L’Umbria riparte dall’interno

by CISL LDS
Giovedì 28 giugno iniziativa di Cgil, Cisl e Uil a Orvieto
 
l'umbria riparte dall'internoLe aree interne come motore di sviluppo per l’Umbria: sarà questo il tema al centro dell’iniziativa promossa da Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria per giovedì 28 giugno, ad Orvieto (Palazzo dei Sette ore 9,00), all’interno del percorso avviato dai tre sindacati umbri per la costruzione di una proposta di rilancio della regione, incentrata sul buon lavoro. Interverranno Attilio Romanelli, segretario generale della Cgil di Terni, Giuseppe Germani, sindaco di Orvieto, Francesco Musotti, Università degli Studi di Perugia, Fabio Paparelli, assessore al Turismo della Regione Umbria, Paolo Prosperini, Comitato interministeriale “Strategia Aree Interne”, Antonio Luna, presidente umbri “Borghi più belli d’Italia”, Claudio Bendini, segretario generale Uil Umbria, Fernanda Cecchini, assessore all’Agricoltura della Regione Umbria, e Ulderico Sbarra, segretario generale Cisl Umbria. 

Trasporto pubblico: quale confronto con le associazioni e i cittadini?

by CISL LDS

In questi giorni, sulla stampa, si è molto discusso dei tagli al trasporto pubblico decisi dal Comune di Perugia. Come al solito si prendono decisioni di forte impatto e ricaduta sui cittadini senza confrontarsi con nessuno. Come Federazione Pensionati della Cisl e Associazione dei Consumatori Adiconsum, infatti, non siamo stati coinvolti in nessuna discussione, nella quale, senza presunzione, avremmo potuto dare il nostro contributo, del quale il Comune avrebbe poi potuto tenere conto o meno.

Ci permettiamo quindi di esprimere alcune nostre perplessità:
-Quale analisi sono alla base di tale decisione? Forse, il rapporto presenze/percorrenza o che cosa?
-Esiste una qualsiasi ricerca che abbia verificato il tipo di utenza (poca o tanta) nel periodo della riduzione delle corse?

Noi possiamo dire di aver ricevuto molte segnalazioni di cittadini che lamentano il disservizio che si è venuto a creare con tali tagli. Possiamo affermare che i disagi penalizzano principalmente le persone più “deboli” (disabili, pensionati) e, comunque, gli strati più poveri della popolazione.

Certamente non pensiamo che tutto doveva rimanere inalterato: anche negli scorsi anni venivano presi provvedimenti simili che, comunque, risultavano essere più brevi di quello attuale.

Noi temiamo anche fortemente che tali scelte siano principalmente dovute a fattori che non dipendono solo dall’ Amministrazione comunale ma, forse, anche da sollecitazioni esterne (Agenzia Regionale Trasporti?). Temiamo anche che il Comune abbia fatto questa scelta per problemi di “risorse” finanziarie, così come siamo preoccupati perchè troppo spesso le situazioni provvisorie sono diventate definitive (specie quelle negative per i cittadini).

I SERVIZI PUBBLICI NON SONO UNA AZIENDA DI PRODUZIONE!!

Un’ulteriore preoccupazione deriva dal fatto che, sembrerebbe, che le criticità per i dipendenti, derivanti dal taglio delle corse, sia stata compensata dall’utilizzo delle ferie maturate. Se ciò corrispondesse al vero, cosa succederebbe il prossimo anno se si  ripresentasse la stessa situazione? E’ forse l’inizio di una strisciante ristrutturazione del servizio?

Le problematiche sono molteplici, le soluzioni complesse, il confronto, per il Comune di Perugia, inutile.

FNP Cisl regionale
Adiconsum regionale

Perugia, 21 giugno 2018

Processo di riordino della macchina amministrativa del Comune di Todi

by CISL LDS

La CISL FP Umbria, unitamente alla CISL Territoriale, a seguito del Processo di riordino dell’organizzazione amministrativa del Comune di Todi, nel quale si prevede lo spostamento di diversi dipendenti in altri servizi, tenuto conto anche del dibattito politico scaturito sulla vicenda tra la cittadinanza, che tende a far risaltare come tale processo di mobilità sia oggetto di atti discriminatori nei confronti di alcuni, anche al fine di valutare una ricaduta negativa sulla qualità dei servizi offerti, invitano l’Amministrazione ad una ulteriore verifica e riconsiderazione della riorganizzazione intrapresa, anche attraverso un ulteriore confronto.

Il Segretario Generale CISL FP Umbria, Pascolini Ubaldo

La CISL Territoriale, Cecconi Osvaldo

18.06.21 Comunicato Stampa

Favorire la crescita delle imprese e l’occupazione

Sindacati e imprese artigiane firmano un accordo regionale, l’intesa sottoscritta permetterà anche la redistribuzione della produttività aziendale. Oggi la presentazione dei contenuti alla stampa.
conferenza 15 giugno 2018

Creare le condizioni per favorire la crescita delle imprese e dell’occupazione, aumentare la capacità competitiva delle imprese artigiane, redistribuire la produttività anche tra i lavoratori e rafforzare l’Ebrau, l’ente bilaterale dell’artigianato umbro.
Questi gli obiettivi che hanno portato, dopo una lunga trattativa, alla firma dell’accordo contrattuale di secondo livello tra le associazioni delle imprese artigiane e i sindacati dei lavoratori. Un’intesa che semplifica le norme nazionali sul lavoro sul fronte datoriale, introducendo al contempo clausole di salvaguardia e premi di risultato per i lavoratori dipendenti.
Alla presentazione alla stampa erano presenti i presidenti di CNA (Renato Cesca) e Confartigianato (Mauro Franceschini), i segretari confederali umbri della Cgil (Vincenzo Sgalla), Cisl (Ulderico Sbarra) e Uil (Claudio Bendini) ed i rappresentanti di Casartigiani e Clai.

intervista sbarraPer tutti i firmatari “il comparto artigiano ha dimostrato capacità di rispondere in modo originale alle sfide della crisi che, seppure ha portato a una riduzione del numero complessivo delle imprese, è riuscito, come dimostrano i dati, ad incrementare il numero dei dipendenti, puntando su settori a maggior valore aggiunto e crescendo dimensionalmente”.
“È un accordo che riapre le relazioni sindacali nell’artigianato e valorizza il ruolo dei soggetti sociali – hanno affermato i segretari di Cgil, Cisl e Uil -. Ad uscirne rafforzato è anche il ruolo dell’Ebrau che, lo ricordiamo, nel 2017 ha erogato oltre 400mila euro di prestazioni a favore dei dipendenti delle imprese artigiane iscritte”.
I presidenti delle associazioni datoriali hanno ribadito “il ruolo del comparto artigiano, che ha sempre rappresentato uno dei punti di forza dell’economia regionale e nella crisi ha dimostrato di saper resistere e riposizionarsi in un mercato in continua evoluzione”.

La firma dell’accordo, cui faranno seguito nei prossimi mesi contratti specifici per ogni singolo settore (dalla meccanica al tessile, dall’arredo casa ai servizi etc…), apre per le imprese artigiane umbre la possibilità di accedere al credito d’imposta del 40% previsto, all’interno del pacchetto nazionale Impresa 4.0, per le attività di formazione professionale di dipendenti.
Nel merito l’intesa consentirà maggiori margini di manovra in fatto di assunzioni con contratti a termine, in somministrazione e di apprendistato, introducendo però una clausola di salvaguardia (non prevista nella normativa nazionale) che fissa per questi forme contrattuali, nel caso si faccia ricorso ai provvedimenti contenuti nell’accordo, un tetto massimo dell’80% rispetto agli assunti a tempo indeterminato, eliminando quindi abusi derivanti da un utilizzo distorto delle norme. Un altro punto di forza dell’accordo sottoscritto è quello relativo all’opzione welfare per erogare ai dipendenti i premi di risultato: una misura che per le imprese si traduce in minori costi e per i lavoratori in un incremento di reddito netto disponibile. Attenzione anche al tema del lavoro femminile e alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Grazie all’accordo verranno inoltre incrementate le prestazioni dell’ente bilaterale e rafforzati i percorsi formativi a favore dei lavoratori e degli imprenditori dell’artigianato.
conferenza 15 giugno 2018 (1)“Oggi – hanno concluso i firmatari – c’è bisogno più che mai di nuove misure di politica industriale che diano risposte alle criticità del nostro sistema economico regionale, confermate anche dal rapporto presentato da Bankitalia nei giorni scorsi, a cominciare da un sostegno per l’accesso al credito da parte delle piccole imprese, da facilitazioni alle forme di aggregazione per le imprese dell’edilizia martoriate dalla crisi, anche per facilitarne la partecipazione alle gare per gli appalti pubblici visto che a breve partirà la ricostruzione post-sisma, fino a un contrasto vero alla povertà delle famiglie”.

Prossimo appuntamento: un confronto tra i firmatari dell’accordo per avanzare proposte su un altro dei maggiori drammi di questi anni: la disoccupazione giovanile.

Donne, conoscere per risolvere e fare rete per proporre. L’incontro di Terni

18.06.02ladonna (1)“La donna… nella famiglia… nel lavoro… nell’impegno sociale”, l’incontro organizzato dalla Fnp Cisl dell’Area Vasta di Terni e dal Coordinamento donne Fnp Cisl Terni che si è tenuto nei giorni scorsi a Terni, è stato animato da una grande e importante consapevolezza: quella che per risolvere le questioni aperte da una società complessa bisogna prima conoscere attraverso l’approfondimento e il confronto e poi procedere. “Agire in un’unica direzione: quella che mette insieme gli uomini e le donne, superando inutili e discriminatorie distinzioni di genere”. Ne è convinto il responsabile Cisl Fnp Area Vasta Terni Flavio Confaloni che ha aperto i lavori, che sono stati conclusi dalla coordinatrice nazionale delle donne della Fnp Cisl Irene Maria Trentin.

“Abbiamo decido di animare un confronto attivo all’interno della categoria -ha dichiarato Confaloni- in modo da poter incrociare i problemi per riuscire a superare le divergenze di genere e affrontare le nuove povertà che ormai sono conosciute anche nei nostri territori”. Da qui il ruolo della concertazione con i Comuni, nella quale la categoria dei pensionati assieme alla confederazione si è distinta nella propria azione affinché ci fosse una tenuta dei servizi dal punto di vista qualitativo e quantitativo”.

“A subire maggiormente le difficoltà di un contesto più povero, soprattutto le donne che sostengono ancora oggi – soprattutto a causa di retaggi culturali e di ruoli socialmente imposti- il carico della cura della famiglia”. E’ quanto emerso dall’intervento del segretario generale regionale Fnp Cisl Umbria Giorgio Menghini, presente ai lavori che ha sottolineato l’importanza del ruolo attivo delle donne pensionate all’interno del contesto familiare e anche in quello di cura dei nipoti.

A trattare delle donne lavoratrici è stata Sara Claudiani, la coordinatrice delle donne della Cisl Umbria, che ha proposto un’idea di welfare contrattuale integrativo da sviluppare in ambito nazionale e territoriale.  

I lavori sono stati presentati dalla coordinatrice donne della Fnp Cisl Area Vasta Terni Anna Cristina Ananasso, la coordinatrice donne della Fnp Cisl Rls Terni Lucia Diamanti e la coordinatrice donne della Fnp Cisl Umbria Maria Novella Biondi. All’incontro ha partecipato il coordinatore dell’Area sindacale territoriale Cisl Terni-Orvieto Angelo Manzotti.

Fnp Cisl – Area Vasta di Terni

18.06.07 Comunicato Stampa

Tutte le risorse della Regione per il contratto servizio con Trenitalia ricadranno in Umbria?

Come noto, la Regione Umbria è in fase di conclusione della sottoscrizione di un contratto di servizio dalla durata di quindici anni per il trasporto ferroviario con Trenitalia Spa.

“ Ovviamente, chi scrive, condivide pienamente il percorso e l’impostazione sin qui effettuata e auspica che la sottoscrizione del nuovo contratto di servizio avvenga quanto prima a tutela del lavoro e dei lavoratori coinvolti.”

La FIT CISL Umbria, però, intende proporre due piccoli aggiustamenti che potrebbero efficientare il citato contratto in termini di ricadute occupazionali e di utilizzo delle risorse economiche previste.

Ci riferiamo, innanzi tutto, alla necessità di prevedere l’apertura di un presidio manutentivo di primo livello presso la stazione di Foligno ( magari utilizzando le risorse e le strutture dell’attigua Officina Manutenzione Ciclica ). La nostra Divisione Passeggeri Regionale Umbria, infatti, ad oggi, pur essendo amministrativamente autonoma dalla DPR Marche, dipende da quest’ultima negli interventi manutentivi di emergenza sul materiale rotabile della Regione Umbria e nella gestione degli stessi materiali rotabili. In questo modo, se oggi un treno programmato ha un malfunzionamento di una porta o di qualsiasi altro elemento che pregiudica il confort e la sicurezza dei viaggiatori, la Direzione Passeggeri Umbria è costretta ad inviare l’intero rotabile ad Ancona in quanto non è dotato del presidio manutentivo di primo livello di cui chiediamo l’immediata istituzione.

Questa situazione determina delle inefficienze:

 

  • Tempi di intervento abbastanza lunghi in quanto l’impianto di primo livello più vicino si trova Ancona.
  • Un’inevitabile aumento dei costi.

 

Le citate inefficienze, inoltre, potenzialmente possono causare ritardi e soppressioni dei treni programmati.

La nostra proposta, quindi, mira ad eliminare quanto descritto con un piccolo investimento in uomini e risorse con l’istituzione di un presidio manutentivo alle dipendenze della DPR Umbria presso la Stazione di Foligno.

Anche la gestione del materiale rotabile non è tra le funzioni della nostra DPR. Anche se crediamo che modificare tale impostazione non è attualmente possibile, chiediamo, però, che la programmazione dei materiali debba garantire la pulizia di almeno tutto il materiale rotabile assegnato in Umbria presso gli impianti di pulizia siti presso le stazioni di Foligno e Perugia. Immaginiamo, infatti, che quando la Regione Umbria decide di spendere per un contratto di servizio per il trasporto, lo faccia sia per garantire la mobilità su ferro in Umbria ma anche per mantenere e sviluppare i livelli occupazionali ad essi connessi. Se, invece, come avviene attualmente a causa della programmazione non direttamente gestita dalla nostra DPR, del nostro materiale rotabile viene pulito in altri impianti extra regione, si comprende bene che non tutte le risorse messe in campo sono funzionali al mantenimento dei livelli occupazionali.

Da ultimo ci auguriamo e chiediamo formalmente che tutto il nuovo materiale rotabile che verrà acquisito nell’ambito del rinnovo del contratto di servizio, sia utilizzato per fornire servizi per i viaggiatori umbri. Corriamo il rischio, infatti, che proprio per la mancanza di autonomia della gestione dei materiali da parte della nostra DPR, i nuovi mezzi che verranno acquisiti possano essere utilizzati per servizi extra regione che nulla hanno a che fare con i pendolari e viaggiatori umbri.

 

“Crediamo che una formale richiesta in tal senso, debba essere veicolata dal nostro Assessore ai trasporti dott. Chianella, nell’ambito della trattativa per la sottoscrizione del contratto di servizio con Trenitalia Spa. ”

La Segreteria Regionale Fit Cisl Umbria

18.06.04_Comunicato Stampa Segretaria Regionale Fit Cisl Umbria