IMPENNATA DELL’ INFLAZIONE, IL SEGRETARIO GENERALE CISL UMBRIA ANGELO MANZOTTI: “E’ URGENTE INCONTRARE LE AMMINISTRAZIONI LOCALI, AFFINCHE’ NON CI SIANO AUMENTI DELLE TARIFFE, E UN ACCORDO CON LE IMPRESE PER UN ADEGUAMENTO SALARIALE ”

Nella foto il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti
Abbiamo appreso in questi giorni – dal nostro osservatorio e quindi tramite la nostra associazione dei consumatori Adiconsum – che l’Umbria è tra le regioni d’Italia più care, con un’inflazione che ha raggiunto il 6,4 per cento. L’impennata dell’inflazione è dovuta presumibilmente da una parte dal conflitto politico in Ucraina, che ha limitato fortemente le importazioni di materie prime dall’Ucraina e dalla Russia, e dall’altra dalle sanzioni che l’Europa ha imposto sulle fonti di approvvigionamento energetico. Il risultato di queste due azioni ha caratterizzato l’aumento dei prezzi dell’energia, che vede la nostra nazione particolarmente esposta a causa della dipendenza dal gas russo.
Di fronte a tale situazione, seriamente preoccupante, i primi a risentire i riflessi negativi sono l’occupazione e i salari. Ciò alla luce del fatto che l’Umbria non brilla né dal punto di vista occupazionale, in quanto il mercato del lavoro prevalentemente è precario e poco professionalizzante, né da quello delle retribuzioni (sono tra le più basse a livello nazionale).
E’ necessario intervenire per tutelare e mettere al riparo le retribuzioni e le pensioni. Per raggiungere questo obiettivo vanno ridotte le aliquote e le imposte. Con tale finalità diventa urgente un confronto con le amministrazioni locali al fine di monitorare e non aumentare le tariffe locali.
Come Cisl, poi, auspichiamo un nuovo accordo sulla politica dei redditi e la diffusione della contrattazione di secondo livello. Aumentando i salari e riducendo il cuneo fiscale sarà possibile incrementare la produttività e favorire la sua redistribuzione.
Dobbiamo assicurare sia ai lavoratori che ai pensionati il recupero reale dell’inflazione, andando oltre il recupero dell’Ipca (in quanto non recepisce la componente energetica).
L’adeguamento salariale deve avvenire durante la vigenza contrattuale, non dopo. Per questo è urgente un accordo con le imprese.
Angelo Manzotti
Il segretario generale Cisl Umbria
Perugia, 20 maggio 2022
 
				
 Appalti Chiari Lavoro Pulito: se ne parla ad
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 Il Coordinamento Donne Cisl Umbria è sbigottito davanti al totale silenzio istituzionale, dopo le parole di un’importante imprenditrice che arrivano a toccare il rapporto, spesso complicato, tra donne e mondo del lavoro e rilancia con proposte ed esempi virtuosi anche del nostro territorio, come quello dell’Acqua Rocchetta.
Il Coordinamento Donne Cisl Umbria è sbigottito davanti al totale silenzio istituzionale, dopo le parole di un’importante imprenditrice che arrivano a toccare il rapporto, spesso complicato, tra donne e mondo del lavoro e rilancia con proposte ed esempi virtuosi anche del nostro territorio, come quello dell’Acqua Rocchetta.
 E’ divenuta, con l’inizio della guerra, la ministra dei territori occupati e punto di riferimento dei corridoi umanitari e dello scambio di prigionieri. Per tutto questo, dal bunker, in cui ormai vive, organizza i corridoi umanitari con i russi e la Croce Rossa che, richiede, prima della partenza, nomi, numeri telefonici, documenti, targhe delle auto e dei bus che faranno il viaggio e poi deve concordare il tragitto, ogni chilometro deve essere approvato, ma alla fine di ogni giornata riesce a fare evacuare dai trenta(30) ai sessanta (60) mila ucraini. Una volta in salvo, ciò che conta è informare i soldati al fronte che, le famiglie, sono fuori dall’inferno, mentre loro combattono per liberare il Paese dagli invasori russi. La vicepremier si rammarica del fatto che non riuscirà a salvare tutti gli ucraini, ma non è disposta a cedere davanti al genocidio di Putin.
E’ divenuta, con l’inizio della guerra, la ministra dei territori occupati e punto di riferimento dei corridoi umanitari e dello scambio di prigionieri. Per tutto questo, dal bunker, in cui ormai vive, organizza i corridoi umanitari con i russi e la Croce Rossa che, richiede, prima della partenza, nomi, numeri telefonici, documenti, targhe delle auto e dei bus che faranno il viaggio e poi deve concordare il tragitto, ogni chilometro deve essere approvato, ma alla fine di ogni giornata riesce a fare evacuare dai trenta(30) ai sessanta (60) mila ucraini. Una volta in salvo, ciò che conta è informare i soldati al fronte che, le famiglie, sono fuori dall’inferno, mentre loro combattono per liberare il Paese dagli invasori russi. La vicepremier si rammarica del fatto che non riuscirà a salvare tutti gli ucraini, ma non è disposta a cedere davanti al genocidio di Putin.

