Cisl Umbria

“Desertificazione bancaria soluzioni all’orizzonte”, First Cisl Umbria: “Analisi, confronto e proposte per il cambiamento”

by CISL LDS

L’EVENTO SARA’ IN DIRETTA FACEBOOK SULLA PAGINA CISL UMBRIA

PERUGIA – 12 SETTEMBRE 2025 – Tutti gli organi di informazione sono invitati all’incontro pubblico “Desertificazione bancaria soluzioni all’orizzonte” della First Cisl Umbria che si terrà martedì 23 settembre 2025 alle ore 15,00 presso la Sala dei Notari del Palazzo dei Priori di Perugia. “Tema dell’importante incontro – riferisce il segretario generale First Cisl Umbria Roberto Contessa – sarà la desertificazione bancaria e le prospettive per mettere un argine ad un fenomeno che sempre più sta colpendo le nostre realtà locali. infatti circa un terzo dei comuni umbri hanno già subito questo processo, che sta avanzando inesorabilmente mettendo in difficoltà famiglie, imprese, categorie deboli, lavoratori e pensionati. Con questa iniziativa – fa sapere il dirigente sindacale – non vogliamo solo fotografare questo fenomeno e dare voce a chi sta cercando di rappresentare il problema, ma anche fare la nostra proposta per reagire a questo stato di cose. Ciò con il consueto modo di operare della Cisl, che si basa sul confronto, concertazione e partecipazione, vorremo essere concreti e cercare di fare quel salto in avanti che tante persone auspicano. In altre parole, essere protagonisti del cambiamento”. L’evento sarà in diretta Facebook sulla pagina della Cisl Umbria.

Dopo i saluti istituzionali della presidente della Regione Stefania Proietti, del presidente della Provincia di Perugia Massimiliano Presciutti, del vice presidente Provincia di Terni Francesco Maria Ferranti e del Comune di Perugia, interverranno il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti, il presidente Anci Umbria Federico Gori, l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Francesco De Rebotti e il segretario generale First Cisl nazionale Riccardo Colombani. A coordinare l’evento sarà lo stesso segretario generale First Cisl Umbria Roberto Contessa. Da qui, prenderà poi avvio una tavola rotonda, coordinata dal giornalista Alessandro Antonini, alla quale parteciperanno il presidente Fondazione Prevenzione Umbria Usura Fausto Cardella, il presidente Banca Centro Toscana – Umbria Carmelo Campagna, il segretario generale Fnp Cisl Umbria Dario Bruschi e il presidente Adiconsum Umbria Giancarlo Monsignori.

Abi Umbria ha garantito la propria presenza.

Inaugurata la sede Fnp Cisl di Cerreto di Spoleto

by CISL LDS

SANTE FRACCALVIERI (FNP CISL FOLIGNO – SPOLETO): “COSI’ DALLA PARTE DEL TERRITORIO E DELLE AREE INTERNE”

CERRETO DI SPOLETO, 10 settembre 2025 – E’ stata inaugurata questa mattina, 10 settembre 2025, la nuova sede della Fnp Cisl di Cerreto di Spoleto, alla presenza della segretaria nazionale Fnp Cisl Anna Maria Foresi, del segretario generale Fnp Cisl Umbria Dario Bruschi, del segretario generale Fnp Cisl di Foligno – Spoleto Sante Fraccalvieri, del segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti e del coordinatore per la Cisl dell’area sindacale territoriale Foligno – Spoleto Bruno Mancinelli.
Dalla sede, dopo la benedizione del parroco e il taglio del nastro, i presenti si sono spostati al teatro comunale dove il segretario generale Fnp Cisl di Foligno Sante Fraccalvieri ha dato avvio ad un vero e proprio momento di confronto sull’importanza del territorio, ribadendo la necessità per il sindacato di essere presenti nelle aree interne, quelle maggiormente a rischio spopolamento. “Siamo un sindacato di prossimità – ha affermato Fraccalvieri – e pertanto la nostra posizione è quella di andare controtendenza: con l’apertura di questa sede, in quattro anni, abbiamo incrementato la nostra presenza nel comprensorio di Foligno – Bastia Umbra – Spoleto. Ringrazio la cittadinanza, le varie associazioni del territorio e Spi e Uilp del territorio per aver condiviso questo importante momento”. Dopo il saluto del sindaco Giandomenico Montesi, ad intervenire è stato il segretario generale Fnp Cisl Umbria Dario Bruschi che ha sottolineato come “la formazione, alla luce anche della desertificazione bancaria e dei servizi in generale, sia una delle strade che la Fnp Cisl Umbria ha deciso di percorrere per stare dalla parte dei pensionati in un periodo, come quello che stiamo attraversando, di forte cambiamento, nel quale l’intelligenza artificiale e lo sviluppo tecnologico stanno sempre di più prendendo campo”.
Quindi il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti: “Siamo in un’area interna, la più grande, dobbiamo creare opportunità di lavoro. Siamo riusciti, come Umbria, ad ottenere il riconoscimento della Zes. Questa è un’opportunità per creare lavoro, soprattutto per i giovani. Dobbiamo lavorare anche e soprattutto con i sindaci dei territori più piccoli e valorizzare queste aree per rendere questi territori attrattivi dal punto di vista produttivo. Siamo in controtendenza. Vogliamo essere e siamo un sindacato di prossimità”.
Le conclusioni dell’inaugurazione della Fnp Cisl di Cerreto di Spoleto sono state curate dalla segretaria nazionale Fnp Cisl Anna Maria Foresi: “Questo è un momento importante, condiviso con la Cisl confederale: l’inaugurazione di questa mattina della sede Fnp Cisl di Cerreto di Spoleto va nella giusta direzione. Dobbiamo continuare ad essere sempre più presenti nei territori piccoli, quelli delle aree interne e a rischio spopolamento. Una presenza, la nostra, che è fondamentale per essere protagonisti con le nostre sedi e con le nostre proposte. Per dare risposte più efficaci a chi rappresentiamo – ha concluso – dobbiamo prevedere una nuova area tra il settore sanitario e quello sociale o socio-sanitario. Stiamo studiando con il nostro dipartimento per portare avanti questa proposta che è la strada da percorrere per tutelare i pensionati e i cittadini in generale”.

Cerreto di Spoleto, Sante Fraccalvieri (Fnp Cisl Foligno – Spoleto): “Noi punto di riferimento per l’intera comunità”

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PERUGIA. 8 settembre 2025 – All’inaugurazione della nuova sede Fnp Cisl di Cerreto di Spoleto in piazza Pontani, 35 il vero protagonista sarà il territorio. “Il territorio delle aree interne, dei pensionati che si sentono sempre più soli e dei giovani che vorrebbero rimanere ma che devono andare a cercare lavoro lontano”. Sono le parole del segretario generale Fnp Cisl di Foligno – Spoleto Sante Fraccalvieri che nella mattina del prossimo 10 settembre farà gli onori di casa e spiegherà l’importanza di una nuova sede in un comune piccolo che ricade tra l’altro in un’area interna.
“Vivere nelle aree interne significa resistere – anticipa il segretario -, perché se è vero che le persone vivono in contesti belli e sani, dove il dialogo tra l’uomo e la natura è ancora presente, dall’altra spesso si soffre l’insufficienza dei servizi. Da qui l’importanza della nostra sede come punto di riferimento per chi è in cerca di un consiglio, di una consulenza e di servizi. Come per altri territori – conclude – saremo anche qua un punto di riferimento per la comunità, e non solo per i pensionati, per l’intero comprensorio”.
All’inaugurazione che si terrà il 10 settembre 2025 alle ore 10,00 presso la piazza Pontani, 35 di Cerreto di Spoleto interverranno, da programma, il sindaco Giandomenico Montesi, il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti, il segretario generale Fnp Cisl Umbria Dario Bruschi e il segretario generale generale Fnp Cisl di Foligno – Spoleto Sante Fraccalvieri. A chiudere l’incontro sarà la segretaria nazionale Fnp Cisl Anna Maria Foresi. All’evento è stata invita la cittadinanza tutta, le associazioni, le autorità civili, militari e religiose e seguirà un momento conviviale.
Tutti gli organi di informazione sono invitati a partecipare.

Enel Green Power, il presidio di Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil Umbria:  “Fermiamo la chiusura del posto di Teleconduzione di Terni”

by CISL LDS

TERNI, 5 SETTEMBRE 2025 – Questa mattina (5 SETTEMBRE 2025) di fronte alla sede di Enel Green Power di Terni si è tenuto un presidio e un incontro con la stampa, organizzato da Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil Umbria. I segretari generali Stefano Ribelli (Fitctem Terni), Ciro Di Noia (Flaei Umbria) e Doriana Gramaccioni (Uiltec Umbria) hanno ribadito di fronte ai lavoratori presenti e ai giornalisti che vogliono scongiurare la chiusura del centro di teleconduzione di Terni, che “secondo quanto comunicatoci dall’azienda dovrebbe avvenire alla fine di questo mese”.
In sintesi le ragioni. “Non ci possiamo permettere la perdita di un centro importante come questo – affermano i segretari -, anche perché si tratta dell’ultimo centro direzionale Enel in Umbria. Se ciò avvenisse, vorrebbe dire che la nostra regione subirà un ulteriore ridimensionamento. Questa scelta, infatti, si va ad aggiungere alla perdita della direzione Area Rete su Perugia (acquisita a suo tempo dalla Marche), allo spostamento della direzione, all’incertezza sul futuro industriale ed al ridimensionamento dei livelli occupazionali di Pietrafitta (malgrado il nuovo impianto manca una visione industriale per il futuro) , alla chiusura dell’impianto di Bastardo (che negli anni ’90 occupava circa 240 unità più l’indotto, ad oggi senza alcun futuro) e alla chiusura sempre su quel territorio del polo di eccellenza di formazione dell’Enel – il Nucleo Addestramento Specialistico a Gualdo Cattaneo. Passando agli assets ternani, oltre alla chiusura del laboratorio misure e prove e teletrasmissioni abbiamo assistito ad un grande ridimensionamento della forza lavoro delle officine di Manutenzione Specialistica che si occupa di manutenzione a livello nazionale (un tempo si contavano 150 unità e oggi meno di 20). In questo caso abbiamo subito un’esternalizzazione delle attività a vantaggio di aziende esterne prevalentemente di fuori regione. Oltre a questo, sempre sul ternano – aggiungono i segretari -, c’è stata una riduzione anche del personale che presidia e gestisce la manutenzione degli impianti dell’asset della nostra realtà. Questo si riflette sulla sicurezza degli operatori e sulla sicurezza idraulica del territorio. Se venisse meno la conoscenza degli impianti che hanno i lavoratori del posto di teleconduzione sarebbe un aggravante ed un ulteriore rischio per gli operatori degli impianti e delle dighe soprattutto nella gestione delle emergenze idriche (piene e maltempo)”.

Alla luce di tutto questo, i sindacati dicono no ad un’ulteriore depauperamento del territorio “effettuato da Enel in modo unilaterale. Noi – affermano – chiediamo per questo la creazione di un tavolo partecipativo e fattivo con le istituzioni locali, regionali e nazionali, per far sì che l’azienda torni ad investire in maniera concreta in Umbria. Chiediamo inoltre a tutte le forze istituzionali, alla Regione in particolare, quale proprietaria della concessione, di lavorare ad un percorso con Enel diverso da quello intrapreso fino ad oggi, in modo che siano incrementati gli investimenti nel nostro territorio con l’obiettivo di accrescere le funzioni attualmente presenti ed aumentare i livelli occupazionali e lo sviluppo del territorio ternano. Dobbiamo tornare al nostro prestigioso passato: per troppo tempo abbiamo assistito all’allontanamento dall’Umbria di centri direzionali e produttivi da parte di molteplici aziende (alcune a partecipazione statale). Tutto questo non possiamo più tollerarlo ma, soprattutto, non possiamo più permettercelo. Oggi, qui, con questo presidio che ha visto una larga partecipazione dei lavoratoti e delle lavoratrici di Enel Green Power, Filctem, Flaei, Uiltec, ribadiscono la loro assoluta contrarietà alla chiusura del posto di teleconduzione di Terni. Alle istituzioni e ai rappresentanti politici – che ringraziamo per la loro presenza – chiediamo di sostenere con maggiore incisività questa nostra vertenza per non delocalizzare e smantellare un asset importante del polo idrico ternano. Esortiamo, a questo punto, a difesa del PT di Terni, una battaglia istituzionale di tutte le forze politiche unite ai sindacati, volta al mantenimento di obiettivi comuni a difesa del territorio e degli impegni presi a conclusione della manifestazione.

Riguarda il servizio del Tgr Rai Umbria del 5 settembre 2025 ore 14,00: https://www.rainews.it/tgr/umbria/video/2025/09/tgr-umbria-web-marietti–vertenza-enel-terni-1200-logomp4-8d26e942-7044-49e0-a455-c02d5e2df4e2.html?nxtep

Cisl Umbria: “Affermare la legalità nei cantieri significa rispettare le regole a tutela dei lavoratori e delle imprese sane”

by CISL LDS

PERUGIA, 4 SETTEMBRE 2025 – In merito a quanto riportato il 2 settembre dagli organi di informazione sul cantiere chiuso dai Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro, la CISL Umbria ribadisce con forza che l’affermazione della legalità passa attraverso il rispetto rigoroso delle norme oggi in vigore.

La legalità nei luoghi di lavoro, e in particolare nei cantieri edili, non può essere una formula astratta: significa applicare con coerenza strumenti e obblighi precisi, come il DURC, la congruità della manodopera, la patente a punti per le imprese e il rispetto delle disposizioni contenute nel Testo Unico sulla Sicurezza (Dlgs 81/2008) e nel Dlgs 36/2023 sui contratti pubblici.

La legalità deve essere un faro che, nella tempesta dell’irregolarità, illumini la strada con tempi di approccio brevi, se non tempestivi, almeno quanto quelli dell’illegalità che sembra invece attecchire con sospetta rapidità. Occorre creare i presupposti perché la legalità diventi strutturale, culturalmente conveniente e attrattiva, le imprese regolari il sistema economico, dovranno insieme alle organizzazioni sindacali, attraverso approcci partecipativi, dove il coinvolgimento dei lavoratori sarà fondamentale ricordando che in questi ambiti sono soltanto le vittime predestinate, lavorare per la sensibilizzazione continua e costante del mondo del lavoro e della società tutta per evitare complicità spesso esplicitate con la semplice indifferenza contribuendo a creare quel “brodo di coltura” che alimenta il fenomeno. Nel frattempo gli strumenti che abbiamo a disposizione per combattere l’illegalità, anche repressivi, verranno messi in campo ogni volta che sarà necessario per la tutela del lavoro, dei lavoratori e delle imprese regolari.

A tal proposito, la CISL Umbria sottolinea la tempestività e l’efficacia dell’azione di vigilanza già messa in campo dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro di Perugia. Vogliamo cogliere l’occasione per ringraziare il direttore Benedetti, tutti gli ispettori e il nucleo dei Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro di Perugia per l’ottimo lavoro svolto, a tutela delle lavoratrici, dei lavoratori e della leale concorrenza tra le imprese.

La chiusura di un cantiere per violazioni non è solo un atto dovuto delle autorità di vigilanza: è un segnale che richiama l’intera comunità – istituzioni, imprese e parti sociali – alla responsabilità comune di fare della legalità un elemento imprescindibile per lo sviluppo del territorio.

La CISL Umbria continuerà a vigilare, denunciare e proporre azioni concrete affinché il lavoro nei cantieri, e in tutti i settori produttivi, sia fondato sul rispetto delle norme, sulla sicurezza, sulla qualità e sulla dignità delle persone.

Giuliano Bicchieraro

Segretario regionale Cisl Umbria

 

Cresce l’aeroporto internazionale San Francesco d’Assisi, Fit Cisl Umbria e Ugl Trasporti Umbria: “Con l’accordo firmato con Sase Spa del Pdr 2025 il giusto riconoscimento ai lavoratori”

by CISL LDS

PERUGIA, 3 settembre 2025 – Aeroporto internazionale San Francesco d’Assisi: firmato l’accordo di secondo livello per premio di risultato dalla Fit Cisl Umbria e dalla Ugl Umbria. “Sono 850 euro lordi il premio di risultato (Pdr) che spetterà a ciascun lavoratore dello scalo umbro al raggiungimento degli obiettivi individuati per il 2025”. Fanno sapere con soddisfazione il segretario generale Fit Cisl Umbria Fabio Ciancabilla e il segretario Ugl trasporti Mirko Rossi, che aggiungono: “Sono stati inseriti miglioramenti rispetto ai passati accordi, come ad esempio il fatto che il premio spetterà a tutti i lavoratori indipendentemente dal periodo effettivamente svolto (senza limiti temporali). Mentre in precedenza – aggiungono – scattava solo per chi aveva sei mesi di anzianità. Poi – proseguono-, diversamente dal passato, non vengono considerate come assenze, ai fini della non maturazione del premio, le ferie, i congedi di maternità e paternità (compresi quelli facoltativi), permessi 104 e quelli per la donazione del sangue. Rispetto al passato poi – affermano – ci sono elementi migliorativi anche in termini di penalizzazione in caso di assenza per malattia superiore ai quindici giorni: mentre prima la riduzione per chi si assentava per più di quindici giorni era del 30 per cento del premio, con questo accordo sarà solo di un dodicesimo”.
Fit Cisl Umbria e Ugl trasporti Umbria sono convinti che si tratti di un accordo complementare al mantenimento del trend di crescita dell’aeroporto di cui i lavoratori sono stati e sono i protagonisti a cui va dato il giusto riconoscimento. “Questo – spiegano Ciancabilla e Rossi – è uno degli strumenti per farlo. Auspichiamo che questo clima positivo con Sase spa si mantenga nel tempo e si concretizzi in ulteriori accordi di secondo livello a favore dei lavoratori e della crescita dello scalo”.
I sindacati ricordano inoltre che anche grazie alla loro responsabilità l’aeroporto ha raggiunto risultati notevoli, che in base alle proiezioni fornite dall’azienda potrebbero permettere all’impianto di superare i 600 mila transiti annui (a fronte dei circa 520 mila del 2024). “Ciò conferma – sottolineano – che il nostro giudizio positivo sul piano industriale presentato da Sase alle organizzazioni sindacali era corretto e ci dispiace che un accordo come questo non abbia trovato la firme unanime delle organizzazioni sindacali. Comunque, a questo punto, spetta al socio di maggioranza (la Regione) mantenere i presupposti per la crescita dello scalo con risorse adeguate al crescente numero di passeggeri in transito all’aeroporto internazionale San Francesco d’Assisi. Sarà nostro impegno chiedere questo quanto prima alla Presidente che ha mantenuto la delega esclusiva sull’aeroporto umbro”.

Millennials al lavoro, Manzotti (Cisl Umbria): “Ci vuole partecipazione per guidare i cambiamenti”

by CISL LDS

PERUGIA, 27 agosto 2025 – “Gran parte della forza lavoro, se guardiamo al 2029, sarà composta da millennials”. Il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti, riagganciandosi agli studi dell’ufficio studi della CGIA raccontati dalle colonne di alcuni dei principali organi di informazione in questi giorni, evidenzia quali secondo la Cisl Umbria saranno le aspettative alle quali il mercato del lavoro si dovrà preparare. “Il nostro centro studi – afferma il segretario – ha evidenziato che se la priorità rimane quella retributiva, sicuramente chi si sta affacciando o si affaccerà nel mercato del lavoro chiede maggiore equilibrio tra i tempi di lavoro e quelli personali. Il clima aziendale – aggiunge – si attesta tra le priorità evidenziate”. Prosegue Manzotti: “L’aspirazione del posto fisso, prioritario nella mia generazione, sta tramontando nei giovani. Questo – continua – anche se rimane irrisolta la questione del precariato, delle basse retribuzioni e della disparità di genere”. I giovani, secondo quanto evidenziato in casa Cisl, chiedono un lavoro che li rispetti e che valorizzi le proprie competenze. “E tutto questo – afferma il segretario – può essere raggiunto attraverso la partecipazione: un adeguato coinvolgimento dei lavoratori alle scelte aziendali”. La Cisl è consapevole che il mercato del lavoro sta cambiando, che molti lavori sono o saranno sostituiti da nuovi. “Un processo, quello in essere – aggiunge -, che è anche dettato dall’introduzione dell’Intelligenza Artificiale, ma anche dalla non rispondenza sempre ben adeguata tra ciò che viene richiesto dal mercato e ciò che viene offerto dai lavoratori”.
Cosa fare, allora? “Per la Cisl Umbria – prosegue Manzotti – sono essenziali un percorso di formazione continua con un pieno coinvolgimento degli enti bilaterali e l’attuazione di una vera e propria staffetta generazionale, dove gli over 55 potrebbero essere tutor dei più giovani. E poi rimodulare l’organizzazione del lavoro attraverso la contrattazione. E ancora, potenziare gli istituti professionali e Its per far uscire dalle scuole personale qualificato per le aziende. Dobbiamo quindi potenziare l’osservatorio sul mercato del lavoro per indirizzare le azioni formative per essere rispondenti alle esigenze dei territori”. Questo perché “riscontriamo, oggi, difficoltà nel mondo delle scuole di adattarsi alle esigenze del lavoro in un mercato in forte cambiamento”. Per la Cisl quindi va ripensata l’istruzione. “Guardare agli istituti superiori – spiega – in chiave professionalizzante per colmare gli squilibri sempre più evidenti”. La Cisl Umbria guarda con favore agli incentivi alle imprese che assumono lavoratori ma “questa misura – puntualizza il segretario – non basta, non è sufficiente, non è risolutiva. Serve un patto con le forze sociali e le istituzioni per il lavoro e per l’occupazione, che getti le basi su un lavoro dignitoso, ben retribuito e sicuro. La ripresa economica, non dobbiamo scordarlo, riparte dal lavoro”.

Ricostruzione in Umbria e Zona Economica Speciale. Bicchieraro (Cisl): “Ora servono lavoro, partecipazione e sviluppo”

by CISL LDS

PERUGIA, 6 AGOSTO 2025 – La CISL dopo averlo richiesto in tutti i consessi, assemblee pubbliche, nell’ultimo congresso e in numerosi comunicati, prende atto dei cambiamenti positivi che in questi giorni sono stati apportati dal governo centrale a livello istituzionale: l’entrata dell’Umbria nella ZES favorirà sviluppo e coesione sociale se si saprà cogliere nel modo giusto questa importante opportunità. Ci sembra appropriato fare alcune considerazioni rispetto alla ricostruzione per capire come accelerare i cantieri, rafforzare i diritti, collegare la stessa al rilancio dell’economia con ZES e PNRR, occasione rara da cogliere per integrare e rendere complementari le zone interne ai capoluoghi.

La CISL Umbria esprime disagio rispetto ai ritardi che ancora oggi segnano il processo di ricostruzione post-sisma nelle aree interne della regione. A quasi un decennio dal terremoto del 2016, ci sono ancora comunità che aspettano risposte definitive. È il momento di trasformare la ricostruzione in una vera leva di coesione e sviluppo.

L’ingresso dell’Umbria nella Zona Economica Speciale (ZES) rappresenta una svolta strategica, che va messa a sistema con le risorse del PNRR, i fondi europei e le politiche attive regionali. La ricostruzione non può essere soltanto un’operazione tecnica, deve essere un progetto sociale e territoriale condiviso.

Cantieri sicuri e regolari, serve uno snellimento delle pratiche, ma nel rispetto delle regole, dei contratti e della legalità. Ogni cantiere deve diventare un luogo di lavoro sicuro, tutelato e sindacalizzato.

La ricostruzione deve essere un’occasione di rilancio economico, le risorse pubbliche devono sostenere l’impresa sana, l’occupazione stabile e l’innovazione. La ZES va anche utilizzata per attrarre investimenti nei territori colpiti dal sisma e per rigenerare aree industriali in crisi.

Favorire la partecipazione delle parti sociali, la CISL rivendica un coinvolgimento strutturale nei tavoli di ricostruzione. Le scelte non possono restare in mano a pochi. Vanno ascoltati i territori, i lavoratori, le categorie produttive.

Politiche attive e formazione accanto alla ricostruzione fisica serve quella sociale. Investire su competenze, giovani, ITS, riqualificazione professionale è essenziale per restituire futuro a comunità oggi in difficoltà.

Ci sentiamo di fare un appello alle istituzioni, alla Regione, al Governo e al Commissario Straordinario e quindi chiediamo un cronoprogramma trasparente per l’avanzamento della ricostruzione il monitoraggio degli effetti occupazionali e sociali, tavoli permanenti di confronto, e l’inserimento delle aree terremotate tra le priorità del piano strategico ZES. L’Umbria ha bisogno di una ricostruzione che non lasci indietro nessuno. Serve una visione lunga, fatta di investimenti, diritti, partecipazione e lavoro di qualità. La CISL Umbria è pronta a fare la propria parte per dare forza a questa prospettiva.

Giuliano Bicchieraro

Segretario Regionale Cisl Umbria

Manzotti (Cisl): “Zes punto di partenza, non di arrivo: ora patto per il lavoro che guardi ai giovani”

by CISL LDS

Nella foto il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti

“Come Cisl Umbria non possiamo che accogliere positivamente l’inserimento dell’Umbria nelle Zes – Zone Economiche Speciali”. Così Angelo Manzotti, segretario generale del sindacato commentando la recente decisione del Consiglio dei Ministri
“Avevamo indicato la Zes come strumento ideale per il rilancio dell’economia regionale in tempi non sospetti – prosegue – sin da quando la Svimez nelle sue analisi sull’andamento delle regioni del Centro Sud, aveva posto l’Umbria fra le regioni in transizione segnalando tutti gli indicatori macroeconomici negativi, come gli stipendi più bassi d’Italia, una produttività ed attrattività in calo, oltre ad un alto tasso di infortuni sul lavoro. Deve essere però chiaro che la Zes non è un punto di arrivo, bensì un punto di partenza: è un’occasione che l’Umbria non può lasciarsi scappare per costruire davvero e finalmente strategie economiche che portino al rilancio.
Serve un patto per il lavoro: basta puntare i riflettori su capitale e profitto, bisogna praticare sul serio il lavoro dignitoso, non solo parlarne: è tempo di adeguare le retribuzioni, rinnovando i contratti in tempo utile con contrattazione di secondo livello e contratti a tempo indeterminato. Bisogna favorire la permanenza dei giovani, in una regione che invecchia sempre di più: se non si interviene rapidamente, fra 10 anni l’Umbria rischia di diventare una regione prevalentemente anziana. La Zes, che ha fra i suoi obiettivi favorire la competitività del tessuto produttivo locale e colmare i divari infrastrutturali ed occupazionali, è l’occasione per fornire finalmente alle imprese strumenti per assumere giovani, trattenere le professionalità e dare l’occasione a chi vuole vivere nella regione in cui è nato di costruire qui il suo futuro.
Fra gli obiettivi della Zes c’è anche quello di attrarre capitali nazionali ed internazionali: ecco quindi che per l’Umbria è una grande occasione per allargare gli orizzonti e guardare a mercati come l’Asia e come il Sudamerica (soprattutto se verrà firmato il trattato Mercosur) con i quali aprire relazioni commerciali e attutire così il colpo che arriverà dai dazi Usa”
Il Governo ha fornito lo strumento perché l’Umbria possa tornare competitiva, adesso sta al tessuto economico regionale metterlo in pratica. Seguendo l’invito lanciato dalla segretaria generale Daniela Fumarola durante l’ultimo congresso, è tempo di superare le divisioni politiche ed ideologiche e fare tutti rete – istituzioni, parti sociali, associazioni datoriali- e costruire un patto per il lavoro che metta l’uomo al centro, applicando il modello della partecipazione dei lavoratori rispetto alle scelte future, nell’ottica di nuove e rinnovate relazioni sindacali. Serve la volontà di fare squadra con le Pmi, che sono il tessuto economico della Regione.
Anche per questo, alla luce dell’opportunità che ci viene offerta, proporremo anche alla Giunta Proietti il patto sociale per il rilancio dell’Umbria che non siamo riusciti ad attuare con la Tesei: dobbiamo lavorare insieme per rilanciare una regione dalle enormi potenzialità, ma schiacciata da un declino sociale, demografico ed economico”.