò che attendono da troppo tempo »

La sanità privata sciopera in tutta Italia. Presidio umbro il 22 maggio in piazza Italia a Perugia

by CISL LDS

22 MAGGIO

LA SANITÀ PRIVATA SCIOPERA IN TUTTA ITALIA

“Contratti fermi da 13 anni: basta promesse, vogliamo rispetto”

PRESIDIO REGIONALE: Piazza Italia – Perugia – dalle 10:00 alle 13:00

Il 22 maggio le lavoratrici e i lavoratori della sanità privata scendono in piazza in tutta Italia. Anche in Umbria è previsto un presidio regionale in Piazza Italia a Perugia, davanti alla sede del Consiglio Regionale.

Lo sciopero nazionale, proclamato da FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, coinvolge oltre 200.000 persone in tutta Italia che lavorano nelle strutture AIOP e ARIS – case di cura, RSA, centri di riabilitazione – stanche di essere ignorate.

I contratti sono scaduti da anni: quello della sanità privata da oltre 6 anni, mentre i contratti delle RSA non vengono aggiornati da ben 13 anni. E nel frattempo il costo della vita è aumentato, erodendo ogni giorno il valore delle retribuzioni.

Nonostante le mobilitazioni, i presìdi sotto il Ministero e la disponibilità del Governo, Aiop e Aris rifiutano di sedersi al tavolo, pretendendo che siano Governo e Regioni a coprire tutti i costi del rinnovo contrattuale. Una posizione indecente.

Chi lavora nella sanità privata svolge le stesse mansioni, affronta le stesse urgenze e responsabilità di chi lavora nel pubblico. È tempo che venga riconosciuto lo stesso valore.

Le nostre richieste:

– Rinnovo immediato del CCNL Sanità Privata e del contratto unico RSA

– Stop al dumping contrattuale e alle sigle di comodo

– Vincolare l’accreditamento al rispetto dei contratti collettivi nazionali

– Adeguamenti salariali in linea con l’inflazione e con il pubblico impiego

– Valorizzazione del personale sanitario e socio-sanitario

Senza personale non c’è cura. Senza contratti non c’è dignità.

Partecipare allo sciopero significa difendere il diritto alla salute di tutti e la dignità di chi ogni giorno lavora per garantirla.

Sistema sanitario regionale, Cisl Fp Umbria: “Interventi immediati”

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CISL FP UMBRIA: EMERGENZA SANITÀ REGIONALE, È TEMPO DI INTERVENTI STRUTTURALI

Il segretario generale Cisl Fp Umbria Marcello Romeggini

PERUGIA, 16 maggio 2025 – La CISL FP Umbria, da anni impegnata in prima linea per la tutela e la valorizzazione dei professionisti sanitari, esprime profonda preoccupazione per l’attuale situazione del sistema sanitario regionale, caratterizzata da carenze strutturali che necessitano di interventi immediati e non più procrastinabili.

CRITICITÀ NELL’INQUADRAMENTO PROFESSIONALE

Da tempo la nostra organizzazione sindacale, in solitudine, porta avanti un’analisi approfondita relativa al corretto inquadramento dei professionisti sanitari operanti nella regione. Le verifiche condotte hanno evidenziato una problematica diffusa e preoccupante: numerosi professionisti non svolgono effettivamente le funzioni per cui sono formalmente inquadrati e retribuiti.

Questa anomalia organizzativa non solo rappresenta una distorsione dell’efficienza del sistema, ma impedisce una mappatura realistica delle reali carenze e necessità della rete sanitaria umbra.
Prima di procedere a qualsiasi piano assunzionale, risulta pertanto indispensabile riordinare l’attuale distribuzione delle risorse umane, affinché ogni professionalità possa esprimere il proprio potenziale in coerenza con la formazione ricevuta e le competenze acquisite.

GRAVE CARENZA DI PERSONALE INFERMIERISTICO

I dati emersi in occasione della recente Giornata internazionale dell’Infermiere confermano quanto la CISL FP Umbria denuncia da tempo. L’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Perugia stima un fabbisogno immediato di 1.000 infermieri, destinato a triplicare nei prossimi anni per effetto dei pensionamenti e dell’implementazione della medicina territoriale prevista dalla riforma sanitaria.

Per cui il concorso recentemente bandito per 124 profili appare manifestamente insufficiente rispetto alle esigenze reali.

Risulta evidente la necessità di un adeguato stanziamento di risorse da parte delle autorità centrali, senza il quale la Sanità Umbra non potrà garantire i livelli essenziali di assistenza cui i Cittadini hanno diritto.

La CISL FP Umbria esprime una profonda preoccupazione per l’aumento esponenziale delle aggressioni ai danni degli operatori sanitari, dove in Umbria i casi registrati nel 2024 hanno avuto un incremento del 37% rispetto all’anno precedente. Per cui accogliamo con favore l’avvio di un tavolo Regionale che possa prevedere l’introduzione di braccialetti elettronici per i dipendenti più esposti e pulsanti anti-aggressione nei pronto soccorso, ma riteniamo che tali misure debbano essere affiancate da interventi strutturali volti a migliorare le condizioni lavorative complessive.

## PROPOSTE E PROSPETTIVE

Ma fare Sindacato non si deve limitare a evidenziare e/o contestare, ma quello dove tramite l’ascolto si avanzano proposte e prospettive, la CISL FP Umbria, in virtù della sua consolidata esperienza sul campo e della costante interlocuzione con i professionisti del settore, propone un piano d’azione articolato:

1. Ricognizione immediata dell’attuale impiego delle risorse umane, con particolare attenzione all’effettiva corrispondenza tra inquadramento formale e mansioni svolte;

2. Definizione di un piano assunzionale straordinario che tenga conto non solo delle carenze attuali, ma anche del turnover previsto e delle nuove esigenze derivanti dal potenziamento della sanità territoriale e dalla “specializzazione” dei Reparti/Servizi Ospedalieri;

3. Implementazione di un sistema integrato di protezione per i professionisti sanitari, che affianchi alle misure tecnologiche un adeguato supporto psicologico e legale.
In merito è opportuno sottolineare che tali fondamentali tutele sono già previste nel nuovo contratto della sanità, la cui mancata sottoscrizione da parte di CGIL, UIL e Nursing Up rappresenta un grave ostacolo al miglioramento delle condizioni di sicurezza del personale nel Contratto stesso proposte.
È quindi evidente che il persistere di questa situazione di stallo espone i professionisti a ulteriori rischi, con il pericolo concreto che un’eventuale messa in atto unilaterale da parte dello Stato garantisca esclusivamente gli aspetti economici, sacrificando preziose innovazioni normative (portate avanti per oltre 15 mesi dai rappresentanti individuati da tutte le Organizzazioni Sindacali firmatarie) a tutela dei Lavoratori come quelle relative alla protezione dalle aggressioni;

4. Valorizzazione delle competenze specialistiche d i tutti i Professionisti Sanitari, in linea con il nuovo codice deontologico che ne riconosce pienamente l’autonomia professionale.

“La sanità umbra versa in una condizione che impone un cambio di paradigma sostanziale e non più procrastinabile,” dichiara Marcello Romeggini, Segretario Generale della CISL FP Umbria. “I numeri parlano chiaro: migliaia di professionisti operano in condizioni al limite della sostenibilità, mentre le liste d’attesa si allungano e il diritto alla salute dei cittadini viene quotidianamente messo alla prova. Non possiamo più permetterci tentennamenti o soluzioni parziali.

La nostra organizzazione, forte dell’esperienza maturata nei tavoli di confronto e del costante dialogo con chi opera in prima linea, continuerà a vigilare con determinazione affinché i Professionisti sanitari possano esercitare la propria vocazione in un contesto dignitoso e adeguato alle sfide della medicina contemporanea. Solo così i Cittadini umbri potranno beneficiare dell’assistenza sanitaria di qualità che la Costituzione garantisce loro e che legittimamente si attendono.

La CISL FP ha sempre privilegiato la via del dialogo costruttivo e della proposta concreta, ed è pronta, oggi come in passato, a confrontarsi lealmente con le Istituzioni regionali e le Direzioni delle Aziende sanitarie. Tuttavia, desidero essere estremamente chiaro: non esiteremo a mobilitare tutte le risorse e gli strumenti sindacali a nostra disposizione qualora le legittime istanze dei Lavoratori, che rappresentano il vero patrimonio del nostro sistema sanitario, continuassero a essere ignorate o sottovalutate. Il tempo delle promesse è finito; è giunto il momento delle azioni concrete.”

Il Segretario Generale
CISL FP Umbria
Romeggini Marcello

Primo maggio, Cgil, Cisl e Uil in piazza a Orvieto: “Più sicurezza nei luoghi di lavoro”

by CISL LDS

Undici le vittime nel 2025, Organizzazioni sindacali unanimi per chiedere un cambio di passo

Da sinistra: il segretario regionale Uil Umbria Fabio Benedetti, la segretaria generale Cgil Maria Rita Paggio, la sindaca Roberta Tardani, il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti

Orvieto, 1 maggio 2025 – “Uniti per un lavoro sicuro”. Con questo slogan Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria sono scesi in piazza, a Orvieto, per chiedere più sicurezza nei luoghi di lavoro e festeggiare il Primo maggio. Sul palco di piazza della Repubblica si sono susseguiti gli interventi dei segretari confederali Fabio Benedetti, segretario organizzativo Uil Umbria, Angelo Manzotti, segretario generale Cisl Umbria e Maria Rita Paggio, segretaria generale Cgil Umbria. In piazza con loro istituzioni regionali e locali, a cominciare dalla sindaca di Orvieto Roberta Tardani che ha sottolineato dal palco come il lavoro “sia fondamento della società e che le Istituzioni devono creare le condizioni migliori per imprese e lavoratori. Il lavoro è presupposto per garantire futuro alla comunità”. Evidenziato, nel corso degli interventi, il dato drammatico delle 11 vittime sul lavoro in Umbria nei primi mesi del 2025.

Ad aprire gli interventi dei segretari, la relazione di Benedetti: “Chiediamo più sicurezza, affinché quello che, purtroppo, accade tre volte al giorno, non succeda più. Chiediamo un lavoro dignitoso, con retribuzione dignitosa e sicura. Le persone devono avere la garanzia di poter tornare a casa, sicure e in tranquillità. Chiediamo che la politica prenda le proprie decisioni seguendo i nostri consigli. Chiediamo da tempo di istituire dei tavoli che garantiscano una cabina di regia su questo tema. La sicurezza ci tocca da vicino. La nostra campagna zero morti sul lavoro sottolinea che per noi è un problema primario e anche una sola morte è una grande sconfitta”.

Manzotti, intervenuto subito dopo, ha lanciato un allarme: “Dopo la pandemia si sono abbassati i livelli di attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e in merito alla precarietà. Serve invertire la rotta e questo Primo maggio ci aiuta anche a sottolineare come la sicurezza passi attraverso la formazione e la riqualificazione dei lavoratori. Il percorso formativo – ha aggiunto – deve coinvolgere anche le imprese in modo che il percorso intrapreso possa essere condiviso da tutti i soggetti coinvolti”.

Le conclusioni sono state affidate alla segretaria Cgil Paggio: “Vogliamo restituire autorevolezza e valore al lavoro e questo Primo maggio va in questa direzione. Viviamo in una regione dove il dramma dei morti sul lavoro peggiora come la qualità del lavoro. C’è un grande problema salariale: troppi lavoratori part time involontari, interinali, tante persone che pur lavorando sono povere. C’è necessità di un cambiamento radicale. Noi vogliamo che il lavoro ritorni al centro del processo produttivo e non il profitto, perché sono i lavoratori che determinano la produzione di ricchezza”.

Aeroporto S. Francesco dell’Umbria. Buona notizia l’approvazione del piano industriale 2025-28

by CISL LDS

Nella foto il segretario generale Fit Cisl Umbria Fabio Ciancabilla

La notizia dell’approvazione del Piano Industriale 2025-28 dell’Aeroporto Internazionale S. Francesco è per la FIT CISL Umbria una buona notizia.

“Cogliamo con favore le intenzioni contenute nel documento programmatico approvato dall’Assemblea dei soci SASE in data 24 aprile scorso. L’obiettivo relativo agli investimenti, alle risorse destinate al supporto dello sviluppo del traffico aereo e al traguardo dei 700.000 transiti annui entro il 2028 è in linea con la traiettoria di crescita che da sempre la FIT CISL Umbria ha auspicato. Se il Piano Industriale nel prossimo triennio raggiungerà gli obiettivi prefissati, per quanto riguarda la FIT CISL Umbria, sarà occasione anche di una crescita in termini occupazionali.”

A tal fine ricordiamo come la FIT CISL Umbria (insieme alla UGL) abbia sottoscritto proprio nella mattinata del 24 aprile, un verbale di accordo con SASE che prevede il numero minimo di dipendenti a tempo indeterminato contrattualizzati SASE (36 lavoratori) dal quale partire e la cui crescita numerica andrà di pari passo con l’aumento dei transiti consuntivati in aeroporto. È importante evidenziare inoltre, che gli eventuali apporti che andranno ad aumentare il numero dei tempi indeterminati SASE, come condiviso nel citato verbale, saranno recuperati dagli attuali dipendenti stagionali recentemente “esternalizzati” secondo modalità previste dalle norme di riferimento.

La vicenda dei dipendenti stagionali “esternalizzati” è stato oggetto di polemiche strumentali da parte di qualche altra OS che non ha mai inteso sottoscrivere il verbale sopracitato. Verbale che non è mai stato frutto di alcun blitz ma è stato solo l’esito di un percorso vertenziale chiuso positivamente anche grazie all’intervento conciliativo della Prefettura di Perugia.

Per l’immediato futuro non resta che verificare e sottoscrivere i necessari accordi sindacali affinché gli obiettivi di crescita siano raggiungibili per il bene dei lavoratori e dei cittadini umbri.

Fonte: Fit Cisl Umbria

Attivazione tavolo salute e sicurezza. Cgil, Cisl e Uil Umbria: “Finalmente si apre il percorso per affrontare il grave tema degli infortuni”

by CISL LDS

PERUGIA, 28 aprile 2025 – Nell’ambito della Giornata Mondiale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, che si celebra ogni anno il 28 aprile, Cgil Cisl Uil dell’Umbria sono state ricevute questa mattina dalla Regione dell’Umbria a palazzo Donini per l’attivazione del Tavolo di confronto su Salute e Sicurezza nei luoghi del lavoro. Presenti rappresentanti di CGIL, CISL, UIL, la presidente della Giunta regionale Stefania Proietti, la Direttrice dell’assessorato alla Salute Daniela Donetti, Salvatore Macrì e Gabriella Madeo del Dipartimento regionale.

Si è trattato di un momento di profonda riflessione e di rinnovato impegno verso un obiettivo che consideriamo prioritario e irrinunciabile: la tutela della vita e della dignità di ogni lavoratore. Questa ricorrenza annuale è stata non solo un’occasione per commemorare le vittime di infortuni e malattie professionali, ma anche un’opportunità cruciale per analizzare lo stato attuale della sicurezza nei luoghi di lavoro in Umbria per definire strategie future sempre più efficaci. La prevenzione, per essere davvero efficace, deve essere avvertita come un’esigenza collettiva, frutto di un impegno condiviso e di un agire partecipato. 

Infatti sono stati individuate quattro aree su cui lavorare congiuntamente nel medio e lungo periodo:

  1. Formazione
  2. Appalti e sub appalti
  3. Promozione salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
  4. Premialità per le aziende e i lavoratori.

Altresì è stato ribadito che con il prossimo aumento delle alte temperature, di anticipare l’ordinanza calore per gestire in anticipo l’eventuale emergenza.

Cgil Cisl Uil dell’Umbria ribadiscono con forza la propria determinazione a perseguire verso un cambio di passo non più rinviabile: per una società più giusta, per un’economia più sostenibile, per un lavoro che sia davvero sicuro, inclusivo e dignitoso, senza più infortuni.

Primo Maggio regionale ad Orvieto

by CISL LDS

La sicurezza sul lavoro il tema centrale di quest’anno
A Orvieto la manifestazione regionale Cgil Cisl Uil per la Festa dei lavoratori
Giovedì 1° maggio alle 10 in piazza della Repubblica con i segretari generali regionali

(AVInews) – Perugia, 28 apr. – Si terrà a Orvieto, in piazza della Repubblica, la manifestazione regionale di Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria per la Festa dei lavoratori. Giovedì 1° maggio, alle 10, interverranno i tre segretari generali regionali Maria Rita Paggio di Cgil, Angelo Manzotti di Cisl e Maurizio Molinari di Uil. Per questa celebrazione, quest’anno i sindacati hanno scelto il tema della salute e sicurezza sul lavoro.

Perugia, Festa dei lavoratori in piazza del Bacio per rilanciare il quartiere

by CISL LDS

Il 1° maggio di Cgil, Cisl e Uil sui temi della sicurezza e salute sul posto di lavoro
Perugia, Festa dei lavoratori in piazza del Bacio per rilanciare il quartiere
Dalle 11 fino a sera street food, area giochi, laboratori per bambini, skater e concerti

(AVInews) – Perugia, 28 apr. – “Abbiamo scelto piazza del Bacio poiché le cronache degli ultimi anni ci raccontano un quartiere estremamente complicato della città, in cui sono presenti tante criticità. Non abbiamo certo la pretesa di risolvere con una festa i problemi di quest’area, ma vogliamo mandare un messaggio e un segnale forti. Le problematiche sociali dei quartieri si risolvono soltanto con un lavoro costante e quotidiano e noi vogliamo richiamare le istituzioni, le associazioni, i cittadini a rioccupare e vivere tutto l’anno questi spazi complicati della città così da recuperarli”. Così Riccardo Giulivi, responsabile organizzativo della Cgil Perugia, e Valerio Natili, responsabile comprensoriale di Perugia della Cisl, hanno spiegato i motivi per cui quest’anno le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di spostarsi in piazza del Bacio per celebrare, giovedì 1° maggio, la Festa dei lavoratori nella città di Perugia. Le tematiche, le finalità e il programma della manifestazione sono stati presentati lunedì 28 aprile proprio nel luogo in cui si svolgerà la Festa dei lavoratori nel capoluogo umbro. Oltre a Giulivi e Natili, è intervenuto anche l’assessore comunale di Perugia, Fabrizio Croce. “Ringrazio i sindacati – ha esordito l’assessore Croce – che hanno accettato, insieme a noi, di scommettere su questo luogo. Il Comune si è messo a disposizione affinché la Festa dei lavoratori si potesse tenere simbolicamente in piazza del Bacio così da aprire una nuova stagione in cui gradualmente i cittadini si possano riappropriare di questo spazio. Una piazza pensata per i cittadini e che vorremo che alla fine dell’estate possa tornare a essere la nuova piazza di Perugia. Stiamo cercando di coinvolgere tante associazioni e soggetti per fare in modo che questa piazza possa essere vissuta nel corso dell’estate in maniera civile, festosa, socializzante, con il contributo di tutti”.
Per quanto riguarda il programma della giornata, sono previsti iniziative di socializzazione, musica e buon cibo. A partire dalle 11 sarà attiva un’area kids per i più piccoli con giochi gonfiabili, attività sportive con il Csen Perugia, un laboratorio artistico con La casa degli artisti, esibizioni del Gruppo skaters Perugia e stand di tante associazioni. Sempre dalle 11 attiva anche l’area food truck con lo street food di Cucuk (torta al testo), La vecchia frittoria (pesce di lago), La repubblica della porchetta e Jungle Truck Wonderbar (hamburger). Dalle 12.30 inizieranno i concerti con le esibizioni de I principi di Galles (in duo acustico), Dream Cloud, I Tremendi e Natural Mustic Experience. Dalle 15 alle 19 è prevista anche un’apertura straordinaria della Biblioteca delle Nuvole.
“Non sarà solo un giorno di festa – hanno concluso Giulivi e Natili –, ma come sempre anche di lotta e rivendicazione. Quest’anno rimettiamo al centro le tematiche della salute e sicurezza sul posto di lavoro, poiché è una vergogna nazionale che ogni giorno in Italia muoiano in media tre persone sul posto di lavoro. Ma parleremo anche di giusto salario e lotta al precariato. Nel nostro Paese si è poveri anche lavorando e questo è inaccettabile. Rimettiamo al centro il tema della redistribuzione della ricchezza e la necessità di lavoro stabile, duraturo e di qualità, per i giovani e per tutti”.

Angelo Manzotti confermato alla guida della Cisl Umbria. Nella sua segreteria Riccardo Marcelli, Simona Garofano, Gianluca Giorgi e Giuliano Bicchieraro

ANGELO MANZOTTI CONFERMATO ALLA GUIDA DELLA CISL UMBRIA: “PARTECIPAZIONE E’ E RIMANE LA PAROLA CHIAVE DELL’AZIONE DELLA CISL ANCHE IN UMBRIA”

La segreteria della Cisl Umbria con il segretario nazionale Cisl Sauro Rossi. Da sinistra: Giuliano Bicchieraro, Riccardo Marcelli, il segretario nazionale Cisl Sauro Rossi, Simona Garofano, Gianluca Giorgi e il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti

PERUGIA, 24 aprile 2025 – Angelo Manzotti resta alla guida della Cisl Umbria, nella sua segreteria restano Simona Garofano, Gianluca Giorgi, Riccardo Marcelli e si aggiunge Giuliano Bicchieraro. A deciderlo il Consiglio generale eletto nella due giorni di Congresso Cisl Umbria che si è svolto il 23 e il 24 aprile 2025 a Santa Maria degli Angeli di Assisi. Presenti tanti ed illustri ospiti, delle istituzioni, del mondo cattolico, degli altri sindacati confederali e del mondo dell’associazionismo. Ai lavori – che si sono aperti con un minuto di raccoglimento in memoria di Papa Francesco e delle sue tante volte in Umbria sempre con messaggi intensi e densi di significato – è intervenuto a chiusura della odierna mattinata di lavori il segretario nazionale Cisl Sauro Rossi.

Il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti, nel ringraziare i delegati per i lavori congressuali e i membri del Consiglio per la fiducia dimostrata, ha sottolineato che il suo mandato sarà nel segno della continuità con quanto già fatto e che quindi avrà come parola chiave partecipazione. “La denominazione del Congresso, “Il coraggio della partecipazione” – ribadisce – fa parte del Dna della Cisl e anche del nostro modo di intendere le relazioni e quindi del nostro modo di agire in Umbria”. Per Manzotti: “Continueremo ad essere disponibili al dialogo e al confronto con tutti i soggetti politici, istituzionali e controparti. La situazione che ci troviamo a vivere anche nella nostra regione è complessa e richiede un forte impegno, senso di responsabilità. Dobbiamo arginare le criticità in essere e ribadire l’importanza e la centralità del lavoro dignitoso, stabile, contrattualizzato e ben retributito. Solo la politica di concertazione – chiude il segretario – potrà far uscire l’Umbria dalla situazione di isolamento, che registra situazioni di difficoltà economica e sociale. La politica deve trovare il modo, la strada, per arrestare l’esodo dei giovani dalla nostra regione. La Cisl farà la sua parte”.

Il segretario nazionale Cisl Sauro Rossi ha fatto i complimenti e gli auguri di buon lavoro al segretario Manzotti e alla segreteria eletta: “Noi dobbiamo esprimere protagonismo ma senza essere autoreferenziali, aprendoci al confronto. La formula utilizzata in questo congresso ha dimostrato coerenza con il metodo di lavoro che appartiene alla nostra organizzazione: dopo la relazione introduttiva del segretario Manzotti, è arrivato il momento del confronto su uno dei temi cardine: quello della partecipazione”. Sui luoghi di lavoro e nei territori ha aggiunto Rossi: “Sono necessari segnali forti con politiche mirate e un’azione sindacale decisa, che deve essere abbinata ad una forte sinergia con il nostro sistema servizi per aumentare le azioni di tutela, assistenza e rappresentanza”. In altre parole, “Unire le forze per far avanzare il fronte della solidarietà in ogni contesto nel quale ci troviamo ad operare”.

La relazione introduttiva del segretario generale Cisl Umbria uscente Angelo manzotti apre la due giorni del Congresso della Cisl Umbria

PERUGIA, 23 aprile 2025 – Il Congresso della Cisl Umbria si apre oggi (23 aprile 2025) a Santa Maria degli Angeli di Assisi con la relazione introduttiva del segretario generale Cisl Umbria uscente Angelo Manzotti (nella foto). Una due giorni di Congresso che vede impegnati in interventi o in confronti tanti ospiti del mondo delle istituzioni, associazioni, sindacali, ma che è soprattutto finalizzata all’elezione, da parte dei delegati, del nuovo Consiglio della Cisl Umbria. Questo eleggerà domani (24 aprile 2025) il segretario generale e la sua segreteria. Sempre di questo pomeriggio la tavola rotonda “Il coraggio della partecipazione” in diretta sulla pagina Facebook – Cisl Umbria (e per quanti interessati visibile sulla stessa pagina anche nei prossimi giorni).

“E’ necessario un patto sociale per arginare le tante situazioni di povertà in Umbria – afferma Manzotti nella sua relazione -, se ci limitiamo a quelle economiche il dato è comunque allarmante: ad essere coinvolto infatti è il 14 per cento della popolazione. Per questo serve il senso di responsabilità di tutti per far uscire l’Umbria da questa situazione di difficoltà”. Per la Cisl, questo, è la strada da percorre e per ritornare ad essere attrattivi, e quindi cercare e trovare nuovi investitori per l’Umbria. Da tale presupposto Manzotti chiede che l’Umbria sia riconosciuta come zona Zes (Zona economicamente svantaggiata). “Oltre a questo – prosegue -, sempre per rilanciare la produttività dell’Umbria, la questione infrastrutturale (materiale ed immateriale) deve avere risposte certe e definitive”. Rinforzare la produttività, dare nuovo respiro al lavoro significa favorire i lavoratori che però “devono poter beneficiare maggiormente, oltre che del tempestivo rinnovo del contratto nazionale, anche della contrattazione di secondo livello”. Manzotti tratta a lungo di contrattazione nella sua relazione e lo fa riferendosi a quella con le aziende, ma anche di quella sociale con le istituzioni. “Rafforzare la contrattazione sociale – sottolinea – è importante per la tenuta dei servizi, per evitare aggravi troppo onerosi in termini di tassazione per i cittadini ma anche e soprattutto per tutelare i territori, in particolare quelli che si trovano più isolati o che ricadono nelle aree interne. La contrattazione sociale, quella che viene fatta dalle organizzazioni sindacali confederali e dalle proprie categorie dei pensionati, si rivolge in prevalenza alle persone e alle famiglie che vivono situazioni di disagio. Le stesse che spesso troviamo nelle nostre sedi per rappresentare questioni che necessitano risposte”. La Cisl Umbria, nel rimarcare il proprio ruolo di ascolto, di consulenza, di azione sindacale ma anche di supporto con i propri servizi, vede nei fondi del Pnrr un’occasione da non perdere. “Attraverso queste risorse – chiude Manzotti – si potrebbe dare maggiore impulso all’economia e migliori risposte in termini sia occupazionali che sociali”.