Barry Callebaut: presidio davanti ai cancelli dello stabilimento di San Sisto

by CISL LDS

Davanti ai cancelli di San Sisto di Perugia. Dalle ore 12 alle ore 14 di oggi, 4 agosto 2023, così le Rsu, la Fai Cisl e la Flai Cgil Umbria hanno dato visibilità allo sciopero odierno di due ore dei lavoratori della Barry Callebaut. Con loro anche rappresentanti confederali. La richiesta è chiara e si rivolge all’azienda e alle istituzioni: i sindacati chiedono chiarezza sul percorso per un sito, quello di San Sisto appunto, “che deve essere centrale per la multinazionale. Per questo è necessario un piano industriale che valorizzi i novanta lavoratori di questa realtà produttiva”.
Fai Cisl e Flai Cgil Umbria
Perugia, 4 agosto 2023

Alla Barry Callebaut del sito di San Sisto è stato dichiarato lo stato di agitazione

by CISL LDS

Alla Barry Callebaut del sito di San Sisto è stato dichiarato lo stato di agitazione. A seguire la vertenza il segretario generale Fai Cisl Umbria Simone Dezi

Le Segreterie di Fai Cisl e Flai Cgil Umbria e la RSU di Barry Callebaut del sito di San Sisto alla luce di quanto dichiarato da parte dei Responsabili dello stabilimento Barry Callebaut di San Sisto durante l’incontro del 27/07/2023, nel quale è stata confermata l’intenzione di interrompere le attività del torrefattore, hanno indetto l’assemblea dei lavoratori.

I lavoratori e le lavoratrici in assemblea, le Segreterie di Fai Cisl e Flai Cgil e la RSU di sito dichiarano lo stato di agitazione e proclamano due ore di sciopero alla fine di ogni turno del giorno 04/08/2023 per esprimere dissenso in merito alla chiusura del torrefattore, dal 1966 simbolo e peculiarità del sito di San Sisto. Si ritiene innanzitutto importante accendere l’attenzione pubblica, della comunità locale e delle istituzioni, sulla questione.

Inoltre si chiede maggiore chiarezza alla multinazionale, dalla quale si vogliono risposte in merito ai progetti futuri per mantenere la strategicità di San Sisto.

Per le ragioni sopra indicate contestualmente allo sciopero il giorno 04/08/2023 si terrà un presidio di fronte ai cancelli dello stabilimento dalle ore 12 alle ore 14.

02/08/2023, Perugia

FAI CISL UMBRIA     

FLAI CGIL UMBRIA

RSU

I sindacati alla Hoist Italia s.r.l. sede di Spoleto: “In questi giorni paura e incertezza per il futuro, ma i lavoratori non hanno mai abbassato la produttività”

by CISL LDS

Tra i sindacalisti che si rivolgono alla Hoist Italia s.r.l. sede di Spoleto c’è la segretaria regionale Fisascat Cisl Umbria Simona Gola

Le OO.SS., a seguito della comunicazione di Hoist Italia srl di chiudere la procedura di vendita ad Ixigest srl, rivendicano e pongono all’attenzione il grande valore umano e professionale del sito di Spoleto dove, in questi giorni di tensione e paura per l’incertezza del futuro, le Lavoratrici ed i Lavoratori non hanno abbassato mai la produttività e la soddisfazione dei Committenti. 

Leggi la nota trasmessa agli organi di formazione il 31 luglio 2023 da Fisascat, Filcams e Uilcom Umbria

Socio-sanitario, Luigi Fabiani (Fnp Cisl Umbria): “Chiediamo alla Regione di dare gambe all’Osservatorio permanente sulla condizione degli anziani”

by CISL LDS

E’ passato più di un anno dal 10 giugno 2022, quando i pensionati hanno presentato in modo unitario la propria piattaforma socio – sanitaria a tutela di quanti rappresentano, e dei cittadini più in generale, ma dalla Regione non c’è stato formalmente alcun passo in avanti. “Nessun incontro periodico, come da accordi presi con l’assessore regionale Luca Coletto e il direttore regionale della sanità Massimo D’Angelo, è stato convocato dalle istituzioni con i corpi intermedi – afferma il segretario generale Fnp Cisl Umbria Luigi Fabiani -, proprio come nessuna novità sull’Osservatorio permanente sulla condizione degli anziani. A riguardo solo rassicurazioni verbali: questo strumento, infatti, ci consentirebbe di avere una sorta di braccio armato per tutelare in termini socio-sanitari ma anche assistenziali gli anziani. Peccato che però non sia mai stato formalmente istituito. Questo anche dopo averlo concordato lo scorso 13 marzo”.
I pensionati della Cisl Umbria sono preoccupati in materia di sanità. “Se da una parte la Regione si era assunta degli impegni – prosegue – non possiamo continuare ad attendere all’infinito. Questo perché la situazione in termini di assistenza, di cura e di annose liste di attesa si aggrava in quanto connessa direttamente all’invecchiamento della popolazione, per la quale l’Umbria è tra le prime regioni a livello nazionale”.
Fabiani reputa necessario fare, con tutti i promotori della Piattaforma socio – sanitaria, una riflessione per definire una strategia condivisa da mettere in atto a settembre. “Certi temi – conclude – non vanno in vacanza”.
Fnp Cisl Umbria
Perugia, 31 luglio 2023

Vendita Hoist Italia srl. La conferenza dei capigruppo incontra i sindacati

by CISL LDS

Nella foto la segretario regionale Fisascat Cisl Umbria Simona Gola, che sta seguendo la vertenza Hoist Italia s.r.l. a Spoleto

“Se Hoist vuole vendere favorisca l’ingresso di realtà imprenditoriali solide, in grado di valorizzare la professionalità dei tanti lavoratori che da anni garantiscono il buon funzionamento dell’azienda”. È questo uno dei punti che i sindacati hanno esposto stamattina, 27 luglio 2023, a Palazzo comunale in occasione della Conferenza dei Capigruppi.

L’incontro di questa mattina, a cui hanno partecipato tutti i gruppi consiliari rappresentati in Consiglio comunale, è stato convocato alla luce degli sviluppi della cessione, da parte di Hoist Italia srl, della più importante realtà di recupero crediti del territorio spoletino alla società Ixigest srl.

Le Organizzazioni Sindacali Cigl, Cisl e Uil, presenti insieme ai Rappresentanti Sindacali Aziendali, nel ribadire l’impossibilità di accettare le condizioni previste dal piano industriale proposto da Ixigest (taglio del 15% della retribuzione base, rinuncia del livello di inquadramento attuale, rinuncia agli scatti di anzianità maturati), hanno chiesto ai rappresentanti istituzionali di fare il possibile affinché, in un territorio fiaccato dal sisma 2016 e dall’emergenza sanitaria in meno di sette anni, vengano tutelati tutti i posti di lavoro.

Una richiesta che non può prescindere dalla creazione a Spoleto di un Osservatorio sul lavoro e dall’impegno, da parte dei rappresentanti politici, a svolgere un ruolo di garante per quanto riguarda le aziende che intendono investire nel territorio spoletino.

I rappresentanti politici presenti hanno non solo manifestato ai sindacati, e quindi a tutti i lavoratori, la propria vicinanza e la volontà di mettere in campo ogni azione che si riterrà utile per superare questo nuovo momento di difficoltà, decidendo, per quanto riguarda la Conferenza dei capigruppo, di mantenerla aperta affinché sia possibile riconvocarla in maniera tempestiva qualora intervenissero novità di rilievo, ma hanno anche condiviso la necessità di lavorare da subito alla creazione di un Osservatorio sul Lavoro a Spoleto, con l’obiettivo di monitorare in maniera puntuale l’andamento del tessuto economico ed imprenditoriale della città.

Unanime il giudizio circa le richieste avanzate dalle Organizzazioni Sindacali, fatte proprie dalla Conferenza dei capigruppo e considerate assolutamente condivisibili sia dal punto di vista formale che sostanziale.

Piastra logistica Terni – Narni: Cisl e Fp Cisl Umbria contrarie al trasferimento dell’Agenzia dogane

by CISL LDS

A Terni la Cisl è rappresentata dal segretario regionale Riccardo Marcelli

L’Agenzia Dogane e Monopoli ha palesato, nell’incontro sindacale del 20 luglio scorso, l’intenzione di abbandonare la sede di Maratta, ubicata negli spazi della Piastra Logistica di Terni-Narni. La scelta sarebbe dettata, secondo quanto dichiarato, da criteri di risparmio di spesa, tanto da trasferire i dipendenti dell’Ufficio dogane di Terni presso gli uffici di via Fratti, adiacenti ai locali adibiti alla succursale dei Monopoli dell’Umbria.
L’annuncio arriva a pochi giorni dalla firma dell’Accordo di Programma per Arvedi Acciai Speciali Terni. Cisl e Fp Cisl Umbria auspicano un ripensamento da parte del vertice delle Dogane, soprattutto perché la Piastra logistica da sempre viene considerata dall’organizzazione sindacale strategica per l’occupazione ma anche per promuovere una visione diversa di comprensorio dal punto di vista della sostenibilità ambientale economica e sociale.

Sei anni fa l’Agenzia delle Dogane trasferì i suoi uffici presso il piano superiore della Palazzina della Piastra logistica, offerta in comodato d’uso gratuito dalla Regione Umbria, rilevando un azzeramento dei costi di locazione e puntando a ricoprire quello spazio istituzionalmente proprio del controllo doganale in un interporto. Era chiaro che la Piastra Logistica di Terni-Narni sarebbe divenuto il punto di interconnessione del traffico merci tra le dorsali tirrenica ed adriatica, mettendo in rete l’area del ternano con i porti di Ancona e quello di Civitavecchia. Fino ad allora l’investimento effettuato dalle Istituzioni per la realizzazione della Piastra Logistica era stato di più di 20 milioni di euro ai quali si sono aggiunti recentemente altri 15 milioni (risorse del PNRR) per lo sviluppo della stessa. Con grande entusiasmo si era altresì accolta, il 19 luglio 2021, l’istituzione di un vero e proprio Ufficio delle Dogane, nella provincia di Terni, che aveva assorbito la precedente Sot (Sede operativa territoriale) di Perugia, a completamento della importanza territoriale dello sviluppo del progetto logistico di Terni-Narni.

Recentemente, invece, l’Ufficio delle dogane di Terni sembra aver cambiato radicalmente idea. Nell’ambito di precedenti incontri sindacali con la dirigente dell’Ufficio dogane di Terni, la stessa ha illustrato e verbalizzato che l’attività doganale della provincia di Terni non giustificherebbe la presenza di un ufficio, tanto da appellare lo stesso come una succursale “Sot mascherata”.

Luca Talevi è alla guida della Fp Cisl Umbria

A questa esternazione è seguita la volontà di trasferire i dipendenti dalla sede di Maratta a quella del centro di Terni. Parimenti, nella riunione del 20 luglio scorso la dirigenza ha nuovamente espresso tale posizione giustificata da risparmio di risorse pubbliche, nonostante i locali di Maratta siano stati concessi in comodato d’uso gratuito dalla Regione Umbria, e da ridotta operatività dell’ufficio.

Tutto ciò a dispetto degli eccellenti risultati dell’Ufficio dogane di Terni dichiarati dallo stesso Ufficio di Terni (tutt’altro che confacenti ad una “succursale mascherata”), lo scorso gennaio attraverso la stampa dove si evidenziava come l’Agenzia delle dogane avesse sequestrato beni per oltre quattro milioni e mezzo di euro. In dodici mesi sono stati effettuati 379 controlli tra i settori delle accise e delle dogane grazie ai quali i funzionari dell’ufficio delle dogane di Terni hanno accertato ben 25 milioni di euro di introni in ambito accise.~

A quanto pare nessuna rilevanza sembra avere l’importanza dell’utenza doganale, che presso la sede di Maratta può usufruire di ampi spazi logistici adeguati ai trasporti su gomma o al carico/scarico delle merci (superfici per altro idonee dal punto di vista della qualificazione doganale), spazi del tutto assenti al centro della città. Tantomeno sembra avere rilevanza lo sviluppo prossimo delle attività legate alla Piastra logistica oggetto di approvazione, lo scorso marzo 2022, da parte della Giunta regionale, del nuovo schema di convenzione tra Regione Umbria e Rfi per la progettazione, esecuzione, collaudo e messa in funzione del completamento della logistica intermodale di Terni-Narni, mediante la realizzazione dell’allaccio ferroviario alla linea Orte-Falconara. La piastra logistica dovrà infatti essere allacciata alla rete ferroviaria nazionale che, nel recente protocollo di intesa sottoscritto tra le Regioni Umbria, Marche, Mit, e Rfi, verrà ulteriormente qualificata con investimenti consistenti per un miliardo e 231 milioni di euro destinati ad interventi per la velocizzazione dell’intera direttrice. Si tratta di uno schema di convenzione per l’affidamento di tutte le fasi dell’appalto a RFI, dalla progettazione al collaudo per un valore di 9.643.098,17 euro, provenienti da fondi della Regione Umbria, ai quali RFI aggiunge 3 milioni di euro strettamente necessari a realizzare l’allaccio della base logistica. Tali investimenti sono per altro particolarmente rilevanti per l’abbattimento dell’inquinamento grazie al potenziamento della movimentazione su rotaia. Il progetto ormai in fase di ultimazione prevede il collegamento ferroviario della linea Orte-Falconara. L’opera disporrà di collegamento a rete di due tipi, rete stradale provinciale collegata alla rete nazionale in corrispondenza dello svincolo di Terni sulla E45 e sul raccordo Terni-Orte. Con la nuova piastra logistica, che collegherà Terni con il porto di Civitavecchia e con quelli di Ancona e Marghera, l’area potrebbe diventare il nodo di interconnessione del traffico merci tra le dorsali tirrenica ed adriatica.

Alla luce di quanto esposto Cisl e Fp Cisl Umbria ritengono che il possibile depauperamento in atto nei confronti del territorio ternano e narnese sia di assoluta gravità, sia per la cittadinanza, sia per le istituzioni tutte che hanno investito risorse, anche europee, per un progetto di alta qualificazione di carattere nazionale.~In attesa di conoscere i contenuti dell’Accordo di programma la cui firma è prevista nei prossimi giorni.

Terni, 24 luglio 2023

Cgil, Cisl e Uil Umbria chiedono un incontro in Regione per affrontare la questione dello stress termico: “In ballo la sicurezza dei lavoratori”

by CISL LDS

Per la Cisl Umbria a richiedere l’incontro in Regione è lo stesso segretario generale Angelo Manzotti

E’ di queste ore la richiesta di incontro di Cgil, Cisl e Uil Umbria alla Regione: per i sindacati confederali umbri infatti è urgente trattare di stress termico e tentare di raggiungere un accordo in merito. Un accordo che vada a tutela dei lavoratori; di tutti i lavoratori, ma in special modo di quelli più esposti. “Infatti – spiegano i segretario generali regionali di Cgil, Cisl e Uil, Maria Rita Paggio, Angelo Manzotti e Maurizio Molinari – sono sempre di più i casi di incidenti da stress termico che colpiscono chi sta lavorando. A volte purtroppo con conseguenze gravi che, se non affrontate con tempestività e nel modo migliore, potrebbero arrivare addirittura a causare il decesso dei lavoratori. La questione si è aperta in questi giorni, in cui le temperature sono arrivate a soglie difficilmente sopportabili, e deve essere affrontata diventando la priorità in un attivo confronto tra le istituzioni, le rappresentanze sindacali e il mondo del lavoro nelle sue declinazioni. Sono necessari quindi interventi e misure strutturali che chiediamo siano condivisi nell’immediato in un’ottica concertativa per tutelare i lavoratori, soprattutto quelli delle categorie più a rischio”.

La questione che Cgil, Cisl e Uil Umbria solleva investe il tema della sicurezza. “Nella complessità legislativa – ribadiscono i segretari – riscontriamo non essere garantita una facile applicazione delle norme esistenti. Spesso si lascia ai datori di lavoro e/o ai responsabili della sicurezza l’incombenza di valutare le singole situazioni, con rischi e responsabilità relative. Per questo vogliamo che vengano previsti strumenti mirati che possano cautelare il lavoratore. Vista l’urgenza della questione, attendiamo una risposta immediata dalla Regione”.

Cgil, Cisl e Uil Umbria
Perugia, 21 luglio 2023

Vertenza Hoist Italia, sede di Spoleto: il piano industriale non convince, Fisascat, Filcams e Uilcom Umbria dichiarano lo stato di agitazione

by CISL LDS

Si è svolto stamattina in Regione l’incontro con Hoist Italia Srl, le Organizzazioni Sindacali e l’Acquirente Ixigest che ha illustrato il piano industriale – qualora la vendita andasse in porto che dovrebbe garantire il lavoro e l’occupazione esistente ad oggi sia su Spoleto che nella sede di Craiova (che conta 95 dipendenti e che risulta essere totalmente sotto in centro di costo di Spoleto).

Ospitiamo il Comunicato Stampa prodotto e trasmesso al termine dell’incontro da Filcams, Fisascat e Uilcom Umbria

A 31 anni dall’assassinio del giudice Borsellino, Angelo Manzotti (Cisl Umbria): “Il fenomeno delle infiltrazioni mafiose deve preoccupare”

by CISL LDS

IL SEGRETARIO GENERALE CISL UMBRIA ANGELO MANZOTTI: “CI VUOLE SINERGIA TRA IL MONDO DEL LAVORO, ISTITUZIONI E FORZE DELL’ORDINE”

“Il 19 luglio di 31 anni fa, in Via D’Amelio, il giudice Borsellino e la sua scorta venivano barbaramente assassinati dalla mafia. Una strage che seguì quella del giudice Falcone e che rappresenta uno dei momenti più bui della storia della nostra Repubblica. A distanza di tanti anni è fondamentale ricordare il sacrificio di tutti coloro che si sono battuti per contrastare le mafie e la criminalità organizzata. Ed attualizzare quanto fatto in passato”. E’ la Cisl Umbria, per bocca del suo segretario generale Angelo Manzotti (nella foto), che ricorda come “fra essi – fra quanti si sono opposti alla mafia – ci siano stati anche tanti sindacalisti, che hanno pagato in vario modo, a volte anche con la propria vita, la lotta alla criminalità organizzata e alle mafie”. Manzotti interviene per un obbligo morale, all’indomani del vertice di ieri, 18 luglio 2023, quando il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo ha raggiunto Perugia per incontrare magistrati e forze dell’ordine. “A preoccupare la Cisl Umbria – afferma Manzotti – sono le informazioni emerse da quell’incontro, che si vanno ad aggiungere a nostre consapevolezze. Se scopriamo che un umbro su 300 fa parte di associazioni segrete, ribadiamo che le criticità che si innescano nell’assegnazione degli appalti con il massimo ribasso e il rischio infiltrazioni mafiose sono problemi che, anche se attenzionati dalla nostra organizzazione ormai da tempo, rimangono irrisolti. A ciò inoltre si aggiungono possibili rischi nuovi, questa volta legati all’attuazione dei progetti del Pnrr. Per questo invitiamo, sin dalle prime fasi, massima attenzione per scongiurare fenomeni che potrebbero essere riconducibili al caporalato o a forme di lavoro sottopagato”.
Per la Cisl regionale è necessario proseguire ed estendere percorsi informativi nelle scuole e più in generale tra i giovani per dare alle nuove generazioni la possibilità di una maggiore consepevolezza su questo tema. Premessa, questa, per superare ogni forma di ingiustizia e sfruttamento. Quindi la Cisl Umbria rivendica il diritto a un giusto salario e al rispetto della persona, della sicurezza e delle norme. “Questo è a fondamento di uno Stato democratico e di un lavoro dignitoso. Conquiste vecchie e nuove che, ieri come oggi, ci vedono in prima linea. In questa missione i corpi intermedi, come la Cisl, assumono una grande responsabilità: quella di una prospettiva privilegiata, vicino alle persone, per monitorare il territorio. Ma solo lavorando in sinergia con le istituzioni e le forze dell’ordine è possibile evitare che si possano creare dei centri di potere illegali. Segreti. La mafia non si sconfigge una sola volta, ma ogni giorno con l’impegno quotidiano di ognuno di noi”.

Cisl Umbria
Perugia, 19 luglio 2023

Locazioni brevi, è tutto oro quel che luccica?

by CISL LDS

Opportunità, ma anche depauperamento dei centri storici

 Intervento di Valerio Natili, coordinatore per la Cisl dell’Area Sindacale Territoriale di Perugia

 

Partita come un’opportunità per guadagnare qualcosa da immobili spesso sfitti, oggi il fenomeno dei cosiddetti “affitti brevi” sferra colpi sotto alla cintura al mercato immobiliare dei centri storici in Umbria e crea dumping alle attività recettive “classiche”.

Basta armarsi di pazienza e cercare tra i principali siti specializzati l’offerta di appartamenti per brevi periodi di case nei Centri Storici Umbri.

Spuntano tantissimi appartamenti e ville ristrutturati, ben arredati, posizionati in angoli meravigliosi delle nostre città medievali. Se però ci inserisce l’ipotesi di una  lunga permanenza (sopra ai 30 giorni), il risultato è deludente, poche case disponibili, vecchie e poco attrattive. La soluzione al rebus è presto svelata.

Perché mai un proprietario sceglierebbe di affittare per quattro anni a 450€ al mese il proprio appartamento (con tutti i rischi assai noti di morosità e le notevoli adempienze burocratiche) quando si può destinare l’immobile a locazioni brevi, 70/80€ a notte, senza rischi… e spesso anche eludendo il fisco?

E’ un fenomeno complesso ed articolato che le maggiori città Europee ed Italiane stanno ora cercando di contenere. Se qualcuno con questo sistema si arricchisce tanti sono gli effetti negativi. Spopolamento, mercato degli immobili non più realistico, chiusura delle attività commerciali, distruzione del tessuto economico sociale e trasformazione del centro storico in set cinematografico in cui il protagonista non è più il residente ma il turista.

Contemporaneamente in un mercato così selvaggio c’è chi quotidianamente sostiene le spese per gestire un’attività recettiva, con tutte le incombenze del caso, generando occupazione e facendosi carico dei rischi di impresa.

Pertanto, in un panorama del genere, sono più gli effetti positivi che lo stesso determina oppure quelli negativi? Noi crediamo siano negativi e vanno a colpire anche chi fa business legato al turismo (hotel, agriturismi, strutture ricettive diffuse) che sono chiamate a rispettare regole rigide.

Il fenomeno ha necessità di essere governato, conciliando il più possibile le esigenze di tutti, partendo però da due punti fermi, non penalizzare chi fa impresa nel rispetto delle norme e tutelare il tessuto socio economico delle Città.

Perugia, 18 luglio 2023