Case popolari: mancano gli alloggi e aumentano i canoni delle fasce più deboli

by CISL LDS

Incrementi per 4609 famiglie su 6995. I sindacati: “Un’ingiustizia che avevamo annunciato da tempo. Siamo pronti alla mobilitazione”

“Purtroppo quello che andiamo denunciando da più di un anno si è puntualmente verificato: la riforma dei canoni dell’edilizia residenziale pubblica ha portato ad un aumento degli stessi canoni, in molti casi anche consistente, per oltre 4600 famiglie umbre”. È una forte denuncia quella lanciata stamattina da Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, insieme ai sindacati regionali degli inquilini, Sunia, Sicet e Uniat, che, in una conferenza stampa, hanno illustrato gli effetti concreti della modifica del regolamento sulle case popolari in Umbria, avversata sin dal primo momento dai sindacati.

“Quando avvertivamo sugli effetti distorsivi che l’introduzione del meccanismo dell’Isee avrebbe avuto sulla determinazione dei canoni – hanno osservato i sindacati – siamo stati quasi derisi, ora però sono arrivate le bollette e sui numeri non si può più scherzare: su 6995 famiglie che vivono negli alloggi di edilizia residenziale pubblica, 4609 hanno avuto un aumento, mentre solo 2386 una piccola diminuzione”. Tra l’altro, hanno spiegato i sindacati degli inquilini, l’aumento è per ora ridotto ad un 15% sul vecchio canone, grazie alla clausola di salvaguardia, ma da qui al 2021 andrà a regime, creando situazioni “drammatiche” nelle quali persone con redditi molto bassi, soprattutto persone sole e anziane, si troveranno a pagare il doppio se non il triplo di prima.

Ma accanto a questo grave problema contingente, per il quale proprio oggi i sindacati invieranno richieste di incontro a tutti i gruppi consiliari della Regione Umbria, c’è una questione più generale e altrettanto grave: la grave mancanza di alloggi che consente attualmente di soddisfare appena il 6-7% delle richieste. Una situazione resa ancora più inaccettabile dalla presenza sul territorio di una grande quantità di alloggi, pubblici e privati, inutilizzati (si calcola che in Umbria possono essere circa 10.000).

Da qui la richiesta che i sindacati, Cgil, Cisl e Uil, hanno inserito in una vera e propria “Piattaforma  regionale per la casa” che intendono portare al confronto con le istituzioni: “Abbiamo bisogno di mettere da parte populismi e strumentalizzazioni politiche e affrontare davvero il problema, che è quello della mancanza di alloggi – hanno detto i segretari delle tre organizzazioni – E farlo partendo da un’azione semplice di monitoraggio dell’esistente, con la creazione di un osservatorio sugli edifici pubblici inutilizzati (compresi quelli sequestrati e confiscati alla malavita organizzata), sulla situazione degli sfratti incolpevoli e più in generale sulle necessità dell’abitare della nostra popolazione”.

Ma se le risposte dovessero continuare a non arrivare, i sindacati sono pronti alla mobilitazione: “Non siamo più intenzionati a subire queste ingiustizie verso le fasce più deboli della popolazione – hanno concluso Cgil, Cisl, Uil e Sunia, Sicet, Uniat – per cui, in mancanza dell’apertura di un confronto serio, siamo pronti ad aprire, insieme agli inquilini, una mobilitazione regionale”.

Cgil, Cisl, Uil e Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil: “Il Comune di Corciano non rispetta la concertazione con i sindacati”

by CISL LDS

Nella foto, il segretario generale regionale della Fnp Cisl Umbria (categoria dei pensionati) Giorgio Menghini

Mancata concertazione sulle manovre finanziarie del Comune di Corciano. La risposta di Cgil, Cisl e Uil Umbria e delle categorie dei pensionati, Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil Perugia, non tarda ad arrivare. “Nonostante gli accordi con Anci e gli impegni rispettati da altri comuni sull’obbligo di concertazione con le parti sociali –fanno sapere i sindacati- riguardo alle manovre tariffarie e sulla programmazione economica e finanziaria annuale e triennale, il Comune di Corciano non ci ha convocato sulle decisioni già prese prima in Giunta, poi nelle Commissioni e il 5 marzo portate in Consiglio”.  I sindacati oltre a sollevare la questione di metodo, entrano anche nel merito di quanto appreso per mezzo stampa. “Prendiamo atto – sottolineano con rammarico- che le misure continuano ad andare in senso opposto a quanto chiesto dal sindacato: non troviamo alcun segnale nella progressività fiscale applicata all’ addizione Irpef su base reddituale”. L’attenzione dei sindacati rimane alta anche su tutte quelle voci strategiche per chi tutela le fasce più deboli della popolazione come i servizi sociali, gli investimenti per la ripresa dell’economia locale, il sostegno alle associazioni di volontariato e le tariffe dei servizi comunali. “Per questo le manovre finanziarie di un comune – concludono i sindacati- non dovrebbero ridursi a una passerella politica, ma qualcosa che deve essere funzionale al miglioramento reale della vita della comunità amministrata”. 

Cgil, Cisl e Uil Umbria

Spi Cgil, Fnp Cisl e UIlp Uil Perugia

8 marzo, il Coordinamento Donne Fnp Cisl Terni: “Troppo spesso la donna si trova a dover scegliere tra lavoro e cura della famiglia”

by CISL LDS

8 MARZO festa delle donne. Un’espressione ripetuta, usata e abusata più volte con riferimento a quella che più che una festa,è una celebrazione di una storia lunga di secoli, fatta di sacrifici e conquiste che spesso diventa solo vuota ritualità. Chiamiamola con il suo vero nome cioè GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA, forse già questo potrà aiutare a riconsiderarla nel suo vero significato.   

Che cosa rappresenta la giornata internazionale della donna ? Forse è utile rammentare a tutti noi quale è l’oggetto di questa giornata  dedicata alle donne. Essa è la celebrazione dei loro diritti e delle loro conquiste, è il rammentare le discriminazioni e le violenze subite e che ancora  subiscono le donne di tutto il mondo.

Riconoscere il ruolo fondamentale della donna nella famiglia e nella società è un dovere di ogni Paese civile e democratico.

Il lavoro di cura, cioè il lavoro domestico non formale svolto a favore della famiglia in particolare di soggetti non autosufficienti come bambini, anziani e disabili, è quasi sempre appannaggio delle donne. Raramente il carico è condiviso con altri familiari.

In queste condizioni, troppo spesso la donna deve scegliere tra lavoro e cura della famiglia.

 Non si deve e non si può contrapporre lavoro e famiglia, perché i due ambiti si arricchiscono reciprocamente. E’ necessario quindi costruire uno Stato Sociale efficiente ed efficace a sostegno della famiglia e della disabilità.

Su questi temi la FNP-CISL , a tutti i livelli, e fortemente impegnata in particolare per quanto riguarda l’ottenimento di una legge quadro  per la non autosufficienza che garantisca, in modo non episodico, nel bilancio dello Stato la previsione del fondo ad essa destinato da ripartire equamente fra tutte le Regioni.

Vogliamo concludere questo breve scritto con un pensiero di Rita LEVI MONTALCINI:

“Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale. Le donne sono la colonna vertebrale della società”.

Coordinamento Donne FNP-CISL Territorio di Terni

                                                                                                      

 

Fondi Europei, la Cisl Umbria punta sulla formazione: “Incrementare le conoscenze per essere propositivi”

by CISL LDS

La Cisl Umbria per la formazione e la conoscenza. Oggi in casa Cisl un approfondimento sui Fondi Europei grazie al segretario generale regionale Cisl Università Letizia Pietrolata (nella foto a sinistra) e il professor Roberto Cippitani dell’università degli Studi di Perugia.

 

 

La segreteria regionale Cisl Umbria con i relatori

“Dobbiamo lavorare per acquisire le competenze necessarie per essere propositivi, in modo da essere accolti per svolgere appieno il nostro ruolo di parte sociale – ad affermarlo il segretario generale regionale Cisl Umbria Angelo Manzotti-. Dobbiamo essere parte di una rete e soprattutto protagonisti della programmazione per la tenuta economica della nostra regione per sostenere l’occupazione e i lavoratori”.

Umbria, il tempo stringe ed i tagli al trasporto pubblico si avvicinano

by CISL LDS

Sono giorni molto difficili per il paese Italia ed anche per la nostra regione, con grande senso di responsabilità Filt- Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Orsa abbiamo tenuto toni bassi e moderati, ma Regione Umbria, Province e Comuni stanno sempre mettendo in atto i tagli previsti al trasporto pubblico locale.

Regione Umbria che fino a qualche anno fa si è sempre fatta carico di una fetta di trasporto pubblico, ritenendo sicuramente che il trasporto collettivo di massa era visto come un investimento per una coesione tra i vari Comuni Umbri, territori estesi ma con bassa densità demografica.

Oggi questo non avviene più, e da grande potenzialità per uno sviluppo dell’intera regione l’Assessore Melasecche parla di “sprechi”. Ma quale sprechi, questa regione deve dire apertamente che vuol fare! Ridurre le risorse destinate al settore dei trasporti riducendo le corse oggi destinate a turisti, studenti provenienti da tutta l’ Italia e cittadini Umbri, vuol dire fare semplicemente cassa, lasciando a piedi centinaia di lavoratori che non sapranno più come arrivare sul posto di lavoro.

In una regione alla quale dopo diversi sforzi profusi, finalmente forse prenderà il via l’Agenzia regionale della mobilità con il recupero dell’IVA, quindi risorse maggiori al settore. Si parla invece di Tagli e non di potenziamento dell’offerta al pubblico, questo sicuramente ai nostri occhi genera più di qualche perplessità.

L’Assessore Melasecche  accusa  Filt- Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Orsa, di non voler fare squadra con questo progetto, noi rispondiamo certamente che non vogliamo far parte di queste scelte che non fanno altro che mettere ancor di più in difficoltà la mobilità dei cittadini Umbri, dei turisti che questa Regione invita a venire in Umbria, ma noi sottolineiamo con mezzi propri, e pure i lavoratori del settore e dell’indotto. Si parla tanto di città e regioni più green, di effetto serra e di ridurre le emissioni di andride carbonica, ma si tagliano autobus collettivi, invece di parlare di incentivi regionali al rinnovo degli autobus.

L’Assessore Melasecche continua nel ripetere che ci convocherà solamente quando avrà delle cifre chiare. Ma quali sono queste cifre chiare?  I tagli di  € 3.5 milioni al settore di cui € 400.000 al servizio sostitutivo al servizio ex FCU ?

I sindacati dei trasporti sono inquieti per i lavoratori occupati in questo settore, perché oltre agli imminenti tagli al settore dei trasporti si và ad aggiungere anche la forte crisi del settore noleggio autobus, con l’azzeramento delle domande di prenotazione ,  a causa del Coronavirus, il primo settore a essere stato penalizzato dall’emergenza è stato quello turistico.

Quali effetti possiamo aspettarci ora? Quanto durerà la crisi e come reagiranno le aziende, già soggette a fronteggiare il taglio dei km? Sono questi i principali quesiti affrontati da Filt- Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Orsa che spaventano migliaia di lavoratori che operano nel settore del trasporto.

Filt- Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Orsa Umbria

La Fim Cisl si impone alle elezioni Rsu/Rls alla “Rampini Carlo Spa”

by CISL LDS

La Fim Cisl dell’Umbria vince le elezioni alle elezioni Rsu/Rls presso la Rampini Carlo Spa di Passignano S.T. (PG).

Nella storica azienda meccanica di Passignano dove si costruiscono Bus elettrici, sistemi di sicurezza e difesa del territorio, lavorazioni meccaniche industriali e altro, alle elezioni per la costituzione della Rsu ed Rls, le prime condotte nel rispetto della procedure vigenti, la Fim Cisl elegge 2 delegati su 3.

Con 41 voti presi dalla Fim Cisl contro i 34 della Fiom Cgil, la sigla fimmina si impone come primo sindacato nella realtà industriale di Passignano.

“Mi sento di ringraziare tutti i lavoratori che oggi democraticamente hanno espresso la propria preferenza di rappresentanza tra i lavoratori candidati”, dichiara Andrea Calzoni della Fim Cisl dell’Umbria, “e in particolar modo ringrazio i 2 nuovi delegati eletti nella lista Fim Cisl, Dauro Chiodini, primo degli eletti con 31 voti e che ricoprirà anche il ruolo di Rls, e Amalfitani Giovanni, che con il loro impegno e dedizione hanno avuto la meglio sugli altri ottenendo complessivamente il maggior numero di preferenze”. “Grazie all’azione di sensibilizzazione dell’importanza dell’attività sindacale, della necessità di ristabilire le giuste e proficue relazioni sindacali in azienda si è potuti arrivare a questi risultati”, prosegue Calzoni.

“Ora dobbiamo dare corso all’attese dei lavoratori attraverso un’azione congiunta alla Fiom per mantenere alto il valore dell’attività sindacale presso una delle realtà industriali eccellenti del Trasimeno”.

Fim Cisl Umbria