Trasporto pubblico locale, il sindacato: “Rassicurazioni per l’anno 2019, ma permangono preoccupazioni per il futuro”

by CISL LDS

In data odierna, si è svolto l’incontro tra l’Assessore Regionale ai trasporti e le OO.SS regionali di categoria, avente per oggetto i tagli al trasporto pubblico locale. L’Assessore ha comunicato che per l’anno 2019, nonostante a Luglio avesse segnalato un probabile ulteriore taglio da effettuarsi nel periodo invernale, la Regione Umbria ha effettivamente trovato le coperture necessarie a scongiurare il taglio nel periodo scolastico e dunque verrà ripristinata la quantità di servizi ordinaria fino al 31 dicembre p.v.

Rispetto al futuro, invece, ancora non è chiara la mole dei km che andranno a gara mentre per quanto riguarda il 2020, non ha saputo fornire elementi chiari e rassicuranti, anche perché, come noto siamo prossimi alle elezioni regionali di ottobre e pertanto tali temi saranno incarico al futuro Assessore Regionale, espressione della prossima Giunta, alla quale chiederemo di mettere in maniera strutturale sul bilancio regionale i fondi necessari.

Possiamo dunque affermare che se le rassicurazioni per l’anno 2019 rappresentano un timido segnale positivo, permangono tutte le forti preoccupazioni per il futuro, anche perché non è stata ancora definita la creazione dell’Agenzia regionale dei trasporti, della quale siamo ancora in attesa del parere favorevole da parte dell’Agenzia Nazionale delle Entrate (operazione che garantirebbe un recupero d’Iva di circa 8 milioni) che ad oggi appare molto incerto e tutt’altro che roseo. Il nostro trasporto Pubblico Locale, non è al riparo, e, nella migliore delle ipotesi prospettate, subirebbe una a decurtazione annuale di circa il 5% in maniera strutturale. L’avere di fronte un interlocutore ormai prossimo alla scadenza, ovviamente complica non poco il nostro tentativo di fare chiarezza sul futuro.

Alla luce di quanto sopra, è nostra intenzione come OO.SS, chiedere rassicurazioni sul mantenimento dei servizi a tutti i gruppi consiliari Regionali, in modo da conoscere preventivamente le posizioni e di programmi di coloro che saranno i nostri futuri interlocutori politici. Sul fronte Aziendale la situazione resta complicata. L’Azienda in questo periodo ha sfruttato la situazione per mettere in campo una serie di atti unilaterali non più tollerabili, con le riunioni già programmate del 2 e del 6 settembre, intendiamo riaprire un confronto serrato sui numerosi temi irrisolti e sulle numerose problematiche, in cui giornalmente il personale si imbatte.

Ora, scampati i tagli invernali, l’Azienda non ha più alibi e come OO.SS. siamo pronte ad aprire anche una vertenza Aziendale laddove se ne ravvisasse l’esigenza.

Le Segreterie Regionali Umbria di
Filt-Cgil (Marco Bizzarri)

Fit-Cisl (Gianluca Giorgi)

Uiltrasporti (Stefano Cecchetti)

Faisa-Cisal (Paolo Bonino)

Orsa (Gialluigi Morozzi)

Perugia, 30 agosto 2019

Elezioni regionali, Sbarra chiarisce: “Non sono candidato a nulla e non sfido nessuno”

In questo ultimo periodo sono stato tirato in ballo spesso impropriamente sulle vicende elettorali umbre ed è arrivato il momento di chiarire la mia posizione: non sono candidato a nessuna carica politica di alcun tipo e il mio unico impegno è quello di Segretario Generale della Cisl Umbria.

Colgo l’occasione di questa nota per invitare la politica ad occuparsi di contenuti, di tutti quei temi importanti per l’Umbria che sono la centralità del lavoro e della produzione per un welfare universalistico e per relazioni sociali forti e solidali.

Non bisogna avere timore delle forze della società civile che, in tempi di crisi della politica, sono un valore aggiunto ai programmi e ai futuri impegni: queste forze non sono contro i partiti, ma semmai un sostegno.

In particolar modo, le forze progressiste e riformiste, più che litigare e polemizzare sui candidati –alcuni assolutamente inventati come nel mio caso-, dovrebbero lavorare per l’unica cosa che avrebbe veramente un senso: creare un fronte ampio e unito e quindi le condizioni per giocare la partita con umiltà e senso di responsabilità.

Ulderico Sbarra

Il Segretario Generale Regionale Cisl Umbria

Perugia, 30 agosto 2019

Settore costruzioni, crisi e ricostruzione post sisma, in Umbria la Filca Cisl: “Dobbiamo fare squadra e dirigere le scelte verso un’edilizia green”

by CISL LDS
Settore costruzioni, crisi e ricostruzione post sisma, in Umbria la Filca Cisl: “Dobbiamo fare squadra e dirigere le scelte verso un’edilizia green”

La crisi dell’edilizia non vede tregua né futuro!! Slogan, promesse, chiacchiere della politica ai vari livelli, che purtroppo ancora ad oggi non hanno creato uno sblocco di cantieri nuovi o la ripartenza di quelli fermi da tempo. Manca ancora un piano straordinario sia di messa in sicurezza, sia di riqualificazione del territorio, delle strade e di molti edifici pubblici come scuole ed ospedali:  nulla o quantomeno assolutamente insufficiente!!               

Come sindacato di categoria, insieme alla Cisl, non possiamo far finta che vada tutto bene e non continuare a denunciare tale grave stato di cose, soprattutto perché la vera ripresa economica che tutti auspichiamo deve per forza iniziare dal settore delle costruzioni e di tutta la filiera che ne consegue (cemento, laterizi, manufatti) in quanto è stato da sempre trainante per l’intera economia nazionale, ma soprattutto per l’economia della nostra regione. 

Come sindacato siamo convinti che sia arrivato il momento di mettere mano a concretezza ed assunzione di  responsabilità, ognuno per il proprio ruolo, partendo in primis dalla classe politica che ci governa a tutti i livelli. Dobbiamo fare squadra e guardare ormai il settore in modo diverso, dirigendo le scelte verso un’edilizia cosiddetta “green”, costruzioni ad alto risparmio energetico, materiali alternativi in linea con le direttive europee, legati all’ambiente e alla sostenibilità ambientale ed anche economica.                                                                                        

La Filca Cisl è da sempre contro la cementificazione selvaggia, ma pensa sia giusto capire quale sia la vera esigenza  (domanda/offerta) del mercato immobiliare attraverso magari un studio preciso e capillare di esperti. Con tale studio si potrebbe pianificare una riconversione e riqualificazione di alcuni edifici esistenti o magari, se accompagnati da consistenti agevolazioni fiscali, addirittura anche pensare alla demolizione e ricostruzione di alcuni edifici, adottando sistemi oggi molto più sostenibili e con caratteristiche più integrate e compatibili al paesaggio e al contesto ambientale che ci circonda.                  

Abbiamo una regione ricca di  valori culturali e cattolici  e quindi il turismo potrebbe essere certamente un volano di ripartenza dell’economia, ma se tutto questo sarà accompagnato anche da una progettualità e da una sistemazione dell’intero territorio, ribadiamo partendo dalle infrastrutture viarie e civili in genere, insieme alla messa in sicurezza del patrimonio rappresentato dal territorio stesso, che già oggi rappresenta un vanto a livello nazionale.

Questa crisi che ormai ha superato i dieci anni, continua ancora nella nostra regione a far perdere pezzi al nostro  settore, colpendo aziende che hanno una storia di alcune generazioni e che sono ridotte a pochi occupati e che hanno perso la fiducia del futuro. Aziende che tentano di sopravvivere con pochissime opportunità, e le poche gare incentrate alla concorrenza solo su uno scontro al massimo ribasso, ossia una guerra tra poveri che alla fine spesso provoca danni che ricadono soprattutto sui lavoratori: basti ricordare  alcuni numeri che la crisi ha provocato, riportati dalle Casse Edili di Perugia e Terni, dove siamo passati da circa 25.000 addetti del 2005 agli attuali circa 7000 in tutta la regione.

Non possiamo inoltre non esprimere amarezza e sconforto, rispetto ai tempi della ricostruzione post terremoto, che per noi riguarda un pezzo fondamentale  della nostra regione, la Valnerina con Norcia e Cascia come capofila del territorio  e Spoleto che e’ rientrato come comune nell’area del cratere. Ad oggi sono pochissimi i lavori avviati, nella Usr (Ufficio Speciale della Ricostruzione) molte pratiche sono ferme per mancanza di personale e purtroppo  questo è in linea con l’immobilismo che riscontriamo nell’intero settore sia privato che pubblico.

Come Filca e Cisl, unitamente alle altre sigle confederali, siamo fermamente convinti che  la ricostruzione potrebbe rappresentare un’opportunità concreta per l’intero settore e di sviluppo dell’ intera regione oggi annoverata tra quelle del Sud. La ricostruzione può creare occupazione sana, di qualità e in sicurezza, attraverso una corretta applicazione del Durc con congruità, norma che permette di tutelare le aziende più regolari e garantire al meglio  i lavoratori, il committente e il lavoro svolto rispetto a qualità e  sicurezza.

Infine quindi pensiamo che  accelerare una buona ricostruzione significa anche poter ridare prospettive e futuro ad un territorio, quello del sisma e di alcune aree interne, che sta già soffrendo in modo particolare, e che ulteriori lungaggini burocratiche nel ricostruire rischiano di accentuare uno spopolamento di intere zone e borghi, di cui sara’ difficile invertire la tendenza, con il rischio concreto di ricostruire case che poi resteranno vuote!!!!                                          

Il nostro impegno come organizzazione sindacale nei prossimi mesi sarà quello di creare momenti di confronto e di dibattito con le varie istituzioni, associazioni e categorie appartenenti al settore ed anche con i cittadini delle zone colpite, con l’obbiettivo di dare un contributo fattivo ed una “scossa positiva” al sistema che altrimenti rischia di ingessarsi in modo definitivo e annullare le flebili speranze che invece noi vogliamo rivitalizzare con fatti concreti e in tempi certi.

Emanuele Petrini – Coordinatore Filca Cisl Foligno/Spoleto

Enzo Pelle – Segretario Generale Aggiunto Filca Cisl

Foligno, 16 agosto 2019

Orvieto, un frammento di cornicione si stacca dal Duomo. Enrico Borri della Filca Cisl Umbria: “Investire in manutenzione”

by CISL LDS

Un frammento di cornicione nella tarda serata di mercoledì 7 agosto si è staccato dal Duomo di Orvieto e ciò non lascia indifferente la Filca Cisl Umbria che torna sulla questione della sicurezza sui luoghi di lavoro ma anche su quella per i cittadini e i turisti.

“E’ necessario investire in manutenzione – sottolinea Enrico Borri della Filca Cisl Umbria (nella foto)– soprattutto quando si tratta di opere di grande prestigio artistico come il gioiello gotico orvietano che attrae turisti da tutto il mondo. Per questo abbiamo visto con favore il sopralluogo delle istituzioni locali e degli enti interessati, che apprendiamo dagli organi di informazione esserci stato subito dopo, nella mattinata di giovedì 8 agosto.

Il monitoraggio e la prevenzione – ricorda il sindacalista- devono essere portati avanti nel tempo e nella continuità anche per i plessi scolastici e le strutture pubbliche più in generale. In opere come queste – aggiunge poi- si rende necessario utilizzare personale edile specializzato nel restauro, che si avvale oltre che delle capacità tecniche anche di quelle concernenti la formazione sulla sicurezza. Partita, questa, che dobbiamo continuare a gestire in collaborazione con gli enti bilaterali”.

Filca Cisl Umbria

Orvieto, 9 agosto 2019

Nel giorno del ricordo di Marcinelle, Angelo Manzotti (Cisl Terni-Orvieto): “Il tema della sicurezza deve tornare prioritario”

by CISL LDS

Ad Orvieto, il Comune depone un mazzo di fiori davanti al monumento ai caduti sul lavoro

A margine dell’iniziativa, sulla questione sicurezza, è intervenuto anche il coordinatore dell’area sindacale territoriale Cisl Terni-Orvieto, Angelo Manzotti. “In Italia come in Umbria – ha detto – questo tema deve tornare ad essere prioritario, senza attendere ulteriori incidenti sul lavoro. Lo strumento per farlo sono gli enti bilaterali. Sono, inoltre, strategiche la formazione e l’informazione dei lavoratori insieme ad un’azione di controllo degli organi preposti”.

#Marcinelle #8agosto #Cisl #Orvieto #Sicurezza #Lavoro

http://www.orvietonews.it/cronaca/2019/08/08/caduti-sul-lavoro-l-attenzione-di-comune-e-sindacato-72045.html

Sciopero dei trasporti. Giorgi (Fit Cisl Umbria): “Per il Tpl deve prevalere il senso di responsabilità delle istituzioni a tutti i livelli”

by CISL LDS

manifestazione trasporti 24 luglio 2019Sciopero dei trasporti, a Perugia nel corso della manifestazione regionale di Fit Cisl, Filt Cgil, Uiltrasporti e Faisa Cisal del 24 luglio, il segretario generale regionale Fit Cisl Umbria Gianluca Giorgi: “Dai primi riscontri lo sciopero generale dei trasporti sta raccogliendo, anche in Umbria, ampie adesioni da parte dei lavoratori. Chiediamo al Governo -sottolinea- di aprire una serie di tavoli per risolvere le numerose problematiche del settore. Per quanto riguarda il TPL in Umbria -aggiunge il sindacalista- è necessario che prevalga il senso di responsabilità delle istituzioni a tutti i livelli, per trovare le necessarie risorse economiche in modo da garantire almeno il servizio attuale alla cittadinanza”.

manifestazione trrasporti - cislIl coordinatore dell’Area Sindacale Territoriale Foligno-Spoleto Bruno Mancinelli ha aggiunto: “Grazie a tutti i lavoratori dei trasporti che hanno aderito allo sciopero ed in particolare alle lavoratrici della Fit-Cisl di Busitalia, presenti in forza alla manifestazione davanti alla Regione, e un grazie pure agli studenti e ai semplici cittadini presenti a sostegno della protesta, che appunto è anche a loro tutela e non solo dei lavoratori dei trasporti!!!”

Chiusura Punto Nascita dell’Ospedale di Pantalla. Valerio Natili (Cisl Perugia): “Il dibattito surreale sulle conseguenze del problema”

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valerio natiliArriva puntuale, sempre in estate, la notizia sul taglio dell’ennesimo servizio, dopo quello delle linee degli autobus è ora il momento del punto nascita dell’Ospedale di Pantalla.

Ciò che meraviglia non è tanto la chiusura del punto nascita, ma il dibattito politico che tale decisione sta determinando.

Osservando attentamente l’andamento demografico del territorio, era inevitabile, ma l’attuale classe politica non si interroga sui motivi, bensì si rimpalla responsabilità reciproche in un contesto di ansia da prestazione nel perseguire il consenso popolare.


Nella nazione ultima in Europa per numero di nascite (7,3 X 1000 ) e nella Regione Umbria dove il saldo tra i morti 10.811 e i nati 6.542 (stando ai dati del 2016) è da bollino rosso, il dibattito non si focalizza sulla crisi demografica e come risolverla, bensì su di chi sia la responsabilità politica della chiusura del punto nascita.


Basterebbe il dato sopra riportato per comprendere dove dovrebbe focalizzarsi l’azione politica, ma purtroppo la politica odierna non persegue l’obiettivo della risoluzione del problema, preferisce sfidarsi sul piano della propaganda. In un panorama del genere è sempre più complicato, anche per il sindacato, tentare un’approccio ai problemi finalizzato alla loro risoluzione, ed oggi il problema numero uno dell’Umbria è la crisi demografica e il progressivo spopolamento di giovani determinato dai tanti umbri che lasciano la propria terra in cerca di opportunità.


Negli ultimi dieci anni il Pil dell’Umbria è crollato di 17 punti percentuali, la prospettiva che abbiamo di fronte è quella di una regione sempre più anziana dove i giovani, in mancanza di prospettive preferiscono andarsene. Dobbiamo rassegnarci ad un futuro del genere o possiamo pretendere un’inversione di tendenza? Certo è che se la politica locale continua a comportarsi in questo modo, giocando a fare l’opposizione anche quando si sta al Governo, da qui a poco dopo il punto
nascita dovremo iniziare a preoccuparci anche del futuro di altri servizi che di questo passo non riusciranno a restare in piedi.

Valerio Natili
Coordinatore AST Cisl Perugia