
La Cisl Umbria a Terni, a fianco dei lavoratori della Treofan e Sangemini

“FIM-FIOM-UILM esprimono solidarietà ai lavoratori della TREOFAN e della SANGEMINI, insieme per impedire l’ulteriore indebolimento del tessuto sociale ed economico
del territorio.” Le Segreterie Territoriali di FIM-FIOM-UILM di Terni esprimono preoccupazione per il continuo depauperamento dell’industria nel territorio. In questo quadro ci sentiamo di esprimere la solidarietà ai lavoratori della TREOFAN e della SANGEMINI che nell’immediato stanno rischiando occupazione e salario che non ci possiamo più permettere. La sidero-meccanica, la chimica e l’agroalimentare rappresentano la stragrande maggioranza del manifatturiero nella provincia ternana che ancora determina il tessuto sociale ed economico.
FIM-FIOM-UILM di Terni impegnano tutte le proprie strutture, i propri delegati nelle RSU e i lavoratori metalmeccanici, a scendere in piazza per la manifestazione di Sabato 12 Dicembre 2020 alle ore 08.30, per dare concretezza alla solidarietà. Saremo insieme ai lavoratori della TREOFAN e della SANGEMINI per impedire l’ulteriore indebolimento del tessuto sociale ed economico del territorio.
In occasione dei 70 anni di Cisl a Terni, in un incontro virtuale – che nel pomeriggio del 9 dicembre 2020 ha ospitato tra gli altri gli interventi del segretario generale regionale Cisl Umbria Angelo Manzotti e del segretario nazionale Fnp Cisl Piero Ragazzini – si è ripercorso le tappe dell’organizzazione nella città dell’acciaio e i suoi pilastri fondanti.
Il Coordinatore per la Cisl dell’Area Sindacale Territoriale Terni-Orvieto, Riccardo Marcelli, riconoscendo il ruolo strategico della storia nella definizione del futuro, afferma: “L’avvenire è la porta, il passato è la chiave”.
Nella foto il recente presidio dei lavoratori della Treofan. Oggi con quelli della Sangemini e Amerino per ricambiare la solidarietà dei giorni scorsi.
Oggi, 4 dicembre, è avvenuto un ulteriore gesto di solidarietà fra i lavoratori di Treofan e Sangemini e Amerino. I lavoratori di Treofan hanno consegnato pandori e panettoni a quelli di Sangemini, per ricambiare il gesto simbolico compiuto lo scorso 24 novembre.
Il presidio si è svolto alla presenza dei lavoratori, delle RSU e delle OO.SS. territoriali, delle istituzioni, segnatamente del sindaco di Sangemini Clementella, di una delegazione del consiglio comunale di San Gemini (maggioranza e opposizione), di una delegazione del comune di Acquasparta, della senatrice del M5S Emma Pavanelli.
Infine ha partecipato il parroco di San Gemini, a cui sono stati affidati i generi alimentari da donare alle famiglie in difficoltà.
Dal confronto tra le istituzioni territoriali e i lavoratori è emersa la necessità di salvaguardia di filiere centrali per il territorio e per l’occupazione, che non può essere raggiunta senza intese tra tutti gli attori coinvolti: istituzioni, a tutti i livelli, parti sociali, datoriali e aziende.
Ancora una volta si chiede l’attenzione della Regione e l’impegno del Mise, non possono passare sotto silenzio vertenze così importanti non solo per l’occupazione, ma anche per il know-how professionale acquisito con il tempo dalle industrie storiche di cui si parla.
Si ritiene necessario sottolineare l’unica nota negativa di questo evento: l’atteggiamento della direzione aziendale, che non ha consentito lo svolgimento dello scambio, nel rispetto rigoroso di tutte le normative covid, all’interno del perimetro aziendale .Il presidio si è infatti svolto di fronte ai cancelli del Parco della Fonte. La solidarietà è giunta da parte di tutto il territorio, mentre l’azienda si è dimostrata ancora una volta chiusa e incapace di ascoltare e comprendere la voce dei lavoratori, anche di fronte ad un gesto di umanità e dignità alla presenza di esponenti di istituzioni laiche e non. L’azienda ha dimostrato nuovamente un atteggiamento di ostilità ingiustificata nei confronti dei lavoratori, nascondendosi dietro alle normative che ci teniamo a sottolineare sono sempre state rispettate.
Nei prossimi giorni si annunceranno nuove iniziative con i colleghi chimici.
FAI CISL FLAI CGIL UILA UIL
RSU DI STABILIMENTO
La COSTA D’ORO del Gruppo Avril, gruppo mondiale dell’olio di oliva di marca con importante sede produttiva a Spoleto, applicherà il CCNL siglato nel mese di luglio. Questa notizia arriva dalla Fai Cisl Umbria e dalla Rsu e non può che incassare il consenso del sindacato cislino. Un consenso che va ad aggiungersi a quello che ha visto riconoscere ai circa 90 lavoratori dello stabilimento di Spoleto un premio per come è stato affrontato il periodo del lockdown.
“L’applicazione del contratto collettivo nazionale – afferma Dario Bruschi, segretario generale regionale Fai Cisl Umbria – è certamente in controtendenza con il momento storico che stiamo attraversando e non è per nulla scontato, in quanto Assitol non era tra i firmatari del contratto nazionale, e si va ad aggiungere anche alla sottoscrizione del recente accordo legato alla produttività”. Per la Fai Cisl Umbria questi importanti risultati vanno a rinforzare le soddisfacenti relazioni sindacali che si sono istaurate con la dirigenza. “La Fai Cisl Umbria – spiega Bruschi- ringrazia la dirigenza anche per il premio riconosciuto ai lavoratori dello stabilimento che nel periodo di lockdown hanno dimostrato attaccamento e professionalità alla realtà produttiva e al territorio nel quale si trova. In quei mesi, infatti, se da una parte i lavoratori hanno continuato a lavorare, dall’altra l’azienda ha utilizzato tutti gli accorgimenti possibili per prevenire il contagio da Covid-19. Tutto ciò per sottolineare che in questa azienda viene tenuta in grandissima considerazione la propria forza lavoro: è un importante segnale – conclude il segretario – anche per far ripartire l’economia del nostro Paese”.
Il segretario generale Fnp Cisl Umbria Giorgio Menghini raccoglie le preoccupazioni delle persone anziane
Solitudine, timore e tanta incertezza per il presente e futuro: è quello che viene registrato dalla Fnp Cisl Umbria che ormai da mesi sta monitorando la situazione degli anziani in Umbria, quelli che vivono in strutture protette e quelli che stanno in famiglia. “C’è paura – afferma il segretario generale Fnp Cisl Umbria Giorgio Menghini – per i contagi, ma anche e soprattutto per i deceduti che in questa seconda ondata ha una percentuale rispetto agli abitanti superiore se confrontata ad altre realtà nazionali”. La tristezza del segretario dei pensionati della Cisl Umbria si proietta anche all’ormai prossimo Natale. “Purtroppo saranno tante, troppe, le famiglie – spiega Menghini – che nei giorni di festa avranno sedie vuote a tavola: mancanze luttuose che sicuramente le feste natalizie acuiranno nel dolore”.
Per la Fnp Cisl Umbria ci sono state carenze nella programmazione della seconda ondata e scelte che andrebbero riviste. “La Rsa A. Serpilli di Perugia non doveva essere dedicata ai malati Covid-19 – afferma Menghini -, questo perché questa struttura si trova in prossimità di persone più fragili, come i bambini e le persone anziane. Questa decisione deve essere rivista e noi siamo pronti a confrontarci per trovare soluzioni alternative”.
La Fnp Cisl Umbria si rivolge alle istituzioni non solo per questo. “Chiediamo alla Regione maggiore attenzione e soprattutto vicinanza vera – conclude il segretario Menghini-, sia per le persone che sono ospitate in strutture protette che per quelle che sono a casa. In un momento particolare come quello che stiamo vivendo ci vuole maggiore celerità nell’effettuare tamponi e soprattutto nell’avere i risultati, ma anche una più attenta presenza per tutti quei soggetti che in difficoltà chiedono assistenza o supporto”.
Il comparto olivicolo non è mai stato oggetto di particolare attenzione e quindi di interventi seri per il suo consolidamento e per la crescita nella nostra Regione.
L’associazione Agricola “Terra Viva Umbria” della Cisl lancia pertanto un appello alla Regione affinché tenga nella giusta considerazione, nella definizione del Bando per lo Sviluppo della Filiera Olivicola –P.S.R. Mis. 16.4-tipol.interv.116.4.1 – az-b2, gli aspetti legati alla complessità ed alle problematiche del comparto stesso.
Per “Terra Viva Umbria” della Cisl le principali questioni riguardano:
Per “Terra Viva Umbria” della Cisl, quindi, è evidente sostenere l’olivicoltura umbra anche attraverso la sua razionalizzazione, altrimenti rischieremo di perdere questo prezioso patrimonio.
Claudio Nardoni
Responsabile “Terra Viva Umbria” della Cisl