Angelo Manzotti (Cisl Terni – Orvieto): “Le periferie esistenziali? Sono i luoghi a rischio spopolamento, dove non ci sono lavoro e servizi”

angelo manzotti“Il salario minimo non può essere la risposta, il Decreto Dignità ha generato false illusioni per i lavoratori, era più funzionale lo strumento del Rei”. A ritornare sulle vecchie e nuove povertà del territorio ternano è Angelo Manzotti, coordinatore dell’Area Sindacale Territoriale Cisl Terni-Orvieto, e lo fa in in un momento organizzativo particolare, quello all’indomani della Conferenza Organizzativa della Cisl (che si è svolta a Roma da martedì 9 a giovedì 11 luglio) e ha posto come tema centrale, proprio quello delle periferie esistenziali. “A Terni – chiarisce Manzotti, che cala i contenuti nazionali sul proprio territorio- non dobbiamo fare i conti con le periferie delle città metropolitane, ma molti temi legati alla povertà sono anche nel nostro territorio e trovano forma in quartieri, aree a rischio spopolamento dove non ci sono adeguati servizi alla persona e dove, una volta fuoriusciti dal mercato del lavoro, non si riesce a trovare una nuova occupazione”.
La questione per il sindacato rappresentato da Manzotti si può sintetizzare in un dato. “Solo a Terni – sottolineai il sindacalista- sono state presentate, anche su nostro suggerimento, alla sede Inps di Terni circa 2000 domande di Rei, delle quali solo un terzo respinte in quanto prive di requisiti”.

Ma come se ne esce? La Cisl ritorna sulla questione della contrattazione, welfare aziendale, formazione e del sempre più necessario collegamento tra scuola e lavoro. “E’ impensabile che i nostri ragazzi sappiano cosa è un sindacato, un contatto collettivo e come si fa un curriculum. Per la Cisl – precisa- diviene necessario avvicinare questo mondo, far capire ai giovani che ci siamo e quale ruolo abbiamo avuto e ancora svolgiamo in una società dove il lavoro è sempre meno e sempre più precario. Anche quest’anno – ammette- auspico di poter contribuire in qualche incontro con i giovani, come già fatto all’occorrenza a Orvieto”.

Per quello che riguarda la crisi economica e le sue ricadute in termini occupazionali, Manzotti teme che l’acuirsi della stessa possa peggiorare anche la questione della sicurezza nei luoghi di lavoro. “Dobbiamo continuare a vigilare, dare sempre più concretezza agli strumenti esistenti e trovarne di nuovi affinché ci sia la certezza da parte di ogni lavoratore di svolgere la propria mansione senza rischiare di farsi male o addirittura di perdere la vita. Su questo fronte siamo impegnati, anche con gli enti bilaterali”.

La Cisl sul territorio di Terni, inoltre, ha condiviso una piattaforma unitaria propositiva con Cgil e Uil Terni per il rilancio del tessuto produttivo del comprensorio, con particolare attenzione alle dinamiche occupazionali che devono tener conto dei limiti infrastrutturali. “E’ arrivato il momento – aggiunge Manzotti- di portare a termine progetti incompiuti, come la Piastra Logistica, che oltre a essere un’opportunità per le imprese del territorio e per l’occupazione è anche una risposta concreta in termini di sostenibilità ambientale.

Terni, 19 luglio 2019

Infortuni sul lavoro: il prefetto di Perugia convoca la Conferenza regionale per il 3 luglio

by CISL LDS

ulderico sbarraCgil, Cisl e Uil: “Accolta la nostra richiesta, ora massimo impegno per farne uno strumento operativo”

Si terrà il prossimo 3 luglio a Perugia, presso la prefettura, la Conferenza regionale sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. A convocarla è stato il prefetto di Perugia, Claudio Sgaraglia, che ha così tenuto fede all’impegno preso lo scorso 13 giugno con Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, che in quella data avevano manifestato proprio sotto la sede del palazzo del governo per chiedere interventi urgenti e un’assunzione di responsabilità collettiva, visti i dati allarmanti sull’andamento degli infortuni in Umbria nel 2019.
Non a caso, la convocazione del prefetto riguarda davvero tutti i soggetti in causa: dalla Regione alle due prefetture, dall’Università alle Aziende sanitarie, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco, gli enti preposti (Inps, Inail, Ispettorato del lavoro), le Camere di Commercio di Perugia e Terni, Confindustria, Ance e Cgil, Cisl e Uil.
“Ringraziamo il prefetto per aver preso in tempi rapidi, come chiedevamo, questa importante iniziativa – affermano i segretari di Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, Vincenzo Sgalla, Ulderico Sbarra (nella foto) e Claudio Bendini – Ora sarà nostro impegno e quello di tutti i soggetti seduti al tavolo, fare di questa conferenza uno strumento davvero operativo e concreto per poter incidere in maniera significativa su questa piaga che continua a mietere vittime tra le persone che lavorano”.

Perugia, 24 giugno 2019

Sicurezza sul lavoro, sindacati dal prefetto di Perugia: servono più controlli e interventi su legalità e appalti 

immagine unitaria“Un incontro proficuo, caratterizzato da una grande disponibilità a mettere in campo interventi immediati e concreti da parte del prefetto, insieme alle organizzazioni sindacali e agli altri attori economici del territorio”: è questo il commento di Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria al termine del tavolo di confronto con il prefetto di Perugia, Claudio Sgaraglia, richiesto dalle stesse organizzazioni sindacali umbre dopo l’ennesimo gravissimo incidente sul lavoro, avvenuto a Perugia nella giornata di mercoledì 8 maggio.
 
Proprio dalla dinamica di quest’ultimo grave infortunio è partito il confronto tra prefetto e sindacati: “Abbiamo ricostruito questo incidente e fatto il punto sugli altri più recenti che hanno portato il drammatico conteggio delle vittime già a 5 in questo 2019 – spiegano i sindacati – Abbiamo informato il prefetto sul percorso che negli ultimi anni è stato affrontato dalle nostre organizzazioni, con appelli e iniziative ripetuti nel tempo, coinvolgendo recentemente anche il vescovo di Perugia, cardinale Bassetti, e i massimi organi istituzionali della Regione. Certamente – continuano Cgil, Cisl e Uil – in Umbria c’è una storia importante di relazioni sindacali e di attenzione verso il lavoro, ma questo background negli ultimi anni si è indebolito, a causa del deterioramento delle condizioni del lavoro e della sua estrema precarizzazione”.
 
Per questo i tre sindacati umbri, accompagnati anche dalle categorie del settore costruzioni, Fillea, Filca e Feneal, hanno evidenziato al prefetto la necessità di interventi straordinari, non solo per “azzerare le morti sul lavoro”, ma anche per “contrastare in maniera efficace, attraverso la prevenzione, gli infortuni e le malattie professionali”, senza dimenticare la grande partita della “sostenibilità ambientale delle produzioni”. Per quanto riguarda nello specifico il settore dell’edilizia, i rappresentanti di Fillea, Filca e Feneal hanno evidenziato al prefetto due elementi di forte preoccupazione: da una parte, specie nella ricostruzione post-terremoto, l’allentamento delle regole che garantiscono sicurezza e legalità, a partire dal Durc di congruità; dall’altra l’utilizzo da parte di alcune aziende di lavoratori inquadrati con contratti diversi da quello dell’edilizia, al solo scopo di risparmiare sul costo del lavoro, a scapito però, anche qui, della sicurezza dei lavoratori.  
 
Da parte sua il prefetto, pur sottolineando le difficoltà che enti e soggetti preposti incontrano quotidianamente, ha assicurato che solleciterà maggiori controlli, in particolare nei cantieri. Inoltre, il prefetto ha assicurato piena disponibilità a riconvocare insieme i sindacati e tutti gli attori economici del territorio, per arrivare ad un protocollo di intesa in materia di sicurezza sul lavoro, legalità e appalti, sul modello di quanto già realizzato in altre significative esperienze sul territorio nazionale. 
 
Le organizzazioni sindacali dell’Umbria chiederanno un incontro analogo al prefetto di Terni nei prossimi giorni. 
 
Perugia, 10 maggio 2019

Incidenti sul lavoro: Cgil, Cisl e Uil chiedono incontro urgente al prefetto

by CISL LDS
Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, insieme alle categorie dei lavoratori delle costruzioni, Fillea, Filca e Feneal, chiedono un incontro “urgente” al prefetto di Perugia per affrontare l’emergenza sicurezza sul lavoro, dopo l’ennesimo gravissimo incidente avvenuto sul territorio della provincia di Perugia dove, ricordano i sindacati, da inizio anno si sono già avute 5 morti sul lavoro, un dato assolutamente inaccettabile.
 
“Da tempo chiediamo che la sicurezza sul lavoro sia assunta come priorità assoluta da parte delle istituzioni, delle imprese e dell’intera società – affermano i tre segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, Vincenzo Sgalla, Ulderico Sbarra e Claudio Bendini – Ci sembra invece che negli anni di profonda crisi che la nostra regione ha vissuto vi sia stato un abbassamento preoccupante dell’attenzione su questo tema. Non può esservi nessuna ripresa, nessuna crescita economica se le persone continuano a morire sul lavoro”. 
 
Perugia, 8 maggio 2019