Mense e pulizie: in piazza a Perugia e Terni per chiedere risorse, dignità e futuro

by CISL LDS

Oggi le lavoratrici e i lavoratori dei servizi mensa e pulizie scolastiche e aziendali sono scesi in piazza a Perugia e Terni, così come in oltre 60 città in tutta Italia. A casa per l’emergenza Covid-19 dalla dichiarazione del lockdown a marzo, queste migliaia di uomini e, soprattutto, donne sono di fatto senza lavoro e in molti casi senza reddito per le responsabilità incrociate di aziende e Inps.


A questi tre mesi di inattività forzata, per molte di loro, si sommerà un periodo altrettanto lungo di sospensione dei contrattii, che coincide da sempre con la fine dell’anno scolastico. Altri tre mesi senza stipendio e, soprattutto, senza la garanzia di riprendere a lavorare, a settembre, per la riapertura delle scuole.


Dai presidi sotto le prefetture di Perugia e Terni, organizzati da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti, lavoratrici e lavoratori umbri hanno fatto sentire la loro voce, per chiedere che venga estesa la copertura degli ammortizzatori sociali, erogate le indennità e, soprattutto, date garanzie per una rapida ripresa delle attività.

Riaperte le prenotazioni sanitarie, resta il problema dei 150 lavoratori precari

by CISL LDS

Nidil Cgil e Felsa Cisl tornano a chiedere risposte alla Regione: “Se non arrivano siamo pronti alla mobilitazione”

Nella foto il segretario generale regionale Felsa Cisl Umbria Rocco Ricciarelli

La riapertura a partire da oggi delle prenotazioni sanitarie di primo accesso, cosi come definita nelle linee di indirizzo per le attività sanitarie nella fase 3 della Regione dell’Umbria, ha prodotto una notevole affluenza di cittadini, che in alcuni punti ha creato code e lunghi tempi di attesa. A denunciarlo in una nota sono Nidil Cgil di Perugia e Terni e Felsa Cisl che sottolineano come, in considerazione della nuova organizzazione dei cup, stabilita sempre dalla Regione, che prevede preventivi accordi telefonici o prenotazione per via telematica, gli operatori in alcune postazioni si siano trovati a fare front-office e back-office contemporaneamente, cioè a rispondere ai cittadini allo sportello e allo stesso tempo al telefono o alle e-mail.

“Si tratta di operatori che – sottolineano Nidil Cgil e Felsa Cisl – hanno sempre svolto il loro servizio in front office anche durante l’emergenza Covid. Operatori precari che da anni attendono di veder riconosciuto il loro lavoro. Da tempo abbiamo chiesto un incontro con la Regione e con Umbria Salute per sostenere il percorso già individuato di valorizzazione del lavoro nei Cup. Ad oggi registriamo un silenzio assordante – continuano i sindacati – ancora più grave perché in gioco ci sono le esigenze di salute dei cittadini”.
I sindacati chiedono di conoscere come si intende riorganizzare il servizio e quale sarà il futuro dei 150 lavoratori in somministrazione. “In assenza delle necessarie risposte in tempi rapidi ci si troverà nelle condizioni di promuovere iniziative di mobilitazione”, concludono Nidil e Felsa.

Giornata di mobilitazione delle mense e pulizie scolastiche e “aziendali”

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Il prossimo 24 giugno saranno due i presidi in Umbria: uno a Perugia e uno a Terni

 

La situazione delle lavoratrici e dei lavoratori delle mense e pulizie scolastiche e “aziendali” continua ad essere grave e a presentare questioni irrisolte, nonostante le richieste delle Organizzazioni Sindacali a tutti i livelli e le manifestazioni e iniziative messe in campo a livello regionale e territoriale.

 

A sostegno delle proposte e richieste sindacali è proclamata una GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE per mercoledì 24 GIUGNO 2020, con manifestazione a Perugia in Piazza Italia e a Terni di fronte alla Prefettura, a partire dalle ore 11,00.

Luca Talevi (Cisl Fp Umbria): “Le corrette relazioni sindacali non possono essere affidate alla buona volontà delle parti”

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La CISL FP Umbria ha da sempre ritenuto indispensabile intrattenere le relazioni sindacali non basate sulla contrapposizione, ma sul confronto, sulla collaborazione e sulla reciproca responsabilizzazione, in modo da definire regole che diano certezza di tempi ma soprattutto di risposte ufficiali alle richieste avanzate dal Sindacato stesso.

Dalla mancanza di questi principi basilari possono derivare conseguenze che incidono in maniera non trascurabile sulle relazioni previste e sulla vita quotidiana dei Lavoratori, quindi è necessario un confronto proficuo e costruttivo in ogni circostanza, nel comune interesse al mantenimento di rapporti di reciproca correttezza, buona fede e trasparenza. 

Purtroppo dobbiamo evidenziare che troppo spesso, la stessa Amministrazione della USL Umbria 1, fissi unilateralmente tempi e scadenze, oppure assuma decisioni in materia di organici e organizzazione del lavoro dei quali si viene a sapere dagli organi di stampa, da chiacchiere o peggio da formali comunicazioni o incontri in mancanza della preventiva e obbligatoria consultazione con il Sindacato.

Ne derivano decisioni unilaterali, carenti dal punto di vista dell’impalcatura e del contenuto normativo, quindi prive di qualunque fondamento di legittimità, ma purtroppo lesive dei diritti, quelli sì normati, dei singoli Lavoratori.

Ne sono un esempio le Ferie, prima bloccate da una libera interpretazione di una Circolare Regionale e adesso, per i soli Autisti soccorritori di Branca, per carenza numerica delle figure necessarie.

L’Autista soccorritore è una figura professionale tecnica che lavora spalla a spalla con Medici, Infermieri e tecnici rischiando, su ogni intervento, di essere contagiata dal Coronavirus, che supporta il lavoro faticoso e delicato dei Colleghi sanitari su ambulanze e automediche, con un carico di responsabilità enorme addosso e dove, oltre ad essere dimenticati dai ringraziamenti, attualmente gli vengono bloccate le ferie…

Questo accade al Presidio di Branca, dove agli Autisti sono state sospese d’ufficio le ferie, sono precettati, anche in seguito alla decisione dei Colleghi di Assisi, sempre presenti quando venivano chiamati a coprire i turni dei colleghi assenti o malati, di ritirare la loro disponibilità.

La CISL ha da anni evidenziato la carenza in organico della figura degli Autisti soccorritori, per tale motivo è stato recentemente svolto uno specifico concorso ma, in particolare ed inspiegabilmente, nel Presidio di Branca insiste tale manchevolezza.

La CISL non ritiene corretto, però, bloccare le ferie o definire negativamente tali Autisti che, da anni, con dedizione, generosità, puntualità e precisione, hanno fatto e fanno in modo che vengano garantiti i livelli minimi assistenziali per l’Azienda e la tutela della salute per l’intera Comunità Regionale.

La CISL ufficialmente e tramite stampa CHIEDE una copertura dei Servizi/Reparti con un numero adeguato di Lavoratori (utilizzo della graduatoria in merito), in modo che possa essere garantita la loro tutela da responsabilità di colpa grave e per non essere accusati di mercanteggiare la loro professionalità e competenza.

CISL FP Umbria

Luca Talevi

Sangemini, i sindacati e le Rsu incontrano i parlamentari: “Certezze e risposte per i lavoratori”

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Ad aprire l’incontro tra i sindacati di categoria Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Umbria e le Rsu con i parlamentari del 19 giugno è stato Simone Dezi della Fai Cisl Umbria che, per la Sangemini, ha chiesto certezza e unità per dare risposte certe ai lavoratori.

Dopo gli interventi dei parlamentari presenti, il coordinatore dell’Area Sindacale Territoriale Cisl Terni Riccardo Marcelli ha sottolineato come sia necessario “tutelare i lavoratori, i marchi importanti, il territorio e la sua sostenibilità”.

Il segretario generale Fai Cisl Umbria Dario Bruschi a chiusura della mattina di confronto che si è tenuta a San Gemini ha ribadito: “Noi i lavoratori non li lasceremo da soli”.

Nel sottolinearlo ha concluso dicendo che “Ci vuole un piano industriale. Dobbiamo uscire dall’isolamento e questo aiuterebbe la ripresa”.

Il Coordinamento Donne Cisl Umbria: “Non abbassiamo la guardia sui diritti delle donne”

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Il Coordinamento delle Donne Cisl Umbria torna sui diritti delle donne e sulla libertà di scegliere. La coordinatrice delle donne Cisl Umbria Sara Claudiani (nella foto) manifesta il proprio diniego alla scelta della Giunta Regionale che ha modificato la precedente delibera del 2018, prevedendo il ricovero di tre giorni per le donne che ricorreranno all’aborto farmacologico.

“A noi non sembra una scelta giusta – sottolinea Claudiani-. Ricordiamo che l’interruzione volontaria di gravidanza è una scelta, seppur dolorosa, e quindi deve restare tale. Per questo chiediamo alla Regione di revocare la delibera in questione. Il nostro timore è di veder aumentare gli aborti clandestini, con le immaginabili conseguenze in termini di salute e sicurezza per le donne coinvolte. Questo – continua- in un momento già difficile, nel quale le donne sono le prime a rischiare l’emarginazione nel mondo del lavoro. Sicuramente, in questi mesi di costrizione tra le mura delle case, le violenze fisiche e psicologiche sulle donne e i femminicidi non si sono di certo fermati: di questo si dovrebbe occupare una Regione rispettosa e sensibile alle questioni delle donne in difficoltà”.

Difendiamo il welfare umbro, difendiamo i più deboli: il presidio davanti alla Regione

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Il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti al presidio del 16 giugno 2020 di Perugia dei lavoratori delle cooperative sociali: “La Regione rispetti gli accordi assunti. E’ giunto il momento di porre la parola fine alla politica dei massimi ribassi”.

Il segretario generale regionale Fisascat Cisl Umbria Valerio Natili ha partecipato alla delegazione che nella mattinata ha incontrato la Presidente Regione Umbria Donatella Tesei.