Autismo un problema medico sociale: quali prospettive?

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Tutti gli organi di informazione sono invitati all’incontro “Autismo un problema medico sociale: quali prospettive?”, organizzato dalla Fnp Cisl del territorio di Perugia, dal suo coordinamento donne e dall’Anteas del Trasimeno. L’incontro pubblico, patrocinato dal Comune di Castiglione del Lago, si terrà – in occasione della giornata mondiale sulla consapevolezza dell’Autismo – sabato 2 aprile 2022 a partire dalle ore 9,15 nella sala consiliare del Comune di Castiglione del Lago (PG) in piazza Gramsci, 1.

Il segretario generale Fnp Cisl di Perugia, Francesco Ferroni, spiega le ragioni dell’incontro. “Autismo, una parola che per tanti anni ha suscitato paura e, in alcuni casi, vergogna. Oggi, sempre più, è possibile invece intervenire, accompagnare ed essere vicini a chi è colpito da tali problematiche. Più si conosce e più è possibile aiutare sia le persone colpite che i familiari. Le famiglie – spiega Ferroni – sono spesso lasciate sole: è difficile trovare strutture adeguate. Tutto questo comporta che le difficoltà gravino soprattutto sulle famiglie e in primo luogo sulle donne. Giornate come questa, quindi, devono servire a tenere vivo il tema dell’autismo, ma principalmente a spingere le istituzioni ad investire nella ricerca e nel sostegno a questi nuclei familiari. Solo così – conclude il segretario dei pensionati di Perugia – gli eventi non saranno celebrativi, ma di sostanza”.

Tariffe socio assistenziali, Valerio Natili (Fisascat Cisl Umbria): “Bene l’adeguamento delle tariffe, ma ora inizia una nuova fase”

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Nella foto, il segretario generale regionale Fisascat Cisl Umbria Valerio Natili al Congresso Regionale Cisl Umbria del 24 e 25 marzo 2022

“La Regione Umbria riconosce alle Imprese che operano nel settore socio assistenziale un adeguato corrispettivo economico in grado di garantire buoni standard dei livelli di assistenza. Ecco perché questa è una buona notizia per i lavoratori e per i cittadini”. Così il segretario generale della Fisascat Umbria, Valerio Natili.

“La Fisascat Cisl, nell’apprendere dalla stampa questa decisione – prosegue Natili – manifesta il suo apprezzamento per un provvedimento atteso da molti anni, un provvedimento il cui ritardo è stato causa di molte criticità, sia per gli attori coinvolti che per l’utenza. Il mancato adeguamento ha determinato negli anni un peggioramento delle condizioni di lavoro per chi opera in tale settore, che si è caratterizzato più volte per la predisposizione, ad opera delle stazioni appaltanti, di bandi di gara che hanno lasciato spazio all’ingresso di operatori poco credibili. La Fisascat Cisl, unitamente alle altre sigle sindacali, chiederà un incontro alle Centrali Cooperative al fine di riprendere quella contrattazione integrativa territoriale che nella nostra regione è ferma da venti anni”.

“Con l’adeguamento delle tariffe – continua Natili – è auspicabile che molte Cooperative, che al momento si trovano in uno stato di crisi, possano fuoriuscire da tale situazione e conseguentemente ritirare tutti quei provvedimenti che gravano sulle retribuzioni dei soci lavoratori i quali in troppi casi subiscono decurtazioni dello stipendi per sostenere economicamente la Cooperativa in cui operano. L’adeguamento delle rette oltre a portare beneficio agli attori imprenditoriali, dovrà necessariamente garantire una qualità dei servizi in linea con gli standard previsti e garantire agli utenti servizi all’altezza delle aspettative. A questo punto chiederemo alla Regione Umbria di aprire una vera fase concertativa che sia in grado di far uscire il settore dalla logica (o per meglio dire illogica) degli appalti per arrivare ad un modello di accreditamento delle strutture Socio Sanitarie Assistenziali in maniera tale da garantire servizi e lavoro di qualità”. 

Angelo Manzotti confermato segretario generale Cisl Umbria: “C’è bisogno di sindacato”

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Il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti subito dopo la sua elezione alla guida della Cisl Umbria

Angelo Manzotti è stato confermato segretario generale di Cisl Umbria dal consiglio generale del sindacato, riunito a seguito del XII congresso regionale Cisl, svoltosi il 24 e il 25 marzo al Centro congressi Quattro Torri di Perugia e presieduto da Fabrizio Framarini. Con Manzotti, la segreteria sarà composta da Simona Garofano, Gianluca Giorgi e Riccardo Marcelli. Nel corso del consiglio confermati anche i coordinatori territoriali: Bruno Mancinelli (Foligno – Spoleto), Valerio Natili (Perugia), Antonello Paccavia (Alto Tevere), Riccardo Marcelli (Terni). Per il Coordinamento Donne riconfermata Sara Claudiani.

Attenzione ai giovani e al lavoro stabile, necessita di risposte al caro vita, ma anche il futuro della Cisl, alla questione di genere, anche nel contesto internazionale, con la guerra in Ucraina che non può richiedere equidistanza. Questi i messaggi del XII congresso regionale della Cisl Umbria. Una due giorni nella quale sono stati raccolti contributi e spunti, con l’intervento del segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra e del segretario nazionale della Cisl, Angelo Colombini. Ieri sono intervenuti anche la presidente della Regione, Donatella Tesei è il Magnifico Rettore dell’Università di Perugia, Maurizio Oliviero.

Tra gli ospiti dell’ultima giornata anche il professor Stefano Perito, che ha tracciato un quadro sull’importanza dei vaccini. “È fondamentale la competenza nel rapporto con le istituzioni e con le imprese – ha detto Colombini – dobbiamo essere un valore aggiunto, perché abbiamo competenze da valorizzare”. “C’è tanto da fare – ha detto Manzotti – siamo pronti al dialogo con la Regione, aspettiamo una convocazione per parlare dell’Umbria di domani. Sono consapevole della responsabilità che ci siamo presi ma il sindacato è fondamentale per rappresentare i lavoratori”.

Congresso nazionale Cisl Fp: nel consiglio nazionale cresce l’Umbria. Confermato Talevi. Entra anche Daniela Berrettoni

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Congresso nazionale Cisl Fp: nel consiglio nazionale cresce l’Umbria. Confermato Talevi. Entra anche Daniela Berrettoni

Si sono conclusi a Napoli i lavori del Congresso Nazionale della Funzione Pubblica Cisl alla presenza di oltre 1000 delegati provenienti da tutta Italia.

Folta la rappresentanza della Fp Cisl Umbria in rappresentanza dei comparti Sanità, Funzioni Centrali e Funzioni locali, che hanno portato il loro importante apporto all’interno di una tre giorni che ha visto alternarsi sul palco della Fiera Oltremare di  Napoli ministri, sottosegretari, professori che hanno dibattuto sul futuro fondamentale ruolo della Pubblica Amministrazione in questo periodo post pandemico e con le risorse del PNRR da utilizzare per il meglio per il rilancio del Paese tutto.

Al centro del dibattito congressuale, che ha visto la presenza del Segretario Generale Cisl, Luigi Sbarra, le prossime elezioni Rsu del 5 /7 aprile che anche in Umbria vedranno la Fp Cisl presente in gran parte delle realtà del pubblico impiego con liste qualificate e con un programma teso alla valorizzazione dei professionisti della pubblica amministrazione che in ogni momento, come dimostrato durante la tremenda esperienza pandemica sono al servizio dei cittadini sino a rischiare, come nel Comparto Sanita, anche la vita.

La Fp Cisl Umbria ha visto premiato il proprio impegno costruttivo all’interno degli organismi nazionali con la presenza oltre che del riconfermato Responsabile Fp Cisl Umbria e Marche Luca Talevi, di Daniela Berrettoni, componente Esecutivo Fp Cisl Umbria e componente Rsu Usl Umbria 1, qualificata ostetrica operante ad Umbertide.

Per Daniela Berrettoni “si è trattato di una esperienza molto qualificante che mi ha visto per la prima volta entrare negli organismi nazionali. È un onore questa possibilità data che ricompenserò con l’impegno e la passione di sempre a difesa e supporto dei lavoratori umbri della Sanità ma non solo. Ringrazio chi mi ha votato e sono orgogliosa di far parte della grande squadra Fp Cisl Nazionale”.

Prossimo appuntamento la riunione dei candidati Rsu ad Assisi del 28 marzo p.v. alla presenza del Segretario Generale Nazionale Maurizio Petriccioli, confermato all’unanimità alla guida della Federazione per i prossimi tre anni.

Adiconsum, Monsignori presidente: “Restituiti 8mila euro ai cittadini e lavorate 1.200 pratiche”. Ecco i nuovi sportelli

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Adiconsum, Monsignori presidente: “Restituiti 8mila euro ai cittadini e lavorate 1.200 pratiche”.  Ecco i nuovi sportelli

La crisi economica di questo periodo ha spinto sempre di più il cittadino verso le offerte miracolose: molti servizi e poca spesa. Però le offerte contengono una serie di trappole per il cittadino che, alla fine, paga un conto salato”. Questo il messaggio del congresso regionale dell’Adiconsum, svoltosi oggi a Spello, presso l’Hotel Chiesa Tonda, dove è stato confermato presidente di Adiconsum Giancarlo Monsignori, affiancato nella segreteria da Maurizio Volpiani e Giancarlo Bacchiorri. Intervenuti anche il segretario generale della Cisl Umbria, Angelo Manzotti e il presidente nazionale di Adiconsum, Carlo De Masi.

L’occasione è stata appunto utile per fare il punto della situazione sul panorama del consumerismo umbro: “Dobbiamo incrementare l’informazione e la formazione verso i cittadini, per renderli sempre più consapevoli nel momento della sottoscrizione di qualsiasi contratto di beni o servizi. Oggi infatti assistiamo ad un’aggressione selvaggia delle vendite telefoniche alle ore più impensate. Queste non si combattono con l’introduzione dell’iscrizione al registro delle opposizioni, ma vanno introdotte sanzioni e procedure più penalizzanti, anche per chi le commissiona”.

Ricordato il ruolo di Adiconsum nella Consulta regionale e sottolineato come il cittadino debba essere messo nelle condizioni di valutare l’offerta migliore. Nell’ultimo periodo Adiconsum ha partecipato a diversi progetti proposti dalla Regione Umbria e finanziati dal Mise. Realizzati interventi per 37mila euro, attraverso il coinvolgimento di diversi istituti scolastici su alimentazione sana e sostenibile e ludopatia tra Bettona, Ellera, Città di Castello e Gubbio.

Siamo in procinto di chiudere il progetto Covid – ha detto Monsignori – finanziato dal Mise con un importo di 21mila euro, realizzato nel cratere sismico. Per questo progetto abbiamo aperto due sportelli fisici nei comuni di Norcia e Cascia per assistere i cittadini. Nel progetto abbiamo anche realizzato un convegno sulla strategia vaccinale a Spoleto. Partecipando al progetto nazionale “Nessuno escluso”, abbiamo ampliato la presenza a Perugia. Confermata l’adesione al progetto “Sportelli del consumatore” proposto dal ministero Mise tramite la Regione, per un importo di 15mila euro. Un progetto che ci porterà ad aprire altri due sportelli. Individuati infatti ampliamenti per la sede di Terni e un nuovo sportello a Nocera Umbra”.

Complessivamente, nell’ultimo quadriennio – le pratiche lavorate sono state 1.200, facendo recuperare ai cittadini 8mila euro nei settori Tlc, Luce, Gas e idrico. Abbiamo assistito 70 cittadini coinvolti nel fallimento delle quattro banche, per un importo di 120mila euro

Fim Cisl, terzo congresso regionale: “L’Umbria sia attrattiva per gli investimenti”. Liti confermato Segretario

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Fim Cisl, terzo congresso regionale: “L’Umbria sia attrattiva per gli investimenti”. Liti confermato Segretario

Un 2021 di ripartenza, che non possiamo permetterci di fermare a causa del caro energia e della difficoltà di approvvigionamento delle materie prime”. Questo il messaggio del 3° congresso regionale della Fim Cisl, svolto a Strettura, con la presenza del segretario generale Fim Cisl Umbria, Simone Liti, del segretario generale Fim Cisl nazionale, Valerio D’Alò e di Angelo Manzotti, segretario generale Cisl Umbria. Simone Liti è stato confermato segretario regionale Fim Cisl Umbria, nella riunione del consiglio regionale, tenuta a valle del 3° congresso. Con lui in segreteria Andrea Calzoni, Emilio Trotti e Antimo Zucchetti.

Dopo un’analisi di contesto, Liti ha messo a fuoco la situazione umbra: “Il territorio della provincia di Perugia è caratterizzato dalla presenza di vari comparti industriali. Si passa dal settore dell’indotto aeronautico e aerospaziale, a quello dell’automotive e industriale in genere. Il primo, quello aereonautico, che insiste maggiormente nel folignate, subisce ancora gli effetti della crisi dovuta alla pandemia. È etichettato come quello che tarderà maggiormente a ripartire e gli effetti si stanno ancora vedendo nonostante timidi segnali di ripresa. Abbiamo aziende come Oma, Umbra Group, Ncm e altre che sono riuscite a mantenere intatti i livelli occupazionali, puntando su processi e prodotti che il mercato richiedeva. Ad oggi si spera che i prezzi a rialzo delle materie prime ed energifere non influenzino negativamente la lenta e costante ripresa avviata. Inoltre aziende come F.A. (ex Fonderie di Assisi) subiscono, così come altre che necessitano di ingenti quantitativi di energia, le conseguenze degli aumenti dell’energia elettrica e di gas, vedendosi moltiplicato e triplicato il costo che non riescono a riversare nei prezzi di listini. Per questi motivi c’è preoccupazione sul fronte di tenuta occupazionale”.

Altre situazioni di criticità per Liti, sono anche aziende storiche come la Piccini e la Trafomec con qust’ultima che rischia la chiusura per scelte sbagliate a livello imprenditoriale. “E’ di poche settimane fa anche la chiusura della procedura di licenziamento per la Indelfab, ex Merloni, che rischia di vedere scomparire qualsiasi speranza di ripartenza industriale, in un territorio particolarmente povero di imprese”.

A Terni Liti sottolinea come su Arvedi la fiducia ci sia sempre stata. “Ribadiamo che il Piano industriale deve contenere impegni precisi in grado di garantire non solo il consolidamento e lo sviluppo delle produzioni attuali e il recupero di spazi sottratti in passato,  ma anche un ragionamento in termini di investimenti capaci di andare nella direzione di un mercato globale, attraverso l’innovazione delle linee di processo e di prodotto, secondo le indicazioni di una siderurgia sostenibile ambientalmente, socialmente ed economicamente, dove l’intera occupazione, operai, impiegati, quadri, somministrati e dell’indotto, deve essere salvaguardata e, perché no, rafforzata sia numericamente che a livello di competenze”. Per Liti “serve un Accordo di programma con al centro il tema dell’energia. E per questo abbiamo guardato con interesse la vendita tra Erg ed Enel. Il sistema idroelettrico, con dovuti accorgimenti, può tornare ad alimentare la fabbrica ma anche le fabbriche del territorio e, perché no, le abitazioni. Creiamo una comunità energetica chiusa. Oggi ci sono le condizioni per realizzarla, oggi possiamo farlo”.

Nella provincia però, oltre ad Ast, ci sono “altre aziende che dovranno guardare con attenzione al futuro. L’esempio è Tifast, che con la crisi ucraina ha già problemi di approvvigionamento della spugna di titanio”. Tra le priorità di Fim Umbria anche l’automotive, settore che “risente della carenza di materie prime, specialmente microchip. Con l’avvento dell’auto elettrica ci si troverà a fare i conti con il cambiamento”.

Tra le proposte rilanciate, la connessione dell’istruzione alle imprese, la creazione di un sistema attrattivo che intercetti nuovi investimenti. “Bisogna trasformare l’Umbria in un laboratorio dell’economia sostenibile sia dal punto di vista economico ambientale e sociale. In tale direttrice si inserisce così anche la creazione di un distretto dei nanomateriali realizzato nell’area di crisi “Merloni”, fortemente integrato con il network che sorgerà nel ternano, e che consentirà diverse applicazioni trasversali a tutto il sistema industriale, favorendo innovazioni di processo e prodotto strettamente correlate alle dinamiche della produttività. L’Umbria si propone quindi sul panorama nazionale come un territorio fertile per sperimentazioni innovative, soprattutto quelle per promuovere nuovi modelli di riqualificazione di siti industriali dismessi basati su attività di specializzazione economica, per affermare il modello di sostenibilità con un vecchio slogan attuale più che mai: UMBRIA CUORE Verde d’Italia”.

Ospiti del congresso anche il presidente di Confartigianato, Mauro Franceschini: “Importanti le idee tra mondo dei lavoratri e mondo imprenditoriale”. Importante anche il saluto di Gianluigi Angelantoni, presidente del Gruppo Angelantoni e di Federmeccanica Umbria: “L’Umbria è una terra di mezzo e per questo serve impegno”.

Conclusioni affidate al segretario nazionale Fim Cisl, Valerio D’Alò: “Non dimenticate quello che fate nei posti di lavoro. I lavoratori devono essere sentinelle attive di quello che succede nelle attività produttive” Siamo di fronte ad un congresso unico, che si svolge ad un quadro internazionale che ci mette in nuove condizione. Anche la stessa Umbria affronterà un percorso di transizione importante, attraverso il rilancio della siderurgia, che si è anche concretizzato con l’acquisizione di Ast. C’è inoltre il tema dell’energia e dei cambiamenti del mercato del lavoro, offrendo ai nostri delegati gli strumenti necessari per affrontare gli impegni a tutela dei posti di lavoro”.

8 marzo, il Coordinamento Donne Cisl: “No quote ma stesse opportunità di lavoro”

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8 marzo, il Coordinamento Donne Cisl: “No quote ma stesse opportunità di lavoro”

Che sia un 8 marzo che contribuisca a rafforzare l’idea che le donne non hanno bisogno di quote, ma di parità di opportunità e, in questo modo, potranno dimostrare il proprio valore e le proprie competenze”. Sara Claudiani, al vertice del Coordinamento regionale delle Donne Cisl dell’Umbria, traccia una fotografia in chiaroscuro della situazione, aggravata dai due anni di pandemia.

Nel solo 2020 – spiega la coordinatrice Claudianii posti ‘rosa’ persi in Italia sono stati 312mila e la situazione delle violenze domestiche e sul luogo di lavoro non è di certo migliorata. I femminicidi sono aumentati del 6 per cento, consolidando il terribile dato delle 7 milioni di donne che, nella vita, hanno subito almeno una violenza fisica”. Altro capitolo dolente la parità salariale: “In Italia le donne – prosegue Claudiani – guadagnano il 30 per cento in meno rispetto agli uomini. Donne svantaggiate anche sul fronte lavorativo in generale: il 49 per cento delle donne in Italia ha un lavoro, contro il 60 per cento della media europea e il divario con l’occupazione maschile, per l’Italia, è di 18 punti”.

Una situazione non facile – continua la coordinatrice Claudianiper questo, da quando il Coordinamento delle donne Cisl è stato riattivato, non abbiamo mai smesso di lavorare, anche quando il Covid lo rendeva davvero difficile. In quattro anni abbiamo realizzati incontri con professionisti, iniziative sulla nuova normativa del Codice rosso. Diversi i convegni e gli appuntamenti per la sensibilizzazione. In “Effetto d” abbiamo invitato donne di successo, impegnate in lavori tipicamente maschili. Con “I volti della violenza” abbiamo dato voce alle vittime, raccogliendo fondi per i centri antiviolenza. E quando il Covid ci ha impedito di essere presenti fisicamente, la nostra campagna si è spostata sui social”.

Dal Coordinamento anche chiare priorità d’azione, per incidere concretamente: “Occorre creare un sistema per riuscire ad avere maggiore flessibilità lavorativa e nuove forme di welfare. In primo luogo serve il cosiddetto ‘part time reversibile’, che non blocchi le donne in una condizione magari risultata necessaria solo per un periodo. È importante anche avere la possibilità di usare il congedo di paternità per più tempo rispetto ai giorni al momento disponibili. Fondamentale anche l’istruzione e la struttura della scuola per aiutare la parità. Asili nido gratuiti e un maggiore investimento sul tempo pieno sarebbero fondamentali”.

Queste sono le nostre proposte – spiega Sara Claudianiche porteremo avanti in tutte le sedi necessarie. L’appello che faccio è però agli uomini, affinché chi dice di credere nella parità salariale e nelle stesse opportunità tra uomo e donna ci aiuti e scenda in prima linea insieme a noi”.

Congresso Filca Cisl Umbria: “Superbonus e Pnrr per la ripartenza”. Bicchieraro confermato segretario

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Congresso Filca Cisl Umbria: “Superbonus e Pnrr per la ripartenza”. Bicchieraro confermato segretario

Edilizia settore strategico per la ripartenza economica post pandemia. Questo il messaggio del XII congresso della Filca Cisl dell’Umbria, svoltosi a Città di Castello e che ha visto intervenire il segretario generale della Filca Cisl, Enzo Pelle, il segretario generale Filca Cisl Umbria Giuliano Bicchieraro e il segretario generale Cisl Umbria, Angelo Manzotti. A portare il saluto anche il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi. Bicchieraro è stato confermato segretario generale Filca Cisl Umbria dal consiglio regionale, riunito a valle del congresso. Con Bicchieraro in segreteria anche Emanuele Petrini e Katia Giulivi.

Partendo da un’analisi dei danni, anche economici, della pandemia per un settore “in crisi da 10 anni”, grande attenzione nella relazione del segretario Bicchieraro alle risorse Pnrr, che “attraverseranno l’edilizia per circa l’80 per cento. Risorse che inevitabilmente dovranno essere utilizzate in questo ambito, in cui dovranno esercitare l’effetto moltiplicatore del settore di creare ricchezza, e in virtù dell’effetto anticiclico, di far crescere e stabilizzare l’economia della nostra regione e di questo paese. Gli effetti benefici peraltro sono già presenti nell’ambito dell’edilizia e della filiera con una forte accentuazione della domanda. Dai dati della CNCE Comitato Nazionale delle Casse Edili si evince che gli indicatori sono tutti in forte crescita, a livello nazionale gli indicatori che riguardano le ore lavorate, il numero dei lavoratori, il numero delle imprese, la massa salari, crescono esponenzialmente con percentuali che non si registravano da quasi 20 anni”. 

Stessa situazione in Umbria: “Nella nostra regione, da settembre 2019 a settembre 2021, il settore edile cresce dell’1,6%, resta distante dalla media del Paese che è del 3,5%. Dopo l’Umbria si trovano solo il Veneto (1,5%) e le Marche (0,8%)”. Da non sottovalutare la situazione del contesto nazionale: “Il comparto delle costruzioni, nella regione, come a livello nazionale ha subito una forte crisi dovuta agli strascichi della crisi economica e finanziaria, poi alla pandemia e incontra difficoltà a ripartire, in conseguenza delle criticità derivate dall’aumento dei prezzi dei materiali  e del costo dell’energia, ma si prevede che con l’ausilio della crescita del mercato immobiliare e della proroga degli incentivi statali, tra cui il Superbonus e la ricostruzione, il comparto tornerà a crescere ed anche in maniera esponenziale. Avremo bisogno di una maggiore attenzione agli aspetti concertativi da parte della amministrazione regionale riguardo ai problemi ma soprattutto delle opportunità che il settore in questo particolare momento potrebbe avere”.

Sottolineata la mancanza di coinvolgimento al tavolo delle costruzioni: “la nostra categoria non è mai stata invitata, avremmo gradito essere presenti per l’importante conoscenza del mondo delle costruzioni che la nostra federazione ha sempre avuto e grazie a questa poter dare il nostro contributo di idee e proposte. Non si può fare a meno di noi in un frangente in cui dall’Europa arriveranno ingenti contributi e la gran parte di questi verranno investiti nel settore delle costruzioni. Dobbiamo far parte della cabina di regia soprattutto quando si affronterà la fase della progettazione   per rivendicare diritti e tutele per chi rappresentiamo”. 

Quanto al terremoto: “Siamo giunti ormai al sesto anno dal tragico evento avvenuto nel lontano 2016, nei primi anni si è fatto poco o addirittura niente da un punto di vista ricostruttivo, sostanzialmente perché non vi erano le risorse, quindi si è tergiversato molto immettendo tanta burocrazia nelle procedure fino a quando non abbiamo avuto l’avvento di una struttura commissariale con a capo l’onorevole Legnini che con l’ordinanza 100 ha sbloccato risorse che nel frattempo si sono rese disponibili derivate anche dal PNRR, e avviato la semplificazione delle norme procedurali. Dall’ultimo rapporto nazionale sulla ricostruzione totale, di tutto il lavoro ricostruttivo privato e pubblico, fatto negli ultimi 5 anni, il 30% di questo è stato realizzato nei primi 6 mesi del 2021, questo dato la dice lunga sul forte impulso che il lavoro di riedificazione ha avuto in questo ultimo periodo”.

Apprezzato il lavoro relativo al protocollo di legalità e sicurezza, che riguarda anche le popolazioni colpite dal sisma. “L’edilizia sarà centrale per ridisegnare le società per la capacità che avrà di incidere sulla qualità della vita delle persone, sulla ridefinizione del vivere insieme, che passa attraverso i valori della rigenerazione, riqualificazione e la riconversione energetica. Le transizioni sono auspicabili per la capacità che hanno di incidere sullo sviluppo economico e sociale delle società, ma dobbiamo stare attenti ai contraccolpi che queste possono generare. Per questo il movimento sindacale deve sempre vigilare e valutare ogni scelta che si fa, tenendo conto del principio della “giusta transizione”. Sul capitolo burocrazia: “La semplificazione normativa che non deve voler dire deregolamentazione, gli appalti e la qualificazione delle stazioni appaltanti, la legalità e la regolarità, partendo dalla assoluta riaffermazione del Durc per Congruità che ne rappresenta un efficace presidio, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, che deve rappresentare soprattutto per la nostra federazione una vera e propria missione, e ancora la formazione, sempre strategica nell’ambito della nostra azione sindacale”.

Momenti come quello di oggi, di condivisione comune di valori, progetti e relazioni umane – ha detto il sindaco Luca Secondi nel suo saluto –  sono la linfa vitale di una comunità locale. Ringrazio la Cisl per aver scelto Città di Castello per celebrare questo importante appuntamento congressuale. Un evento che affronta temi e riferimenti lavorativi e produttivi di settori, quello edile e artigianale, ora interessati da profondi cambiamenti e prospettive di sviluppo legate al PNRR, alle normative degli incentivi e bonus statali che dovranno rappresentare il punto di partenza per la ripresa occupazionale ed economica non solo di questi comparti. Insieme alle organizzazioni sindacali, alle associazioni datoriali alle associazioni di categoria anche le istituzioni come sempre faranno la loro parte e saranno vicine ai lavoratori e alle loro famiglie”. 

Anche in Umbria – ha detto il segretario generale Filca – Cisl Enzo Pellele risorse messe a disposizione dal Pnrr rappresentano una occasione imperdibile per il rilancio infrastrutturale del territorio. È bene però che i tempi degli investimenti siano celeri, e che nei cantieri della regione si assicuri la qualità del lavoro, che vuol dire in primis la dignità e la sicurezza dei lavoratori. E poi bisogna accelerare il lavoro nei cantieri della ricostruzione post-sisma. Il contratto nazionale edile, rinnovato pochi giorni fa, assicura alle decine di migliaia di lavoratori umbri del settore conquiste importanti su tutti i fronti: salario, sicurezza, formazione, riconoscimento della professionalità, organizzazione del lavoro“.