“Ripartire dal basso per costruire responsabilità, partecipazione e solidarietà”
Cominciate le Assemblee

Nella foto il segretario generale Fnp Cisl di Terni Paolo Conti con il segretario regionale Cisl Umbria e coordinatore per la Cisl dell’Area Sindacale Territoriale Terni – Orvieto Riccardo Marcelli
IL CONGRESSO DELLA FNP CISL DI TERNI SI TERRA’ NEI GIORNI 5 E 6 MARZO preceduto da un ampio programma di assemblee territoriali degli iscritti che coinvolgerà tutti i comuni della provincia.
Con l’Assemblea che si è tenuta lo scorso venerdì a Castel Giorgio e che ha visto protagonisti pure i comuni di Allerona e Castel Viscardo, è partito il percorso congressuale della Fnp di Terni che si concluderà il 5 e il 6 marzo.
L’attività si inserisce in un più ampio contesto precongressuale della CISL che da qui a luglio vedrà coinvolti i livelli territoriali, regionali e nazionali della Federazione dei Pensionati e della Cisl: “Con tali assemblee si desidera creare la condizione per favorire la più ampia partecipazione dei propri iscritti, perché – come affermato da Emilio Didonè segretario generale nazionale della FNP CISL – la partecipazione deve essere la stella polare del nostro percorso congressuale”.
Le assemblee precongressuali saranno un’occasione per riflettere e confrontarsi sulla situazione nazionale e sulle questioni che più riguardano gli over 65, anche sul territorio. Mentre il dibattito politico si concentra sulla manovra finanziaria, l’attenzione della Fnp è alta sui provvedimenti che riguardano la previdenza, ma anche sugli scenari del lavoro, perché dai salari di chi è occupato oggi dipendono le pensioni dei futuri anziani. Ascolteremo i pensionati e le pensionate cercando poi di promuovere le soluzioni per limitare l’erosione del loro potere di acquisto, migliorare la sanità e la pressione fiscale.
“Pertanto –afferma Paolo Conti segretario generale Fnp Terni- dobbiamo ripartire dal ‘basso’ per ricostruire responsabilità, partecipazione e solidarietà, linfe vitali della democrazia. Dobbiamo favorire fenomeni partecipativi dal “basso” per dare voce e corpo alle idee, alle esigenze, ai bisogni dei territori e trasformare il nostro operare in azioni concrete, con una “cassetta degli attrezzi” più ampia e articolata fatta di processi, etica, buone pratiche e voglia di fare”. Ci dobbiamo basare su questi principi fondamentali per capire in che modo le persone vivono l’attuale transizione politico-sociale-economica a cui assistiamo a livello globale. E’ importante capire le ricadute sui singoli, nello specifico, dei pensionati del nostro territorio.
“Come sappiamo ormai da tempo –prosegue Paolo Conti- la popolazione anziana in provincia è in aumento. Purtroppo il 39 per cento degli anziani vive da solo. Ecco perché riteniamo come sia assolutamente necessario che i comuni della provincia di Terni comincino ad interloquire con noi negoziando con le amministrazioni fisco, tariffe e prezzi per sostenere i cittadini con più basso reddito. Dobbiamo perseguire interventi economici e di inclusione sociale per le famiglie in condizioni di povertà, sostenendo gli anziani fragili i disabili e non autosufficienti”.
Essere una ‘’generazione per la sostenibilità “significa assumersi una responsabilità storica: quella di connettere valori, azioni e persone per un futuro più giusto. Nel frattempo si continuano a proporre i soliti problemi: la sempre più diffusa solitudine degli anziani, la mancata risposta alle esigenze della non autosufficienza, la sanità pubblica che diventa sempre più un servizio inadeguato per le difficoltà di accesso (e non tutti hanno le risorse economiche per accedere al privato) le pensioni ormai bloccate da anni o con aumenti ridicoli – per quelle minime – che non garantiscono una vita dignitosa a chi le percepisce.
Le assemblee precongressuali devono allora essere l’occasione per far emergere i bisogni delle persone, raccoglierne le difficoltà a cui vanno incontro ogni giorno, per dare poi voce e corpo alle idee, alle esigenze, ai bisogni dei territori e trasformare il nostro operare in azioni concrete attraverso la concertazione con le istituzioni locali e nazionali nel tentativo di migliorare il benessere sociale.
“Vogliamo immaginare –conclude Paolo Conti- un cambiamento che tenda ad un unico fine, che è quello del bene comune e non di pochi, e per questo il nostro impegno deve vedere la partecipazione di tutti gli iscritti ma anche gli operatori, i delegati e tutti i responsabili della FNP della provincia di Terni e dell’Umbria Il Congresso rappresenta il luogo giusto per avviare discussioni e processi di miglioramento. Essere un sindacato contemporaneo significa saper accompagnare le trasformazioni della società”.
Cento candeline per Anna Cardarelli che nell’ultimo pomeriggio di luglio è stata raggiunta a San Terenziano di Guardo Cattaneo per essere festeggiata dalla Fnp Cisl di Foligno, guidata da Sante Fraccalvieri. Con lui il segretario generale della Fnp Cisl Umbria Luigi Fabiani e la segretaria amministrativa Fnp Cisl di Foligno Patrizia Sisti. Dal territorio anche Marino Casini (Rls) e Alessandro Ruffini, recapitista per la frazione di San Terenziano di Gualdo Cattaneo.
L’incontro, grazie anche all’intervento di Beatrice Mariani della Fnp Cisl di Foligno (nella foto di sinistra) che ha anche curato l’introduzione della Costituzione regalata agli studenti presenti (particolarmente attenti e partecipi nel confronto odierno), si è svolto prevalentemente ricordando alcuni momenti vissuti proprio nel periodo in cui le donne per la prima volta andarono a votare per scegliere la monarchia o la repubblica democratica.
Perugia, 16 maggio 2024 – “No alla privatizzazione di Poste italiane, fermiamo questo scempio per evitare di mettere a rischio un patrimonio pubblico e un servizio che non può essere svenduto”. Così i sindacati hanno deciso di scendere in piazza e si sono dati appuntamento sabato 18 maggio alle 10 per un presidio in piazza Italia a Perugia.
Foligno, 1 maggio 2024 – Grande partecipazione per il Primo maggio regionale di Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria che hanno scelto Foligno per celebrare il Lavoro. “Costruiamo un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale”, questo lo slogan scelto a livello nazionale che ha fatto da sfondo anche alla manifestazione umbra, nella quale sono intervenuti i segretari di Cgil, Cisl e Uil Umbria, Maria Rita Paggio, Angelo Manzotti e Maurizio Molinari.
“Noi siamo in mezzo alla società e quindi oggi diamo il nostro contributo ai giovani”. Il segretario generale Fnp Cisl di Foligno Sante Fraccalvieri apre così l’incontro intergenerazionale odierno, 15 marzo 2024, con la scuola media di San Terenziano (Gualdo Cattaneo), prendendo la parola dopo il delegato comunale Fnp Cisl di Gualdo Cattaneo Alessandro Rufini e il responsabile sindacale locale Fnp Cisl Foligno Marino Casini.
Dall’incontro è emersa l’importanza dello strumento del numero di emergenza unica 112 ed il suggerimento ai giovani e meno giovani di scaricare l’App Where ARE U, dove c’è il tasto SOS di emergenza, con possibilità di SOS muto (per emergenza quando non si può parlare).
A concludere la mattinata formativa è stato il segretario generale Fnp Cisl Umbria Luigi Fabiani che ha fatto i complimenti agli organizzatori di questo evento nel territorio di Foligno. “Dobbiamo evitare il conflitto generazionale – ha affermato -. La tecnologia non necessariamente ci fa vivere meglio, prima si parlava e si socializzava di più. Stiamo cercando di sopperire a ciò che manca in questa società e di far conoscere il sindacato: la categoria dei pensionati – Fabiani si è rivolto ai giovani spiegando cosa sia il sindacato – contribuiscono al benessere del Paese e quindi in un’ottica di dialogo intergenerazionale ci rivolgiamo a voi, alle scuole. Quindi proseguiremo a fare iniziative come queste e a rispondere alle vostre domande”.
Perugia, 8 marzo 2024 – Enel smobilita, il sindacato mobilita. Questo lo slogan con cui sono scesi in piazza i lavoratori di Enel, che hanno aderito allo sciopero indetto da Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil, con iniziative in tutta Italia.
Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil ricordano che Enel è fortemente indebitata. “Si è irresponsabilmente esposta all’estero per inseguire business impossibili e ora scarica sul servizio nazionale le contraddizioni delle sue scelte – spiegano le tre sigle – Enel ha infatti deciso di abbandonare le attività elettriche, tutte. Gli investimenti per le fonti rinnovabili passano dai 5,5 miliardi a 2,9 miliardi di euro in tre anni (1 Gw di maggior potenza rispetto ai 70 che il nostro Paese dovrà raggiungere al 2030). Non c’è traccia di investimenti nel settore idroelettrico né sulla geotermia”. La verità, secondo i sindacati, è che Enel “non ha il coraggio di compiere le scelte necessarie per lo sviluppo del paese”. “Nessun piano industriale di sviluppo e creazione di valore, nessuna idea su come affrontare il superamento del fossile e la messa a terra delle nuove tecnologie green. Solo operazioni per quadrare bilanci e produrre utili”, accusano ancora Filctem, Flaei e Uiltec.