
La segreteria della Fermca Cisl Umbria, guidata da Simone Sassone, eletta il 18 settembre 2023, con la segretaria generale Femca Cisl nazionale Nora Garofalo e il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti
SIMONE SASSONE: “IL POLO DEI BIOMATERIALI SI DEVE SVILUPPARE ALL’INTERNO DEL POLO CHIMICO TERNANO”
E’ Simone Sassone il nuovo segretario generale Femca Cisl Umbria. Con lui, in segreteria, Luca Falleri, Alessandro Rosati, Cristiano Alcini e Chiara Lattanzi. E’ stato il consiglio generale della categoria che rappresenta i lavoratori dell’energia, moda, chimica ed affini in Umbria a votare questa mattina, 18 settembre 2023, la nuova segreteria. A salutare l’organizzazione regionale è Fabrizio Framarini che dopo quasi 20 anni, di cui oltre 10 come segretario generale regionale, ha introdotto i lavori, facendo un focus sulle varie vertenze e vicende che hanno caratterizzato due decenni di battaglie e sfide a tutela dei lavoratori e di un territorio che continua a caratterizzarsi per le proprie attività produttive. Sgl Carbon di Narni ora Sangraf, Meraklon, Bfit, Novamont e Treofan ma anche Alcantara Exolon, Umbra Acque e Asm Terni nella carrellata delle vicende accennate e raccontate nell’introduzione di lavori importanti per la vita dell’organizzazione e che si sono svolti a Terni, alla presenza dei vertici della Femca Cisl nazionale, con la segretaria generale nazionale Nora Garofalo, e della Cisl Umbria con il suo segretario Angelo Manzotti.
Simone Sassone, dopo la proposta di voto del segretario generale uscente con il quale ha condiviso gran parte della propria esperienza sindacale e del consenso ottenuto dai membri del consiglio, ha ringraziato per la fiducia che l’assise ha manifestato nei suoi riguardi e, facendo riferimento alle nuove sfide del futuro (comprese quelle che investono nella stretta contingenza anche la Treofan, per la quale la Femca Cisl Umbria rimane in attesa del piano industriale per poi passare nei tempi più rapidi possibili all’accordo sindacale, e Saxa), ha sottolineato il ruolo strategico che hanno avuto e che avranno gli enti bilaterali nell’artigianato. “Riguardo al Polo dei Biomateriali – ha affermato il neo segretario – per la nostra categoria rimane di primaria importanza che si sviluppi all’interno del polo chimico ternano”. Per Sassone il mondo della ricerca e quello delle aziende devono incontrarsi: “L’Università – ha precisato – ha un ruolo importante in quanto è da ritenersi funzionale allo sviluppo delle imprese. Uno sviluppo che in un periodo frenetico, come quello che stiamo attraversando – fatto di alti e bassi -, è perseguibile solo tenendo alta la qualità del dialogo, che deve essere costruttivo, costante e funzionale a superare le sfide in essere”.
Sul polo chimico e sul suo sviluppo, che si deve basare sulla chimica verde e sulla sostenibilità, è tornato anche il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti. “Il momento è importante – ha spiegato – perché una parte consistente dei fondi del Pnrr si riverseranno proprio su questa area: si tratterà di un’irripetibile opportunità di crescita per l’Umbria, per il territorio ternano e l’intero settore chimico”. Nell’augurare buon lavoro a Simone Sassone e alla sua squadra, il grazie del segretario è andato a Framarini al quale ha riconosciuto di aver ben lavorato “per la crescita della classe dirigente di una categoria importante per la Cisl”.
Apprezzamenti per il lavoro svolto da Framarini sono arrivati anche dalla segretaria generale Femca Cisl nazionale Nora Garofalo: ” Ringraziamo di cuore Fabrizio Framarini per l’impegno di questi anni e per essersi messo a disposizione della Federazione nazionale, dove arriva per rafforzare la squadra del comparto chimico. Buon lavoro a Simone Sassone e alla nuova Segreteria da tutta la Femca Cisl”.
Femca Cisl Umbria
Terni, 18 settembre 2023
Dopo quasi 20 anni, di cui oltre dieci da Segretario Generale Regionale, finisce la mia avventura presso la Femca Cisl Umbria; il 18 settembre infatti il testimone passerà a un nuovo segretario, con me in Femca da diversi anni.
Nel comparto moda le tante realtà regionali hanno retto alle crisi, ma per queste eccellenze umbre, conosciute più all’estero che in patria (basta guardare i dati regionali dell’export per coglierne a pieno le potenzialità) bisogna che a livello istituzionale venga fatto di più. Oltre al distretto del cachemire di Perugia infatti, numerose case di moda italiane e straniere entrano nel capitale sociale di queste aziende. Sta a tutti noi cercare, soprattutto con un grande investimento in formazione, di mantenere le competenze e le professionalità in Umbria.
Aggiungi un posto al tavolo: la Cisl Umbria torna nel territorio ternano per la raccolta firme per la legge di iniziativa popolare per la partecipazione dei lavoratori all’impresa.

“Le ex sedi distaccate del Tribunale di Perugia, e tra queste quella di Todi, vanno riaperte”. E’ la Cisl di Perugia, per bocca del suo coordinatore Valerio Natili, a sollevare la questione e a chiedere al sindaco e all’amministrazione comunale di “adoperarsi in questo percorso che potrebbe essere funzionale ad un efficientamento dei servizi che si rivolgono ai cittadini, con ricadute positive riscontrabili anche in termini di riduzione della tempistica”.
La Cisl di Perugia e la Fp Cisl Umbria ritornano anche sulla soppressione dell’Ufficio del Giudice di Pace di Todi che comprendeva cinque comuni. “Evidente – concludono Natili e Talevi – è necessario che Todi torni sede distaccata di Perugia e, con essa, anche le zone vicine a Todi, quali Marsciano, Deruta e la Media Valle del Tevere, rafforzando cosi l’ambito territoriale della Media Valle del Tevere”.




“L’Umbria rispetto alle altre regioni d’Italia è al terzo posto per quanto riguarda le difficoltà delle aziende nel reperire personale. Questo fenomeno è spalmato in tutti i settori, ma soprattutto riguarda i tecnici specializzati nelle costruzioni”. E’ il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti (nella foto) a puntare l’attenzione su questo dato che investe l’Umbra su più piani: dal mondo della formazione a quello dell’applicazione dei contratti nazionali sottoscritti dalle sigle sindacali più rappresentative anziché di quelli “pirata”. Per la Cisl sono il rovescio di una stessa medaglia che vanno ad incidere sulla valorizzazione dei lavoratori, sia in termini di opportunità che di retribuzione. “Una delle cause per le quali siamo al terzo posto sono proprio i “contratti pirata” che vengono applicati negli appalti, prevalentemente nella pubblica amministrazione, spesso da aziende che vengono da fuori regione e che acquisiscono commesse. Con questi contratti si mortifica il profilo professionale dei lavoratori, abbassano le loro retribuzioni e si escludono le realtà produttive locali e chi applica i contratti sottoscritti dalle organizzazioni sindacali confederali”.