Ex Fattorie Novelli: Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Umbria chiedono lo sblocco immediato dei pagamenti della cassa integrazione per i lavoratori

by CISL LDS

Nella foto il segretario generale Fai Cisl Umbria Simone Dezi

Le OO..SS.. Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil sono con il presente comunicato a denunciare un fatto gravissimo che riguarda i lavoratori di Ex Fattorie Novelli.

Come ben sappiamo il settore in cui operano questi ultimi, quello agricolo, non dispone tradizionalmente di numerosi ammortizzatori sociali. Grazie alle novità introdotte dall’ultima legge di bilancio, tuttavia, è stato possibile far rientrare Fattorie Novelli fra le aziende che possono beneficiare di CIGS. Sono state svolte le relative procedure e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha approvato tramite decreto la corresponsione della cassa integrazione straordinaria per crisi.

Purtroppo, però, per i lavoratori di Fattorie Novelli non è un lieto fine, se così si può definire il ricorso agli ammortizzatori sociali che costituisce pur sempre una perdita economica ingente.

Infatti l’INPS non sta mettendo la cassa in pagamento a causa di problemi tecnici e burocratici. Riteniamo che ciò sia vergognoso.

Ricordiamo che i lavoratori e le lavoratrici in questione vengono da un concordato che dura ormai dieci anni, da una cassa integrazione a più riprese, da tutti gli emolumenti che hanno dovuto lasciare per strada pur di tenere l’azienda aperta.

Si tratta di persone, nella maggior parte dei casi con a carico le proprie famiglie, che non hanno praticamente nessuna entrata.

Le OO..SS.. chiedono lo sblocco immediato dei pagamenti della Cassa Integrazione, se ciò non dovesse avvenire seguiranno mobilitazioni.

 

Perugia, lì 07/07/2022

OO.SS. FAI CISL FLAI CGIL UILA UIL

e RSA di Gruppo Novelli

Sanità ternana, sindacati in presidio sotto la prefettura

by CISL LDS

Nei prossimi giorni confronto con Regione, aziende e sindaci del territorio

Nei prossimi giorni il prefetto di Terni, Giovanni Bruno, convocherà un incontro tra la Regione, i dirigenti delle aziende sanitarie del territorio ternano, i sindaci dei 4 Comuni principali, Terni, Orvieto, Narni e Amelia, e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, per affrontare le criticità che gli stessi rappresentanti dei lavoratori del sistema sanitario pubblico, appalti compresi, hanno esposto oggi nel corso del presidio organizzato proprio sotto il palazzo del governo.

Nella foto il coordinatore per la Cisl dell’Area Sindacale Territoriale Terni – Orvieto, Riccardo Marcelli, intervistato in occasione del presidio del 7 luglio 2022, organizzato da Cgil, Cisl e Uil di fronte alla Prefettura di Terni

“Ringraziamo il signor prefetto per la disponibilità all’ascolto, l’interesse dimostrato e soprattutto per essersi fatto carico di promuovere quel confronto che finora ci è stato negato da chi ha la responsabilità politica e organizzativa sulla sanità del nostro territorio – hanno detto al termine del confronto in prefettura i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil di Terni, Claudio Cipolla, Riccardo Marcelli e Claudio Benedetti – Una sanità arrivata davvero allo stremo, in primo luogo per le assunzioni di personale, ancora insufficienti, che a cascata producono un allungamento delle liste d’attesa, un affollamento dei reparti e del pronto soccorso dell’azienda ospedaliera senza precedenti, e una sovraccarico di lavoro e stress per il personale sanitario, che ora vede a rischio anche le ferie estive”.
Tante le testimonianze di operatrici e operatori della sanità intervenuti al presidio che hanno invitato la cittadinanza tutta a mobilitarsi in difesa di una sanità pubblica che si sta “lentamente svuotando, a solo vantaggio del privato”. I sindacati, da parte loro, hanno annunciato che la mobilitazione proseguirà. “Il nostro obiettivo – hanno spiegato – è quello di ottenere risultati concreti in termini di miglioramento dei tre capisaldi della sanità pubblica: prevenzione, cura e riabilitazione. Su questo vogliamo strappare impegni reali alla Regione, a partire dalla riscrittura del Piano sanitario regionale, a sostegno della quale Cgil, Cisl e Uil hanno raccolto oltre 8mila firme in Umbria, così come all’azienda ospedaliera e alla Usl, perché l’attuale situazione non è più tollerabile”.

Terni, 7 luglio 2022

Alto Chiascio: l’incontro tra i sindacati e il distretto. Tra le priorità quelli della non autosufficienza e dell’invecchiamento

by CISL LDS

Nella foto Antonello Paccavia (Cisl Alto Tevere)

Il giorno 4 luglio si è svolto un incontro tra la struttura dirigenziale del Distretto Alto Chiascio, CGIL CISL UIL, l’Assessora alle politiche sociali del Comune di Gubbio e le organizzazioni dei pensionati FNP CISL UILP UIL e SPI CGIL sulle problematiche della non autosufficienza, nel territorio dell’alto Chiascio.

L’incontro si è svolto in concomitanza con gli incontri effettuati da CGIL CISL UIL, con i Sindaci dei Comuni del territorio Alto Chiascio nei quali si sono esaminate le problematiche sociali dei singoli Comuni e le risposte complessive da dare al disagio dilagante, derivante dalla pandemia e preesistenti dovute alla non autosufficienza ed all’invecchiamento.

Sono state illustrate le linee di azione del Distretto per quanto riguarda gli interventi svolti e programmati per le diverse tipologie di prestazioni: residenziale, semiresidenziale, domiciliare, assistenza diretta, indiretta ed altro…. rivolte alle persone non autosufficienti, oltre 1.000 persone/ utenti.

Nell’incontro da parte della struttura delle Distretto sono state illustrate le modalità e le procedure per garantire alle persone in difficoltà i servizi e i sostegni economici, in un contesto sempre più complicato e difficile.

Nell’incontro sono emerse le fragilità  delle famiglie e delle persone con disabilità: giovani, adulti ed anziani, aggravata in maniera esponenziale dalla emergenza Covid, in modo  particolare per le persone anziane sole e per le fasce dei giovani adolescenti.

Sono state espresse forti preoccupazione circa il fatto che ancora, non sono state assegnate le risorse 2022 2024 per la non autosufficienza, e gli stessi segnali di ridimensionamento del fondi PRINA, determinando una mancanza di liquidità ed una difficoltà programmatoria, che rischia di mettere a rischio la prosecuzione dei servizi, per le persone già in carico, ma anche il blocco per nuovi inserimenti, allungando le liste di attesa, determinando situazioni di criticità molto pesanti.

Lo stesso adeguamento delle rette per le residenze protette con delibera regionale sta creando un profondo disagio alle famiglie e non prevedendo risorse  per i Distretti la difficoltà di garantire le integrazioni.

CGIL CISL UIL e le organizzazioni dei pensionati SPI CGIL FNP CISL UILP UIL hanno espresso forti preoccupazioni per la situazione che si sta determinando, che porta, se non ci sono interventi da parte della Regione Umbria, ad uno stop delle prestazioni, in modo particolare l’assistenza domiciliare e ed un blocco delle erogazioni economiche per le gravi e gravissime disabilità.

Il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti: “I salari sono troppo bassi. Necessaria una nuova stagione di contrattazione”

I salari bassi in Umbria, fotografati dall’Aur in questi giorni, ci confermano ancora una volta lo stato di difficoltà che quotidianamente devono affrontare i lavoratori. In ballo ci sono il futuro dei lavoratori, ma anche l’intera economia regionale. Purtroppo ormai da anni ci troviamo di fronte a un lavoro non solo precario e poco contrattualizzato, ma anche povero, tutto incentrato sulla bassa produttività. Il campanello d’allarme lanciato dall’’Aur, quindi, deve essere l’occasione per ricercare una soluzione, che passa inevitabilmente dal confronto con le parti datoriali e le istituzioni. E’ arrivato il momento che l’Umbria trovi la forza e le idee per riuscire a potenziare il proprio ruolo nel contesto nazionale e internazionale, andando oltre il suo essere anello intermedio nelle filiere produttive (tra la progettazione e la commercializzazione). In questo contesto, è infatti necessario guadagnare quote nella progettazione e nella commercializzazione e non limitarsi, come abbiamo fatto fino a questo momento, all’ambito di mera produzione. Non è un caso, quindi, che da noi registriamo un tasso di disoccupazione giovanile intellettuale più alto rispetto alla media nazionale, mentre vi è una maggiore presenza di lavoratori con basso livello di istruzione. Questo contesto sconta anche una mancata contrattazione aziendale, strumento necessario per i lavoratori per migliorare la condizione salariale e di welfare. Viste le difficoltà che stiamo affrontando, anche alla luce della forte impennata inflazionistica (che da un lato sta impoverendo le retribuzioni e dell’altro causa di difficoltà per le imprese), è opportuno attivare urgentemente un tavolo di concertazione con le parti datoriali e le istituzioni per trovare soluzioni condivise e arginare questo momento di grande difficoltà. In questo modo sarà possibile cogliere le opportunità che oggi abbiamo a disposizione soprattutto grazie al Pnrr e alla Programmazione Comunitaria, progettando l’economia della nostra regione per i prossimi anni, che dovranno essere basati sulla sostenibilità economica, sociale ed occupazionale.
Angelo Manzotti
Il segretario generale Cisl Umbria
Perugia, 5 luglio 2022

Sanità: Cgil Cisl Uil di Terni incontrano il sindaco Leonardo Latini

by CISL LDS

Nella foto il coordinatore per la Cisl dell’Area Sindacale Territoriale Terni – Orvieto Riccardo Marcelli

CGIL, CISL e UIL di Terni hanno organizzato per il 7 luglio 2022 a partire dalle ore 9,30 un presidio presso la Prefettura di Terni

Nella giornata di oggi 4 luglio, su richiesta delle Organizzazioni Sindacali, si è tenuto un incontro presso il Comune di Terni tra il sindaco Leonardo Latini ed i segretari territoriali di CGIL-CISL-UIL per affrontare i temi dei servizi socio-sanitari nel territorio ternano.
CGIL-CISL-UIL hanno ribadito il proprio punto di vista relativamente all’idea di Sanità e alle scelte che dovrebbero essere fatte anche in considerazione delle modifiche demografiche e delle nove necessità e bisogni dei cittadini.
In particolar modo, CGIL-CISL-UIL di Terni, hanno ribadito la non condivisione delle scelte di indirizzo politico che la giunta regionale sta compiendo su questi temi caratterizzate da un idea di accentramento, allontanamento dal territorio e privatizzazione di alcuni servizi.
CGIL-CISL-UIL hanno chiesto con forza al Sindaco di Terni di promuovere un’azione politica per rafforzare la territorialità, non arretrare sui servizi dei distretti rafforzando presidi e rete dei Medici di Medicina Generale.
CGIL-CISL-UIL di Terni ritengono questa prima attenzione, sopra detta, un elemento dirimente per “alleggerire” la pressione sulla rete ospedaliera e decongestionare gli afflussi ai pronto soccorsi e agli ospedali.
Per quanto riguarda l’Ospedale di Terni, CGIL-CISL-UIL, hanno ribadito la necessità di affrontare il problema infrastrutturale (magari pensando ad un progetto di rigenerazione urbana nel quartiere dove è oggi situato il Santa Maria), mantenere i due livelli di aziende ospedaliere distinti tra Terni e Perugia, garantire l’alta specialità dell’ospedale di Terni attraverso integrazione di primariati, assunzioni di personale e qualità delle prestazioni.
CGIL-CISL-UIL hanno esplicitato al sindaco la possibilità di fare il nuovo ospedale di Terni attraverso fondi pubblici, come avvenuto per gli altri ospedali umbri.
E’ stato inoltre chiesto di affrontare tutto il post-cura con particolare riferimento alle case di comunità e/o case della salute, individuando tempi certi per farle, dove farle e soprattutto cosa metterci dentro a livello di servizi e prestazioni erogate.
Complessivamente CGIL-CISL-UIL hanno manifestato la necessità di ripensare complessivamente i servizi socio-sanitari, affrontando il tema della gestione con l’obiettivo della piena integrazione tra territorio ed ospedali magari capitalizzando e sfruttando al massimo le risorse disponibili, prevedendo un grande piano di investimento sulle strutture, sul personale, sulla formazione e sulle tecnologie.
Le scriventi organizzazioni hanno ribadito al Sindaco che la “vertenza sanità” andrà avanti perché intendiamo rappresentare il disagio, le inefficienze e le problematiche che si trovano costretti ad affrontare le cittadine ed i cittadini di questo territorio.
Nel chiedere un cambio di passo e scelte precise rispetto ai temi trattati, ed in coerenza con quanto detto e fatto fino ad oggi, abbiamo informato il sindaco che Giovedì 7 Luglio 2022 svolgeremo un presidio presso la prefettura di Terni a partire dalle ore 9,30 per poi trasferire il punto di vista delle organizzazioni sindacali e delle cittadine e dei cittadini che rappresentiamo a sua eccellenza il Prefetto.
Crediamo come CGIL-CISL-UIL di Terni che il tempo delle scelte è adesso, che occorre una svolta radicale su questi temi e pensiamo che ciò debba essere fatto nel solco del nostro dettato costituzionale che obbliga a garantire un servizio sanitario pubblico, universale, efficiente ed efficace come diritto fondamentale ed indisponibile di una società civile.
Terni, 4 luglio 2022

Asm Terni, i sindacati: “Ribadiamo che gli obiettivi principali sono il mantenimento del profilo pubblico, occupazione e qualità dei servizi”

by CISL LDS

Nella foto il coordinatore per la Cisl dell’Area Sindacale Territoriale Terni – Orvieto Riccardo Marcelli

Si è svolto oggi 4 Luglio 2022 l’incontro presso Asm Terni Spa fra direzione aziendale, Comune di Terni, organizzazioni Sindacali regionali e provinciali, di categoria ed Rsu di CGIL, CISL, UIL e UGL per l’aggiornamento relativo alla procedura ad evidenza pubblica per l’individuazione di un partner industriale.
La Direzione aziendale ed il Comune di Terni, hanno sottolineato che tale procedura ha l’obiettivo di rafforzare Asm in quanto ad oggi non avrebbe i requisiti necessari per accedere alle gare concessione e gestione dei servizi pubblici essenziali.
La Direzione aziendale ha annunciato, che ad oggi, il soggetto che ha presentato offerta vincolante in possesso dei requisiti richiesti è Acea.

E’ stato ribadito che il Comune conserverà almeno il 51% delle quote societarie di Asm Terni Spa.
Acea entrerà in Asm in due tranche con apporti di capitali ed asset; la prima prevede un apporto pari al 37% (rappresentato dalle quote di Acea nelle società Ferrocart e Umbria due) ; la seconda tranche prevede ulteriori acquisizioni di quote che aumenteranno il valore patrimoniale apportato da Acea all’interno di Asm fra il 41 e 49% complessivo.
Quanto sopra detto avrà attuazione dopo l’approvazione del Consiglio Comunale.

Come Organizzazioni Sindacali abbiamo ribadito l’esigenza di accompagnare questo percorso con un dialogo e confronto reciproco caratterizzato da informazioni certe e trasparenti.
Inoltre le OO.SS hanno esplicitamente chiesto che nel caso in cui il Consiglio Comunale si esprimesse positivamente di convocare un incontro sindacale per affrontare in modo approfondito i seguenti temi:
1. Nuovo profilo societario di Asm;
2. Piano industriale;
3. Piano occupazionale e stabilizzazioni;
4. Qualità dei servizi utili erogati e relative tariffe.
I quattro punti sopra indicati rappresentano per le OO.SS gli impegni fondamentali attraverso i quali si riservano di esprimere una valutazione complessiva sull’operazione in corso.’
Ribadiamo che gli obiettivi principali sono il mantenimento del profilo pubblico di Asm, tutela e sviluppo occupazionale e qualità ed efficienza nell’erogazione dei servizi.

Morti sul lavoro: senza un cambio di cultura ogni sforzo sarà vano

by CISL LDS

A rinforzare la posizione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, assunta dalla Femca Cisl Umbria (nella foto il segretario generale della categoria Fabrizio Framarini) è stata la segreteria della Cisl Umbria.

Esprimiamo il più profondo cordoglio alla famiglia per la scomparsa funesta di Fausto Vinti, lavoratore di Umbra Acque.

Questo è l’ennesimo incidente mortale che avviene  sul posto di lavoro in Umbria, che lascia la regione purtroppo ai primi posti a livello nazionale per incidenti mortali.

Al momento andranno chiarite nelle sedi opportune  le cause dell’incidente anche se la dinamica  è apparsa fin da subito piuttosto chiara. 

Come sindacato abbiamo chiesto un incontro all’azienda per verificare cosa non abbia funzionato.

Rimane comunque evidente che nella nostra regione  qualcosa continui a non funzionare e lo sforzo quotidiano del sindacato nel contrastare questa piaga dovrà essere ancora più grande.

Come Cisl e Femca Cisl Umbria riteniamo opportuno che si deve lavorare in termini generali, per arrivare ad un cambio di approccio al tema sicurezza, che troppe volte viene visto solo come un fardello burocratico da espletare senza la dovuta attenzione. Le procedure devono essere snellite, chiare e impostate per tutelare i lavoratori e non semplicemente per ottemperare a un obbligo burocratico.

Va creata e alimentata quella cultura della sicurezza di cui troppo spesso si parla, ma che, al dunque, poi sempre poco viene praticata.

Per non vanificare anche la morte di Fausto a nostro giudizio è su questa direttrice che ci dovremmo avviare.

 

Il Segretario Generale FEMCA CISL UMBRIA

Fabrizio FRAMARINI

 Terni, 4 luglio 2022

 

Cronaca di un viaggio nella Cisl dell’Umbria

by CISL LDS

Esperienze e prospettive dall’VIII Congresso ad oggi.

L’autore Faliero Chiappini ne parla con i passati segretari generali Cisl Umbria Pierluigi Bruschi ed Ulderico Sbarra e i professori Pierluigi Grasselli e Giuseppe Croce. A moderare l’evento il segretario regionale Cisl Umbria Riccardo Marcelli.

Conclusioni a cura del segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti.

 

Articolo pubblicato il 30 giugno 2022 da www.umbria24.it

Rinnovato il Ccnl sanità: la soddisfazione della Fp Cisl Umbria

by CISL LDS

Nella foto il responsabile Fp Cisl Umbria Luca Talevi

RINNOVATO IL CCNL SANITA’, SODDISFAZIONE DELLA FP CISL UMBRIA PER UN RISULTATO CHE DARA’ LE PRIME RISPOSTE ECONOMICHE E NORMATIVE AGLI OLTRE 8.000 LAVORATORI UMBRI DEL COMPARTO SANITA’. ORA URGONO STABILIZZAZIONI, FINE DEL PRECARIATO ED ASSUNZIONI.
L’importante rinnovo del CCNL Sanita 2019/2021, sottoscritto nei giorni scorsi, avrà importanti ricadute economiche e normative anche sugli oltre 8.000 lavoratori del comparto della Sanita Umbria: dagli infermieri, agli operatori socio sanitari, tecnici personale amministrativo. Il nuovo articolato contratto nazionale , oltre al doveroso riconoscimento economico, rafforza il processo di innovazione e modernizzazione della pubblica amministrazione. Considerando anche le nuove indennità , l’accordo raggiunto consentirà di riconoscere incrementi medi, calcolati su tutto il personale del comparto, di circa 175 euro lordi al mese. Un passo decisivo nella direzione di una reale valorizzazione delle professionalità che operano in un settore delicatissimo, ancora oggi fortemente esposto , come quello della salute dei cittadini.
Quanto sottoscritto prevede importanti risorse anche per aumenti legati a specifiche professionalità: infermeristiche, sanitarie, socio -sanitarie e lavoratori del pronto soccorso, avviando un percorso che ci avvicina a quanto avviene a livello europeo in materia di retribuzioni. Importante anche la parte normativa con la riforma dell’ordinamento professionale , un nuovo sistema di classificazione e la definizione del lavoro agile non più strumento “emergenziale” ma bensì importante strumento di organizzazione del lavoro. Ora necessita un piano di rafforzamento degli organici da parte della Regione Umbria con nuove assunzioni, anche per compensare i pensionamenti, superando definitivamente la lunga pagina del preacariato attraverso stabilizzazioni , fine del precariato e scorrimento delle graduatorie concorsuali vigenti.

Perugia, 21-06-2022
Il Responsabile Fp Cisl Umbria
Luca Talevi

Trafomec Shanghai Ltd, Fim Cisl e Fiom Cgil chiedono alla Regione di aprire un tavolo di crisi

by CISL LDS

TRAFOMEC SHANGHAI LTD, FIM CISL E FIOM CGIL CHIEDONO ALLA REGIONE DI APRIRE UN TAVOLO DI CRISI
<<IL 10 LUGLIO TERMINERANNO GLI STRUMENTI CONSERVATIVI PER I LAVORATORI>>

Un tavolo di crisi per la Trafomec Shanghai Ltd: questa la richiesta di Fim Cisl Umbria e Fiom Cgil di Perugia alla Regione. “Senza fare retorica – affermano Andrea Calzoni (Fim Cisl) e Riccardo Coccolini (Fiom Cgil) – vogliamo ricordare che la Trafomec è presente a Panicale da circa 42 anni e per buona parte di questi è stata riferimento in Europa per i prodotti che produce. Oggi però – continuano – 80 lavoratori (e quindi anche le loro famiglie) stanno vivendo una situazione di forte difficoltà in quanto vedono a rischio il proprio posto di lavoro. Ciò perché a partire dal prossimo 10 luglio, salvo richieste aziendali dell’ultimo minuto, l’azienda non avrà più strumenti conservativi per i dipendenti, rischiando così di lasciare la forza lavoro in una specie di “limbo”, che potrebbe trovare soluzione con le dimissioni individuali”. In questo contesto i sindacati hanno difficoltà ad interagire con l’azienda: “Sono rimasti pochi rifermenti con l’azienda – fanno sapere Calzoni e Coccolini – e i lavoratori coinvolti lamentano credito arretrato non riscosso di metà aprile e maggio, al quale a breve, a fronte del pignoramento dei tre conti correnti operativi dell’azienda, probabilmente si sommerà quello di giugno. Chiediamo per questo alla presidente della Regione Donatella Tesei e all’assessore regionale allo sviluppo economico Michele Fioroni di aprire un tavolo di crisi per una realtà produttiva importante per il territorio che, fra circa dieci o quindici giorni, terminerà il poco lavoro rimasto, per il quale sono occupate poche unità. Il resto della forza lavoro è stata posta in cassa integrazione guadagni ordinaria, strumento utilizzabile fino al prossimo 9 luglio”.
Fim Cisl Umbria e Fiom Cgil di Perugia
Perugia, 17 giugno 2022