
Nei prossimi giorni confronto con Regione, aziende e sindaci del territorio
Nei prossimi giorni il prefetto di Terni, Giovanni Bruno, convocherà un incontro tra la Regione, i dirigenti delle aziende sanitarie del territorio ternano, i sindaci dei 4 Comuni principali, Terni, Orvieto, Narni e Amelia, e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, per affrontare le criticità che gli stessi rappresentanti dei lavoratori del sistema sanitario pubblico, appalti compresi, hanno esposto oggi nel corso del presidio organizzato proprio sotto il palazzo del governo.

Nella foto il coordinatore per la Cisl dell’Area Sindacale Territoriale Terni – Orvieto, Riccardo Marcelli, intervistato in occasione del presidio del 7 luglio 2022, organizzato da Cgil, Cisl e Uil di fronte alla Prefettura di Terni
“Ringraziamo il signor prefetto per la disponibilità all’ascolto, l’interesse dimostrato e soprattutto per essersi fatto carico di promuovere quel confronto che finora ci è stato negato da chi ha la responsabilità politica e organizzativa sulla sanità del nostro territorio – hanno detto al termine del confronto in prefettura i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil di Terni, Claudio Cipolla, Riccardo Marcelli e Claudio Benedetti – Una sanità arrivata davvero allo stremo, in primo luogo per le assunzioni di personale, ancora insufficienti, che a cascata producono un allungamento delle liste d’attesa, un affollamento dei reparti e del pronto soccorso dell’azienda ospedaliera senza precedenti, e una sovraccarico di lavoro e stress per il personale sanitario, che ora vede a rischio anche le ferie estive”.
Tante le testimonianze di operatrici e operatori della sanità intervenuti al presidio che hanno invitato la cittadinanza tutta a mobilitarsi in difesa di una sanità pubblica che si sta “lentamente svuotando, a solo vantaggio del privato”. I sindacati, da parte loro, hanno annunciato che la mobilitazione proseguirà. “Il nostro obiettivo – hanno spiegato – è quello di ottenere risultati concreti in termini di miglioramento dei tre capisaldi della sanità pubblica: prevenzione, cura e riabilitazione. Su questo vogliamo strappare impegni reali alla Regione, a partire dalla riscrittura del Piano sanitario regionale, a sostegno della quale Cgil, Cisl e Uil hanno raccolto oltre 8mila firme in Umbria, così come all’azienda ospedaliera e alla Usl, perché l’attuale situazione non è più tollerabile”.
Terni, 7 luglio 2022
				
I salari bassi in Umbria, fotografati dall’Aur in questi giorni, ci confermano ancora una volta lo stato di difficoltà che quotidianamente devono affrontare i lavoratori. In ballo ci sono il futuro dei lavoratori, ma anche l’intera economia regionale. Purtroppo ormai da anni ci troviamo di fronte a un lavoro non solo precario e poco contrattualizzato, ma anche povero, tutto incentrato sulla bassa produttività. Il campanello d’allarme lanciato dall’’Aur, quindi, deve essere l’occasione per ricercare una soluzione, che passa inevitabilmente dal confronto con le parti datoriali e le istituzioni. E’ arrivato il momento che l’Umbria trovi la forza e le idee per riuscire a potenziare il proprio ruolo nel contesto nazionale e internazionale, andando oltre il suo essere anello intermedio nelle filiere produttive (tra la progettazione e la commercializzazione). In questo contesto, è infatti necessario guadagnare quote nella progettazione e nella commercializzazione e non limitarsi, come abbiamo fatto fino a questo momento, all’ambito di mera produzione. Non è un caso, quindi, che da noi registriamo un tasso di disoccupazione giovanile intellettuale più alto rispetto alla media nazionale, mentre vi è una maggiore presenza di lavoratori con basso livello di istruzione. Questo contesto sconta anche una mancata contrattazione aziendale, strumento necessario per i lavoratori per migliorare la condizione salariale e di welfare. Viste le difficoltà che stiamo affrontando, anche alla luce della forte impennata inflazionistica (che da un lato sta impoverendo le retribuzioni e dell’altro causa di difficoltà per le imprese), è opportuno attivare urgentemente un tavolo di concertazione con le parti datoriali e le istituzioni per trovare soluzioni condivise e arginare questo momento di grande difficoltà. In questo modo sarà possibile cogliere le opportunità che oggi abbiamo a disposizione soprattutto grazie al Pnrr e alla Programmazione Comunitaria, progettando l’economia della nostra regione per i prossimi anni, che dovranno essere basati sulla sostenibilità economica, sociale ed occupazionale.


Esperienze e prospettive dall’VIII Congresso ad oggi.
La FNP CISL DI TERNI chiede certezze sulla sanità.